Una strada nuova, ma non so wuanto utile:
"Colin Jahoda, biologo dell'universita di Durham, ha prelevato alcune cellule dal proprio cuoio capelluto, le ha trapiantate sul braccio della moglie, ed ha poi ritrasferito i capelli che ne erano nati sulla propria testa.
La bizzarria dell'esperimento non deve ingannare: l'importanza del risultato e nel fatto che, sebbene donatore e ricevente non fossero consanguinei, il trapianto è riuscito senza che vi fosse rigetto, dimostrando che le cellule del follicolo pilifero godono di uno specialissimo privilegio: i tessuti di un completo estraneo, anziche scatenare la consueta reazione di rifiuto del sistema immunitario verso tutto quel che e "altro da se", sono accettati bene dall'organismo. Talmente bene che, tre settimane dopo il trapianto sul braccio della signora Jahoda, anche lei ricercatrice, le cellule del marito si erano trovate talmente a loro agio da aver insegnato all'epidermide della donna a produrre capelli. "