Vieri Inviato: 28 Luglio 2008 Segnala Share Inviato: 28 Luglio 2008 (modificato) Gli inceneritori producono nanoparticelle. Le nanoparticelle entrano nell'organismo e producono tumori. La raccolta differenziata produce invece ricchezza e non avvelena l'ambiente. I bambini sono i più esposti alle malattie. Perchè in Italia si continuano a progettare, costruire, spacciare inceneritori invece di promuovere la raccolta differenziata? Chi ci guadagna? Chi sono gli spacciatori di morte? Chi sono i nuovi Erode? "Gentile Beppe Grillo, vorremmo invitare Lei e tutti i suoi lettori ad un attimo di riflessione su questa frase: “la deliberata spietatezza con la quale la popolazione operaia è stata usata per aumentare la produzione di beni di consumo e dei profitti che ne derivano si è ora estesa su tutta la popolazione del pianeta, coinvolgendone la componente più fragile che sono i bambini, sia con l’esposizione diretta alla pletora di cancerogeni, mutageni e sostanze tossiche presenti nell'acqua, aria, suolo, cibo, sia con le conseguenze della sistematica e accanita distruzione del nostro habitat”. Queste parole, che concludono un articolo sui rischi attribuibili ad agenti chimici scritto dal professor Lorenzo Tomatis nel 1987, ci sono tornate alla mente come una lucida profezia davanti agli ultimi, recentissimi dati sull’incidenza di cancro nell’infanzia in Italia pubblicati dall’Associazione Italiana dei Registri Tumori (AIRTUM: I tumori infantili Rapporto 2008). Se già i dati pubblicati da Lancet nel 2004, che mostravano un incremento dell’ 1.1% dei tumori infantili negli ultimi 30 anni in Europa, apparivano preoccupanti, quelli che riguardano il nostro paese, riferiti agli anni 1998-2002 ci lasciano sgomenti. I tassi di incidenza per tutti i tumori nel loro complesso sono mediamente aumentati del 2% all’anno, passando da 146.9 nuovi casi all’anno (ogni milione di bambini) nel periodo 1988-92 a ben 176 nuovi malati nel periodo 1998-2002. Ciò significa che in media, nell’ultimo quinquennio, in ogni milione di bambini in Italia ci sono stati 30 nuovi casi in più. La crescita è statisticamente significativa per tutti i gruppi di età e per entrambi i sessi. In particolare tra i bambini sotto l’anno di età l’incremento è addirittura del 3.2% annuo. Tali tassi di incidenza in Italia sono nettamente più elevati di quelli riscontrati in Germania (141 casi 1987-2004), Francia (138 casi 1990-98), Svizzera (141 casi 1995-2004). Il cambiamento percentuale annuo risulta più alto nel nostro paese che in Europa sia per tutti i tumori (+2% vs 1.1%), che per la maggior parte delle principali tipologie di tumore; addirittura per i linfomi l’incremento è del 4.6% annuo vs un incremento in Europa dello 0.9%, per le leucemie dell’ 1.6% vs un + 0.6% e così via. Tutto questo mentre si vanno accumulando ricerche che mostrano con sempre maggiore evidenza come sia cruciale il momento dello sviluppo fetale non solo per il rischio di cancro, ma per condizionare quello che sarà lo stato di salute complessivo nella vita adulta. Come interpretare questi dati e che insegnamento trarne? Personalmente non ne siamo affatto stupiti e ci saremmo meravigliati del contrario: i tumori nell’ infanzia e gli incidenti sul lavoro, di cui ogni giorno le cronache ci parlano, unitamente alle malattie professionali, ampiamente sottostimate in Italia, sono due facce di una stessa medaglia, ovvero le logiche, inevitabili conseguenze di uno “sviluppo” industriale per gran parte dissennato, radicatosi in un sistema di corruzione e malaffare generalizzato che affligge ormai cronicamente il nostro paese. Potremmo, sintetizzando, affermare che lo stato di salute di una popolazione è inversamente proporzionale al livello di corruzione e quanto più questo è elevato tanto più le conseguenze si riversano sulle sue componenti più fragili, in primis l’infanzia, come Tomatis già oltre 20 anni fa anticipava. Le sostanze tossiche e nocive non sono meno pericolose una volta uscite dalle fabbriche o dai luoghi di produzione e la ricerca esasperata del profitto e dello sviluppo industriale – a scapito della qualità di vita -, non può che avere queste tragiche conseguenze." Dott. Michelangiolo Bolognini Igenista - Pistoia Dott,ssa Maria Concetta Di Giacomo Medico di Medicina Generale - Padova Dott. Gianluca Garetti Medico di Medicina Generale - Firenze Dott. Valerio Gennaro Oncologo-Epidemiologo - Genova Dott.ssa Patrizia Gentilini Oncologo – Ematologo - Forlì Dott. Giovanni Ghirga Pediatra - Civitavecchia Dott. xxx Gotti Chirurgo - Forlì Dott. Manrico Guerra Medico di Medicina Generale - Parma Dott. Ferdinando Laghi Ematologo - Castrovillari Dott. Antonio Martella Oncologo - Tossicologo Napoli Dott. xxxxx Migaleddu Radiologo - Sassari Dott. Giuseppe Miserotti Medico Medicina Generale - Piacenza Dott. Ruggero Ridolfi Oncologo-Endocrinologo - Forlì Dott. Giuseppe Timoncini Pediatra - Forlì Dott. Roberto Topino Medico del Lavoro - Torino Dott. Giovanni Vantaggi Medico di Medicina Generale -Gubbio Modificato 28 Luglio 2008 da Vieri Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Vieri Inviato: 28 Luglio 2008 Autore Segnala Share Inviato: 28 Luglio 2008 xxx gotti Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Vieri Inviato: 28 Luglio 2008 Autore Segnala Share Inviato: 28 Luglio 2008 (modificato) si ma fate qualcosa, perchè mai la parola xxx e xxxxx deve essere censurata con le xxx? STE.FA NO E VINCEN.ZO ! ! ! ! ! ! ! PAROLE CENSURATE DAL FORUM! Modificato 28 Luglio 2008 da Vieri Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
nick rambone Inviato: 28 Luglio 2008 Segnala Share Inviato: 28 Luglio 2008 vieri invece di stare al com vieni dal pastaio , non posso perdere tempo Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
enricolido Inviato: 28 Luglio 2008 Segnala Share Inviato: 28 Luglio 2008 ha ragione, mi hai fatto andare e non c'eri, che uomo sei? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ynot Inviato: 28 Luglio 2008 Segnala Share Inviato: 28 Luglio 2008 chissà perchè non si può dire s t efano e vin c e nzo Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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