lantra Inviato: 5 Dicembre 2003 Segnala Share Inviato: 5 Dicembre 2003 salve, ho ventuno anni e da un paio soffro di un evidente indebolimento dei capelli,un assottigliamento che coinvolge tutta la parte superiore della testa. questo mi ha provocato gravi problemi psicologici (ansia, attacchi di panico). Inoltre soffro di dermatite seborroica. per ora, dopo aver fatto cure molto blande, sto facendo Nizoral, revivogen e gel d'aloe senza risultati sugnificativi. ho un po paura ad intraprendere fina. Vorrei sapere se ci sono esami che possono confermare qual'è la causa dell'assottigliamento dei miei capelli (tricogrammi, esami del sangue) non riuscendo a capire se è la caduta che mi provoca l'ansia o l'ansia che provoca caduta!!! inoltre da un paio di anni ho le transaminasi (got gpt gamma gt) un pochino alte.. ci potrebbe essre un legame tra questi valori ed i capelli? in attesa di un suo prezioso consiglio vorrei sapere quali esami può effettuare direttamente lei e se riceve a milano. la ringrazio e spero di conoscerla presto di persona. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Marliani Inviato: 9 Dicembre 2003 Segnala Share Inviato: 9 Dicembre 2003 Caro amico: La diagnosi del tuo disturbo è, presumibilmente, di "Dermatite Seborroica"! Medica il cuoio capelluto con Locoidon lozione, lava poi la testa dopo alcune ora, o meglio il giorno dopo, con un detergente delicato come Triderm Oil shampoo a cui aggiungerai un poco di Nizoral schalp fluid. Massaggia la cute, lavandola, per almeno un minuto e sciacqua bene, ripeti tutto questo abitualmente ogni 3 - 7 giorni ciao! E’ un’affezione molto comune caratterizzata dalla presenza di squame giallastre e untuose che, a differenza della pitiriasi steatoide, si associano ad eritema del cuoio capelluto, a piccole formazioni crostose e a prurito spesso intenso. Sono spesso interessate anche altre zone, solchi naso-genieni, sopracciglia, ciglia, condotto auricolare esterno, regione retroauricolare, zona centrotoracica e margine d’inserzione frontale del cuoio capelluto (che interessando la cute della parte alta della fronte fino anche a più di un terzo, porta alla formazione della cosiddetta “corona seborroica”). Nella dermatite seborroica, la cui causa è sconosciuta, l’incremento del Pityrosporum ovale è maggiore rispetto a quanto descritto per la forfora mentre la velocità di secrezione sebacea non è necessariamente aumentata e può, anzi, in taluni casi, essere diminuita. La composizione qualitativa del sebo è invece modificata: alla riduzione di trigliceridi, squalene e cere esterificate si contrappone l’aumento degli acidi grassi e del colesterolo (con conseguente formazione di prostaglandine - soprattutto PGE2 - attivazione del turn-over cellulare per attivazione dell’adenilciclasi di membrana, attivazione della glicolisi e infine incremento della moltiplicazione cellulare - in modo non dissimile da quanto presunto per la forfora - ). Una TRICOANALISI potrebbe esserti conunque utile. Non la puoi fare a Milano. Lo puoi fare dal dr Gigli presso gli ambulatori Ragionieri a Sestofiorentino via Gramsci 368, su appuntamento, tel 055 4489084, uscita Calenzano della Autosole. Il dr Gigli non mancherà di darti anche qualche indicazione di terapia. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
lantra Inviato: 18 Dicembre 2003 Autore Segnala Share Inviato: 18 Dicembre 2003 quindi se ho ben capito la dermatite seborroica potrebbe accentuare l'assottigliamento dei capelli a prescindere da alopecia androgenetica. Cioè potrei essere affetto solo da dermatite e non da AA. In questo caso gli effetti della dermatite sui capelli sono reversibili? esiste una cura in grado di rimediare all'assottgliamento dei capelli? la ringrazio molto Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
testone Inviato: 18 Dicembre 2003 Segnala Share Inviato: 18 Dicembre 2003 ma lozioni a base di idrocortisone non sarebbe meglio evitarle? non danno un sollievo momentaneo e poi con il tempo non fanno che peggiorare la situazione? :babbonatale: :lol: :fiorellino: :fiorellino: Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Marliani Inviato: 28 Dicembre 2003 Segnala Share Inviato: 28 Dicembre 2003 La terapia topica corticosteroidea in tricologia viene generalmente sconsigliata dalla maggior parte degli autori. I cortisonici fluorurati hanno provocato, con il loro uso ed abuso, danni cutanei come atrofia, acne steroidea, dermatite periorale etc. Riteniamo però che la maggior parte di questi danni siano in realtà da attribuire all'alogeno introdotto nella molecola per esaltarne la potenza ed allungarne l'emivita e che i corticosteroidi debbano essere attentamente rivalutati. Esaminiamo le ragioni per cui riteniamo valido usare corticosteroidi, particolarmente l'idrocortisone (cortisolo) nella terapia locale del defluvio androgenetico. 1) In caso di seborrea l'uso di un blando corticosteroide non alogenato è certamente utile per controllare l'eritema e la desquamazione oltre che per rimuovere il sebo, mettendo così la cute in condizioni di poter ricevere meglio le altre terapie topiche. 2) Il cortisolo (idrocortisone) facilità le attività mediate da cAMP (Iizuka H. - Voorhees J.), probabilmente mediante un blocco della fosfodiesterasi (Zanussi C.), forse anche attivando l'adenilciclasi, e contribuisce così ad attivare il metabolismo energetico del tricocheratinocita. 3) Il cortisolo attiva la neoglicogenesi delle cellule della matrice e della papilla del bulbo pilifero, analogamente a quanto avviene nel fegato. Il glicogeno si accumula nel citoplasma cellulare durante il telogen e viene consumato durante l'anagen (De Villez R.L.). Il cortisolo consente quindi una produzione di glicogeno garante della omeostasi glicidica ed energetica del capello. 4) Il cortisolo si lega debolmente ai recettori degli androgeni, riduce l'attività enzimatica della 5 alfa reduttasi e compete, sia pur blandamente, con il diidrotestosterone per il recettore citosolico. 5) Il cortisolo è probabilmente capace di incrementare i fenomeni di aromatizzazione del follicolo pilifero, analogamente a quanto dimostrato nel tessuto adiposo (Salerno R.). L'uso topico di cortisonici può quindi risultare vantaggioso dato che si pone a cavallo fra le terapie endocrine e quelle intese a modulare, attraverso il sistema adeniciclasi-cAMP, il metabolismo energetico del bulbo pilifero. I cortisonici risultano particolarmente utili nella terapia degli effluvi nei quali centinaia di capelli entrano, quotidianamente e contemporaneamente, in fase telogen (con caduta acuta e vistosa di centinaia di capelli al giorno, tutti nella stessa fase del ciclo vitale). Localmente, per applicazioni quotidiane, si può usare l'idrocortisone emisuccinato all'1-2% in preparazione galenica idro alcolica 70-80% , oppure l'idrocortisone 17-butirrato all'0,1% in alcol isopropilico 50% (specialità etica), il prednacinolone acetonide 0,05% in glicole propilenico e molte altre preparazioni etiche. Spesso l'effluvio si stabilizza e si arresta rapidamente, nel giro di qualche settimana, e ciò è anche strano se si considera che il telogen è di circa 100 giorni e che i capelli in telogen dovranno comunque cadere. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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