Il mio era un grado II-2 quasi 3 della scala Ludwig, si notava molto il diradamento nel vertice della testa. Vi invio anche una foto di come ero prima. Tutto é cominciato in un periodo in cui ho avuto diversi problemi con l’alimentazione (diciamo così) che poi si è riflettuto anche sulla salute dei miei capelli (che premetto fino ad allora ne avevo moltissimi ed in ottimo stato). Zazza ha ragione a dire che nella calvizie esistono differenze tra uomo e donna, anche a livello psicologico per me era diventata una cosa insostenibile, soprattutto all’apice del problema quando i capelli erano diventati molto fini e cadevano in gran quantità. Sicuramente anche nell’uomo ci sarà grande sofferenza ma per una donna la perdita dei capelli può essere mentalmente devastante. Come prima cosa mi sono rivolta ad un dermatologo per eseguire una terapia farmacologica specifica, ma come premesso, nonostante la serietà con cui il dermatologo prese in carico la mia casistica non riuscii ad ottenere risultati rilevanti. Quindi, dopo aver interrotto i farmaci, nello scoraggiamento più totale, mi rivolsi a questo centro che effettuava visita gratuita ed aveva una sede nella mia città. Allora non avevo nemmeno pensato che ricorrere ad un trapianto di capelli potesse essere un alternativa, ed infatti come prima cosa provai le fiale dei loro trattamenti, nonostante la dottoressa già al primo incontro mi consigliò di unire anche il trapianto, da fare dopo aver arrestato la caduta.
I trattamenti, dopo circa 2 mesi, mi diedero qualche beneficio in termini di rallentamento della caduta (o almeno così mi pareva) e robustezza dei capelli ancora presenti. Di certò però non ottenni grande riscontro a livello di ricrescita, nelle zone dove la cute era diventata più visibile. La dottoressa della xxx mi propose nuovamente il trapianto, che dopo una settimana di copiose valutazioni mi decisi di accettare (pensai che tanto peggio di cosi ormai non poteva andare). A quel punto venne fissato un incontro con un loro chirurgo di roma, che mi spiegò in cosa consisteva l’operazione, le analisi che andavano fatte ed il risultato che potevo aspettarmi. Dopo circa 3 mesi mi sono sottoposta all’intervento, sempre a roma. Durata 4 ore, in alcuni momenti ho sentito un leggero dolore, ma niente di trascendentale, come ho detto nel primo commento i fastidi si possono definire quasi pari a zero . Da allora non ho avuto nessun segnale di ricrescita, almeno fino al 4° mese dopo l’intervento, in cui ho iniziato a vedere piccoli capelli che spuntavano nella zona in cui erano stati trapiantati. Da allora è stato tutto un crescendo, fino a 10-12 mesi dopo l’intervento in cui avevo di nuovo una capigliatura “buona” che mi permetteva di andare in giro senza paura di sentirmi a disagio con le altre persone per via del mio problema. Tralasciando la società che mi ha seguito (probabilmente mi sarebbe andata bene anche con altri chirurghi) mi sento di consigliare il trapianto monobulbare a tutte le donne che come me hanno sofferto di calvizie, soprattutto se già in stadio avanzato. Non so se sono stata chiara, in caso avete qualche altra domanda non esitate a chiedermi…