jackbrown Inviato: 14 Maggio 2009 Segnala Share Inviato: 14 Maggio 2009 La perdita dei capelli è uno stress corporeo non indifferente perchè se non viene "psicologicamente metabolizzato" può portare all'alterazione degli importanti processi biochimici fisico/mentali. D'altronde essendo un problema "NON RICONOSCIUTO UFFICIALMENTE" a livello sociale,tendiamo a far vivere dentro di noi un senso di frustrazione che sul lungo periodo può essere debilitante. MA ecco cosa rischiamo! (dal sito www.mybestlife.com) ---Lo stress è una reazione fisiologica legata all’ambiente in cui vive l’uomo e che è prodotta da una gamma estremamente ampia di stimoli denominati stressor (e cioè gli agenti stressanti). Non è una vera e propria condizione di malattia, bensì una reazione normale del corpo, con l’utile fine di mantenersi in equilibrio nonostante le variazioni ambientali. Questa reazione può tuttavia divenire nociva se gli stressor agiscono con particolare intensità e per periodi di tempo sufficientemente lunghi tanto da dare nel corpo umano le seguenti fasi (successive tra loro): 1)la fase di allarme, nella quale si manifestano modificazioni biochimiche e ormonali, cioè aumenta una disponibilità energetica circolante nel sangue pronta all’utilizzo (per esempio composti energetici come il colesterolo, gli zuccheri); 2)la fase di resistenza, nella quale l’organismo umano si organizza in uno stato di perenne difesa, cioè l’energia viene continuamente prodotta senza essere adeguatamente utilizzata (molti rialzi del tasso di colesterolo nel sangue senza cause dirette di tipo alimentare appartengono appunto a questa fase); 3)la fase di esaurimento, in cui si verifica il "crollo" delle difese e dunque l’incapacità del corpo di adattarsi agli stimoli. Questa è l’ultima fase che può portare anche in breve tempo al cosiddetto "stato patologico da stress" che si manifesta attraverso stanchezza generalizzata, pesantezza spesso dolorosa agli arti, insonnia con sonnolenza durante la giornata, diminuita forza muscolare, inappetenza, facilità a contrarre infezioni virali (come raffreddore, influenza, herpes), stati depressivi variabili, ansia, irritabilità, mal di testa, tachicardia, sudorazioni improvvise, svogliatezza davanti a qualsiasi attività sia mentale, sia fisica. La risposta che la medicina tradizionale dà a questa reazione negativa di non adattamento va dal bonario e generico "ha bisogno di riposo" a periodiche "cure ricostituenti" oppure a farmaci "psicotropi" (ansiolitici, antidepressivi) prescritti spesso da specialisti in neurologia e psichiatria. Problemi psicologici Fino a non molti anni fa, di fronte a "stanchezze" generalizzate, caratterizzate soprattutto da stati psicologici di affaticamento, si usava il termine "neurastenia", oppure, in casi perduranti da molto tempo e connotati da sensazione di "vuoto mentale", era comune quello di "esaurimento nervoso". Attualmente questi termini sono in disuso nella medicina perché sono stati compiuti grandi progressi per quanto riguarda la diagnosi, la classificazione e la terapia dei vari disturbi psicologici. Uno su tutti, la sindrome ansiosa, è spesso caratterizzata da momenti di grande stanchezza. E’ questo un disagio psicologico caratterizzato dall’angoscia spesso accompagnato da diversi sintomi, con differenti livelli di intensità e distinta in attacchi di panico, o ansia acuta, e in ansia generalizzata. Quest’ultima è uno stato di tensione diffusa e persistente, caratterizzata da un malessere generale i cui sintomi sono: importante sensazione di stanchezza con facile affaticabilità alternata al contrario da tensione motoria con tremori e incapacità di rilassarsi; stanchezza mentale con "testa vuota" o "leggera", intervallata a paura, rimuginazioni, iperattenzione, distrazione, difficoltà di concentrazione e memoria, impazienza e irritabilità. Questi sintomi sono spesso accompagnati da altri caratteristici della sindrome ansiosa, come tachicardia, vertigini, bocca secca, sudorazione aumentata, formicolio alle mani e ai piedi, difficoltà digestive, un nodo in gola. La cura di questo tipo di stanchezza, per la medicina tradizionale, è quella mirata a correggere lo stato ansioso con ansiolitici, cioè farmaci antiansia, insieme con "tonici" neuromuscolari e con farmaci che migliorano la circolazione sanguigna cerebrale. L’insonnia sporadica è un disturbo occasionale transitorio e di solito è legata a situazioni momentanee e soprattutto di tipo ansioso (ad esempio, eventi dell’indomani che destano preoccupazioni). L’insonnia cronica è invece un disturbo persistente nel tempo e che riduce notevolmente il benessere e le prestazioni della persona. .......Diamoci una scrollata! Un abbraccio a tutti JK Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
nemicodelvento Inviato: 14 Maggio 2009 Segnala Share Inviato: 14 Maggio 2009 Ciao, Jackbrown. Hai aperto un'altra discussione interessante! Di certo lo stress è legato alla caduta dei capelli, a volte in modo talmente inestricabile da rendere impossibile individuare quale dei due sia la causa e quale l'effetto, almeno secondo il mio modesto parere. Debbo dire che mi ritrovo in molti dei "sintomi" che hai elencato ( difficoltà di concentrazione, stanchezza, senso di vuoto mentale... ) anche se non mi riconosco tanto in altri ( ansia, fobia sociale, attacchi di panico, maggiore facilità a contrarre infezioni virali, insonnia... ). Purtroppo è spesso difficile individuare con certezza i fattori che hanno determinato una condizione di persistente malessere, o distinguere gli aspetti "organici" da quelli più propriamente "psicologici". Speriamo davvero di riuscire a superare i piccoli e grandi problemi legati ai nostri così fragili processi biochimici, magari attraverso una chiara diagnosi della nostra condizione. Ricambio con sincero affetto il tuo abbraccio, Nemicodelvento Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
jackbrown Inviato: 14 Maggio 2009 Autore Segnala Share Inviato: 14 Maggio 2009 Ciao Nemicodelvento,effettivamente tale analisi mi ha colpito perchè alcuni "sintomi da stress" ho potuto ricollegarli pure a me stesso mentre sono più difficilmente attribuibili(o per lo meno difficilmente dimostrabile) all'uso della finasteride(mi riferisco,specificatamente al mio caso,a : Stanchezza fisico/mentale,problemi digestivi). I medici che ho contattato hanno escluso che la fina possa dare sintomi di questo genere anche se riserbo ancora molti dubbi. Riprendo la pasticca da appena 1settimana e il mio colon ha già ripreso a fare i capricci,sicuramente a livello digestivo mi da qlc problemino che sparisce gradualmente non appena smetto di prenderla. Sugli altri sides il dubbio rimane,in 2mesi e mezzo non ho riscontrato chiare migliorie ma in cuor mio sento che,a 33anni suonati, forse è l'ora di smetterla con questa roba. Mi farò un'altra estate da impasticcato e poi vedrò di cercare qlcs di alternativo magari da usare a livello topico... Un salutone JK Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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