Se posso...vorrei dire la mia. Come dice Corgan (sei un grande, se mi permetti, davvero....) il problema della calvize è molto + profondo di quello che potrebbe sembrare all'esterno, poichè coinvolge aspetti della vita (psichica, nn mi prendete in giro però ;) ) che poco hanno a che vedere con i capelli. Quando si perdono i capelli, possono uscire fuori problemi di auto-accettazione che, fino a quel momento, erano rimasti latenti. Voglio dire che il rifiuto della propria immagine, in realtà, è un rifiuto molto più profondo, vale a dire il rifiuto di se stessi.
E il rifiuto di se stessi non deriva dalla calvizie che è solo un "trigger", un accidente (per dirla con Aristotele...hehehe, il liceo classico...) che rende manifesto un qualcosa di nascosto, ma da problemi di carattere (oh, senza offesa, io ho gli stessi problemi tuoi! siamo sulla stessa barca!!!!), che derivano, a loro volta, da dinamiche di natura famigliare.
Molta gente che è caratterizzata da calvizie (nn dico volutamente "soffre"....), non ha praticamente complessi. E allora perchè alcuni di noi soffrono? Perchè la calvizie non è il vero problema, ma il problema ha radici molto più profonde. Parlavi di tua madre nel posto. Rileggilo. Non vorrei fare psicologismi alla MAria De Filippi, ma lì c'è molto, secondo me, del tuo problema! Non voglio ergermi a giudice (ribadisco!!!!), xxxxx sono in fase di riflessione (come ho scritto sul forum di salusmaster.com), ma ha ragione Corgan quando dice che sotto ai capelli c'è dell'altro (e nn solo metaforicamente, se mi passate la battuta!) Un abbraccio a tutti