--->per Tutti I Ragazzi Depressi !

[Underdog]

Mah, io pur di non lasciare un erede che abbia i miei stessi geni penserei seriamente alla vasectomia...quindi mi situo nel restante 30 percento...

[omdav]

ud

ci sono metodi molto meno... ehm.. invasivi per non lasciare tracce del tuo seme in questa dimensione

[Brasileiro]

Mah, io pur di non lasciare un erede che abbia i miei stessi geni penserei seriamente alla vasectomia...quindi mi situo nel restante 30 percento...

Paradosso:

e se ti unissi ad una donna degna del tuo ideale di perfezione

 

il tuo/la tua erede potrebbe avere

 

1) il tuo cervello (che ritieni perfetto)

 

2) la perfezione fisica della donna che hai scelto

 

in questo modo potresti

 

1) raggiungere attraverso la procreazione il tuo ideale di perfezione lasciando al tuo erede il mondo che volevi per te.

 

2) gettare il seme di nuova perfezione fisica attraverso tuo figlio/a (secondo il tuo canone) e quindi - diciamo - rendere il mondo migliore . almeno dal tuo punto di vista -

 

Certo devi correre un rischio....è questo che ti fa paura?

[Underdog]

Certo che ho paura di correre un rischio, ovvio.

 

Mio padre era un cesso da giovane..con un cervello incredibile, molto colto,molto sensibile, mia madre è bellissima tutt'ora che va per la sessantina..

 

Anche mio padre era contrario alla procreazione, ma...mia madre, come tutte le donne sulla trentina, scoppiava se non aveva un figlio con cui acquisire lo "status" di famiglia...quindi mio padre ha voluto rischiare...e sono nato io.

 

Netto risultato?

 

Per i primi diciamo trent'anni della mia vita avrei voluto tornare indietro e disintegrarli entrambi per quello che hanno fatto.

 

Passati i trent'anni diciamo che ci ho messo una pietra sopra..li considero come inconsapevoli pedine del caso..e se non pensassi questo continuerei ad odiarli.

 

Pensi che mi piacerebbe un figlio che un giorno volesse tagliarmi la gola per avere avuto la presunzione di generarlo?

[boro]

sono tornato ora sto fatto come una zucchina, ehheheh cioa under e tutti voi domani dovrei fare 2 h di corsa madòòòòòòò

[Brasileiro]

Certo che ho paura di correre un rischio, ovvio.

 

Mio padre era un cesso da giovane..con un cervello incredibile, molto colto,molto sensibile, mia madre è bellissima tutt'ora che va per la sessantina..

 

Anche mio padre era contrario alla procreazione, ma...mia madre, come tutte le donne sulla trentina, scoppiava se non aveva un figlio con cui acquisire lo "status" di famiglia...quindi mio padre ha voluto rischiare...e sono nato io.

 

Netto risultato?

 

Per i primi diciamo trent'anni della mia vita avrei voluto tornare indietro e disintegrarli entrambi per quello che hanno fatto.

 

Passati i trent'anni diciamo che ci ho messo una pietra sopra..li considero come inconsapevoli pedine del caso..e se non pensassi questo continuerei ad odiarli.

 

Pensi che mi piacerebbe un figlio che un giorno volesse tagliarmi la gola per avere avuto la presunzione di generarlo?

Sei hai questa paura.....e ritieni che sia fondata.... (e questo è il punto più interessante) ti capisco anche se ti muovi in una logica molto lontana dalla mia.

 

Io amo immensamente la vita, anche se con me è stata durissima.

 

Credo che alla base di ogni visione del mondo, delle cose, delle persone, dei rapporti c'è un sentire: lo chiamo sentire perchè cerco un termine che ti vada bene, visto che la parola sentimento non ti piace.

 

Sarebbe molto interessante (ma non ti chiedo certo di farlo in un forum) capire cosa sta alla base di questo rifiuto netto della vita. di ciò che ti può dare.

 

Il tuo sistema di valori, pur vero e onestamente portato all'attenzione dei tuoi simili, è inefficiente in quanto:

 

1) non ti aiuta a migliorare la tua relazione col mondo (o con quella parte di mondo che potresti ritenere meritevole di relazione)

 

2) il mondo (o quella parte di mondo che potresti ritenere meritevole di relazione è tendenzialmente scoraggiato ad avere una relazione con te.

 

 

C'è, in definitiva, una CUPIO DISSOLVI nel tuo modo di vedere e ragionare che ingloba ogni tuo pensiero, e sarebbe interessante capire quale esperienza profonda l'ha generata e l'ha alimentata.

 

Sarebbe inoltre interessante capire perchè la tua intelligenza e sensibilità hanno SCELTO di porre a elemento fondante del tuo sistema di valori un criterio che lo rende inefficiente, e ad alimentare non dico la felicità, parola grossa, ma almeno la soddisfazione dei bisogni emotivi e psicologici quali la vicinanza, la solidarietà la approvazione.

 

L'unico vantaggio emotivo che ti da il tuo sistema è quello di arroccarti, di isolarti all'interno di un "MAUSOLEO" di cui sei re e conosci tutti gli angoli, che ha il dono di essere vero e reale PER TE e ti permette di accogliere in un piano di superiorità tua, tutte le manifestazioni di persone che si affannano dietro modelli esistenziali per te sicuramente banali se non stupidi.

TU SEI OLTRE, magari li rispetti, ma sei OLTRE, hai capito di più e meglio.

 

E' il "VIVI E SII GRANDE E INFELICE"di Leopardiana memoria.

 

Non si può chiedere ad una persona di non essere onesto nel suo sistema di valori.

 

Ma forse le si può chiedere se non sia il caso qualche volta di non arrocarvicisi dentro e valutare con maggiore senso critico la ricchezza e la bellezza delle virtù umane.

 

Si può chiederle se un sistema di valori inefficiente abbia poi ragione di esistere, essendo esso uno strumento al servizio della nostra esistenza, e se, in virtù di cio, non debba avere il coraggio emotivo di tentarne una revisione essendo esso il prodotto di una libera scelta.

 

Scusa Under, in realtà mi sono preso troppa confidenza: non devi certo dare risposte a me ma nel caso a te stesso.

 

saluti

[Underdog]

La mia logica non è quella che hai descritto, purtroppo.

 

Se cosi fosse, ammetterebbe la presenza di sentimenti, cosa che nel mio caso non sussiste.

 

La mia personale visione delle cose ruota intorno a due elementi: potere e controllo su di se e su gli altri.

 

Nella mia logica esistono solamente due categorie di persone; servi e padroni. Una collaborazione, una integrazione, non sono ne cercate ne possibili.

 

Io ricerco il potere e controllo a piu livelli, ma quello maggiormente vero è quello fisico, che promana da un estetica superiore, non possedendolo si ingerera frustrazione, la frustrazione porta alla ricerca della risoluzione del problema tramite il miglioramento delle caratteristiche sentite come minorate, del corpo.

 

In quest'ottica è stato fatto il primo autotrapianto, che, nelle intenzioni doveva essere solamente un passo verso una piu ampia gamma di interventi, non essendo i capelli il mio solo e unico problema estetico (sta qui probabilmente il nesso di casualità mancante..se i capelli fossero il mio solo difetto estetico, probabilmente avrei già superato il problema), non risolvendosi la prima fase della risoluzione del problema, si è creata una spirale di frustrazioni, aumentate dal fatto che la calvizie è una delle disfigurazioni a cui non è possibile porre completo rimedio (anche con il trapianto di hasson, sarò assolutamente insoddisfatto del mio aspetto).

 

Questo, genera la volontà di oltrepassare la frustrazione e risolvere il problema: per alcune categorie di persone, la frustrazione viene trasferita verso l'esterno e le pulsioni negative, estroiettate al mondo esterno, nel mio caso invece, non do colpa della mia situazione agli altri, e nemmeno a me stesso, ma al caso.

 

Quindi, le mie frustrazioni e insoddisfazioni non trovano sfogo verso l'esterno e nemmeno si sublimano in un rapporto con altri esseri umani, visto che non concepisco un rapporto se non in chiave di potere e controllo.

 

In questo senso, le pulsioni negative sono autorigeneranti.

 

Tutto questo,come da natura umana, deve portare a una risoluzione, io stesso in quanto uomo cerco una soluzione.

 

Ovviamente dalla premessa fatta prima, l'unica soluzione possibile risulta la distruzione della causa dell'insoddisfazione e delle frustrazioni: il corpo.

 

Tutto questo è stato fatto prima inconsciamente con comportamenti autolesivie poi, sempre piu coscientemente mano a mano che acquistavo consapevolezza del mio stato. La mia condizione è tipica delle personalità ossessive-compulsive, cosa che sono in pieno, da manuale, direi.

 

Ovviamente la distruzione del corpo, passa necessariamente attraverso la morte, ma per raggiungerla occorre bypassare il più potente istinto umano, quello di sopravvivenza.

 

Quindi occorre un piano progressivo di desensitivizzazione verso i valori che potrebbero ingenerare desiderio di sopravvivenza, in modo tale da annullare l'istinto e permettere la distruzione del corpo, in quest'ottica, il mausoleo che dici io abbia costruito, ha la funzione di sganciare la mia mente dalla fisicità del mio corpo, in modo tale che la mente stessa acquisti il potere e controllo che ora le è negato da primordiali impulsi nervosi che impediscono l'autodistruzione. Potrei cortocircuitarli con alcool e droghe, ma sono troppo perfezionista, voglio un risultato perfetto, non mi andrebbe di fallire, c'è soltanto una possibilità.

 

Credo che tutto sia generato da un infantile narcisismo non portato mai a soddisfazione, che ha ingenerato un motore di creazione egocentrica,

 

tutto molto semplice quindi, direi quasi banale.

[Brasileiro]

Credo che tutto sia generato da un infantile narcisismo non portato mai a soddisfazione, che ha ingenerato un motore di creazione egocentrica,

 

tutto molto semplice quindi, direi quasi banale.

 

La cosa che mi sorprende è questa completa scissione tra il piano della valutazione lucida che dai dei tuoi comportamenti e l'incapacità di modificarli.

 

Non nel senso che dovresti farlo per forza, ma nel senso che -usando le tue parole- tu ricerchi il potere e controllo a più livelli, ma finisci paradossalmente col essere più schiavo che padrone della tua logica, base di questo potere e controllo.

 

Non ti servi della tua logica, ma la tua logica si serve di te e in un cero senso ti reclama.

 

Questo non è potere e non è controllo, mi dispiace, e non è nemmeno ricerca di potere e di controllo.

 

Ma sarebbe un discorso lungo magari una volta se ti andrà ne riparleremo in chat...certe temi sul forum sono troppo profondi per affrontarli con libertà di parola...scritta.

Buona giornata

[zaino]

Credo che tutto sia generato da un infantile narcisismo non portato mai a soddisfazione, che ha ingenerato un motore di creazione egocentrica,

 

tutto molto semplice quindi, direi quasi banale.

 

La cosa che mi sorprende è questa completa scissione tra il piano della valutazione lucida che dai dei tuoi comportamenti e l'incapacità di modificarli.

 

Non nel senso che dovresti farlo per forza, ma nel senso che -usando le tue parole- tu ricerchi il potere e controllo a più livelli, ma finisci paradossalmente col essere più schiavo che padrone della tua logica, base di questo potere e controllo.

 

Non ti servi della tua logica, ma la tua logica si serve di te e in un cero senso ti reclama.

 

Questo non è potere e non è controllo, mi dispiace, e non è nemmeno ricerca di potere e di controllo.

 

Ma sarebbe un discorso lungo magari una volta se ti andrà ne riparleremo in chat...certe temi sul forum sono troppo profondi per affrontarli con libertà di parola...scritta.

Buona giornata

xxxxx...bellissima discussione, davvero.

Per quanto mi riguarda, oscillo come un pendolo, da un giorno all'altro, tra la posizione dell'uno e quella dell'altro. Schizofrenia? Possibile...

Oggi mi faccio schifo, mi sento una xxxx ogni volta che vedo quanto è bella la ragazza che mi sta accanto, non ritengo di poterci fare nulla e penso che credere all'amore che dice di provare è solo pura illusione. Il potere del bello, potrebbe gettare alle ortiche da un giorno all'altro qualsiasi cosa costruisco. A che pro tribolare? Non sai quanto ti capisco, Underdog.

Il guaio è che domani potrei amare la vita alla follia, e persino sentirmi carino.

Bella xxxx.

Saluti.