I tempi non si possono calcolare con precisione, diciamo che un mese è poco per vedere risultati risolutori. Quello che ti consiglio è di rivolgerti ad un dermatologo serio (qua nel sito c è la lista dei migliori, regione per regione) e di cercare di mantenere la calma il più possibile (so che è difficile) perché potrebbe solo che peggiorare le cose! Ti abbraccio.
Purtroppo per poter intervenire sul problema si deve prima avere una diagnosi certa; hai provato a parlare con il ginecologo che ti ha prescritto e sospeso la pillola?
non per riprendere la pillola, ma dato che è un effetto collaterale abbastanza comune dopo la sospensione, il ginecologo può indirizzarti meglio e farti fare analisi mirate.
Vedi che quindi lo fanno principalmente per sfruttare i tuoi punti deboli a loro vantaggio? In questo caso devi usare la tecnica schermistica: parata e risposta!
Mentre minimizzi ciò che loro ti ricordano (col loro modo di fare indolente: "Aaaaah, sìììì, acqua passata, chi se lo ricorda piùùù?"), spara qualche bella bordata sui LORO punti deboli ("TU piuttosto, come va con...") e lì potrà esserci la ex-fidanzata, l'esame andato male, la patente ritirata per ebbrezza etc...etc...
Perché tutti hanno i loro punti deboli.
Quando vedranno che sei "pericoloso", ti accorgerai che saranno loro i primi a deviare il discorso su stupidate (il calcio, le veline, la musica, le macchine), lasciando perdere i fatti personali...
I tuoi amici sono i tuoi primi rivali e come tali traggono vantaggio dal tuo essere in crisi.
Con te impantanato davanti allo specchio, si laureeranno prima di te, ti soffieranno la ragazza che piace anche a te.
Ti sono amici, certo, ma pensano prima al loro vantaggio.
Soprattutto perché tu, prima, non eri uno qualunque ma un leader. Quello che oggi sperano di poter essere loro.
Non credo però che sia giusto tenersi dentro il problema: finiresti per trasformarlo in un segreto inconfessabile (aggravando la portata del suo danno quasi fosse la peste o la lebbra) se non addirittura in una colpa tutta tua.
Già stai soffrendo per il danno estetico e sono di solito le persone più dotate a sentirlo. Non aggiungere il fardello del segreto da tenere nascosto a tutti i costi.
Soprattutto quando poi non è possibile tenerlo nascosto. Allora sì che rischieresti di divenire ridicolo.
Ciò che vivi è molto comune, se non addirittura una consuetudine.
Quando avevo 15 anni ero una specie di divinità, inseguita da sciami di ragazzine che si volevano "mettere con me", perché ero bello, perché ero il primo della classe, perché la mia famiglia era ricca.
Improvvisamente, a 16 anni, arrivò l'alopecia e mi ritrovai col sedere per terra chiedendomi "perché?".
Si fa presto a dire che l'alopecia non è un problema se mantieni uno spirito allegro: non solo avevo perduto le ammiratrici "fighe" ma neppure più le cosiddette "cozze" mi filavano più, persino quelle che un paio di anni prima nemmeno avrebbero osato proporsi...
Ho provato le cure dei tempi che ho attraversato: il minoxidil nel 1985, la finasteride nel 1995. Nel 1985 mi feci impiantare dei capelli sintetici e fu un disastro. Nel 1983 fui scartato da un famoso chirurgo di Milano che praticava il "trapianto a zolle", il "nonno della FUE".
Nello stesso anno rinunciai, fortunatamente, a provare "l'idea meravigliosa", visto che il colloquio non mi aveva convinto.
Infine, dal 1988 mi sono messo la protesi. Per quasi venti anni con un sistema d vecchio tipo, ho solo avuto un risultato estetico ma non funzionale.
Ma già con quello in testa ho visto cose strabilianti: ho visto rinascere interesse "esclusivamente estetico" verso di me. Ho visto ragazze con cui non avevo scambiato nemmeno un buongiorno inventarsi scuse per conoscermi, cosa MAI accaduta quando ero uno spennacchiatissimo trentenne che ne dimostrava 50. Poi dicono che la gente non dà importanza al fatto che tu abbia o non abbia i capelli...
Ma l'imbarazzo e la menomazione non erano finiti, visto che avevo una soletta alta mezzo centimetro in testa, impossibile da far toccare, impossibile da "vivere".
Da cinque anni, con le nuove protesi che si usano oggi, sono rinato e non mi sento più calvo. Nel senso che ho eliminato il problema estetico dell'alopecia e siccome l'alopecia è solo un problema estetico...
A me non è mai interessato avere o riavere i miei capelli: per trenta anni ho solo desiderato avere dei capelli che sembrassero davvero i miei e che risolvessero al 100% la menomazione estetica. Di tutto il resto non mi è mai fregato niente.
Il consiglio che ti do è quello di non affrontare il problema piangendo davanti allo specchio: non serve a nulla...
Pianifica una strategia di riparazione. Vedi quello che puoi fare: curarti, trapiantarti, rasarti, camuffarti o metterti la protesi.
Tranne il trapianto, si tratta di metodi ormai tutti a basso costo.
Agisci! Perché gli anni della gioventù non tornano...
Io la gioventù non l'ho vissuta come avrei voluto e come avrei potuto (forse per questo sono rimasto giovane dentro e fuori) ma ai miei tempi, 35 anni fa, non c'era NIENTE se non le lacrime.
Oggi è diverso, quindi non abbatterti e sii non positivo (l'accettazione non serve a nulla quando non ti accettano gli altri!) ma propositivo!