Cortese Dott. Gigli. Ho 20 anni e da circa 4 ho cominciato a percepire una notevole caduta di capelli. Al momento, sul mio cuoio capelluto non si notano aree calve, ma un generale e diffuso diradamento comprendente anche quelle aree considerate poco sensibili agli androgeni (come la nuca). Sulle tempie si osserva una retrocessione dell’attaccatura dei capelli. In determinati periodi è anche presente una discreta desquamazione. Negli anni precedenti ho fatto uso di shampoo delicati. L’anno scorso, ho consultato due dermatologi, i quali, con poca convinzione mi hanno diagnosticato un effluvium androgenetico, consigliando una terapia: il primo, l’applicazione del minoxidil al 2% e l’assunzione di integratore a base di aminoacidi solforati; il secondo l’applicazione del minoxidil al 5% e l’assunzione di finasteride. Quest’ultimo farmaco l’ho dovuto sospendere dopo una settimana di terapia a causa degli effetti depressivi sull’umore. Ho osservato che la lozione di minoxidil a volte provocava desquamazione della cute. Al momento non utilizzo alcun prodotto. Paradossalmente, da qualche tempo ho osservato anche un diradamento ed un rallentamento della crescita della barba, eppure, gli esami relativi ai valori di testosterone sono nella norma e l’endocrinologo che ho consultato non ha diagnosticato alcuna disfunzione. Anche altri parametri ematici sono nella norma: sideremia, ormoni tiroidei, androgeni ecc. Il diradamento dei capelli prosegue con moderate velocità, in genere a cadenza stagionale. Nella mia storia famigliare, calvizie e stempiatura sono presenti in tutti gli zii paterni, ma non in quelli materni. I medici che ho consultato finora hanno affrontato il mio problema con poca professionalità, lasciandomi piuttosto disorientato. Non so più cosa fare. Cosa mi consiglia? :o :o :o