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Tamoxifene Ed Alopecia Androgenetica?


nemicodelvento

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Gentilissimo Dott. Gigli.

 

Mi permetto di chiederLe un'opinone riguardante un quesito, sempre confidando nella Sua tolleranza e scusandomi in anticipo sia nel caso si tratti di argomento privo di attendibilità, sia qualora non le abbia fornito sufficienti riscontri per esprimere un giudizio.

 

In altri thread è stata ventilata la possibilità di usare tamoxifene per la profilassi dell'alopecia androgenetica, secondo dosi da controllare attraverso periodici dosaggi ormonali del testosterone e del DHT.

Tale eventuale posologia - se ho ben capito - si baserebbe sull'ipotesi secondo la quale le forme più aggressive di alopecia androgenetica insorgerebbero nei soggetti caratterizzati da valori di testosterone nei valori di norma, ma ritenuti bassi in rapporto al diidrotestosterone.

Sempre stando a quanto ho compreso, l'intenzione sarebbe quella di ricondurre l'organismo ad un assetto endocrino ritenuto tipicamente puberale.

 

Per le conoscenze che ho da profano, il tamoxifene dovrebbe essere un farmaco indicato in particolare per la cura o la profilassi del tumore mammario, con effetto de facto antiestrogenico, la cui assunzione - peraltro - parrebbe consigliata per un periodo non superiore a cinque anni.

Sempre stando alle mie conoscenze, dato il suo carattere di antagonista estrogenico il tamoxifene può determinare in donne giovani effetti collaterali simili ai disturbi di una donna in menopausa.

Che io sappia, il tamoxifene nell'uomo dovrebbe essere limitato solo ad alcuni casi di ginecomastia "vera", per il tempo strettamente necessario alla regressione della patologia.

 

Indipendentemente dall'eventuale efficacia del farmaco per contrastare l'atrofia dei bulbi capilliferi, mi permetto di chiederLe se e quali possano essere gli effetti collaterali a lungo termine di una eventuale terapia prolungata di tamoxifene in un maschio adulto, anche se a cicli e a dosaggio inferiore rispetto a quello previsto per il carcinoma mammario o per la ginecomastia.

In particolare mi permetto di chiederLe se possano sussistere eventuali rischi, ad esempio, al sistema cardiocircolatorio o al Sistema Nervoso Centrale.

 

Confidando in una Sua autorevole opinione, La ringrazio in anticipo.

Modificato da nemicodelvento
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