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Finasteride Dopo I 50 Anni


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Ho compiuto da poco i 50 anni. Curo da 30 anni i miei capelli con prodotti costosissimi ma con qualche successo. Sto pensando di ricominciare ad usare Finasteride che ho già assunto in passato ma ricordo di aver letto che la sua assunzione era consigliata fino ai 41 anni. Ricordo bene? E se sì che significa? Vale la pena usarlo alla mia età, oppure no?

Se c'è qualcuno che può consigliarmi.

Grazie !

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  • 2 months later...

Ciao e benvenuto, Follicoli.

 

Provo a risponderti io, benché in ritardo e pertanto con il rischio di essere inutile con il mio intervento.

 

Considerando la tua età, credo che - qualora il tuo problema sia di natura androgenetica - il tuo defluvio abbia un decorso molto lento e che ciò, soprattutto, ti abbia consentito di arrivare oggi nelle condizioni in cui ti trovi.

Premetto di non avere vere e proprie competenze in ambito medico; tuttavia - che io sappia - gli unici farmaci ( peraltro non costosi ) che possono tenere a bada un defluvio androgenetico vero e proprio dovrebbero essere minoxidil e finasteride. Nell'ambito dell'alopecia androgenetica, inoltre, l'efficacia di un trattamento non risulta direttamente proporzionale al prezzo.

 

Non mi sembra che esistano limiti di età per l'assunzione di finasteride, la cui opportunità d'impiego - comunque - andrebbe vagliato da uno specialista in Dermatologia. Il farmaco - d'altro canto - viene prescritto, in dose quintupla e contro l'ipertrofia prostatica benigna, anche a soggetti in età avanzata.

 

Gli eventuali effetti dell'inibizione della 5-alfa-reduttasi - tuttavia - potrebbero in teoria variare non solo a seconda del soggetto, ma anche a seconda dell'età.

 

In bocca al lupo per la tua chioma e per ogni altro aspetto della vita,

Nemicodelvento

Modificato da nemicodelvento
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La finasteride è stata studiata come farmaco per la terapia dell'iperplasia prostatica benigna e quindi in pazienti over-50. Gli studi preliminari sono stati effettuati in quest'ottica e su questa fascia d'età con dosaggi 6 volte superiori a quelli terapeutici senza problemi di sorta. Quindi diciamo che, se mai, i dubbi dovrebbero venire nel prescrivere la finasteride a soggetti giovani, per una assunzione potenzialmente per tutta la vita o comunque per molti decenni, problema che per il 70enne non si pone.

Il punto significativo, se mai, è un altro.

L'aumentare dell'età rende più frequente la possibilità di effetti collaterali a livello della sfera sessuale, quelli, allo stato attuale delle conoscenze, largamente più temibili della finasteride.

Mentre il 20enne ha nella maggioranza dei casi una ampia riserva delle proprie capacità erettive, così da poter compensare gli effetti sfavorevoli della finasteride, ed il 70enne tali capacità ha comunque già largamente compromesse, spesso non accorgendosi neppure di "peggioramenti", l'uomo di mezza età, dai 40 ai 60 anni è quello che rischia di più, trovandosi ancora in piena attività sessuale ma avendo ormai prestazioni erettive poco sopra al limite, sufficienti per una normale attività sessuale in condizioni normali ma suscettibili di defaillances in concomitanza con elementi avversi, quali il fisiologico abbassamento serale del tasso testosteronico (già di per sé quasi dimezzato a 50 anni rispetto ai 20 anni), lo stress psichico, la stanchezza fisica etc...

Condizioni particolari e soggettive, come la scarsa forma fisica e l'aumento della massa grassa, portando ad una diminuzione della produzione di testosterone ma ad un aumento della percentuale di questo che viene convertito in estrogeni, possono aggravare il problema.

Il punto è che solitamente la finasteride provoca un iniziale aumento del tasso testosteronico, dovuto al blocco della conversione in diidrotestosterone: se il testosterone in eccesso trova un fisico atletico e giovanile che lo sa sfruttare, ha azioni anabolizzanti con aumento della massa muscolare, dell'aggressività, della libido e della potenza sessuale; se invece trova un fisico appesantito con molta massa grassa, l'aromatasi delle cellule adipose lo convertirà in estrogeni, con diminuzione della libido e della potenza sessuale, ginecomastia, distribuzione di tipo femminile del grasso e della peluria.

 

In conclusione, la finasteride nell'uomo di mezza età, usata per l'indicazione di alopecia androgenetica, è molto insidiosa e richiede una attenta valutazione da parte dell'andrologo visto che le defaillances sessuali nell'uomo di mezza età provocano blocchi di tipo psicologico che poi è difficile rimuovere anche una volta eliminata la causa biochimica del problema. Si rischia cioè che il timore di non essere in grado di avere più un'erezione soddisfacente o duratura permanga anche dopo la sospensione del farmaco, agendo come fattore negativo tramite lo stress.

 

Come esperienza personale ho assunto finasteride dai 35 ad oltre i 40 anni, senza nessun problema, anzi con un gradevole effetto anabolizzante. Dopo una sospensione di alcuni anni, riprovai a 46 con effetti disastrosi sulla sfera sessuale, tanto che fui costretto ad interrompere l'assunzione dopo soli tre mesi: chiaro effetto della finasteride, visto che sospesa l'assunzione il problema si risolse nel giro di un paio di mesi. La probabile causa stava nel fatto che, rispetto a dieci anni prima, facevo vita più sedentaria ed ero ingrassato di svariati chili.

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