Assolutamente falso: il provare a pensare dovrebbe essere intrinseco a chi sceglie, a 20 anni suonati, di intraprendere un cammino teoricamente meritocratico finalizzato ad emergere. L'università italiana è assolutamente la migliore istituzione tra le pari a livello mondiale e lo dimostrano le brillanti personalità costrette ad emigrare all'estero per colpe riconducibili, esclusivamente, ALLO STATO E ALLA CATASTROFICA SITUAZIONE ITALIANA.
Non conviene alle aziende allo stato attuale e comunque, parlo per esperienza, le opportunità di seguire il mondo lavorativo in parallelo l'università le fornisce e anche più di quanto tu possa pensare.
Chi ha voglia di lavorare "aggratisse" e contemporaneamente studiare???? Nessuno: quei pochi che lo fanno non hanno problemi a trovare quel lavoro di cui parlate.
E lo fa: se poi 10 milioni di promettenti agricoltori (e siamo costretti a chiamarli da fuori, in nero, abbassando il prezzo della manodopera a scapito degli italiani che potrebbero lavorarci....cioè oggi nessuno anche giustamente) si iscrivono, per darsi un tono, per rimandare "il primo giorno di lavoro", per cuccare...allora il quadro è completo.
P.S. Dovrebbe essere tutto a numero chiuso......ma forse meglio così: in Italia entrerebbe solo il figlio del politico, il nipote del vescovo ecc ecc
;)