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chiedo scusa


madredisperata

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Madre; lei tralascia di darci una messe di informazioni vitali per poterle dare una risposta assennata. Rischieremmo di dire frasi di circostanza che tutto potrebbero fare tranne aiutare. Nell'attesa che lei ci indichi età di suo figli; tempi e modi dell'intervento che è stato fatto; situazione precedente il trapianto e situazione successiva, eventuali tratti caratteriali di suo figlio; non posso che darle delle indicazioni generalissime sul modo di affrontare questo problema:

 

1. NON MINIMIZZARE: tratti questa faccenda alla stregua di un serio incidente disfigurativo; come un ustione o simili, perchè è in quest'ottica che il soggetto (suo figlio) presumibilmente si sente. Ed eviti ad ogni costo frasi di incoraggiamento tipo "la situazione non è grave"..se non lo fosse non sarebbe qui.

 

2. ANALISI: faccia seguire suo figlio da un dermatologo a intervalli regolari durante il decorso post operatorio; in specie per l'andamento delle croste e ferite e per la cicatrice.

 

3. ANALISI SITUAZIONALE: nel momento in cui scriviamo; l'intera esperienza cognitiva di suo figlio riguardo la vita si è ristretta al trapianto e ai suoi effetti; alle speranze disilluse e ai risultati mancati (se ce ne fossero). Questa è una situazione potenzialmente esplosiva, è come se lui si stia scavando un fossato di disperazione intorno; sta a voi e al vostro supporto IMPEDIRE ad ogni costo che il ragazzo si isoli. Controllate insieme i risultati...TUTTA LA FAMIGLIA fratelli e sorelle comprese; l'obbiettivo è dissipare il carico di ansia creando una condizione per cui suo figlio senta di condividere il trapianto con TUTTA LA FAMIGLIA. Se ha degli amici sinceri; anche loro si faranno carico di questo. Se rimane solo di fronte a un qualcosa che non puo controllare; aprirete le porte alla depressione.

 

4. MONITORAGGIO COSTANTE DELLA SINDROME DEPRESSIVA: purtroppo questo è il lato piu cupo di quanto sto per dirle. A fronte della negazione rispetto a un evento vissuto come disfigurante per l'individuo; il rischio suicidio è altissimo, in specie se il soggetto si sente solo ad affrontare la cosa. Valuti attentamente questi segnali:

a.improvviso miglioramento dell'umore; fino all'euforia.

 

b.improvvisa donazione di oggetti cari; oppure donazione di abiti oppure il mettere a posto carichi pendenti o l'ambiente in cui vive.

 

c.strana tranquillità e frasi che fanno intuire un inspiegabile miglioramento della situazione (esempio classico: "risolvero le cose...")

 

d.comportamenti pericolosi alla guida o ricerca di situazioni pericolose

 

e.velate allusioni oppure dirette, a proposito di morte e suicidio.

 

Queste sono le prime cose che mi vengono in mente: per qualsiasi altra cosa può mandarmi un msg privato in cui le indicherò la mia email; oppure puo venire in chat di lunedi; ci sarò.

 

Tenga presente infine che mi sono trovato nell'esatta situazione di suo figlio all'età di 24anni: credo di essere qualificato a parlare per esperienza acquisita.

 

In periodo di crisi; sia forte.

 

U.dog

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scusatemi non so se questo è un argomento addatto al tema del forum, ma di problemi necrea tantissimi.non so se vi ricordate di me, in breve: mio figlio ha fatto un trapianto circa 3 mesi e mezzo fa.Ma non ci sono grandi risultati.Qualche capellino si vede, ma sembra piu' una peluria che altro.Siamo sull'orlo della disperazione.Lui dice che non ce la fa piu', che non tornera' piu' come una volta ecc.Chi di voi, anche i Doc, possono rassicurarci in merito?Vi prego, la nostra famiglia si sta sfasciando ed ho paura che un giorno o l'altro succeda veramente qualcosa di molto brutto.

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Underdog intanto bravo e complimenti per tutti i consigli che hai dato a questa madre;

poi ti volevo chiedere per quanto riguarda il trapianto avendo sentito che non va fatto prima dei 30/35 anni, immagino che non sia andato a buon fine leggendo il tuo messaggio.

Ciao.

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Signora,mi ricordo molto bene il suo precedente intervento e leggendo anche il secondo mi rendo conto che il tempo sia passato invano e che la vostra situazione familiare,in riferimento al problema di suo figlio,si sia fatta critica.Mi sembra di capire che non sappiate più cosa fare,cosa provare,cosa pensare.Ora,i consigli da dare

potrebbero essere infiniti e sarebbe necessario un post chilometrico,ma voi avete bisogno di focalizzare poche cose e certe,avete bisogno di assumere un certo metodo di approccio al problema che muova

da una razionalizzazione di tutto ciò che vi accade,ma non credo possiate fare questo da soli,visto il pànico,nè più nè meno,in cui

siete ormai da mesi,giustamente impauriti

dalla possibilità che l'angoscia di vostro

figlio precipiti ancora o peggio.Per questo

le rivolgo il vivo consiglio di rivolgervi

ad un bravo psicologo e se necessario ad uno psichiatra e di farlo in modo collettivo,coinvolgendo nella possibile diagnosi tutta la sua famiglia, signora,a cominciare da lei.Suo figlio POTREBBE soffrire di qualche sindrome,maturata ANCHE

in un ambiente familiare FORSE non consono,

negli ultimi tempi,alle sue reali necessità,

ai suoi bisogni,in tal caso magari anche a lui sconosciuti.Uno specialista potrebbe operare una terapia d'urto su di vostro figlio,NEL CASO CI FOSSE UNA DIAGNOSI,e

normalizzare la vostra angoscia.Soprattutto

capisca di dover attuare una qualche misura

di contenimento di tutto questo e di dover,cioè,cambiare l'atteggiamento fin quì

tenuto quale che sia stato(e non lo conosco nel dettaglio)perchè non ha portato evidentemente a nessun miglioramento.A scanso di equivoci,signora,le dico tutto

questo senza ironia,ci mancherebbe,senza presunzione,ma con la ferma convinzione che sia la strada migliore e forse la prima e l'unica,adesso,da percorrere.Io sono di Firenze come voi e se vuole,in privato,le posso fornire nominativi di centri di assistenza,privati,di eccellente affidabilità.

Un saluto e un abbraccio forte.

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Mi dispiace ma in questo sono in forte disaccordo. Credo molto nella psicologia da strada; molto di piu che in quella dei professionisti che sono molto piu interessati alla parcella che non alla risoluzione dei problemi.

 

A costo di sembrare presuntuoso; i consigli che si potrebbero trovare qui,sfrondati ovviamente delle inevitabili cazzate che involontariamente si potrebbero dire, potrebbero essere molto piu preziosi e a buon mercato di una consulenza specialistica.

 

Per finire, molti di noi hanno affrontato queste cose sulla propria pelle, il che ci rende in un certo qual modo dei veterani.

 

A meno che lei non riesca a trovare uno psicologo che abbia sulle spalle un trapianto di capelli....

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I consigli sono sempre ben accetti,si apprezzano comunque nell'intenzione oltre che nel contenuto,che non

è evidentemente da scartare a priori.Io dico solo che la signora disperata di consigli ne ha ricevuti molti già la volta scorsa e chissà quanti ne avrà ricevuti al di fuori

di questo piccolo mondo del forum,certo molti di più.Ma non mi pare che le siano serviti, se la situazione di suo figlio è

sempre la stessa o forse è peggiorata.Mi sembra inoltre che il problema del figlio

si sia ripercosso con effetto domino su tutta la famiglia,che di fatto è impotente

sul decidere qualcosa.A questo punto o loro

ascoltano tutti i nostri consigli,magari di segno opposto,e poi decidono,oppure li seguono tutti uno per volta aspettando di vedere quello che succede,o,in ultimo,vanno da uno psichiatra che prescriva al figlio farmaci contro l'ansia e l'angoscia e nel frattempo spieghi alla famiglia che il problema di loro figlio,PROBABILMENTE,parte da lontano ed è quindi necessaria una terapia collettiva.Sono tutte ipotesi possibili,certo noi i farmaci al ragazzo non possiamo prescriverglieli(anche se quì la battuta viene facile)e nel timore del suicidio,per essere chiari,io non lascerei proprio intentata la via farmacologica,che certo da sola non può mai bastare e sono daccordo sul fatto che spesso i medici sono più bravi a prescrivere che ad "appassionarsi"alla persona come caso clinico e soprattutto umano.Aggiungo,opinione strettamente personale,che non si arriva a far fare ad un ragazzo di 25 anni un trapianto di capelli

se l'ambiente familiare non è già un pò "particolare",senza magari prima aver speso un pò di attenzione verso quei farmaci anticalvizie che soddisfano 2,5 frequentatori del forum su tre.Non si fa un trapianto ad un 25enne sapendo che la calvizie ha il suo picco ormonale a 30anni

e più:significa,quì si,gonfiare il proprio portafoglio con un intervento che andrà come minimo ripetuto un'altra volta e magari 2.Sempre sull'onda dei consigli che la signora chiede,la stessa potrebbe intervenire e rispondere ai post per farci comprendere meglio tante situazioni e per ricevere certo un aiuto maggiore.

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Signora, la prego dia ascolto ad Underdog. Chi la puo' consigliare e' chi ha PROVATO SULLA PROPRIA PELLA le medesima esperienza.

 

Lasci perdere con tutto il cuore gli psicologi, non farebbero altro che minimizzare l'aspetto del trapianto per indirizzare suo figlio a confessare chissa' quali problemi e a scavare dentro a chissa' quali angoli remoti della mente.

 

La SFIGURAZIONE e' un atto concreto, serio e devastante. Non perda tempo, si consulti con Underdog che e' una persona schietta e che parla sempre col cuore. La aiutera'.

 

Un abbraccio.

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sono d'accordo con te lottatore,visto anche la tua esperienza personale.

anche io ho passato monenti bruttisimi,in cui ho pensato di farla finita,ma poi il dispiacere che avrei dato a mia madre e ai miei famigliari ,e il mio carattere, me lo hanno sempre impedito.

che ne sanno poi gli psicologi delle nostre sofferenze.

probabilmente suo figlio ora si vede con le spalle al muro,senza via di scampo ,deve trovare qualcosa che gli dia speranza nel futuro.

perchè non prova a metterlo in contatto direttamente con alcune persone di questo forum,con esperienze molto simili(tipo underdog o lottatore),leggendo i loro vecchi post la situazione mi sembra analoga,con l'unica differenza(non piacevole) che loro erano soli ad affrontarla.

quando leggo le varie esperienze mi sento un po' meglio e soprattutto penso che finalmente qualcuno può capire quello che provo,perchè l'ha vissuto in prima persona. frown.gif

se suo figlio naviga in internet provi a parlargli di questo sito,potrebbe servigli come valvola di sfogo.per me è così,visto che con gli amici e i conoscenti,purtroppo non sempre si può parlare liberamente.

spero che riesca a risolvere la situazione in un modo o nell'altro.

 

con affetto frenc cool.gif

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"bisogna provarlo sulla propria pelle per capirlo...",ma non è vero:i medici che curano gli schizofrenici e gli psicotici,patologie molto gravi,non sono stati prima degli schizofrenici o degli psicotici.Cioè,per fare il fantino non è necessario aver fatto prima il cavallo,anzi quasi sempre un'ottica diversa,terza come si dice,aiuta nell'inquadrare il problema.

"disfigurazione""sfigurazione"...

ma dove?Dov'è la sfigurazione, o meglio,il deturpamento in un soggetto diradato?

Sono 2 vocaboli che vi inchiodano,come un'impronta digitale sta all'assassino.

Dire che un soggetto diradato è disfigurato

o sfigurato significa essere dismorfofobici,

cioè,appunto,temere ossessivamente di mostrare deformità inesistenti:non si tratta

di medicalizzarvi ogni volta,ma questa è una patologia nè più nè meno.Se anche l'operazione di trapianto non fosse,per il momento spero,riuscita,dove sarebbe la deturpazione?Il ragazzo si troverà evidentemente nella precedente situazione

di diradamento.Punto.Torniamo sempre lì,al medesimo punto di partenza,all'annosa questione della sofferenza dell'alopecico,quanta sofferenza,quale sofferenza,quali conseguenze.E' certamente

utile confrontare i propri traumi con chi

ne ha vissuti di identici,ma una cosa è confrontare,confortare,consolare,altra cosa è consigliare la via d'uscita:quale via d'uscita potete mai consigliare voi che ancora ne siete dentro fino a sopra la testa,che ammettete candidamente di avere pensato o addirittura provato ad ammazzarvi per il vostro problema di alopecia?Questo mi domando allibito.Cioè,per voi è normale,fisiologico che l'alopecico debba meditare il suicidio e sulla base di questo assunto rifiutate,prima per voi evidentemente,poi per gli altri in questo caso,che il problema venga ricondotto

alla sua indiscutibile sostanza,cioè una forte distorsione percettiva e parlate mentre le vostre parole dicono più di quanto non pensiate.Lottatore,sue parole,è,spesso,disperato,distrutto da questo problema,straziato e annullato:che cosa potrebbe mai consigliare

ad un altro che è disperato come lui?Me lo si spieghi che io ascolto volentieri.Quale risoluzione potresti indicare per un problema che per tua stessa ammissione non hai risolto?Stessa cosa per underdog:sei forse uscito,tu,dal dramma psicologico alopecia?A me risulta di no,ma posso sbagliarmi,smentiscimi se ritieni di aver

superato l'impatto mentale con la calvizie ed

io non ho motivi di non crederti.

Capisco che la signora non cerchi necessariamente la chiave di volta di questo suo problema,ma certamente anche solo,appunto,conforto,consolazione,incoraggiamento.Ben vengano in tal caso le tue parole,spesso non banali,ma prendiamole per ciò che sono,tu per primo.La psicologia da strada,come la chiami tu,ti ha aiutato o no a "vincere" il problema calvizie?No,a meno che abbia capito male.

Tieni sempre di conto di questo dato.

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Signora, non ascolti le deliranti parole di Khil, e' una elemento del forum che ha sempre provato a provocare tutti, senza portare nulla di costruttivo.

 

Si consulti per e-mail con Underdog e non si spaventi ulteriormente. Sia forte e ascolti il suo cuore.

 

Un abbraccio sincero,

Lott.

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...fossi in lei proverei a consultare un altro dermatologo(uno bravo pero'se ha bisogno di consigli mi dica.....) per sentire che ne pensa,questa situazione e' difficile e la conosco molto bene mi creda,il consiglio che le posso dare e' sentire altre campane o meglio le "campane" piu' autorevoli e che se ne intendano di questi a argomenti..una cosa pero' gliela voglio dire io:PRIMA CHE UNA SITUAZIONE SI STABILIZZI DOPO UN'AUTOTRAPIANTO OCCORRE DEL TEMPO(ANCHE PIU' DI UN ANNO),MAGARI NON SARANNO TANTI QUELLI CRESCIUTI dopo gli innesti MA QUELLI PERSI PER IL TRAUMA DLL'INTERVENTO RICRESCONO(molto lentamente).cmq non si affidi a psicologi che non servono in sti casi ma affrontate il problema e fatelo affrontare da chi ne sa.saluti!

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Evitiamo litigate in questo topic, sarebbe una cosa davvero vergognosa vista l'estrema delicatezza dell'argomento. Lottatore: sai già che ti stimo come persona, ma questa volta non si può dire obiettivamente che le parole di khil siano del tutto sbagliate. Cerchiamo di mettere da parte antipatie e rancori di carattere personale e facciamo il possibile per aiutare questa donna e suo figlio, dando un bell'esempio della grande utilità che il nostro forum di discussione, all'occorrenza, può avere.

 

Signora:

 

io non ho ancora fatto l'autotrapianto ma ho maturato una discreta esperienza a tal proposito, leggendo molte testimonianze di utenti già operati ed avendone incontrato qualcuno di persona. A distanza di tre mesi è normale vedere dei risultati blandi. Come le dicevo l'ultima volta che le ho scritto, per tirare un bilancio definitivo bisogna aspettare almeno sei mesi. Quindi non è affatto detto che l'intervento sia andato male.

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Non faccio commenti sulle affermazioni di Khil. Chiudo qui x sempre ogni mio dialogo con Khil.

 

Signora, io ho vissuto in maniera indiretta la situazione, non ho fatto trapianti ma ho visto e sentito disperazione in elementi della mia famiglia a causa della mia alopecia androgenetica che arrivo' precocissima all'eta' di 15 anni.

 

Quello che mi sento di consigliarle di cuore e' di in effetti attendere altri 3 mesi perche' lo shock operatorio e conseguente caduta si protrae da 3 a 6 mesi dopo l'intervento, o perlomeno in alcuni casi puo' essere cosi'. Io stesso ho parlato x telefono con una persona che in seguito a autotrapianto, dopo 2 mesi ha visto i propri capelli ( quelli sani ) peggiorare palesemente x poi ritrovarseli in forma dopo altri 2-3 mesi.

 

Questo quindi e' il momento di tener duro; pressi il chirurgo che ha effettuato l'intervento, o lo faccia assieme a suo figlio; le responsabilita' di un buon intervento di autotrapianto riguardardano al 100% il CHIRURGO, fatevi sentire senza timore ! Ovviamente nei toni consoni, ma intendo se ci sono aspetti dell'intervento NON CONCORDATI avete il diritto di parlarne.

 

Esiste una sezione apposita del forum dedicata al trapianto, moderata da un chirurgo professionista al quale puo' porre domande senza timore; egli risponde sempre con precisione e gentilezza.

 

Come madre, madre di un ragazzo ora in preda alla disperazione la cosa piu' importante che puo' fare x lui e' a mio avviso ACCULTURARSI sul trapianto di capelli, vedra' che attraverso il forum tutti la aiuteranno.

 

Non esiti a porre domande; si faccia viva; SI RICORDI che a fronte di un primo intervento magari non riuscito al 100 % non tutto e' perduto !

 

La stimolo nella discussione, con alcune domande:

 

- Suo figlio si e' sotto posto a trapianto a UF ( unita' follicolari ) ? Se SI, quante UF sono state prelevate, 1000, 1500, quante ?

 

La prego si faccia viva ! Nel qual caso magari si potra' approfondire il tutto nella sezione trapianti ...

 

Lott.

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Chiudi qualcosa che non hai mai aperto,almeno

non con me,dal momento che dalla tua arieggiata bocca non è mai uscita una argomentazione che fosse una a sostegno delle tue"teorie".Il concetto che hai del dialogare è,ancora e pesantemente,indicativo ed emblematico.

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Signora,

 

se desidera veramente essere aiutata, nei limiti del possibile che noi possiamo fare, deve darci maggiori dettagli in merito all'intervento svolto ed alla situazione di suo figlio. Cerchi di rispondere in maniera quanto più approfondita alle domande che le sono state poste, soprattutto da parte di Underdog. Lasciare semplici post lamentosi non serve a molto.

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  • 5 weeks later...

Scusatemi, ma abbiamo passato un periodo talmente brutto (e continua) che ho perso la voglia non solo di scrivere, ma anche di comunicare con qualsiasi persona.Giorni fa, avevamo avuto un po' di respiro perchè un po' di capelli sono cresciuti e riusciva ad acconciarli meglio, ma adesso ci risiamo, infatti quelli sotto sono corti e sul davanti si vedono, cosi' che la disperazione è aumentata.Non so più che fare,Se non vi ho scritto più l'ho fatto anche per non stare sempre là a lamentarmi, quando invece avrei tanta voglia di darvi una buona notizia.Grazie di tutto.Siete meravigliosi.P.S. Mio figlio non è mai intervenuto, perchè in questo momento non vede molto obiettivamente ed ho paura che possa captare qualcosa in maniera esasperata.grazie di nuovo

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