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FUE


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La tecnica FUE ha un diverso numero di vantaggi come tecnica, probabilmente la principale è che, poichè le UF sono estratte individualemente lungo l'area donatrice (nuca/parietali), non lascia i segni, ovviamente se fatta bene, di una cicatrice lineare come invece accade per la tecnica STRIP.

 

Uno svantaggio per la FUE è invece che essa limita la capacità dell'area donatrice, anche se ne allarga l'area; questo perchè è possibile estrarre, senza segni di diradamento nella donor, solo il 25-28% per cm2 (ossia circa 1 UF tra 4). Non si può andare tanto oltre a questo 25-25%, in quanto, oltre questa percentuale, mettiamo ad esempio il 50%, si verificherebbe un evidente diradamento della donor.

Ad esempio se prendiamo un caso di un NW 6, con caratteristiche e densità di capelli nella media, seguendo l'estrazione del 25%, sarà possibile estrarre circa 3500-4000 UF. Lo stesso caso con la STRIP potrebbe portare a 6000-7000 UF

 

La FUE è tecnicamente più delicata della STRIP e richiede più tempo proprio a causa di questo; tuttavia fattori come il diametro del punch, la densità in UF/cm2, lassità dello scalpo e il sistema cardio-vascolatorio saranno quelli in grado di determinare il numero delle UF che sarà possibile estrarre in un giorno e la velocità/lentezza con cui sarà portata avanti la procedura. E' normale che i casi più grandi (2000-3000 UF) saranno performati in due giorni consecutivi, ma la cura e l'attenzione del dottore deve sempre avere come riferimento il trauma potenziale allo scalpo.

 

Il diametro del punch è di fondamentale importanza nella FUE, e non sempre vale la regola che più esso è piccolo, meglio è. Infatti l'utilizzo di un punch troppo piccolo (ad esempio 0.6 mm) per rimuovere ad esempio le UF di 2-3 capelli è certamente possibile e le UF potranno anche essere estratte, ma al costo della sopravvivenza delle stesse. Al contrario un diametro troppo elevato consente la sopravvivenza delle stesse UF ma a discapito di segni cicatriziali più o meno evidenti nell'area donatrice.

 

Infatti una UF singola (formata da un capello) ha circa un diametro di 0.4 mm, incluso il tessuto adiposo che le circonda la base. Questo tessuto è necessario per proteggere l'unità follicolari, specialmente nella FUE, dove le grafts sono più "magre" che nella STRIP.

Per questo motivo un'unità follicolari di 2-3 capelli avrà un diametro più notevole di 0.4 mm e il prelievo tramite un punch troppo piccolo potrebbe portare probabilmente alla morte del follicolo.

 

Il diametro del punch è determinato da un certo numero di fattori, come ad esempio:

- la velocità con cui un dottore vuole estrarre, più grande è il punch, più veloce sarà l'estrazione.

- la densità di UF nell'area donatrice prima della procedura

- la composizione delle UF, ossia il numero di capelli per ogni unità follicolare.

- le caratteristiche dei capelli della eprsona, ad esempio capelli ricci e spessi ovviamente richiederanno un punch legegrmente più largo.

 

I pro della FUE:

 

- Non lascia una cicatrice lineare come la STRIP

- Le UF possono essere scelte facilmente dalle varie regioni donatrice, specialmente per la costruzione dell'hairline che richiede un calibro dei capelli più fine.

- E' consigliata pper pazienti che richiedono procedure limitate: 2500-3000 UF o meno

- E' consigliata per pazienti che hanno avuto già trapianti con tecnica STRIP e che la loro area donatrice e/o la lassità è rimasta compromessa.

 

I contro della FUE:

 

- Abbassa il numero totale delle UF esatraibili dalla donor, pur ingrandendone l'area (anche parietali e tutta la nuca)

- Più difficile da eseguire, per questo è importante che il dottore che la esegue sia molto esperto, infatti la percentuale di transection o di UF danneggiate durante il prelievo può essere alta se il dottore non è competente.

- Richiede più tempo per essere performata, circa 1500 UF in un giorno, cosicchè 2000-3000 UF richiederebbero due giornate consecutive.

- Non è consigliata per procedure che richiedoeno più di 3000 UF in una sessione a causa dell'eccessivo trauma a cui verrebbe sottoposto lo scalpo

 

Non ci sono quindi migliori tecniche, FUE e STRIP possono lavorare insieme per il miglior risultato in alcuni pazienti e per dare a loro il massimo dei capelli possibili, quindi le due tecniche possono anche essere utilizzate insieme, specialmente nei casi più avanzati di calvizie con densità e lassità media nelll'area donatrice. Ma la migliore procedura per un individuo è appunto individualee soggettiva.

 

 

 

_____________________________________________________________________

 

Coordinatore pazienti per la BHR Clinic (Bisanga Hair Restoration - Bruxelles).

Ricevo un compenso per la mia attività.

 

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WEBSITE: www.bhrclinic.com

 

1465 Grafts FUE, con Dr. Bisanga - 25 gennaio 2007

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Immanuel grazie,sei stato davvero illuminante...

Ora se puoi completa l'opera dicendomi dove potrei effettuare un trapianto tramite la tecnica FUE(oppure dove è possibile informarmi per farlo),sono della Campania e ho già effettuato un autotrapianto.

GRAZIE

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Immanuel grazie,sei stato davvero illuminante...

Ora se puoi completa l'opera dicendomi dove potrei effettuare un trapianto tramite la tecnica FUE(oppure dove è possibile informarmi per farlo),sono della Campania e ho già effettuato un autotrapianto.

GRAZIE

 

mi accodo pure io..c'è qlc in campania?

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  • 2 months later...

Il discorso Fue / Strip è attualmente un argomento molto dibattuto e contoverso. Sicuramente ambedue le tecniche hanno un ruolo molto importante nei trapianti di capelli, ma il loro utilizzo è senza dubbio soggettivo, da valutare in base alla situazione di partenza di ogni paziente.

C'è molta confusione, che porta a fare scelte scelte sbagliate, soprattutto per quanto riguarda la fruibilità della FUE, su che tipo di paziente è maggiormente adatta, in che situazioni; se riesce a fornire il numero di grafts che noi desideriamo ottenere, cosa comporta in termini di visibilità dei segni d'intervento, i rischi, i vantaggi, etc

Analizzando in cosa consiste la FUE, si riescono a reperire molte informazioni da tenere in considerazione

 

1. LA FUE COME TECNICA. LA FUE consiste nel prelievo di unità follicolari di 1,2,3,4 o anche 5 e 6 capelli per unità.

Viene utilizzato un punch chirurgico di piccolo diametro per estrarre le grafts dallo scalpo, questo processo non richiede bisturi ed è minimamente invasivo, poichè il punch entra soltanto il necessario per rimuovere la radice dell'unità follicolare, lasciando pertanto cicatrici, in ogni caso, che però possono:

- invisibili alla vista, ma soltanto a livello microscopico, se la FUE viene performata da un chirurgo competente con l'ausilio del punch corretto

- visibili a occhio nudo, oltre che a livello microscopico, se la FUE viene eseguita con punch di diametro inadeguato, perchè troppo grande.

Per questo la FUE è tecnicamente una procedura più impegnativa della Strip: la fase di estrazione richiede molta maggiore attenzione, il rischio di uccidere le graft e di fare danni alla donor è infatti maggiore.

 

2. PUNCH & EFFETTI CICATRIZIALI. E’ quindi molto importante il tipo punch utilizzato per eseguire le estrazioni.

Non sempre il punch più piccolo è il migliore.

E' riconosciuta infatti la necessità di utilizzare un punch di diametro di 0.9 mm o inferiore per non lasciare segni visibili o white dots, così come è riconosciuta la necessità di variare il diametro del punch in relazione al numero di capelli per unità follicolare da estrarre

Un punch di 0.75-0.8 mm può permettere di estrarre anche gruppi di 3-4 capelli per unità; se invece viene usato un punch di diametro superiore, ad esempio 1mm o oltre, il prelievo sarà più rapido e facile, ma col rischio di provocare cicatrici visibili e transection, se invece viene usato un punch di diametro inferiore, ad esempio 0.6mm, la probabilità di sopravvivenza delle UF estratte sarà minore.

 

Dunque il diametro del punch, associato all'abilità del chirurgo, permette di effettuare prelievi altamente precisi, di diametro microscopico, ma che comunque lasciano sempre e comunque delle microscopiche cicatrici. Guardando nel dettaglio un singolo prelievo, ossia una singola cicatrice, adesso la questione è: quanto sarà visibile questa cicatrice?

 

Fattori come la pigmentazione, il tipo di tessuto di pelle e la "capacità di guarigione" individuale possono favorire/ridurre la visibilità delle cicatrici, ma si può comunque affermare che:

- se il punch usato è del diametro di 0.9mm o inferiore, e l'abilità del chirurgo è buona, questa cicatrice sarà sì esistente, ma anche invisibile a occhio nudo (anche a capelli rasati), ma ci sarà sempre, e sarà possibile vederla soltanto tramite microscopio. Ovviamente esso non avrà l'aspetto di un white dot, per il semplice fatto che non sarà visibile, nè a capelli rasati nè a occhio nudo, quindi non si avrà quell'aspetto "effetto tarma" come molti dicono.

- se invece il punch usato è di diametro superiore, diciamo da 1 mm in su (ma a quel punto io non la chiamerei più FUE, e il chirurgo non lo chiamerei chirurgo), la possibilità che la cicatrice sia visibile ad occhio nudo è molto più alta, e l'effetto tarma (ossia white dots) è una conseguenza molto probabile quando vengono performate FUE con questi tipi di punch, anche se l'abilità del chirurgo è buona.

 

Questo perchè, il white dot si forma in seguito allo "spostamento" di tessuto della pelle nel "foro" lasciato aperto dal prelievo. Più il "foro" è grosso, più tessuto è a rischio di entrarvici, e ovviamente più sarà visibile.

 

In parole povere: con punch di 0,75/0.9 mm si avranno comunque cicatrici, ma soltanto a livello microscopico e quindi non un white dot come lo intendiamo, mentre con punch di 1mm o superiori, si rischiano cicatrici, ma questa volta visibili, ossia white dots, specialmente se le caratteristiche individuali del pazienti non sono favorevoli.

 

Un punch infatti di 1 mm o superiore permette estrazioni più veloci in quanto è richiesta minor precisione e c’è minor margine di errore rispetto a un punch di 0.75 mm.

Il problema si presenta quando questo punch è più grande della UF da estrarre; nel migliore dei casi verranno rimosse due UFs allo stesso tempo (che poi dovranno essere divise), ma con problematiche conseguenze per la donor in termini di visibilità delle cicatrici; ma nel peggiore dei casi, la seconda UF verrà “TRANSECTED” (uccisa) dal punch inadeguato.

 

Per questo motivo è necessario cambiare più volte la grandezza del punch durante la procedura per adeguarla alle caratteristiche dei capelli del paziente.

 

3. QUANDO PUO' ESSERE USATA LA FUE? La FUE può essere ideale per piccole procedure, come la ricostruzione delle tempie o dell'hairline, adatte a uomini con diradamento abbastanza limitato e circoscritto, inteso ad esempio come classe NW2-3.

E' particolarmente indicata per creare le hairline nel modo più naturale possibile, in quanto il fatto di poter selezionare, durante la fase d'estrazione, le UF in base alle loro caratteristiche (singole o multiple, più fini o meno fini) permette di poter andare a scegliere appositamente (CHERRY PICKED) le UF più indicate per ricreare la naturalezza, ossia quelle singole, e fra quelle singole, le più fini, provenienti specialmente dalle regioni intorno alle orecchie, estese anche sui parietali

 

La FUE è indicata anche per i casi di “repair” quando la lassità dell'area donatrice è danneggiata e limitata da precedenti operazioni strip, anche perchè l'area di prelievo è più ampia nella fue rispetto alla strip, poichè comprende anche i parietali e le regioni intorno a quella occipitale.

 

4. FUE & DONOR MANAGEMENT. Il fatto che l'area di prelievo è più ampia nella FUE rispetto alla STRIP non significa però che il numero totale di UF estraibili via FUE sia maggiore rispetto alla STRIP. Anzi, avviene l'opposto. La FUE può incrementare, anche notevolmente, il numero ottenuto e ottenibile con la STRIP ma non può, da sola, produrre più unità follicolari rispetto alla STRIP.

 

Il grado di calvizie è quindi uno dei parametri fondamentali per valutare l'idoneità a una procedura FUE.

 

Prima di procedere all’estrazione, deve essere inoltre determinata, la densità delle unità follicolari nella donor area, così come lo spessore e il calibro del capello. Questo permetterà di dirci due cose fondamentali: la grandezza del punch richiesto per ogni UF e l’ammontare approssimativo delle UF che possono essere estratte via FUE senza sfociare nell’OVER HARVESTING (prelievo eccessivo).

 

Alcuni fattori base determinano l'ammontare di UF che possono essere estratte e trapiantate in un giorno, fattori come l'eccessivo sanguinamento, l'avere un paziente impaziente, la necessità di cambiare tra diversi diametri di punch e tra punch stessi durante la procedura, rallenteranno la procedura limitando il numero finale di grafts.

 

 

Se il chirurgo non è a conoscenza della densità dell'area donatrice e non si preoccupa di gestire in modo ragionato la donor, così come se non ha una conoscenza dell'angolo di uscita del capello dalla pelle si possono verificare basse percentuali di ricrescita, oppure danneggiamento dei capelli circostanti quelli da estrarre (TRANSECTION), così come la perdita visibile di densità nella donor, causata da un prelievo eccessivo (OVER HARVESTING)

 

Affinchè non si verifichi il prelievo eccessivo e scriteriato (OVER HARVESTING), è necessario non andare oltre il prelievo del 25-27% delle unità follicolari per cm2.

Questo significa che per essere candidati a procedure più ampie, ad esempio 3500 grafts o oltre, è necessario avere buone caratteristiche nella donor (ad esempio un alta densità o l’assenza di miniaturizzati). Ad esempio un individuo con 90 uf al cm2 in donor, potrà arrivare a estrarre in diverse sessioni anche fino a 5000-5500 grafts senza perdita visibile di densità nell’area donatrice

 

Questo perchè l'ammontare di grafts che possono essere estratte tramite FUE dipende in larga misura:

- dalla densità dell'area donatrice: una bassa densità nella zona donatrice (nuca e parietali) permetterebbe ovviamente un prelievo di minor entità rispetto ad un'elevata densità nella donor.

- dalla presenza di miniaturizzati: un'elevata presenza di capelli miniaturizzati ridurrebbe il numero di UF potenzialmente estraibili.

 

La regola da seguire è quella appunto di non superare, nel processo di estrazione, il prelievo di 25-27% delle UF per cm2 (vale a dire 1 UF su 4), questo perchè ciò assicurerebbe una densità omogenea nell'area donatrice, senza perdita di densità, che potrebbe accadere nel caso di un prelievo troppo eccessivo.

Deve essere inoltre considerato un corretto “pattern” di estrazione per non lasciare buchi o gap fra i gruppi di capelli non estratti: non è corretto invece estrarre le UF una ad una, tutte adiacenti le une con le altre, oppure prelevare grandi quantità di UF da un’area particolare lasciando così quell’area meno densa rispetto ad un’altra.

 

Se viene rispettata la regola del 27% e prendendo come esempio un individuo con una densità media (circa 75 uf al cm2), ovviamente l'ammontare delle UF estraibili tramite FUE sarà notevolmente minore rispetto a quelle estraibili tramite STRIP (e quindi anche la copertura), che permette di raggiungere in media 4000 UF in una singola operazione, prendendo sempre come esempio una densità media.

 

Per questo motivo, se un individuo di classe NW4 o superiore desidera utilizzare soltanto la tecnica FUE, deve essere messo a conoscenza del fatto che il totale delle grafts totali estraibili sarà inferiore rispetto a quello che potrebbe ottenere con la STRIP, sia adesso che in futuro.

E ovviamente la copertura ottenibili sarà senza dubbio minore, in quanto con la FUE solitamente non si superano le 4000-5000 UF prelevabili (ma diluite in almeno due interventi), donor permettendo.

E’ molto più etico e sicuro infatti non andare oltre le 3000 grafts in un’unica sessione (della durata di due giorni), per poi valutare, a distanza di 9-12 mesi, se si può effettuare un nuovo intervento FUE di minor entità. Ma oltre queste stime è difficilmente possibile andare oltre, per non creare appunto una perdita eccessiva di densità nell'area donatrice.

Dunque per questo, per questi individui, viene suggerita l'opzione STRIP, in quanto si potrebbe arrivare a prelevare 4000 UF o oltre in un giorno solo, per poi avere a disposizione altro patrimonio, mediamente almeno un altro trapianto STRIP e uno FUE.

 

La FUE e la STRIP possono quindi essere usate in combinazione e di vivere insieme per fornire il più ampio numero di grafts possibili, senza danneggiare la lassità o la densità dell’area donatrice.

 

 

 

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BHR EDUCATION SITE: www.hairtransplantfacts.org

 

1465 Grafts FUE, con Dr. Bisanga - 25 gennaio 2007

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  • 2 weeks later...

il 5 luglio il Dr. Rigas Giorgio starà in Italia, alla Clinica Parioli di Roma per un altra serie di trapianti di capelli, laureato in Italia con specializzazione in chirurgia plastica, con studi anche in Francia, opera sia in Grecia che all estero uno dei primi ad applicare la tecnica FUE in Europa da almeno 6 anni, nn bisogna dire molto, basta valutare il suo lavoro e la sua credibilità come chirurgo.

al suo sito www.kallifaneia.com si può avere una prima idea del suo lavoro.

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benvenuta nel forum

mi piacerebbe ci spiegassi la metodologia di lavoro del dr. Rigas (ad esempio come esegue la fue, se rasa la donor, che punch usa, se preleva UF o altro, etc)

Potrebbe essere interessante

Se hai anche foto di lavori eseguiti dal doc, postali pure

 

 

 

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