800raffa Inviato: 14 Febbraio 2006 Segnala Share Inviato: 14 Febbraio 2006 La chiesa mi dovrebbe speigare una cosa: ultimamente abbiamo le tante campagne della nostra "benamata" chiesa cattolica contro l'aborto, la difesa del'embrione.... l'argomento di fondo a sostegno delle loro protese è sempre la solita stronzata e cioè "l'embrione è vita"... Ma allora cara chiesa cattolica xkè se l'embrione è un uomo vero e proprio ti rifiuti ti battezzare i bambini che nascono morti? SKusa anche loro sono stati degli embrioni in vita ke sguazzavano allegramente nell'utero materno... Avete notato km i nostri ossequiosi giornalisti, servi del potere di turno (e quello della chiesa è perenne per cui, mi dispiace, ma non c'è skampo...), non si azzardino mai a fare domande del genere al nostro altrettanto "benamato" cardinale Ruini (dio l'abbia in gloria)? è una vergogna... l'una e l'altra cosa! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
darko Inviato: 14 Febbraio 2006 Segnala Share Inviato: 14 Febbraio 2006 La discussione riguardo al fatto che l'embrione sia vita o meno non credo sia tanto una stronzata: da decenni teologi, filosofi e, ovviamente, medici e biologi stanno cercando di trovare una risposta definitiva, quanto impossibile, alla questione. Direi che sia molto più interessante, invece, cercare di dare una definizione precisa di embrione cosa che, nell'attuale legislazione (credo che tu sia esperto in ciò..) manca totalmente. La domanda è: "Cosa rende tale una vita?" L'unione dei gameti, il "miscuglio" degli stessi, la formazione di unico codice genetico, la formazione degli organi, lo sviluppo di quest'ultimi... :60: Io credo che giustamente la Chiesa non battezzi i nati morti così come non battezzi qualsiasi forma di gravidanza, anche appena instauratasi e il cui destino non si sa dove porti: è una questione pratica più che ideologica (in teoria il discorso globale sarebbe coerente e ti do ragione) e, nel 2000, anche un "ente morale" come la Chiesa credo non possa prescindere, ci macherebbe..., da ciò! Ciao! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
castano_chiaro Inviato: 14 Febbraio 2006 Segnala Share Inviato: 14 Febbraio 2006 da scarso conoscitore della Chiesa (senza offesa logicamente), non riesci a comprendere che la Fede si accetta o del tutto o con dei limiti e cmq l'essere un BUON CRISTIANO non significa non abortire o non usare il profilattico per evitare malattie come l'Hiv o come mezzo di contraccezione. voi atei anzi voi contro-cattolici avete una visione medioevale della Chiesa. io mi ritengo cattolico eppure sono favorevole all'aborto. credo che cmq sia molto meglio una Chiesa un po' retrograda di un ateismo che propone un libertismo che autorizza tutti a sbagliare. in una società come questa occorre tirare un po le redini e la Chiesa funge anche un po da calmiere in questo mondo ammalato dai vizi. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Quarzo Inviato: 14 Febbraio 2006 Segnala Share Inviato: 14 Febbraio 2006 Caro castano, non siamo noi ad avere una visione medievale della Chiesa bensì è la Chiesa ad essere ancora sostanzialmente ferma al Medioevo. Non si potrebbe dire altrimenti di una istituzione che, all'alba del 2006, proibisce il matrimonio ed i rapporti sessuali ai suoi membri siano essi uomini o donne. che non riconosce alle donne la possibilità di ricoprire ruoli di rilievo nella gerarchia ecclesiastica, relegandole ad un ruolo di subordinazione tipico del maschilismo nelle sue forme più becere ed antiquate. che non riconosce il divorzio, considerando ancora i separati ed i divorziati alla stregua di peccatori. che proibisce l'uso del preservativo, poichè l'atto sessuale dovrebbe essere compiuto solo per procreare. che non ammette la possibilità rivolta ai genitori di ricorrere all'aborto quando il nascituro risulta affetto da gravi malattie, le quali potrebbero compromettere la possibilità di una vita serena e normale ma solo un calvario di sofferenze per lui e per chi gli starà vicino. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
darko Inviato: 14 Febbraio 2006 Segnala Share Inviato: 14 Febbraio 2006 Caro castano, non siamo noi ad avere una visione medievale della Chiesa bensì è la Chiesa ad essere ancora sostanzialmente ferma al Medioevo. Non si potrebbe dire altrimenti di una istituzione che, all'alba del 2006, proibisce il matrimonio ed i rapporti sessuali ai suoi membri siano essi uomini o donne. che non riconosce alle donne la possibilità di ricoprire ruoli di rilievo nella gerarchia ecclesiastica, relegandole ad un ruolo di subordinazione tipico del maschilismo nelle sue forme più becere ed antiquate. che non riconosce il divorzio, considerando ancora i separati ed i divorziati alla stregua di peccatori. che proibisce l'uso del preservativo, poichè l'atto sessuale dovrebbe essere compiuto solo per procreare. che non ammette la possibilità rivolta ai genitori di ricorrere all'aborto quando il nascituro risulta affetto da gravi malattie, le quali potrebbero compromettere la possibilità di una vita serena e normale ma solo un calvario di sofferenze per lui e per chi gli starà vicino. <{POST_SNAPBACK}> A rigor di logica..indiscutibile! Ma la Chiesa, nonostante chi la frequenti sa bene come si stia "addolcendo" verso certe posizioni, è rigorosa tradizione (mi riferisco al capitolo suore) e dogma (rapporto sessuale atto a procreare e basta e aborto)! Voi ce l'avete con la Chiesa, che tralaltro è una scelta individuale, perchè in Italia conta più del Presidente della Repubblica...cosa assurda in uno stato che si proclama laico. Non girate sempre attorno alle questioni..il post secondo me era molto più serio e specifico rispetto alla piega che ha preso e che sa tanto di attacco generalizzato! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
RunDLL Inviato: 15 Febbraio 2006 Segnala Share Inviato: 15 Febbraio 2006 Che l'embrione sia vita non lo dice soltanto la Chiesa ma anche la scienza. Un embrione oltre ad essere concepito con un processo che già questo è vita ha anche il sistema nervoso sviluppato, penso che questo. Basta leggere quello che dice uno dei più grandi scienziati che è Angelo Vescovi che è laico ed agnostico. Ciao Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
LittleB Inviato: 16 Febbraio 2006 Segnala Share Inviato: 16 Febbraio 2006 Si è ancora in discussione su "cosa" sia un embrione e che tipo di diritti possa avere. Resto perplesso comunque sull'atteggiamento della chiesa cattolica.. Per intenderci.. va bene essere contro l'aborto, ad esempio, ma perchè imporre con una legge di stato anche al resto della popolazione, che già ha democraticamente deciso con un referendum, che non si può interrompere una gravidanza? E' solo un esempio, ma se ne deduce come il dogma sovrasti immancabilmente il libero arbitrio umano, alla base di una democrazia. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Quarzo Inviato: 16 Febbraio 2006 Segnala Share Inviato: 16 Febbraio 2006 (modificato) Aprire una discussione sulla considerazione dell'embrione come essere umano o meno significa infilarsi in un labirinto senza uscita. Si tratta di una discussione sulla quale non esistono certezze assolute, dove ogni enunciazione sarà sempre suscettibile a qualsiasi smentita, in qualsiasi momento, da parte di altre enunciazioni. La scienza e la Chiesa cercano di dare interpretazioni e risposte su questo tema controverso, come su molti altri temi analoghi. Esiste però una differenza sostanziale tra le due istituzioni : la scienza è possibilista, non preclude alcuna ipotesi, cerca di arrivare alla verità o perlomeno di avvicinarsi ad essa attraverso lo strumento della ricerca e della sperimentazione. La Chiesa spesso è sorda e cieca, ha una sola risposta monolitica ritenuta incontrovertibile, la quale non è figlia di ricerche o sperimentazioni ma soltanto interpretazione basata su testi sacri scritti nella notte dei tempi, quando non esistevano ancora i microcoscopi. Non conosco e non frequento ambienti ecclesistici, probabilmente ha ragione darko quando sostiene che la Chiesa stà ammorbidendo le sue posizioni......non vedo come potrebbe fare altrimenti.....è costretta ad adeguarsi all'evoluzione dei tempi anche se non vorrebbe farlo...perchè farlo significa rimettersi totalmente in discussione ed essere costretta ad andare contro ad alcuni dei princìpi e dei valori sulla quale essa stessa è stata fondata. Non sono anti-clericale pertanto non provo nessun odio nei confronti della Chiesa. Vedo grosse difficoltà per il futuro della Chiesa e per il suo ostinato atteggiamento conservatore, se non sarà in grado di adeguarsi ai tempi. Modificato 16 Febbraio 2006 da Quarzo Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
darko Inviato: 16 Febbraio 2006 Segnala Share Inviato: 16 Febbraio 2006 vita1 s. f. 1 (biol.) Complesso delle proprietà quali la nutrizione, la respirazione e la riproduzione, che caratterizzano la materia vivente Microsoft® Encarta® Enciclopedia Plus. © 1993-2002 Microsoft Corporation. Tutti i diritti riservati. Ancor prima che si formi l'embrione, lo zigote (la cellula che deriva dall'unione dei due genomi) possiede tutte queste caratteristiche, molto più che, ad esempio, un vegetale :60: la rispsta c'è.. Se vogliamo aprire una discussione sulle implicazioni pratiche, giuridiche e sociologiche che questo comporta..ben venga! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
RunDLL Inviato: 16 Febbraio 2006 Segnala Share Inviato: 16 Febbraio 2006 Come discussione sulla quale non esistono certezze assolute? La Chiesa dice che è vita e va bhè ognuno è libero di crederci o no, ma la scienza stessa dice che è vita quindi chi è che dice di no? Angelo L. Vescovi Le terapie con le cellule staminali Intervento all’Accademia dei Lincei, al convegno su “I problemi e le prospettive della procreazione assistita” organizzato dall’Isle (31 gennaio 2005). Una delle ragioni alla base dello scontro sulla legge che regolamenta la produzione di embrioni umani riguarda la possibilità di utilizzarli al fine di isolare cellule staminali embrionali pluripotenti. Essendo queste cellule in grado di produrre qualunque tipo di cellula matura dei tessuti del nostro organismo, esiste la possibilità che le cellule staminali embrionali possano essere utilizzate per lo sviluppo di numerose terapie rigenerative ad oggi incurabili, quali il diabete, il morbo di Alzheimer eccetera. Questa tesi è sicuramente logica e sostenibile fintanto che si accetti il fatto che si sta parlando di prospettive future e non di terapie già esistenti o in rapido divenire, e che si sta parlando di una delle numerose vie percorribili. Purtroppo, il messaggio che incautamente viene trasmesso al grande pubblico e al legislatore è di ben altra natura e diametralmente opposto a quello che la realtà dei fatti ci propone. Ci viene infatti spesso spiegato il contrario del vero, e cioè che le cellule staminali embrionali rappresentano se non l’unica (concetto che comunque in molti propongono), sicuramente la via migliore per lo sviluppo di terapie cellulari salvavita. Si allude spesso, nemmeno troppo velatamente, al fatto che le terapie a base di cellule staminali embrionali sarebbero addirittura già disponibili. Non posso mancare di notare come un tale approccio è totalmente infondato e pone il cittadino, presto chiamato a decidere sulla validità della legge sulla fecondazione assistita, di fronte ad un dubbio dilaniante: lasciare morire milioni di persone o permettere l’uso degli embrioni umani per generare cellule salvavita? Ovviamente, in un contesto simile la natura dell’embrione umano viene stravolta, negata e banalizzata fino a renderlo un semplice “grumo di cellule”, qualcosa di sacrificabile ignorando gli enormi problemi etici che questo sacrificio solleva. In realtà il sacrificio non è per nulla necessario. Non ci sono terapie “embrionali”. A dispetto di un oggettivo, significativo potenziale terapeutico, non esistono terapie, nemmeno sperimentali, che implichino l’impiego di cellule staminali embrionali. Non è attualmente possibile prevedere se e quando questo diverrà possibile, data la scarsa conoscenza dei meccanismi che regolano l’attività di queste cellule, che ci impediscono di produrre le cellule mature necessarie per i trapianti, e data la intrinseca tendenza delle staminali embrionali a produrre tumori. Secondo, ma non meno importante, esistono numerose terapie salvavita che rappresentano realtà cliniche importanti, quali le cure per la leucemia, le grandi lesioni ossee, le grandi ustioni, il trapianto di cornea. Tutte queste si basano sull’utilizzo di cellule staminali adulte. Inoltre, sono in fase di avvio nuove sperimentazioni sul paziente che implicano l’utilizzo di cellule staminali cerebrali umane. Terzo, le terapie cellulari per le malattie degenerative non si basano solo sul trapianto di cellule prodotte in laboratorio. Esistono tecniche altrettanto promettenti basate sull’attivazione delle cellule staminali nella loro sede di residenza. Saranno quindi le cellule del paziente stesso che si occuperanno di curare la malattia, una volta stimolate con opportuni farmaci. Ovviamente, trattandosi delle cellule staminali del paziente stesso, i problemi di rigetto che, ricordiamolo, possono esistere col trapianto di staminali sia embrionali che adulte, in questo caso non sussistono. Quarto: la produzione di cellule staminali embrionali può avvenire senza passare attraverso la produzione di embrioni. Sono infatti in corso studi grazie ai quali è possibile deprogrammare le cellule adulte fino a renderle uguali alle staminali embrionali senza mai produrre embrioni. Si tratta di una procedura che ha la stessa probabilità di funzionare della clonazione umana, ma scevra da problemi etici e che produce cellule al riparo da rischi di rigetto. Da quanto descritto sopra, emerge molto chiaramente la seguente conclusione: il dibattito riguardante la legge sulla fecondazione assistita deve avvenire in assenza delle pressioni emotive e psicologiche che, artatamente, vengono fatte scaturire dalla supposta inderogabile necessità di utilizzare gli embrioni umani per produrre cellule staminali embrionali che rappresenterebbero l’unica o la migliore via per la guarigione di molte malattie terribili e incurabili. Questa affermazione è incauta non solo perché fondata su concetti facilmente questionabili ma anche in relazione all’esistenza di linee di ricerca, di sviluppo e di cure almeno altrettanto valide, molto più vicine alla messa in opera nella clinica corrente e prive di controindicazioni etiche. Il dibattito sulla legge deve quindi incentrarsi sugli aspetti relativi alla dignità dell’embrione e al suo riconoscimento come vita umana a tutti gli effetti. In questo contesto, mi permetto di concludere che, nella mia scala di valori di laico e agnostico, il diritto alla vita dell’embrione precede inequivocabilmente il diritto alla procreazione. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
800raffa Inviato: 16 Febbraio 2006 Autore Segnala Share Inviato: 16 Febbraio 2006 considerazione: 1) nessuno risponde alla mia domanda e cioè perchè se l'embrione è vita, la chiesa non battezza i bambini nati morti! e questo fuor di dubbio è un controsenso.... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
darko Inviato: 16 Febbraio 2006 Segnala Share Inviato: 16 Febbraio 2006 considerazione:1) nessuno risponde alla mia domanda e cioè perchè se l'embrione è vita, la chiesa non battezza i bambini nati morti! e questo fuor di dubbio è un controsenso.... <{POST_SNAPBACK}> Infatti, perchè non battezzare anche le piante? Non è questione del fatto che sia vita o meno! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
darko Inviato: 16 Febbraio 2006 Segnala Share Inviato: 16 Febbraio 2006 Run, credo tu sia fuori tema! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
darko Inviato: 16 Febbraio 2006 Segnala Share Inviato: 16 Febbraio 2006 considerazione:1) nessuno risponde alla mia domanda e cioè perchè se l'embrione è vita, la chiesa non battezza i bambini nati morti! e questo fuor di dubbio è un controsenso.... <{POST_SNAPBACK}> Il significato puramente cattolico del battesimo è quello di fare entrare il nuovo nato nella comunità dei credenti attraverso la purificazione dal peccato del concepimento (aprendogli cosi’ la strada alla vita eterna), è sempre più diffuso anche tra i laici l’accettazione di tale rito per festeggiare la nascita del tanto amato erede. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Messaggi raccomandati
Crea un account o accedi per lasciare un commento
Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento
Crea un account
Iscriviti per un nuovo account nella nostra comunità. È facile!
Registra un nuovo accountAccedi Subito
Sei già registrato? Accedi da qui.
Accedi Adesso