sentws

salve, da quando frequente il forum (da poco) ho potuto rilevare che la fina e' l'elemento di punta per combattere l'aga. trattasi di un farmaco alquanto pericoloso per i suoi effetti collaterali. mi si dira' che alle dosi "raccomandate" si tendera' ad ottimizzarne la sua efficacia tenendo sotto stretto controllo gli effetti collaterali sino a limitarli al massimo .... e com discorso potrebbe andarmi bene. pero' mi chiedo una cosa (la butto li terra terra in quanto non ho sufficienti conoscenze) ipotetico nascituro di SESSO MASCHiLE fecondato da spermatoi di un uomo che assume fina da un qualche anno puo' avere ripercussioni a livello ormonale?

grazie.

chiedo scusa ... ELIDEL crema anche per soggetti sotto i 2 anni?

"daiet b" va bene come integratore? e della dermolictena (mi scusi se sbaglio il nome lei mi capira' ugualmente) cosa ne pensa? ricerche mostrano che lil trattamento con antistaminici puo' in qualche modo limitare l'insorgenza di asma, riniti, ecc.?

noto, con rammarico, che le domande che pongo probabilmente non sono meritevoli di risposta. :(

salve dottore, spero abbia la possibilità di fare un po' luce sul tema. un bimbo (attualmente ha 9 mesi) presenta questa forma di dermatite (direi sicuramente molto problematica) sin dal 3/4 mese di vita. Passata la fase critica, sino a giugno, dal mese di luglio ad oggi non ha piu' avuto alcun tipo di fastidio se non qualche rossore localizzato di poco conto. il dermatologo e l'allergologo che consultai a giugno mi dissero che sicuramente l'estate avrebbe portato notevole giovamente alla pelle del bimbo e cosi' è stato. il fatto che ad oggi non presenti "ricaduta" (come ben noto questo tipo di dermatiti sono recidivali) nel senso che "l'effetto estate" si protrae ancora oppure è ancora presto per dirlo? è molto frequente lo sviluppo di asma? le faccio presente che il pric-test ha rilevato positività all'uovo e non c'e' alcun tipo di familiarità con forme allergiche. (a gennaio nuovo appuntamento con l'allergologo) possibile che in casi estremi (lesioni) esiste il solo uso di cortisone? e' provato che fermenti e acidi grassi servano alla causa? confido in suo intervento, Grazie.

a proposito qual'e' il confine tra avere i capelli grassi ed avere la sborrea?

generalmente chi non tocca frutta da almeno 5 anni quali carenze potrebbe avere??? e in che modo possono influenzare il ciclo di vita dei capelli? se carenza c'e' .. la si puo' associare ad un aga o ad un effluvio?

il problema è un'altro che la calvizie avanza ugualmente. la verità per come la vedo io è che sono farmaci validi in caso di calvizie agli stadi iniziali, poco utili in caso di calvizie molto veloci o molto avanzate. appunto dico, perche' il "paziente non prende in seria considerazione l'effettivo beneficio che potrebbe trarne se magari trovasi in stadio avanzato? perche' gli specialisti non dissuadono coloro che intendono intraprendere queste terapie se poi risulterebbe essere troppo tardi? (vabbe qui ho detto una caxxxta sarebbe pretendere troppo). poi ritengo che approvati o no (1mg o quant'altro) questi farmaci vengono usati in a.a. da un tempo relativamente breve per poterne apprezare gli effettivi risultati in termini di effetti collaterali + o gravi (sinceramente per tutti spero di no)

potrei sbagliarmi e per questo ritengo che il mio intervento serva per fare (essenzialemente a me stesso) un po di chiarezza. ........ volevo precisarlo senza che il tutto risulti un attacco gratuito nei vs. confronti

mi chiedevo se oltre gli effetti collaterali conosciuti dei principali farmaci in uso contro l'a.a. non si potesse configurare nel medio periodo un quadro un po' piu' allarmante per i danni all'organismo che questo tipo di farmaci potrebbero arrecare? dopo tutto si tratta di farmaci che molto spesso nascono per curare altre tipi di malattie? fino a che punto un soggetto sano possa spingersi ad andare contro natura con uso forzato di farmaci per combattere un problema che forse alla fine un problema non e'??? io ritengo che i medici in generale debbano sempre tener conto della relazione tra benefici specifici (nel caso cura dell'a.a.) e eventuali danni che potrebbere derivare dall'uso di questi farmaci. non sarebbe piu' gisto per lo specialista accettarne la sconfitta? perche' nelle forme piu' blande di aa non si prende in considerazione una terapia topica e non sistemica?

effettivamente e' troppo difficile stabilire in quale stato cadano i capelli. passando energicamente (ma non troppo) la mano sui capelli ne cadono di tutti i tipi ...ma come si fa a sapere se era uno di quelli a ridosso dei lati (inevitabilmente piu' piccolo) o un miniaturizzato ? anche con quelli lunghi si fa fatica ....uno e' sottile, l'altro e' spesso e poi anche di quelli "mini" possono essere capelli in crescita ...o no? comunque i doc. dovrebbero fornirci nozioni per permetterci un minimo di autodiagnosi... a maggior ragione a ridosso delll'autunno....caduta ...caduta....caduta..e .....................CADUTAAAAAAAAAA

lo faro' presto mi fai capire bene come si distinguono capelli sani da capelli miniaturizzati, ad occhio nudo si potrebbe? il capello sano deve essere necessariamente forte e lungo o in ogni caso la presenza del pallino + 0 - grande e biancastro(bulbo ritengo) è sinonimo di capello "adulto" se pur piu' sottile? chiedo sopratutto ai medici: e' possibile che una a. a. si protragga per un decennio con peggioramenti modesti?

io non ho mai fatto ne visite ne usato nessuna cura e sinceramente non so se mai lo faro' ... schiavo di tanti farmaci per avere poi chissa' quali risultati. xxxxx io sinceramente nutro forti dubbi sui miglioramenti dei capelli ... nel caso di aa mentre mi pare di capire che per un effluvio ci siano piu' possibilità rispondendo alle domande: visite e farmaci mai tra stempiatura e parte superiore sinceramente non vedo grossa differenza, per intenderci se bago tutti i capelli e li pettino gli spazi di cuoio capelluto che si vede sono diciamo consistenti ma + o - uniforme a partire dalle tempie sino a ridosso della nuca... ma non sono sicura di avere un effluvio potrebbe essere anche aa

salve, sono nuovissimo del forum e ho da porvi alcune domande in merito al mio problema. ho 34 anni e rilevo un leggero ma progressivo diradamento, da circa un decennio, che interessa la zona centrale della chioma partendo dalle tempie con risparmio delle zone laterali e nuca. il diradamento non mi ha mai preoccupato moltissimo perche' mi e' sempre sembrato piuttosto lento e poi ho sempre mantenuto l'attaccatura che avevo con la sola perdita (ritengo) di qualita' dei capelli e non tanto in quantita'. il tutto ha mio parere è dato dal fatto che in alcuni periodi ho sempre avuto almeno una buona stagione di ricrescita dei capelli (in estate per esempio) certo non ho i capelli di un tempo ma oggettivamente non ho molto da lamentarmi. negli ultimi 4-5 mesi il diradamento sembra piu' importante e sempre nella stessa zona. vengo al dunque ...io ho sempre pensato di avere problemi di calvizie comune sia per "leggera" familiarità (nonni abondantemente stempiati in età matura ma non calvi) e sia per le zone interessate da diradamento. leggendo qui mi ha fatto venire qualche dubbio che invece non si tratti di un effluvio rilevato che: i capelli che perdo sono sicuramente piu' sottili nelle zone del centro e delle tempie ma abbastanza lunghi e con il bulbo; solo in qusto periodo rilevo un peggioramento significativo della situazione; il periodo di diradamento va in parallelo da che ho manifestato i primi disturbi di ansia di cui tuttora soffro. aspetto qualche parere grazie ps. scusate la scarsa capacità di sintesi!