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Castano ... so che questa ti farà impazzire !!! :)

(personalmente sono un po' più ottimista sulle capacità di comprensione delle forze dell'ordine)

ATTENTI ALLA MOTO! LA CONFISCA E’ DIETRO L’ANGOLO…

 

Sono entrate in vigore nei giorni scorsi le modifiche al Codice della Strada (legge 168/2005), per lo più relative alla sicurezza nella guida di ciclomotori e motocicli. Al grido di “Mai più senza casco in motorino” e “Mai più in due sui cinquantini”, maggioranza e opposizione si sono trovate d’accordo nell’approvare in fretta e furia la nuova legge prima della pausa estiva del Parlamento.

Tra le novità, la confisca del mezzo nel caso in cui il conducente non indossi il casco o viaggi in due quando non previsto dal libretto di circolazione. Chi infrange il Codice della Strada perderà la proprietà del mezzo che, presumibilmente, finirà all’asta ed il ricavato sarà incassato dalla Pubblica Amministrazione.

Proprio su questi unici aspetti è stata incentrata la campagna (dis)informativa dei promotori della legge, cui i media hanno dato voce senza analizzare seriamente la portata delle modifiche introdotte nel Codice della Strada. Leggendo quotidiani e settimanali, ascoltando la radio o guardando la televisione, l’utente ha infatti ricavato una sola informazione: sarà confiscato il mezzo a chi va senza casco o in due sui “cinquantini”.

L’analisi superficiale e demagogica dei media non ha però individuato la vera portata delle modifiche al CdS introdotte dalla nuova legge. Il comma 2 sexies dell’articolo 213 prevede infatti la confisca “in tutti i casi in cui un ciclomotore o un motoveicolo sia stato adoperato per commettere una delle violazioni amministrative di cui agli articoli 169 commi 2 e 7, 170 e 171 del presente decreto legislativo o per commettere un reato”.

Cosa prevedono gli artt. 169, 170 e 171? Ad ascoltare le informazioni date dai media, solamente la guida senza casco, con casco non omologato o la guida in due o più persone. Niente di più sbagliato: sono infatti decine di casi in cui il mezzo dovrà obbligatoriamente essere confiscato. È disposta la confisca del ciclomotore o del “motoveicolo”, a prescindere dall’età del conducente, quando:

  • sui motocicli e sui ciclomotori a due ruote il conducente non ha libero uso delle braccia
     
  • sui motocicli e sui ciclomotori a due ruote il conducente non ha libero uso delle mani
     
  • sui motocicli e sui ciclomotori a due ruote il conducente non ha libero uso delle gambe
     
  • sui motocicli e sui ciclomotori a due ruote il conducente non è seduto in maniera corretta
     
  • sui motocicli e sui ciclomotori a due ruote il conducente non regge il manubrio con entrambe le mani (ovvero con una mano in caso di necessità per le opportune manovre o segnalazioni)
     
  • sui motocicli e sui ciclomotori a due ruote il conducente procede con la ruota anteriore sollevata
     
  • sul ciclomotore è trasportato un passeggero quando ciò non è consentito.
     
  • sui motocicli e sui ciclomotori a due ruote il conducente trasporta passeggero non seduto in modo stabile ed equilibrato, nella posizione determinata dalle apposite attrezzature del veicolo
     
  • il conducente di ciclomotori o motocicli a due ruote si fa trainare
     
  • il conducente di ciclomotori o motocicli a due ruote traina un altro veicolo
     
  • sui motocicli e sui ciclomotori a due ruote il conducente trasporta oggetti non solidamente assicurati
     
  • sui motocicli e sui ciclomotori a due ruote il conducente trasporta oggetti (o animali custoditi in apposita gabbia o contenitore) che sporgono lateralmente rispetto all'asse del veicolo oltre i cinquanta centimetri
     
  • sui motocicli e sui ciclomotori a due ruote il conducente trasporta oggetti (o animali custoditi in apposita gabbia o contenitore) che sporgono longitudinalmente rispetto alla sagoma di esso oltre i cinquanta centimetri
     
  • sui motocicli e sui ciclomotori a due ruote il conducente trasporta oggetti (o animali custoditi in apposita gabbia o contenitore) che gli impediscono o limitano la visibilità.
     
  • sui motocicli e sui ciclomotori a due ruote il conducente trasporta animali non custoditi in apposita gabbia o contenitore
     
  • durante la marcia, i conducenti e gli eventuali passeggeri di ciclomotori e motoveicoli non indossano il casco, quando obbligatorio
     
  • durante la marcia, i conducenti e gli eventuali passeggeri di ciclomotori e motoveicoli non tengono regolarmente allacciato il casco, quando obbligatorio
     
  • durante la marcia, i conducenti e gli eventuali passeggeri di ciclomotori e motoveicoli indossano un casco non omologato, quando obbligatorio
     
  • il numero delle persone sui motoveicoli (tutti e non solo i motocicli), anche in relazione all'ubicazione dei sedili, supera quello indicato nella carta di circolazione.
     
  • si guidano motoveicoli destinati al trasporto di persone, che hanno un numero di persone e un carico complessivo superiore ai valori massimi indicati nella carta di circolazione

Certamente la "linea dura" voluta dal legislatore è in buona parte condivisibile quando si tratta di persone che viaggiano senza casco o con casco non omologato, quando il conducente del motoveicolo impenna, quando si viaggia in più persone rispetto a quanto previsto dal libretto.

Il testo però non brilla per chiarezza e lascia alle forze di Polizia ampia discrezionalità sull’applicazione della norma. Ad esempio, è prevista la confisca se “il conducente non regge il manubrio con entrambe le mani (ovvero con una mano in caso di necessità per le opportune manovre o segnalazioni)” o se “non è seduto in maniera corretta”.

Un conducente che solleva la mano per muovere la visiera del casco (magari appannata), che si gratta (magari è entrato un moscerino nell’occhio o prude il naso), che sposta la gamba dalla pedalina (per sgranchirla) o che si alza sulla sella (per evitare una buca)… mille situazioni in cui un agente di Polizia troppo fiscale potrà confiscare il mezzo.

Dove sono definite nel Codice della Strada le manovre “opportune”? Qual è la posizione di guida “corretta”? Chiunque ha guidato una moto per più di 10 minuti sa che, nell’arco di un viaggio anche breve, non è raro effettuare uno qualunque dei gesti sopra descritti, senza per altro arrecare pericolo alla circolazione, a sé stessi e agli altri utenti della strada.

E le famose “dita a V” con le quali i motociclisti di tutto il mondo si salutano milioni di volte ogni giorno? In Italia non sarà più possibile farlo, perché il saluto comporta una manovra “pericolosissima” (togliere il braccio dal manubrio per un secondo) e tale da portare alla confisca del mezzo.

Andare a fare la spesa e “appendere” la borsa al gancio che c’è sugli scooter, sarà ancora possibile? Un fiscale agente delle forze dell’ordine potrebbe non considerare “non solidamente” assicurato” l’oggetto e confiscare il veicolo. Oppure, il passeggero potrebbe spostarsi per qualche attimo dalla propria posizione di guida (la sella di alcuni mezzi non è l’ideale per le terga… oppure potrebbe semplicemente voler riguadagnare la posizione dopo una frenata/accelerazione) e il motoveicolo potrebbe essere confiscato. Chi spiegherà alle ff.oo. che talvolta, quella posizione “cxxx fuori” aumenta la sicurezza di una curva percorsa in moto, anche a velocità legali?

Il comma 2 sexies prevede inoltre la confisca del mezzo quando “viene commesso un reato adoperando un ciclomotore o un motoveicolo”. La confisca avviene immediatamente, anche se possibile condanna arriverà dopo anni? E se l’autore del (presunto) reato venisse assolto, come potrà essere restituito un mezzo già venduto all’asta?

E’ banale osservare che il legislatore, scrivendo questo articolo, aveva probabilmente in mente il purtroppo classico scippo: se usi il ciclomotore per una rapina, viene confiscato. L’articolo però non specifica la tipologia di reato: si avrà il sequestro non solo in caso di reati gravi procedibili d’ufficio (omissione di soccorso, fuga, omicidio colposo, …) ma anche in caso di reati quali le lesioni

colpose, anche di lieve entità.

Una moto e un’auto si scontrano ad un incrocio, i conducenti di entrambi i mezzi riportano ferite lievi. Il conducente dell’auto querela per lesioni colpose il conducente della moto. Se l’incidente è avvenuto anche solo con l’1% di concorso di colpa del conducente della moto, il mezzo viene confiscato.

Scenario ancora più pessimistico: un’auto “brucia” uno stop ed investe un motociclo. Il guidatore dell’auto scende e dichiara di voler querelare il motociclista per il “colpo di frusta” che ha subito, a meno che il motociclista stesso non firmi la constatazione amichevole di incidente dove la ragione è inequivocabilmente dell’automobilista. Che fare? Certo, il motociclista può rifiutarsi e

chiamare le ff.oo., che rileveranno i dati dell’incidente. Nell’80% dei casi si riuscirà a dimostrare che la colpa è dell’auto, ma nel restante 20% dei casi? Il rischio di confisca è elevato.

Si aprono scenari inquietanti: conducenti d’auto poco onesti che, in caso d’incidente anche con torto, minacciano il conducente del mezzo a due ruote. In fin dei conti, l’automobilista che risulta leggermente ferito non ha nulla da perdere a non firmare il CID: a rischiare la confisca del mezzo è solo il motociclista.

Infine è importante rilevare l’enorme disparità di trattamento tra chi guida un mezzo a due ruote e chi guida un’auto.

Il casco per la moto è l’equivalente della cintura di sicurezza per l’auto: perché non è prevista la confisca dell’auto per chi viaggia senza cintura di sicurezza?

Il Codice della Strada prevede che sul manubrio siano tenute entrambe le mani, così come entrambe le mani vanno sul volante dell’auto in movimento: perché non è prevista la confisca dell’auto per chi guida con una mano sul volante e l’altra fuori dal finestrino o impegnata a tenere il telefonino?

E’ possibile trasportare 10 persone su un’auto omologata per 5 rischiando la multa o al più il sequestro del mezzo: perché per ciclomotori e motocicli è prevista la confisca?

Un’auto che trasporta carichi non solidamente ancorati, sporgenti ed in genere pericolosi non può essere confiscata: perché un mezzo a due ruote sì?

Ancora una volta il legislatore è partito da un obiettivo sacrosanto e condivisibile (aumentare la sicurezza in strada), arrivando ad una legge nata male e scritta peggio. Non c’è proporzione tra l’illecito e la sanzione. Guidi con una mano? Ti tolgo il mezzo. Hai dimenticato di allacciare il casco? Confisca della moto.

Gli utenti dei mezzi a due ruote sono da sempre una categoria di serie B, basti pensare ai guardrail “ghigliottina” che l’Europa smantella e l’Italia installa a tutto spiano; oppure basti pensare alle tasse e ai pedaggi autostradali che gravano sulle “dueruote”, proporzionalmente più alti rispetto alle autovetture. Con la nuova legge, la serie B diventa un miraggio: gli unici utenti tutelati diventano le automobilisti.

Acquistare una moto nuova con il rischio di “regalare” migliaia di euro alla Pubblica

Amministrazione? No grazie.

COSA CHIEDIAMO?

Che la legge attuale sia eliminata o, comunque, rivista in larga parte. Il sequestro (non la confisca!) del mezzo, unito alle sanzioni e al ritiro del permesso di guida, è un deterrente efficace purché le norme siano fatte rispettare. Le norme devono prevedere una punizione proporzionale all’illecito commesso e la confisca del mezzo è certamente sproporzionata. Sarebbe accettabile, ad esempio, la confisca nei casi particolarmente gravi (utilizzo del mezzo per scippi e rapine, recidiva nella violazione), mentre violazioni minori dovrebbero essere punite con semplici sanzioni pecuniarie.

Se davvero i provvedimenti sono stati presi per una maggiore sicurezza sulle strade, andrebbero inoltre estesi a tutte le categorie di utenti della strada nei casi di violazioni analoghe. Un’auto usata per una rapina deve essere confiscata al pari di un mezzo a due ruote, ad esempio.

Infine, chiediamo che i proventi derivanti dalle sanzioni (e dalla vendita all’asta dei mezzi confiscati) siano davvero utilizzati per migliorare la sicurezza stradale. Una relazione annuale redatta da ogni comune dovrebbe dare conto puntualmente degli introiti derivanti dalle sanzioni e degli interventi effettuati per migliorare la sicurezza. Asfalto, guard-rail, segnaletica… gli interventi da fare non mancano di certo!

 

Massimo Cavazzini

[email protected]

http://www.maxkawa.com/moto

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Tra le novità, la confisca del mezzo nel caso in cui il conducente non indossi il casco o viaggi in due quando non previsto dal libretto di circolazione. Chi infrange il Codice della Strada perderà la proprietà del mezzo che, presumibilmente, finirà all’asta ed il ricavato sarà incassato dalla Pubblica Amministrazione.

 

Ecco caro Anlan, io non indosso il Casco e tu Stato mi confischi la moto e la vendi all'Asta? ecco un altro attentato alla Costituzione.

 

forse sono stato mal compreso per quella storia di essere contrario al casco che scrissi qualche tempo fa. a me quello che mi fa incaxsare è che lo Stato debba obbligarmi a fare una cosa quando lo stesso stato non garantisce la mia incolumità ne i miei diritti in una enorme maggioranza di casi.

 

facciamo alcuni ragionamenti sui 'disturbi' e i rischi causati dal casco:

 

1)-Riduzione notevole della visuale laterale. Si possono "avvertire" oggetti provenienti anche da 90° lateralmente solo senza casco. Ciò è fondamentale quando si è in prossimità di incroci o sorpassando, sorvegliando con "la coda dell'occhio" la possibilità di collisioni laterali.

2)-Forte riduzione della sensibilità uditiva alle segnalazioni acustiche. Questa riduzione è aggravata dal rimbombo nel casco delle vibrazioni e dei rumori tipici di un motoveicolo.

3)-Grave affaticamento della fronte e degli zigomi che devono reggere dall'interno l'impatto del casco contro la faccia, quando questo è spinto dal vento e dei muscoli del collo, che devono sovraffaticarsi per il maggior "effetto vela" di una testa resa più grande dal casco.

4)-Surriscaldamento della testa per scarsa ventilazione, con possibili "colpi di calore" e perdita di coscienza.

5)-Effetto "panna" dovuto alle visiere di plastica dei caschi, che essendo sedi di microscopiche graffiature e microfratture dovute alla polvere od alla dilatazione termica, diventano opache come un velo di latte bianco, quando sono colpite da fari abbaglianti di altri veicoli. Le posso assicurare che NON si vede più NULLA!

Senza contare che il casco "integrale", come le cronache insegnano, si è rivelato un ottimo espediente per celare criminali e killer. A nessuno dei "grandi luminarî del Diritto" è venuto in mente che il casco integrale vìola sfacciatamente le vigenti (ed antiche) leggi contro il camuffamento dei connotati e del riconoscimento?

 

A cosa mi serve l'essere maggiorenne, se non posso rompermi la testa (la mia, è chiaro) a mio piacere e rischio? É come imporre che un alpinista scalatore si avvolga in un materasso prima di ogni scalata!

 

La verità è che il problema invece riguarda le spese che il S.S.N. (e la comunità dei contribuenti) si accolla per il mio ipotetico infortunio, mi sembra chiaro che il casco può fare ben poco, specie con gli ultimi risultati statistici abbastanza controproducenti.

 

Che fare? Semplice: sostituire l'obbligo del casco con quello sull'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni del guidatore. In questo modo è finalmente rispettata l'autodeterminazione di un maggiorenne di mettersi o non mettersi caschi e cinture, secondo la propria convenienza ed opportunità, scaricando sull'assicurazione (privata) sugli infortuni il peso sociale (pubblico) del danno.

 

andando avanti col pugno duro tra maximulte e sequestri si va solo verso la dittatura (e quasi ci siamo....). poi dove si arriverà?che se non paghi la tassa sui rifiuti o non hai i soldi per pagare una bolletta ti confiscano casa? la verità è che questo non è uno stato di diritto e la storia del casco è solo la punta dell'iceberg.

Modificato da castano_chiaro
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NAAAAAAAAHHHHH !!!

 

Dai castano ... mi aspettavo da te una battuta divertente ma non pensavo davvero avessi ragionato seriamente sui "contro" del casco.

Il casco serve ed è un accessorio di sicurezza tanto quanto altri organi della moto: potrei dirti che andare in giro con le gomme lisce assicura, sull'asciutto, una maggiore aderenza data la maggiore dimensione dell'impronta a terra. Ma ovviamente è una scemenza per la circolazione quotidiana.

 

Sull'affaticamento degli zigomi ed il surriscaldamento della testa mi sono davvero sbellicato.

 

Comunque hai dimenticato che senza casco un bell'insetto grosso preso in piena faccia (diciamo a 80 all'ora su strada statale) ti fa un male che ti fa rimpiangere di non aver messo il casco.

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(leggete l'articolo alla fine del mio post)

 

indubbiamente su alcuni 'punti' dell'articolo di legge c'è da ridere, tuttavia questa cosa mi ha sempre fatto inalberare. molti leggendo anche il mio altro intervento pensano che io sia uno scapestrato sulle 2 ruote (lo ero), ma ne faccio solo una questione di principio.

 

io odio gli 'obblighi'. un esempio cretino. io 2 anni fa andando scalzo in spiaggia mi sono beccato un ago nel piede. ho vissuto momenti drammatici poichè tra Hiv e soprattutto Epatite B non si scherza. bene, lo stato allora dovrebbe obbligare tutti ad andare a piedi coperti sulle spiagge? perchè sai se ti becchi un epatite o l'hiv sono caxi amari per la spesa pubbica!

 

sono paradossi, ma l'obbligo è una cosa molto diversa dalla responsabilità.

 

perchè ad esempio quello stato che confisca la moto a chi è senza casco non provvede ad esempio a vietare gli alcolici ai minori? a bloccarne la vendita come avviene in Inghilterra dopo le 22?

 

quanti motociclisti col casco vengono ammazzati da guidatori ubriachi ad esempio?

 

ti faccio un altro esempio. hai mai fatto caso al guard-rail delle autostrade e tangenziali? è una ghigliottina. se ci vai su col collo dopo una caduta dalla moto ci rimani decapitato, casco o no. bene, anzi male, la rete autostradale italiana da trapani a bergamo è tutta cosi'!

 

leggi e leggete questo articolo:

 

Nel 2.010 dovremo dimostrare alla C.E. una diminuzione delle vittime della strada del 50%.

 

Cosa faremo? Nasconderemo i motociclisti tagliati a pezzi e gli automobilisti infilzati dai “moderni” guard-rail a tripla onda?

 

Mentre nei Paesi civili i guard-rail ghigliottina vengono tolti, in Italia vengono installati in ogni dove e, incredibile a dirsi, quelli che vengono chiamati “moderni” (i tripla onda), sono molto più pericolosi di quelli di 50 anni fa, comportandosi come ghigliottine per i motociclisti ed arieti per gli automobilisti.

 

Ogni anno nel nostro Paese oltre 1.500 (m i l l e c i n q u e c e n t o !!!) motociclisti vengono uccisi, decapitati ed amputati, da guard-rail assurdi, pali di metallo in esubero (segnali, pubblicità, lampioni), muri a spigolo, posti ai margini della strada ed all’esterno di ogni curva. Se degli ingegneri fossero pagati per fare strade pericolose non riuscirebbero ad esser più bravi! L’assurdo è che sia le cause di incidenti che le cause di lesioni vengono attribuite sempre agli utenti e alla velocità; ma sia i piloti che i veri esperti di prevenzione sanno che è una colossale…presa per i fondelli!…

 

E’ ORA DI DIRE BASTA!

 

In Italia abbiamo le strade più pericolose d’Europa, spesso costruite con incompetenza (basti pensare ad alcune rotatorie) ed uno standard di sicurezza bassissimo (“tecnologia” del 1950!) La ciliegina sulla torta? Per renderle più “sicure” (e soprattutto più redditizie) si posizionano limiti assurdi ed autovelox utili solo a sanare i bilanci comunali. Pagato il “bollo”, gli utenti sono carne da macello…Vergogna!

 

in pratica se dicido di andarmi a fare una camminata in primavera a filo di gas con la mia harley davison vengo fermato e mi viene confiscato il mezzo ma se rimango decapitato dal guard-rail o infilzato su un paletto o becco un segnale posto ad 'altezza uomo' rimanendo mutilato o menomato a vita questo rientra nella normalità. bene bravi bis!

Modificato da castano_chiaro
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