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VERGOGNA, VERGOGNA, VERGOGNA!!!!!!!!!


faranio

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certo è veramente stupendo che toh..gurda caso..questa leggina che rimanda i processi di due anni influisca proprio sul processo in cui Berlusconi è accusato di corruzzione. Ma dai..a chi volete darla a bere? Siate almeno onesti con voi stessi e dite la verità.

 

 

Poi se chi sostiene Berlusconi mi dice " a me non interessa se lui è un corruttore, voglio che governi l'italia" OK....... ma non ditemi che quella legge non viene fatta per lui!

 

cmq ricordo che la Costituzione italiana dice CHE TUTTI I CITTADINI SONO UGUALI DAVANTI ALLA LEGGE.

SE IO SONO ACCUSATO DI UN REATO, mi devo fidendere, spendere soldi nell'avvocato, prendere delle ferie per andara al processo.... non si capisce perchè Berlusconi non possa fare quello che tutti i cittadini normali fanno.

Se poi come dice è innocente, perche non affronta il processo? Se è cosi cosa teme? Le prove non si inventano mica!? Se uno è innocente non teme nulla.

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informato oggi. ho letto il ddl e il caso santa rita sarebbe venuto fuori comunque

male informato... le intercettazioni sono state disposte a partire da un'indagine per i reati di truffa e falso, che ovviamente prevedono una pena al di sotto dei 10 anni.

E poi vogliamo parlare di un'altro aspetto di questa legge vergogna? La galera per i giornalisti che pubblicano articoli contenenti qualsiasi informazione sulle indagini in corso (non solo intercettazioni, ma anche un riassunto di cronaca giudiziara sarà considerato reato penale), prima dell'inizio formale del processo, anche se gli atti non sono piu' protetti dal segreto istruttorio. Questo vuol dire che si proibisce la pubblicazione di atti non piu' secretati. Nono solo i magistrati non avranno piu' i mezzi per indagare adeguatamente, ma anche in caso di indagini l'opinione pubblica sarà all'oscuro di tutto. Oggi ad esempio, con questa legge noi non sapremmo ancora nulla sul Santa Rita, perché ufficialmente non è ancora partito alcun processo.

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errore, mi verrebbe da dire ancora una volta.....enricolido.

 

Il carcere per chi pubblica non si convertisce in pena pecunaria, ma si AGGIUNGE alla pena pecunaria.

 

Il fatto è che come si sa in Italia fino ai reati per due anni di carcere non si va in galera, ma vi è la sospensione condizionale.

Benissimo.

Per chi commenta una indagine in corso, con la nuova legge, la pena prevista sarò di 1000 euro + 9 mesi di carcare, per ogni articolo scritto, che saranno sospesi se l'articolo scritto sarà UNO.......perchè fino a 2 anni vi è la condizionale.

 

Ma se ad esempio un giornalista scriverà' 3 articoli......... magari nel giro di 2 mesi...o ancora.. se un giornalista scriverà un libro dove commenta le indagini di 3 processi......

 

9X3 = 27mesi = 2 anni e 3 anni...... con 2 anni e 3 mesi si va fuori dalla sospensione condizionale e il giornalista verrà così schiaffato in carcere.

 

 

I reati che non potranno essere più scoperti con le intercettazioni:

 

associazione sovversiva, attentato contro i diritti politici del cittadino, cospirazione politica mediante associazione, banda armata, peculato, abuso d'ufficio, turbativa d'asta, millantato credito, illecita concorrenza con minaccia o violenza,

sequestro di persona, sfruttamento della prostituzione, furto in appartamento, l'associazione per delinquere, scippo, incendio, ricettazione, la calunnia, tutti i reati ambientali, salute , reati economico finanziari, frodi fiscali etc etc etc

 

Ci vorranno poi 3 giudici per decidere una intercettazione.......curioso......perchè:

Il giudice mono cratico in Italia puo condannarti DA SOLO a 30 anni di carcere per omicidio ma DA SOLO, con questa nuova legge, NON POTRA' autorizzare ad intercettare un telefonino.

 

 

 

E LA CILIEGINA SULLA TORTA E'........ se il giudice vorrà mettere sotto controllo il telefono di un prete dovrà però di ciò essere avvertito il vescovo a cui fa capo il sacerdote. Siamo alle comiche.

Modificato da Vieri
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scusa vieri ma te dove studi in generale? apparte che semmai il carcere non si convertisce ma si converte in pena pecuniaria, ma poi essendo una contravvenzione quella che è prevista per i giornalisti c'è la possibilità della commutazione in sanzione che sicuramente avverrà per le nuove leggi riguardanti il sovraffollamento delle carceri. Sono principi del diritto penale e te studi legge.e io poi dovrei stare aleggere tutti i post che mandi sui complotti ?????????? :o :o :o :o :o :o

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enricolido io il mantovani ce l'ho e mi risulta che le pene sotto i 2 anni beneficino della condizionale, per non sovraffollare le carceri... ovviamente tale beneficio dev'esser concesso dal giudice (e i giudici lo concedono con un certo automatismo, per dirla col mantovani) ma mai per i recidivi..

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confermo la mia lettura del ddl e smentico tutto quello detto da Vieri che non è vero ( basta leggere qualsiasi giornale, ma proprio qualsiasi sull' argomento)in più do nuovamente ragione a Faranio: è vero che le cose sul santa rita non sarebbero state oggetto di intercettazioni, ma non è detto che non sarebbero venute fuori. Però non mi riesce di capire perchè l' omicidio colposo non dà luogo a intercettazioni visto che è punito fino a 10 anni. Qualcuno mi sa rispondere???????????

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enricolido cosa non è vero?

 

IL FATTO CHE IL VESCOVO DEBBA ESSERE AVVERTITO SE INTERCETTANO UN SUO PRELATO E' VERO......... STANNE CERTO. CHE NE PENSI DI CIO'? p.s. se non ci credi scommetto quello che vuoi.

 

 

A proposito.... oggi l'arcivescovo Fisichella ha rilasciato delle dichiarazioni critiche nei confronti della magistratura e dell'opposizione... si vede che la leggina sulla "salva-preti" ha davvero aperto una breccia nel cuore della Chiesa.... :diavoletto:

 

http://www.corriere.it/politica/08_giugno_...44f02aabc.shtml

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E siamo alle solite. Il governo si è insediato da nemmeno due mesi che già Berlusconi propone e impone la consueta legge "ad personam", fatta su misura per salvarlo da quelli che vengono pudicamente chiamati i suoi "guai giudiziari". È un dejavù. Ma questa volta la legge è talmente scombicchierata, sconclusionata, assurda, irragionevole, irrazionale, spudorata e, soprattutto, devastante per l'intero ordinamento giudiziario e per il convivere civile che si stenta a credere che due senatori abbiano osato proporla, un governo e un ministro della Giustizia l'abbiano fatta propria, una maggioranza l'abbia sostenuta e un Parlamento l'abbia approvata. Perché è una legge che non si è mai vista nè nel Primo nè nel Terzo Mondo e nemmeno all'altro mondo. Perché non sta nè in cielo nè in terra.

 

Dunque, un emendamento inserito in un decreto che prende il nome, divenuto quanto mai beffardo, di "decreto sicurezza", statuisce la sospensione dei processi in corso che riguardano reati commessi prima del 30 giugno 2002 e che prevedono una pena non superiore ai dieci anni di carcere. Un ulteriore emendamento intima ai magistrati di dare priorità, anche per il presente e il futuro, ai reati che hanno una pena edittale superiore ai dieci anni. La "ratio" di questi emendamenti è di "dare priorità ai reati che destano maggior allarme sociale".

 

Perché non destano "allarme sociale" le rapine, i sequestri di persona, le estorsioni, gli stupri, le violenze sessuali, la bancarotta fraudolenta, la concussione, la corruzione, la corruzione di magistrati? E non desta "allarme sociale" che un presidente del Consiglio abbia potuto corrompere un testimone, in due distinti processi, pagandogli 600 mila dollari perché mentisse ?(è esattamente il reato per cui l'onorevole Berlusconi è sotto processo davanti al Tribunale di Milano, e che rientra naturalmente fra quelli che verranno sospesi-reato attribuito al premier è, guarda caso, del febbraio 2001), e per il quale è stato organizzato tutto questo incredibile baradan? Senza contare che tutto ciò dilata ulteriormente i già lunghissimi tempi della giustizia italiana di cui tutti, a parole, lamentano, e che ne sono il vero cancro. E senza nemmeno mettere in conto che queste norme inaudite violano almeno tre principi fondamentali del nostro ordinamento, costituzionalmente garantiti: l'uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge, l'indipendenza della Magistratura, l'obbligatorietà dell'azione penale. E che indicazioni ne trarranno, per il presente e per il futuro, i rapinatori, gli stupratori, gli scippatori, i topi d'appartamento, i bancarottieri, i concussori, i corruttori?

Un intero ordinamento giuridico viene scardinato a pro di una singola persona. Norme del genere avrebbero innescato una rivoluzione non dico in un qualsiasi Paese liberaldemocratico e occidentale, ma nel Burundi, nel Burkina Faso, nel Benin. E invece da noi stanno per passare tranquillamente salvo qualche ammoina dell'opposizione il cui leader, Walter Veltroni, ha affermato che "è stata strappata la tela del dialogo". Qui ciò che è stato strappato, anzi stracciato, è il diritto che riguarda tutta la comunità e non il rapporto con l'opposizione di cui potremmo anche fregarcene. Così come la questione non riguarda lo scontro fra Esecutivo e Magistratura. Riguarda noi tutti.

 

Che fare? Forse sarebbe stato meglio dar retta a un modesto suggerimento che mi permettevo di dare sul Tempo di Roma (che non è esattamente un quotidiano di sinistra) a metà degli anni '90, quando Berlusconi cominciò la sua devastante campagna contro la Magistratura italiana. E cioè, varare una norma del tutto speciale, sulla falsariga delle "Disposizioni transitorie e finali" che stanno in coda alla nostra Costituzione, e che recitasse, più o meno, così: "Silvio Berlusconi, i suoi discendenti, le sue consorti, i suoi consanguinei e tutti i membri, a qualsiasi titolo, della Casa di Arcore sono dispensati, per il passato, il presente e il futuro, dall'obbligo del rispetto delle leggi penali". Ci saremmo perlomeno risparmiati lo scempio di questi giorni.

 

Massimo Fini

Modificato da Vieri
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