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Pegaso Matt È Senza Rischi?


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Rischi cancerogeni?????

 

Non capisco che vuoi dire.

 

Qui nessuno vende o propone prodotti cancerogeni, ne fornisce "alternative" a prodotti che risultano tali.

 

Qualunque prodotto cosmetico in vendita e' sottoposto prima della propria immissione in commercio a rigide regolamentazioni se esso e' costituito da componenti che ne attestino scientificamente il reale rischio cancerogeno.

 

Lo IARC(istituto della Organizzazione

Mondiale della Sanità)e' l'organo competente della materia in questione.

 

E ad oggi non c'e' correlazione alcuna tra causa ed effetto tra lesposizione delluomo a colle dermiche e linsorgenza di un tumore.

 

Non so quindi chi e' stato (e non lo voglio sapere) a dirti che Pegaso matt sia l'unica colla "non cancerogena" a differenza di altre che magari lo sono!

 

Ma scherziamo!

Modificato da toto1
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Nel mondo, dal 1920, vi sono stati e vi sono milioni di portatori di protesi, toupet, parrucchini e parrucconi attaccati con colle sintetiche...

Fino agli anni '90 (e ve lo posso dire perché sono protesizzato dal 1988) non esistevano nemmeno prodotti specifici per protesizzati ma si usavano prodotti industriali, tipo il biadesivo 3M per tappeti e bellezze simili.

Basta questo per dedurne che il rischio di cancerogenesi chimica da collanti a livello epidermico è insussistente, visto che la letteratura scientifica non riporta casi di tumori dell'epidermide conseguenti all'esposizione a semplici collanti, cosa che avrebbe portato le autorità sanitarie mondiali a regolamentare il settore imponendo precise e severe normative.

Come dice Toto: "per favore, non scherziamo su questi argomenti"!

Eppure il primo caso di carcinogenesi chimica riguarda proprio la cute ed è il cancro dello scroto degli spazzacamini, descritto alla fine del 1700 da Sir Percival Pott.

Si parla di antracene, noto carcinogeno presente anche nel particolato emesso da impianti di riscaldamento e motori a ciclo Diesel. Si parla di lavoratori che non si cambiavano mai d'abito. Si parla di regioni come lo scroto, esposte allo sfregamento ed al grattamento. Siamo alla fine del 1700...

Lo stesso vale per oli esausti, ricchi di prodotti della combustione, come quelli che maneggiano lavoratori quali gli autoriparatori.

Ancora, a mia memoria, sostanze come i composti arsenicali ed il benzene (se maneggiati a livello professionale, leggi "bagni di prodotto") possono avere attività promovente o inducente il cancro.

Ma si tratta di casi rarissimi.

E' in realtà la radiazione attinica (cioè volgarmente "il sole") la causa assolutamente preponderante di basalioma ed epitelioma e colpisce agricoltori, marinai e tutti coloro che, per lavoro o svago, stiano esposti per molte ore giornaliere al sole. Non a caso sono gli individui di pelle chiara quelli più soggetti a lesioni cancerose e precancerose.

Da questo punto di vista, la protesi è uno strumento profilattico, alla stregua di un cappello: molto meglio stare al sole col parruccone che con la pelata nuda esposta al sole.

Le colle e ed i tapes che usiamo non contengono arsenico, antracene, benzene e non emettono radiazioni attiniche.

 

Contengono magari il toluene che, in percentuali del 5%, residua per circa 30 secondi mentre la colla stesa si asciuga.

 

Il toluene è talmente "pericoloso per la salute", usato a livello cutaneo, che le autorità sanitarie europee raccomandano di non superare la percentuale del 25% negli smalti per unghie, considerando "non appropriato" che venga usato dai bambini per evitare che i sopradetti inalino i vapori dalla boccetta. Il tutto a fronte di esclusivi rischi di intossicazione con effetti neurologici.

 

25%... non appropriato... Pensa un po' quanto sia considerato pericoloso dagli organismoi sanitari il toluene. Un vero mostro assetato di sangue!

 

A tal proposito, il SCCP si è espresso, il 18 aprile 2008 (SCCP/1170/08), in merito al toluene, che è una sostanza classificata come CMR di categoria 3 (Direttiva 67/548/CEE), usata come solvente nei prodotti per unghie. Secondo l'opinione del Comitato, l'esposizione a breve termine in prodotti per unghie contenenti il 25% di toluene non è considerata pericolosa per quanto riguarda gli effetti neurologici acuti. Pertanto, dal punto di vista tossicologico, i cosmetici per unghie, usati dagli adulti e dai bambini, sono ritenuti sicuri. Il Comitato ha, però, precisato che è necessario evitare l'inalazione da parte dei bambini. A tale scopo, infatti, l'uso del toluene non è considerato appropriato in prodotti destinati ai bambini.

 

http://www.farmacovi...ews/0904-02.asp

 

Questo ci dice la scienza medica. Poi ognuno fa come crede.

 

C'è anche chi non mangia salumi perché ci sono i nitrati che nello stomaco formano acido nitroso che poi può legarsi ad ammine a costituire nitrosammine, notoriamente cancerogene.

 

In effetti chi mangia insaccati di continuo (muratori, manutentori di strade etc...) è più soggetto al cancro dello stomaco. In Giappone l'arrivo dei frigoriferi nel secondo dopoguerra provocò l'abbattimento dei casi di cancro dello stomaco. Prima tutti a Tokyo, dove non c'erano fattorie che fornissero prodotti freschi, mangiavano sempre e solo carne e pesce conservati.

 

Ma da qui a non mangiare mai salumi...

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C'è anche chi non mangia salumi perché ci sono i nitrati che nello stomaco formano acido nitroso che poi può legarsi ad ammine a costituire nitrosammine, notoriamente cancerogene.

 

Ma da qui a non mangiare mai salumi...

 

Parole sante.....

 

Un gruppo di scenziati tempo fa pareva avesse scoperto la prova che alcuni ingredienti utilizzati in prodotti di comune uso domestico come shampoo, detersivi e detergenti, potessero essere una fonte di materiali tossici precursori della formazione di un contaminante tossico, a sospetto cancerogeno.

L'NDMA((N-Nitrosodimetilamina) e le altre nitrosammine, possono formarsi in piccole quantità durante la disinfezione dell’acqua con cloramina.

 

William Mitch(lo stesso che anni fa porto avanti uno studio sulla deformazione del metabolismo proteico in presenza di malattie renali)

sostenne anche che delle stesse nitrosammine, pur rilevabili in una grande varietà di fonti, come dice Arn, nelle carni lavorate( ma attenzione, anche nel fumo del tabacco)gli studiosi sanno ancora poco dei loro precursori nell’acqua.

 

Per dirla tutta, ci sono stati studi anche sui prodotti cosmetici.

Li pare che abbiano scoperto che le sostanze chiamate ammine quaternarie, che sono anche normalissimi ingredienti presenti nei prodotti per la pulizia della casa, possono giocare un ruolo nella formazione di nitrosammine.

 

La loro ricerca di laboratorio ha dimostro' che, quando miscelati con la cloramina, alcuni detergenti per la casa (compresi shampoo, detersivo per piatti e detersivo per lavatrice) formano NDMA.

 

Questo studio ha rilevato che gli impianti di depurazione delle acque riescono a rimuovere alcune ammine quaternarie che possono formare questa sostanza pericolosa, ma tuttavia le ammine sono usate in quantitativi talmente elevati che alcune ancora possono persistere e avere un effetto potenzialmente nocivo.

 

E allora che facciamo smettiamo di usare shampoo, latti detergenti, bagnoschiuma, dentifrici( eh si anche quelli vanno a contatto con l'acqua ), non laviamo piu' i piatti, e non mangiamo piu' salame???? :bandierabianca-01:

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...ed andiamo a fare il pieno al distributore con lo scafandro, visto che, essendo stato bandito anche il benzene dopo il piombo tetraetile, nelle benzine vengono usati come antidetonanti toluene e xylene? Mai viste stragi di benzinai? Eppure di piombo tetraetile e di benzene ne hanno assorbiti a quintali.

Magari moriranno per le scie chimiche... :sorriso-06:

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Ringraziamo te per la domanda, perché l'argomento è di basilare importanza, visto che un diciottenne oggi, se non s'ammazza il sabato sera, ha un'aspettativa di vita di 80 anni o più. Logico che mettersi in testa delle colle per 80 anni non sia una cosa da fare senza porsi il problema. Bisogna però evitare di farsi prendere da paure irrazionali, considerato che, visto il numero stratosferico di portatori mondiali, se ci fossero dei rischi concreti, sarebbero già saltati fuori. Proprio visto l'enorme numero e per di più il sempre crescente numero di portatori, favorito dall'evoluzione tecnica e dall'abbattimento dei prezzi delle protesi, non sarebbe una cattiva idea schiodare dalla sedia qualcuno all'Istituto Superiore di Sanità e chiedere che sollecitino l'Istituto Mario Negri (in parole povere il professor Garattini) a fare uno studio su questa nuova interazione tra il corpo umano e la chimica industriale. Nuova per modo di dire. Meglio sarebbe "da poco di pubblico dominio". Perché i portatori italiani non sono cento, non sono mille, non sono diecimila ma ben più di centomila e, come detto, in continuo aumento...

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