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Ryger

Salusmaster User
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  1. Accidenti Emulat..ma..è un numero di cellulare dato su internet quello che si vede su questo sito o sbaglio? http://www.drpaologigli.it/ quindi secondo te tutti quelli che lo lasciano sono impostori. Non ho mai capito niente della vita probabilmente, o forse non sono io quello che spara sentenze a casaccio chissà.
  2. Interssante il punto di vista secondo cui il dott. Gigli è Dio sceso in terra solo perchè tu, Emulat, ci sei andato a visita e tutti gli altri che dicono qualcosa di diverso sono terroristi o incompetenti. Interessante anche sapere che sei così convinto del fatto che la finasteride è del tutto sicura, mi dai 3 numeri al lotto per favore?
  3. Se hai ancora un pò della sua lozione segreta la si potrebbe far analizzare.
  4. Per Dondon, IO non dico che può casusare problemi con la nascita di un bimbo, e chi sono io per poterlo dire? non ho le qualifiche per poter dire nulla..posso solo ragionarci si.....dico che per quanto mi riguarda non mi sognerei mai di provarci ad avere un bambino se non dopo anni e anni senza assumerla e non senza qualche esame preventivo. In quell'articolo che ho postato era sconsigliato di mettere a contatto una donna con il seme di un pazeinte finasterizzato per effetti idnesiderati sul feto....io sicuramante seguirei il consiglio.
  5. Gli unici esami che ho fatto li ho fatti qualche mese fa ed erano normali ma erano semplici esami del sangue, emocromo, colesterolo e così via, niente di approfondito, e comunque era passato già un pò dall'aver smesso fina. Durante il periodo in cui la prendevo no, non li ho fatti perchè tanti dubbi e tante domande non me li ponevo. La fina funzionava io ero contento..ma quali esami dovevo fare?....sono stato stupido, senz'altro.
  6. Dopo 5 o 6 mesi dall'aver smesso fina (forse qualcosa in più. non ricordo bene) ho iniziato a svegliarmi la mattina con un randello tra le gambe. E ti assicuro che è una sensazione bellissima. Inannzi tutto ho 30 anni. Raggiungere un'erezione è molto più semplice, mantenerla idem, anche la consistenza della stessa è molto maggiore, prima pensavo di avercelo duro, beh adesso è più duro; il periodo refrattario è diminuito, è più facile adesso, che è passato un anno da quando non la prendo più, ottenere una seconda erezione dopo il primo rapporto e quando orino la potenza del getto posso aumentarlo fino all'estremo, cosa che prima non riuscivo a fare (ho pensato che dipendesse dal coinvolgimento della prostata, ma qui lo dico e qui lo nego perchè non ne capisco niente di queste meccaniche). In un anno circa che non la prendo ho notato che si, i miei capeli si stanno diradando a velocità maggiore di quanto non abbiano fatto nei precedenti 4 anni di fina. La cosa non mi piace per niente ovviamente e quindi sto iniziando a curarmi con soluzioni topiche come lo spiro, il progesterone e l'acido azelaico, ho anche qualche confezione di Crinagen che contiene zinco e b6 ma sono agli inizi. Non ho caduta abbondante ma posso notare un diradamento che prima non notavo Purtroppo la pillolina era comoda, le lozioni scomodissime oltre ad essere, come tutti dicono meno efficaci, ma ho deciso di provare così a risolvere questo inconveniente. Ho letto molto sullo spiro, il progesterone e gli altri componenti anti DHT a livello topico, le notizie sono incoraggianti, possibile che davvero siano così diversi i risulatti rispetti a quelli ottenuti con la sola fina?
  7. Non sapremo mai com'è e come non è, però possiamo farci i nostri conti. Se leggo di molti xxxxx che hanno avuto qualche problema con fina e sento l'opinione di urologi ed endocrinologi che non la consigliano perchè a detta loro non sicura oppure addirittura pericolosa allora vorrei orientarmi verso quelle sostanze che mi garantiscono maggiore sicurezza rispetto a fina, parlo ovviamente di tutte quelle sostanze che applicate per via topica non incidono sul quadro generale della salute. Volevo dire due cose: la prima non so come si mette il topic negli importanti perciò al limite potresti farlo tu, Franky, sarebbe una buona cosa. Seconda cosa, non sarebbe una cattiva idea se una delegazione dei xxxxx che frequentano assiduamente questo sito, primi fra tutti i fondatori, si organizzassero seriamente per andarea parlare con urologi, dermatologi e altri porfessionisti del settore per cercare di capire le ragioni e le argomentazioni di tutti. E non sto parlando di andare da un dermatologo in massa per farci dire a okkio e croce se la cura funziona o no..tanto loro come pososno stabilirlo solamente a guardarci in testa. cosa mai possono capire guardando una testa e appoggiandoci sopra un ingranditore?..che cè qualche miniaturizzato? che c'è un princio? si grazie lo sappiamo che siamo affetti da AA. Secondo me, sarebbe anche il caso che tutti quelli che prendono finasteride si facessero annualmente o semestralmente dei controlli su tutto quello che questa molecola può aver alterato o meno. Non parlo quindi di sole analisi del sangue e dosaggi ormonali ma anche funzionalità prostatica e quant'altro, esami che credo siano più consigliabili da un endocrinologo e urologo che non da un dermatologo. Io frequento da un pò questo forum ( non in maniera assidua e neanche in tutte le sue sezioni) e l'unica cosa che ho capito è che nessuno va fino a fondo a nessuna questione viene proposta, ogni mese o anno si continuano a fare le stesse domande e a sollevare gli stessi dubbi. Secondo me ci si dovrebbe organizzare un pò meglio; per risolvere definitivamente questioni basilari come se l'uso della fina sia consigliabile o meno. Per esempio quanti membri del forum la prendono da 5 anni, quanti da 4, quanti da 3, quanti da 2, 1 e quanti non l'hanno mai presa. Si potrebbe organizzare un incontro in cui si stabilisca dove andare a fare le analisi tutti insieme, con quali e quanti professionisti parlare e alla fine, esami clinici alla mano capire se questa sostanza ha prodotto cambiamenti significativi e quanto in ciascuno di noi, a distanza di 6 mesi, 1 anno, 2, 3 e così via. Può darsi che così si tiri qualche somma. Magari alla fine si riuscirà a stabilire se i cambiamenti in atto sono tali da poter considerare tollerabile il rischio futuro oppure no. E' semplicemnte un'idea, non so, magari l'avrete fatto in passato ma non credo. Questo perchè si girano i forum di tutto il mondo e alla fine nessuno sa mai niente la prende e basta oppure non la prende e chiede se può prenderla o no a chi la prende senza sapere se gli sta facendo bene o no.
  8. Per quanto riguarda la FDA, mi fido poco anche di loro per un semplice motivo: questo è un mondo di m....! Ciò che conta è il business sempre e comunque. Non sapremo mai quali grandi interessi si muovono dietro questa o quella decisione, e se non c'è mala fede può esserci comunque incompetenza e superficialità come sempre è successo e sempre succederà in ogni campo conosciuto. Siamo uomini e non dei. Per esempio. Io ho parlato con alcuni andrologi in un recente passato e parlando loro della fina mi hanno detto che questi studi di efficacia sui capelli non sono mai stati appurati...tanto per dirne una insomma. Vai a sapere se i test (e quanti test e per quanti anni ecc. ecc. ) siano attendibili o meno. Si parla di migliaia di miliardi di interessi! Ma se veramente tutto funzionasse come dovrebbe..se veramente ogni decisone venisse presa con ineccepibili argomentazioni dalla FDA come da un Presidente degli Stati Uniti come da un qualsiasi organo in un qualsiasi campo dove bisogna prendere decisioni importanti...ma pensate che oggi vivremmo in un mondo come questo, con tutti i problemi che ci sono? ...che appena il 10% della popolazione mondiale viva come viviamo noi? L'esempio del Vioxx è puntuale a questo punto; penso che anche in quel caso la FDA avesse dato il suo ok se era in commercio o no? Comunque non voglo esagerare con le mi riflessioni, forse non sono pertinenti. Volevo solo sottolineare come secondo me FDA o test e controtest non devono indurci a chiudere gli occhi beati e tranquilli tanto LORO ci hanno assicurato che....!
  9. Si, infatti. Fin quando si tratta di decidere se avere dei guai o meno ma che interessino solo e comunque solo noi in prima persona..ok, ci può stare. ognuno poi farà i conti, se li farà, con la propria superficialità o incoscienza o con la semplice sfortuna. Ma, se il ostro agire oggi dovesse causare problemi ad un figlio, ad una vita di coppia? Roba da incubo!
  10. Non so se credere al tumore o no, non ho le conoscenze per crederci o meno ma in ogni caso non dmenticare che anche la migliore emdicina del mondo se abusata crea problemi. E se tumore nons arà potrebbe essere sterilità e poi sicneramente con quale coraggio puoi pensare di poter aver un bambino se non sai come ti trasforma il seme? Comunque un infezione grave come potrebbe essere una bronchite la curo con gli antibiotici ok..ma se la bronchite non ce l'ho ( o ce l'ho e mi passa) ma continuo a prendere antibiotici tutti i gorni cosa mi succederebbe? Quindi il fatto che serva a curare l'ipertrofia prosatica benigna potrebbe non significare che a furia di prenderla non si arrivi a qualche problema più serio in futuro. E' e rimarrà checchè se ne dica una sostanza esterna che viene introdotta quotidianamente per anni e che intacca l'equlibrio ormonale di un organismo che non ha bisogno di quella sostanza...più ne scrivo e più mi sembra assurdo pensare che non causi problemi in tutti prima o poi. P.S.: leggieteo tutto il malloppone e anzi andatevi a vedere anche l'intero articolo.
  11. Non voglio assolutamente difendere quanto dice questo dott. ,che non conosco; ma allo stesso tempo non posso non concedere più fiducia a lui di quanto non ho concesso ai dermatologi dove sono stato. Sono professionisti loro come questo dottore qui. Hanno semplicemnte punti di vista diversi..dettati dalle diverse competenze? dalle diverse esperienze? boh, non lo so. In ogni caso non prendo per oro colato quello che mi hanno detto i dermatologi dove sono stato, così come non prendo per verità assoluta quello che ho letto da parte di questo dott. Rando. Posso solo dire che la mia espeirnza con fina mi fa propendere per il diffidare altamente di questa soluzione e per il credere che i medici dermatologi la prescrivano con troppa semplicità senza conoscerla veramente bene e quindi da qusto punto di vista opterei più per la versione dell'urologo in questione. Per me la cosa migliore da fare è , a tutt'oggi spero non in futuro, nel combattere il problema da un punto di vista topico, ottenendeo magari di meno rispetto alla fina ma allo stesso rischiando molto di meno; non per altro, ma chi dice a..chi dice b....che facciamo?..ci scommettiamo le palle davvero?
  12. Ho trovato questo articolo al seguente indirizzo : http://fit.supereva.it/amarlia/index.html?p sotto la voce "articoli di tricologia" e poi andando sotto il capitolo "Terapia medica" in "gli inibitori della 5 alfa redutasi in tricologia" Ne copio e incolo solo una parte, quella dove si parla di questa popolazione sudamericana ( si capisce che non è che sono proprio normali) e una parte dove si parla di fina; inibisce solo il tipo 2 e in minima parte il tipo 1 che poi è quelo che interessa a noi. ---------------------------------------------------------------------------------------------- Lo pseudoermafroditismo da deficit di 5 alfa reduttasi É particolarmente comune a Santo Domingo ed in alcune aree della Turchia. Lo pseudoermafroditismo maschile da deficit di 5 alfa reduttasi, noto anche come "ipoplasia perineoscrotale", è dovuto a carenza congenita di 5 alfa riduzione degli androgeni e rappresenta la più conosciuta e studiata forma di pseudoermafroditismo incompleto del maschio. É caratterizzato da scroto mancante o bifido e da ginecomastia prepubere. Nel bambino affetto i testicoli non sono discesi ed esiste solo un micropene (di misura variabile e considerato un clitoride) anteriormente ad una pseudovagina a fondo cieco: i genitali esterni sono perciò di aspetto femminile e questi soggetti vengono, alla nascita, considerati femmine. In questi pazienti i tessuti bersaglio del testosterone (T), a differenza dei tessuti diidrotestosterone (DHT) dipendenti, subiscono la normale differenziazione (si formano così i dotti deferenti, l'epididimo, le vescichette seminali) mentre rimangono di tipo femminile i tessuti bersaglio del DHT (come lo scroto che è fortemente ipoplasico o assente). Ne risulta la persistenza dell'apertura del seno urogenitale e la conseguente formazione della pseudovagina a fondo cieco. Al momento della pubertà la produzione gonadica di testosterone, abbondante per la forte increzione di LH di questi soggetti (che fisiologicamente è frenata dal diidrotestosterone), determina imponente sviluppo delle masse muscolari (T dipendenti) e parziale virilizzazione dei genitali esterni con aumento di dimensione del pene che dimostra capacità erettiva. La malattia ha una espressività molto variabile fra due estremi: alcuni individui, alla pubertà, divengono maschi a tutti gli effetti, hanno completa discesa testicolare, sono fertili e condurranno poi una vita psico-affettiva maschile normale; altri hanno una virilizzazione solo parziale, i testicoli permangono ritenuti con sterilità per azoospermia e sceglieranno di venire castrati per continuare a condurre la loro vita da donna. Comunque anche nei soggetti con completa virilizzazione si ha minore arretramento frontoparietale maschile dei capelli (rispetto ai maschi normali) e distribuzione dei peli di tipo femminile. Questi soggetti, in ogni caso, anche quando senza scroto e con testicoli ritenuti, prendono aspetto fenotipico maschile, presentano livelli di T normali o alti ma concentrazioni di DHT nettamente ridotte, hanno valori elevati di LH ma non di FSH (a dimostrazione che lo steroide coinvolto nel feedback dell'LH è il DHT e non il T) possono svolgere attività sessuale di tipo maschile (a dimostrazione che l'ormone essenziale per tale attività è il T e non il DHT). Non hanno sviluppo femminile del seno dopo la pubertà (la ginecomastia, se era presente, regredisce) e non hanno mai alopecia del vertice. modello clinico delle sindrome da deficit di 5 alfa reduttasi ci ha fatto capire quali sono i tessuti la cui espressione fenotipica è T o DHT dipendente: nella differenziazione dell'apparato genitale maschile le strutture wolffiane (deferente, epididimo, vescichette seminali) sono sotto il controllo del T mentre i genitali esterni, lo scroto, la prostata, sono sotto il controllo del diidrotestosterone. Semplificando: => testosterone dipendenti sono: - lo sviluppo delle masse muscolari, - lo sviluppo dei dotti deferenti, dell'epididimo, delle vescichette seminali e, in parte, del pene come pure la sua erezione, - l'inibizione dello sviluppo del seno, - l'arretramento frontoparietale dei capelli alla pubertà. => diidrotestosterone dipendenti sono: - Il feedback ipotalamo-ipofisario testicolare dell'LH e del T, - lo sviluppo del sacco scrotale, - la maturazione degli spermatociti a spermatozoi, - la alopecia del vertice Nota: lo pseudoermafroditismo da deficit di 5 alfa reduttasi è una variante della Sindrome di Reifenstein (che è dovuta a vari deficit enzimatici), che non deve essere confusa con la Malattia di Reifenstein (dovuta a deficit di 17 beta idrossisteroido ossidoreduttasi) Gli isoenzimi della 5 alfa reduttasi La sintesi di diidrotestosterone è catalizzata dalla 5 alfa reduttasi che esiste almeno sotto due forme isoenzimatiche, dette rispettivamente: isoenzima tipo 1 ed isoenzima tipo 2. Le attuali conoscenze sugli isoenzimi della 5 alfa reduttasi, come emergono dalla letteratura, sono confuse e talvolta contraddittorie: sembra tuttavia di potere schematizzare nel seguente modo quanto si sa di certo: pare dimostrato che lo pseudoermafroditismo maschile descritto da Imperato-Mc Ginley J. nel 1974 sia la conseguenza di una mutazione del solo di tipo 2 (Thigpen A.E. et at: 1992); mediante immunoblotting sono stati identificati i tessuti specifici la cui espressione fenotipica è dipendente dagli isoenzimi tipo 1 o 2 della 5 alfa reduttasi; nel feto l'isoenzima 1 non è mai documentabile; invece l'isoenzima di tipo 2 è dominante e già documentabile nella cute, a livello dei genitali e nei tessuti che daranno origine agli organi sessuali accessori maschili; nel neonato ambedue gli isoenzimi sono presenti alla nascita ma scompaiono con la scomparsa dal siero delle gonadotropine materne: sono quindi ambedue gonadotropino dipendenti; notiamo che l'isoenzima tipo 1 è espresso alla nascita solo transitoriamente nella cute del cuoio capelluto per poi scomparire e ricomparire definitivamente e permanentemente dopo la pubertà; non esiste alcuna differenza qualitativa o quantitativa per gli isoenzimi della 5 alfa reduttasi tra feto e bambino che da adulto perderà i capelli e quello che non li perderà: la differenza esiste solo nell'adulto; nell'adulto l'isoenzima di tipo 2 è sicuramente presente nelle ghiandole sessuali maschili accessorie ed è particolarmente abbondante nei tessuti della prostata, dove è stato anche meglio studiato, specie in presenza di iperplasia benigna e/o di adenocarcinoma; l'isoenzima di tipo 1 è abbondante nella cute del vertice del cuoio capelluto ed è reperibile nei follicoli piliferi (a livello della papilla, della matrice, delle guaine e delle ghiandole sebacee); a livello del follicolo pilifero, in quantità assai più modesta, sembra sia presente anche l'isoenzima di tipo 2. Questi dati fanno pensare che la 5 alfa reduttasi tipo 1 sia responsabile, con il testosterone, della parziale virilizzazione in soggetti tipo 2 deficienti al momento della pubertà, e suggerisce che lo stesso isoenzima tipo 1 sia un fattore decisivo nello svilupparsi della calvizie maschile. La 5 alfa reduttasi isoenzima tipo 1, propria della cute e del cuoio capelluto è diversa dall' isoenzima tipo 2 prostatico: 1) strutturalmente i due isoenzimi sono uguali come sequenza aminoacidica solo per il 50%, 2) il gene che codifica l'isoenzima 1 è localizzato nel braccio corto del cromosoma 5, il gene che codifica l'isoenzima 2 si trova nel braccio corto del cromosoma 2, 3) le condizioni ideali per la 5 alfa reduttasi tipo 1, concentrata nella parte alta del cuoio capelluto, per ridurre il T a DHT prevedono un pH intorno a 7,0. Le condizioni ideali di pH per l'enzima 2 prostatico sono intorno a 5,5, 4) questi isoenzimi differiscono anche per la loro capacità di legarsi al T che è 25 volte più alta per la reduttasi isoenzima 1 del cuoio capelluto rispetto a quella dell'isoenzima 2 prostatico, 5) la differenza più significativa tra i due enzimi, che presumibilmente è la conseguenza delle precedenti differenze, è la loro affinità per gli inibitori. I composti 4-azasteroidi ed il 3-carboxiandrostadiene (la finasteride è un composto 4-azasteroide sintetico) sono inibitori potenti della reduttasi 2 prostatica ma solo debolissimi inibitori della reduttasi 1 tipica del cuoio capelluto. Al contrario il pregnan-3 ene, 4, 20 dione (cioé il progesterone naturale) è un ottimo inibitore dell'isoenzima 1 come dell'isoenzima 2; alcuni N-4-methylazasteroidi sono buoni inibitori della reduttasi tipo 1. Finasteride La finasteride rappresenta il prototipo di una nuova classe di inibitori specifici della 5 alfa reduttasi ed è indicata per il trattamento della iperplasia prostatica benigna. É un composto 4-azasteroide sintetico e si presenta come una sostanza cristallina di colore bianco, solubile in cloroformio e negli alcoli inferiori, praticamente insolubile in acqua. La finasteride non ha affinità per i recettori degli androgeni. É un potente inibitore competitivo della 5 alfa reduttasi umana isoenzima tipo 2 in vitro ed in vivo. Da risultati di studi randomizzati in doppio cieco sappiamo che una singola dose di 5 mg di finasteride per os provoca una rapida riduzione della concentrazione serica di DHT, con effetto massimo osservabile dopo 8 ore e che raggiunge circa l'80% dopo 7 - 10 giorni di assunzione, per ritornare ai valori di pretrattamento alla sospensione. Una dose orale di finasteride viene escreta con le urine per il 39% sotto forma di metaboliti e per il 57% con le feci, sempre come metaboliti. La biodisponibilità è intorno all'80% e non viene influenzata dal cibo. Le concentrazioni massime si raggiungono in circa 2 ore e l'assorbimento è completo in 6 - 8 ore. L'emivita plasmatica della sostanza è di circa 6 ore. Il legame proteico è intorno al 93%. Dopo somministrazione giornaliera di 5 mg la concentrazione plasmatica allo stato di equilibrio è di circa 8 - 10 ng/ml e rimane stabile nel tempo. La finasteride non ha presentato effetti sui livelli circolanti di cortisolo, estradiolo, prolattina, ormone tireotropo e tiroxina né sull'assetto lipidico. In pazienti trattati per 12 mesi è stato osservato un aumento di circa il 15% dell'ormone luteinizzante (LH) e di circa il 9% del follicolostimolante (FSH). Il quadro metabolico che si ottiene è assimilabile a quello dei soggetti con deficit genetico di 5 alfa reduttasi che presentano livelli di DHT marcatamente ridotti, prostata piccola e alla nascita difetti di sviluppo dei genitali esterni ma non altri disturbi clinicamente importanti. Non sono stati rilevati fatti di tossicità epatica, renale, gastrica, respiratoria o cardiovascolare imputabili al farmaco né è stata osservata alcuna evidenza di effetti carcinogenetici o mutageni nei fruitori del farmaco. La sua somministrazione nella donna è potenzialmente pericolosa per il rischio di femminilizzazione dei genitali esterni di un feto maschio in una eventuale gravidanza. Il blocco della 5 alfa reduttasi isoenzima tipo 2 fetale comporta il rischio di uno pseudoermafroditismo da deficit di 5 alfa reduttasi iatrogeno. La finasteride si ritrova nell'eiaculato dei soggetti trattati in quantità pari circa ad 1/50 della dose assunta per via orale e non è noto se un feto di sesso maschile possa subire femminilizzazione nel caso che la madre venga esposta allo sperma di un paziente in trattamento. Anche per la finasteride, come per quasi tutti gli altri antiandrogeni, è stato subito preconizzato un uso nella terapia del defluvio e della alopecia androgenetica. Il farmaco, con questa nuova indicazione, è stato approvato dalla F.D.A. e la specialità sta entrando in commercio nel mondo in forma di compresse da 1 mg (dosaggio consigliato: 1 mg/die). Con questa dose le concentrazioni seriche di DHT diminuiscono del 65% nell'arco di 24 ore dalla somministrazione. Le concentrazioni seriche di testosterone ed estradiolo aumentano del 15% circa ma rimangono entro i limiti della norma (The Medical Letter XXVII, 9, 1998). Gli effetti collaterali sembrano essere poco rilevanti e soprattutto poco vistosi, limitati a circa il 4% dei pazienti trattati, comunque reversibili alla sospensione del farmaco. Gli effetti collaterali denunciati sono ovviamente correlati alla funzione sessuale: impotenza, diminuzione della libido, diminuzione del volume dell'eiaculato, più frequentemente oligo-asteno-azoospermia reversibile (sempre reversibile?). L'effettiva utilità del trattamento in campo tricologico è comunque ancora tutta da discutere. Da una nostra indagine informale, condotta presso i Medici Generici, non risulta che il farmaco, quando somministrato per adenoma prostatico, abbia mai determinato la ricrescita dei capelli. Anche in letteratura non è segnalata ricrescita di capelli in uomini che assumevano la finasteride per adenoma prostatico. D'altra parte i 4-azasteroidi inibiscono solo in minima parte la 5 alfa reduttasi isoenzima tipo 1, largamente rappresentato a livello del cuoio capelluto. Non ci pare eticamente corretto utilizzare la finasteride in giovani maschi per una possibile (ma improbabile) "cura" della calvizie, considerando che: 1) i 4-azasteroidi non inibiscono, se non in minima parte, la 5 alfa reduttasi isoenzima 1, 2) l'azione degli ormoni sessuali sui follicoli pilosebacei non è proporzionale alla quantità di ormone ma è dovuta semplicemente alla sua presenza. 3) il tempo utile di terapia non può, nel migliore dei casi, essere inferiore a 10 - 15 anni, che corrispondono agli anni che la Natura ha dedicato alla riproduzione, 4) il farmaco si ritrova nell'eiaculato e pertanto un feto di sesso maschile potrebbe teoricamente essere esposto al rischio di femminilizzazione se la madre avesse rapporti sessuali con un paziente in trattamento, 5) la finasteride è teratogena negli animali ed il produttore del farmaco avverte che le donne in stato di gravidanza o che potrebbero esserlo non devono assumere finasteride o maneggiare compresse rotte o sminuzzate. Vogliamo anche aggiungere che, secondo The Medical Letter (XXVII, 9, 1998), "non sono stati pubblicati studi clinici riguardanti gli effetti della finasteride sulla perdita dei capelli. Tre studi multicentrici in doppio cieco condotti su uomini di etc compresa tra 18 e 41 anni sono stati presentati come abstracts". Questi tre studi sono stati successivamente riuniti, e presentati, in un unico trial clinico. Anche per la finasteride vi sono stati poi sporadici tentativi, non controllati, di somministrazione topica in veicolo idroalcolico a concentrazioni intorno allo 0,05% e si prospetta la possibilità di una sperimentazione policentrica controllata. I risultati non potranno che essere inferiori a quelli ottenuti con progesterone naturale, che è l'inibitore più potente e meglio conosciuto della 5 alfa reduttasi (isoenzimi tipo 1 e 2), pertanto tutto questo non ci sembra né razionale né del tutto scevro da pericoli! Nel momento in cui scriviamo, negli Stati Uniti trenta compresse di finasteride da 1 mg costano 46,88 dollari; in Italia 30 compresse da 5 mg (per l'ipertrofia prostatica) costano 74.400 lire. Purtroppo si può riterere che solo per ragioni meramente commerciali la finasteride venga accettata come "anticalvizie" per darla, fra qualche anno, come superata ed inutile. In campo tricologico troppi pensano ancora che tutto ciò che è commerciabile possa essere fatto, senza usare razionalità né discernimento e che le ricerche e le sperimentazioni possano essere "forzate" alla conclusione desiderata. "Poiché, tanto, solo il suolo può fermare i capelli che cadono!".
  13. Io non credo che la finasteride faccia diventare impotenti, ma che causi maggiori difficoltà ad ottenere un'erezione e/o a mantenerla si. Parlo da ex finasterizzato, che ora sta vedendo andare progressivamente allo squaglio i buoni risultati ottenuti. Sono sicuro che tutti coloro che assumono finasteride anche da anni riescono ad avere una vita sessuale + o - soddisfacente..nel senso che riescono ad ottenere un'erezione e a completare un atto sessuale ma io sarei curioso di sapere proprio questi soggetti come si sentirebbero dopo aver smesso per 7 o 8 mesi l'assunzione di finasteride. Credo che rimmarebbero sopresi nel constatare che la funzionalità sessuale che ritenevano soddisfacente e immutata fosse in realtà assolutamente imparagonabile al loro nuovo stato di salute genitale. Io vorrei sapere, da chi usa finasteride da anni: 1-la mattina hanno ancora erezioni spontanee, sintomo di buona salute sessuale? 2-riescono sempre e comunque ad ottenere un'erezione se sotoposti a stimolazione? 3-e se si, si tratta di un'erezione granitica così come deve essere sempre e non di un'erezione che sembra tale ma che non lo è? 4-riescono a mantenerla vigorosa durante il rapporto senza probemi? 5-riescono ad ottenere una seconda erezione dopo un primo rapporto sessuale? 6-quando orinano, riescono, volendo, a esercitare una fortissima pressione nel getto di fuoriuscita dell'urina? Questo per quanto riguarda la vita sessuale, per quanto invece riguarda la funzionalità interna del nostro organismo ( prostata, fertilità e quant'altro) quella purtroppo non la si può stabilire altrettanto facilmente. Purtroppo i danni citati in quelle 4 pagine non sono visibili e notificabili se non dietro esami specialistici, oquando ancora non si hanno problemi degni di nota. E se poi invece ci si accorge dopo 7 o 8 anni che fin dal primo anno si è innescato un processo che ha ormai minato profondamente il nostro stato di salute ( sterilità irrevesibile, tumori, problemi immunologici o che ne so io)? Se poi fosse tropo tardi per rimediare ai guai fatti o comunque si debba iniziare a spendere grosse cifre e impiegare parecchio tempo prima di ritornare al periodo ante-fina? Insomma secondo me si dovrebbe cercare di combattere la calvizie esclusivamente con soluzione topiche e non sistemiche, salvo trovare qualche soluzine che circoscriva l'azione di un qualche antagonista della 5 alfa solo a livello di cuoio capelluto. Per quanto riguarda quelle poplazioni prive della 5 alfa...potrei sbagliarmi..non ricordo bene ma mis embrava di aver letto che fossero prive solo di una delle due forme, quella che pù dell'altra era presente nel cuoio capelluto.
  14. ma cosa dovrebbe avere mai contro la finasteride? Da parte mia penso che i dermatologi che la prescrivono ne sappiano ben poco e che la storia della suggestione mentale è una cavolata assurda...è un farmaco che intacca il normale equilibrio endocrino di un organismo sano con tutte le conseguenze più o meno gravi del caso. Gravissime sul lungo periodo a sentire Il Dott. Rando Cos'è il Vioxx?
  15. Follolo, sei un incosciente e come te tutti quegli stupidi che decidono di provare farmaci, lozioni o quant'altro senza sapere cosa cavolo stanno prendendo e senza documentarsi seriamente su tutti i possibili effetti collaterali. Spero che quello che stai assumendo e mettendo in testa non ti procuri nessun tipo di problemi ( nè adesso, nè tra 10 anni di uso continuato) ma stai pur certo che se qualche guaio dovesse capitarti ti troveresti a chiederti come hai fatto a essere così stupido da usare farmaci di cui non sapevi niente.
  16. :radioattivo: Ho trovato in rete questo sito dove si parla non certo bene dell'uso di finasteride da parte di giovani sotto i 60 anni. Consiglio a tutti i finasterizzati e aspiranti finasterizzati un'attenta lettura di tutte e 4 le pagine del forum per poter capire e approfondire l'argomento. http://www.andrologiaonline.it/bin/pages_o...ito=finasteride
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