Brasileiro Inviato: 26 Marzo 2008 Segnala Share Inviato: 26 Marzo 2008 (modificato) Passera è freddino perchè ha capito che il governo si è messo d'accordo con Air France e non vuole il muro contro muro così come Toto (ci si rincontra sempre a quei livelli, meglio non forzare). Per chi conosce il business degli aerei, chi ci sta dentro, Air France è un esempio assolutamente negativo di protezionismo , guarda la diffusione delle low cost e la dislocazione degli aeroporti in Francia vs. Italia e poi parliamo di quante opzioni abbiano i francesi di volare dalla francia verso fuori con una low cost con una ragionevole comodità Per intenderci, non c'è paragone con Lufthansa e questo te lo potrebbero dire tutti quelli del settore. Il discorso del "grande gruppo" e della "capacità di gestire una compagnia di certe dimensioni" sono specchietti per le allodole, in realtà la complessività non è esponenziale ma cresce a tassi decrescenti con l'ampliamento del network e comunque ripeto nessuno pensa che Air France sia un esempio di eccellenza in tal senso, è semplicemente protetta dal governo più protezionista dell'Unione Europea. Non credo che tu ti renda conto cosa vuol dire alienare una compagnia come Alitalia, che è un indotto pari a 4 + volte il suo fatturato in una situazione del genere. Significa condannare al declino il nostro paese, e subordinare gran parte della politica dei trasporti a Parigi. Se l'alternativa a Toto sono i francesi...guarda molto meglio Toto! Io non sono affatto favorevole all'alienazione di asset strategici del mio paese e soprattutto a chi è protezionista all'ennesima potenza e fautore del libero mercato secondo le convenienze e le circostanze. Hanno chiesto il congelamento dei diritti di traffico di Alitalia su Malpensa per 1 anno...ti sembra questo un atteggiamento concorrenziale? Anche 8 anni fa, lo stesso discorso che si fa adesso per Alitalia si faceva per Fiat e GM, si diceva che la scala della competizione non permetteva a FIAT di restare sul mercato da sola, poi i fatti si sono incaricati di smentire totalmente queste fesserie. Io conti alla mano credo che Alitalia possa essere rilanciata molto bene con il piano Air One e poi fra 2-3 anni entrare in uno dei grandi gruppi a condizioni dignitose, non come adesso. Gli Italiani purtroppo non si rendono conto che è in gioco il futuro del paese molto più di quanto le elezioni possano farlo con la vicenda Alitalia. Ciao Modificato 26 Marzo 2008 da Brasileiro Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Brasileiro Inviato: 26 Marzo 2008 Segnala Share Inviato: 26 Marzo 2008 (modificato) e' una grande compagnia che necessita di una guida che sia piu' business leader (Vs entrepreneur), una persona che abbia la capacita' di guardare lontano ma anche di gestire una compagnia di quella taglia (anche quelli sopra la gestiscono, ma la hanno creata, io vedo la differenza). Quello che fa la differenza in questo momento e' che AirFrance ha proprio il flusso di cassa, che agli entrepreneurs serve meno (all'inizio) di quanto serva ad una compagnia gia' di taglia notevole. Gestire Alitalia somiglia molto più ad uno start up che ad una transizione...occorre fare tanti e tali interventi che solo una forte visione può assicurarli, sicuramente un modo non convenzionale di vedere il mercato. E comunque Air One voleva mettere 5.3 miliardi di euro dentro Alitalia e rinnovare / espandere la flotta in 5-7 anni, mi sembra molto più da entrepreneur che tagliare la flotta per i prossimi 3 anni al fine di perdere di meno: tu che ne pensi? Ps: Air One non ha presentato una offerta vincolante perchè non gli è stato consentito, in quanto non ha avuto accesso ai conti. Quando in fase di beauty contest ha chiesto al governo di comprare le obbligazione a prezzo di mercato gli dissero che non se ne faceva nulla, o si compravano a prezzo di emissione o niente. Indovina a che prezzo compra Air France oggi? :innocente: Modificato 26 Marzo 2008 da Brasileiro Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Gurg Inviato: 26 Marzo 2008 Segnala Share Inviato: 26 Marzo 2008 rispondo velocemente verso l'ora di cena, magari domani con piu' calma :rolleyes: pero ' Per chi conosce il business degli aerei, chi ci sta dentro, Air France è un esempio assolutamente negativo di protezionismo , guarda la diffusione delle low cost e la dislocazione degli aeroporti in Francia vs. Italia e poi parliamo di quante opzioni abbiano i francesi di volare dalla francia verso fuori con una low cost con una ragionevole comodità mi sfugge se tu intenda che e' facile o difficile volare low cost dalla francia. Ho parecchia esperienza della Francia e il mercato low cost e' freddino qui, nessun paragone con Inghilterra o Germania o anche Italia. Poi mi viene neppure in mente una compagnia low cost francese, sono tutte inglesi/tedesche/spagnole/italiane Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
plasmo Inviato: 26 Marzo 2008 Segnala Share Inviato: 26 Marzo 2008 Andate a votare. è un nostro diritto. Mia nonna mi ha quasi impalato quando ho paventato la mia idea di non votare dicendomi che per farci votare sono morti ai suoi tempi. Non andare a votare non servirebbe a niente, ci sarà lo stesso un governo. Una scossa? Ma se non li smuovono le sentenze per mafia o le proteste in piazza di milioni di persone. EW poi diciamolo, il non votare favorirebbe solo una certa persona, il cui partito ( il più grande d italia ) è composto da seguaci che andranno sicuramente al voto. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Brasileiro Inviato: 26 Marzo 2008 Segnala Share Inviato: 26 Marzo 2008 (modificato) rispondo velocemente verso l'ora di cena, magari domani con piu' calma :rolleyes: pero ' mi sfugge se tu intenda che e' facile o difficile volare low cost dalla francia. Ho parecchia esperienza della Francia e il mercato low cost e' freddino qui, nessun paragone con Inghilterra o Germania o anche Italia. Poi mi viene neppure in mente una compagnia low cost francese, sono tutte inglesi/tedesche/spagnole/italiane Ciao Gurg, dico semplicemente che le grandi compagnie aeree di bandiera avevano storicamente un mercato nazionale, (dove agivano da monopolisti) e uno internazionale, normalmente point to point. Il mercato nazionale si è aperto molto in Inghilterra, in Germania, Spagna ed in Italia per la particolare struttura degli aeroporti e anche per l'atteggiamento della politica degli enti locali che ovviamente aumentavano l'indotto utilizzando i piccolo aeroporti. Basta pensare che Ryan Air ha un hub a Ciampino e ad Orio al Serio e vorrebe farne un altro a Malpensa. In Francia c'è stato invece un chiaro disegno "protezionista" a favore di Air France, nel senso che chi vuole volare Low Cost vola in aeroporti tendenzialmente molto lontati e mal collegati e quindi l'effetto di sostituzione rispetto alle realtà sopraindicate è rimasto inesistente. Credo che Air France controlli circa il 70-80% del traffico nazionale e ha margini piu ampi di mercato per il traffico internazionale dalla Francia rispetto ad altri paesi, una cosa che non ha paragoni con altre realtà europee. Questo significa grandi margini e prezzi tendenzialmente alti e una situazione concorrenziale ridotta rispetto ai competitors. Non è completamente vero che le low cost e le linee aree tradizionali servono segmenti di mercato diverso: certamente lo studente va con Ryan Air, ma il piccolo imprenditore sicuramente risparmia anche sui voli e cerca le soluzione più economiche. E ricordiamoci che Francia, Italia e Spagna hanno un tessuto imprenditoriale costituito prevalentemente da piccole e medie imprese, sempre più focalizzate verso l'esterno per ragioni di export e riduzioni dei costi. L'unico segmento stabile per le compagnie tradizionali è quello di business (sensibile agli orari) e di chi semplicemente ha soldi da spendere. Non vedo in Air France le capacità imprenditoriali che posso riconoscere a Lufthansa o British Airways, che (soprattutto la prima) si misurano con una realtà veramente competitiva e quindi con merito emergono come punti di riferimento del mercato. Air France è più un arnese del passato che si muove in una logica protezionista. Non vedo la ragione per guardare ai francesi come punto di riferimento in termini di capacità manageriali e industriali, quando vedo la Germania che oltre a far camminare gli aerei per il mondo il progetta li costruisce e li vende (Airbus). In sintesi, Air France è proprio il simbolo di quella concezione arcaica del mercato del trasporto aereo che i critici sventolano quando parlano di Alitalia. Tutti questi elementi mi fanno pensare che non ci sia nessun valore aggiunto per Alitalia e per il nostra paese se si finisce con i francesi. Inoltre da informazioni che ho di persone che lavorano in KLM, la capacità di creare consenso e di gestire in modo collegiale il processo decisionale è pari a 0. Vedo quindi un problema culturale notevole da gestire per Alitalia se dovesse entrare. Potrei sbagliarmi completamente, ma questo è quello che penso....e lo dico prima.. :) Modificato 26 Marzo 2008 da Brasileiro Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Gurg Inviato: 27 Marzo 2008 Segnala Share Inviato: 27 Marzo 2008 il tuo discorso sul protezionismo di airfrance e sul mercato ipercompetitivo in cui si muovono British Airways e Lufthansa mi ha fatto pensare parecchio (trovo pero' che il mercato low cost sia sorto nonostante BA e lufthansa) pero' nutro ancora parecchie riserve sulla cordata italiana o sull'esistenza di altri investitori disponibili ad accollarsi il peso di alitalia (come faccionotare nel topic aperto apposta su alitalia). Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Brasileiro Inviato: 27 Marzo 2008 Segnala Share Inviato: 27 Marzo 2008 (modificato) continua sull'altro thread Modificato 27 Marzo 2008 da Brasileiro Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Gurg Inviato: 14 Aprile 2008 Segnala Share Inviato: 14 Aprile 2008 (modificato) Gù noi ormai abbiamo codificato nella nostra 'democrazia' molte delle impossibilità di agire che il cittadino avrebbe in una blanda dittatura o in un regime semitotalitario:la ineleggibilità diretta è una delle ultime, ma la cattiva burocrazia e il debito pubblico sono vincoli imposti da decenni da uno stato irresponsabile che crea sacche elettorali e clientelari frugando nelle tasche degli italiani.Nessuno dei due schieramenti promette di fare cose concretamente utili al paese mentre garantisce sè stesso e la propria pessima attitudine.Credo che la gente da ora in poi abbia il diritto di farsi girare i c.oglioni e manifestarlo prendendo le distanze da tutta questa classe politica e dai metodi che utilizza, intanto negandogli il voto poi ad es. riempiendo 'pacificamente' piazze e sedi istituzionali.Il seguito che Grillo ottiene non è nè virtuale nè casuale e ratifica il malcontento trasversale e apolitico di molte, troppe persone.Non lo vedo assolutamente come un passo utopico nell'Italia di oggi formare dei comitati in ogni città a partire dal solco da lui tracciato.L'Italia è un paese che definire allo sfascio non è più un'iperbole retorica e priva di senso reale. Grillo ha pubblicato le liste qualche giorno fa, vediamo quanto ha ragione. Francamente dopo avere visto la apparentemente inspiegabile candidatura di Marianna Madia, avevo pensato anche io al non-voto. Modificato 14 Aprile 2008 da Gurg Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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