Sono un uomo fortunato.
Nonostante una sequela infinita di fregature rimediate dalla vita, mi sento un uomo fortunato.
Fortunato perché ho una passione smisurata per uno sport che molti considerano un non-sport, una vergognosa attività per immaturi esibizionisti, una cosa esecrabile, una stupidaggine e basta.
Questo sport è il culturismo.
Lo scopo del culturismo è diverso per la sua più intima natura da quello di tutti gli altri sport. Qui non si tratta di saltare più in alto, di impiegare un decimo di secondo in meno per percorrere una pista, di infilare un pallone di cuoio in una porta retata. Ma è uno sport. Uno sport fatto di sforzi imapareggiabili, che ti fa conoscre il tuo corpo più e meglio di ogni altra cosa.
Sono amareggiato, deluso, ..., per ciò che le Autorità italiane hanno recentemente deciso di mettere in atto, ossia una inspiegabile "crociata" contro gli aiuti chimici che molti di noi (per non dire tutti) usano.
Ovviamente sono consapevole dei rischi associati all'uso di certe sostanze e mi schiero io in prima fila contro coloro (medici, allenatori, e perfino genitori) che le propinano, forse anche all'insaputa dei diretti interessati, a sportivi di altra specie (ciclisti, podisti, atleti vari, ...), magari non ancora in grado di esprimere validamente un consenso (si pensi ai minorenni).
Ma non sono d'accordo sul fatto che lo stato si arroghi il diritto di compiere esso le scelte di vita di uomini adulti e capaci di autodeterminarsi.
E non si usi a tal riguardo il vecchio tormentone secondo cui tale intervento sarebbe giustificato dall'interesse di evitare cause di successivi oneri a carico della sanità pubblica, perché, ove si dicesse ciò, si dovrebbe, per lo stesso motivo, abolire una enorme serie di sostanze (tabacco, alcolici, alimenti dnotoriamente dannosi per la salute, ...), di attività, di oggetti (es. automobili in grado di viaggiare ad una velocità superiore ai...40Km/h!).
Il fatto è che gli uomini non sono tutti uguali, salvo per la tensione di ognuno a raggiungere un obbiettivo, anche apparentemente stupido, ma in grado di dare, anche solo simbolicamente, un senso alla propria esperienza terrena.
Alcuni lo fanno scrivendo romanzi, altri ammassando ricchezze immense, ..., altri cimentandosi nel tentativo di oltrepassare, sconfiggere i mortificanti limiti del corpo umano.