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Da Staminali, Capelli Coltivati In Vitro


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Da staminali, capelli coltivati in vitro

 

 

Chi non sopporta la calvizie, potrà probabilmente avere presto una ulteriore possibilità per riottenere una folta chioma

 

 

Una nuova speranza per i calvi ed un'opportunità di finanziamento per la ricerca sul cancro: è il doppio vantaggio offerto dalla nuova tecnica sviluppata dall'equipe del professor Pierluigi Santi ordinario di chirurgia plastica convenzionata con l'Istituto dei tumori di Genova (Ist), in collaborazione con Edoardo Rapposio, che permette di moltiplicare i bulbi dei capelli in provetta e di impiantarli sull'uomo.

 

Secondo quanto spiegato dal professor Santi, mentre si stava conducendo uno studio sulle cellule staminali contenute nel bulbo al fine di costituire lamine di cute, si è scoperto che dividendo in due il bulbo di un capello, ogni parte è in grado di ricreare integralmente un bulbo. Così, andando avanti nel lavoro, si è visto che da un capello si può arrivare ad ottenerne una decina, tutti impiantabili sul paziente senza timore del fenomeno del rigetto.

 

''La nostra ricerca utilizza le cellule staminali che sono nel follicolo del capello e che possono essere utilizzate per ricreare capelli o lembi di cute'', ha spiegato il professor Santi, e per questo si pensa già ad una banca della cute per soggetti a rischio come i vigili del fuoco. A primavera il laboratorio sarà pronto per effettuare i trapianti sull'uomo, e se la normativa lo permetterà, anche i calvi, a pagamento, potranno rivolgersi all'Ist. E quel denaro servirà a finanziare la ricerca.

 

 

25 gennaio 2007

Fonte: http://newton.corriere.it/news.shtml

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Da staminali, capelli coltivati in vitro

Chi non sopporta la calvizie, potrà probabilmente avere presto una ulteriore possibilità per riottenere una folta chioma

 

 

Una nuova speranza per i calvi ed un'opportunità di finanziamento per la ricerca sul cancro: è il doppio vantaggio offerto dalla nuova tecnica sviluppata dall'equipe del professor Pierluigi Santi ordinario di chirurgia plastica convenzionata con l'Istituto dei tumori di Genova (Ist), in collaborazione con Edoardo Rapposio, che permette di moltiplicare i bulbi dei capelli in provetta e di impiantarli sull'uomo.

 

Secondo quanto spiegato dal professor Santi, mentre si stava conducendo uno studio sulle cellule staminali contenute nel bulbo al fine di costituire lamine di cute, si è scoperto che dividendo in due il bulbo di un capello, ogni parte è in grado di ricreare integralmente un bulbo. Così, andando avanti nel lavoro, si è visto che da un capello si può arrivare ad ottenerne una decina, tutti impiantabili sul paziente senza timore del fenomeno del rigetto.

 

''La nostra ricerca utilizza le cellule staminali che sono nel follicolo del capello e che possono essere utilizzate per ricreare capelli o lembi di cute'', ha spiegato il professor Santi, e per questo si pensa già ad una banca della cute per soggetti a rischio come i vigili del fuoco. A primavera il laboratorio sarà pronto per effettuare i trapianti sull'uomo, e se la normativa lo permetterà, anche i calvi, a pagamento, potranno rivolgersi all'Ist. E quel denaro servirà a finanziare la ricerca.

 

 

25 gennaio 2007

Fonte: http://newton.corriere.it/news.shtml

dei prezzi si e' parlato quanto costera'

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