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Il Gene Egoista


MALANDRINO

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Noi siamo macchine da sopravvivenza, robot semovomenti programmati ciecamente per preservare quelle molecole egoiste note sotto il nome di GENI

 

Purtroppo questa è per me una verità che, anche conoscendola da anni, non cessa mai di stupirmi, non riesco ad abituarmici del tutto.

 

Aspettatevi poco aiuto dalla natura biologica.

 

Abbiamo questo bisogno di insegnare alle persone la generosità e l'altruismo perchè siamo nati e predisposti geneticamente all'egoismo.

 

A differenza degli animali noi abbiamo un qualcosa che ci tortura e ci si ritorce contro: l'essere dominato da una cultura e da influenze apprese e trasmesse.

Una persona è detta altruista se si comporta in modo da aumentare il benessere di un'altra persona a spese del proprio, mentre un atteggiamento egoista è esattamente l'opposto!

 

Tirate voi le conclusioni.

 

In una specie umana , i singoli membri, se sono pronti a sacrificarsi per il benessere del gruppo , possono avere meno probabilità di estinguersi di una societa che che mette davanti a tutto il proprio interesse egoistico.

 

tirate voi le conclusioni.

 

La nostra intelingenza ci permette di non estinguerci, malgrado il nostro "geneticamente predisposto" egoismo a discapito di altre forme di vita non altrettanto evolute come noi.

 

UN MECCANISMO DIABOLICO DI AUTODISTRUZIONE INCESSANTE!

 

Solo così possiamo evitare la nostra estinzione.

 

Cosa centra tutto questo con i capelli?

 

Che geneticamente siamo destinati a perderli, e il nostro egoismo-egocentrismo non può e non riuscirà mai a permettere di accetarlo........

.......sarebbe come accettare la nostra estinzione!

 

con affetto, ma non troppo.......

....il silenzioso sofferente Malandrino

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se la specie animale non fosse egoista non sopravviverebbe affatto

hai mai visto un predatore cedere il suo pasto ad un altro solo perchè questo era affamato più di lui ?

è l'egoismo che permette la sopravvivenza,è inevitabile

la nostra intelligenza dici che ci eviterà l'estinzione,ne sei sicuro?

penso che tu sappia che le due entità che sopravviveranno più a lungo a discapito di qualsiasi disastro ambientale(causato probabilmente dalla nostra intelligenza) sono i ratti e gli scarafaggi,sono anche loro premiati dall'intelligenza?

...mmmm...magari dal caso

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i Ratti sono molto resistenti,ecco perchè sopravvivono,e ovviamente si adattano

 

sono usati perchè sono mammiferi,

perchè il loro genoma per quanto magari possa sembrare assurdo è molto molto simile al nostro

è ben caratterizzato,nel senso che è noto

perchè si riproducono velocemente

costano poco

sono facili da "mantenere"

 

inoltre l'intento è se possibile di usare meno animali possibile e se è proprio necessario di usare,dove possibile,animali meno complessi,tra virgolette meno coscenti,sempre dove possibile invertebrati o rane,e in sequenza topi e ratti,conigli

si cerca di evitare altre specie come cani e scimmie

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lady per quanto riguarda gli animali credo, tu abbia scambiato l'egoismo per lo spirito istintivo di sopravvivenza,ovviamente come per gli uomini anche loro subiscono la legge del piu' forte ,ma cio' e' scritto nell'albero della vita nelle leggi che regolamentano la natura e l'universo,

amo troppo gli animali,morbosamente i gatti ,essi possono insegnare molto all'uomo.

La natura e gli animali sono lo specchio di dio ,nel senso che essi rispondono istintivamente alle istanze ataviche dettate da madre natura e quindi da dio,si dice che l'uomo e' l'unico animale dotato di intelletto infatti e' anche l'unico virus capace di spezzare le catene delll'ecosistema.

L'animale uccide per necessita' l'uomo solo per rimpinzarsi

E non mi venite a dire che la carne' e' un alimento fondamentale,perche' non l'ho mai mangiata e sono sano,alto e grosso come un pesce... (cioe' come uno squalo... :fischietto: )

xxxxx PER natale e capodanno NIENTE carne...(IO CE PROVO) :fischietto:

P.S.forse sono uscito fuori discussione...ma quando si parla di animali mi sento ululare dentro :gatto:

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L'egoismo è una forma razionale del volere,è un possedere a tutti i costi,lontano da uno spirito di conservazione ovvero istinto.

Non si può definire l'atteggiamento del carnivoro descritto da Lady come una innata "volontà" del far del male o come un atteggiamento che l'animale può oggettivare,è una necessaria sopravvivenza.

Non può definirsi la sussistenza come un egoismo non centra nulla.

L'egoismo deriva dalla cultura umana che generalmente identifica un comportamento tendente al proprio soddisfacimento a discapito di altri.

Ovvero c'è la volontarietà e consapevolezza dell'atto egoistico.

Proprio questa conoscenza del sè che rende l'egoista una figura negativa mentre la sussistenza e sopravvivenza una primordiale innocenza.

L'istinto proprio in quanto lontano da logiche raziocinanti non può essre inserito in una scala di valori per cui si possa dire che la natura è cattiva.

La Natura è natura, l'egoismo come qulsiasi valore di identificazione sociale è un giudizio umano nato proprio dal suo distaccamento con ciò che è natura e come connubbio con il sociale.

Quindi l'egoismo non sta alla base dell'andamento naturale delle cose.(per fortuna)

E' solo la mente umana che cerca di esserlo.( sostenendo che la natura è violenta ,che l'uomo è egoista e 1000 altre str... di questo tipo nel tentativo di giustificare 4000 anni di e(in)voluzione).

Se si accettano le regole naturali del mondo si accetta lo spirito dell'esistenza di un globo non di un individuo e nellla pluralità delle vite interdipendenti non c'è spazio per un umano egoismo.

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non sono d'accordo

egoismo non è volontà di danneggiare altri,ma volontà di favorire solo se stessi

l'istinto di sopravvivenza è egoismo in ambito animale,il leone che cattura la preda se ne sfama finchè è sazio e lascia il resto agli altri componenti del branco perchè pensa giustamente prima di tutto alla sua necessità

l'uomo ,in quanto animale,è "dotato" di egoismo per natura,ma in quanto animale pensante,applica egoismo anche ad altre "attività" che non siano prettamente vitali e atte alla sopravvivenza,e qui va a danneggiare e a limitare la libertà altrui,e ha comportamenti discutibili,ma è un'altra storia

non dovete pensare alla parola egoismo inteso come sentimento umano allargato ad ogni aspetto della vita,ma come necessità di dare ascolto prima di tutto alle prorie esigenze per non soccombere

allora capirete il mio pensiero

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Assolutamente errato pensare che l'egoismo possa essere direttamente proporzionale allo spirito di sopravvivenza.

 

Tendenzialmente l'egoismo si manifesta in persone geneticamente fragili, che usano questo sentimento egogentrico per arricchire un qualcosa che non otterrà mai.

 

Lo spirito di sopravvivenza, tanto più in persone dotate d'intelligenza(come si definisce l'uomo) è spinto da un istinto di evoluzione della specie.

 

Per quanto mi riguarda siamo solo strumenti geneticamente egoisti, riusciti ad evolverci grazie all' intelligenza, che ingiustamente usiamo come macchina demolitrice.

 

 

Con un commodorre 64 siamo arrivati sulla luna.......Con un pentium 4 è nato windows xp! Qualcosa non deve aver funzionato!

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stiamo parlando di esseri viventi,non della specie uomo in particolare

chi pensa per se' e sostenta se stesso vive,chi no ,muore,punto

 

REALITY ESEMPIO:

se tu fossi su un isola deserta con degli sconosciuti e trovassi poco cibo dopo giorni di digiuno che cosa faresti?

credo che te lo mangeresti tu,non penso proprio che lo divideresti,penseresti a restare vivo tu e a tenerti in forze finchè non arrivano soccorsi

sono sicura di questo

 

non fate discorsi filosofici

ognuno pensa ad accaparrarsi la sua preda

è come l'istinto dei cani e dei gatti che ogni volta che dai loro da mangiare si strafogano se non glielo dosi,perchè nel loro dna c'è scritto"magna più che puoi e non dividere con nessuno, difendi la tua razione e cerca di accaparrarne finchè puoi, perchè non sai quando mangerai di nuovo"

 

 

non tirate fuori storie sulla razionalità dell'egoismo

perchè chi più chi meno tutti siamo egoisti,è innato,non razionale

si può attenuare solo perchè siamo esseri pensanti,ma non si può eliminare,è nel codice genetico

e poi è giusto essere un po' egoisti

ve lo dice una che per scarso egoismo spesso se la prende in quel posto

essere egoisti a volte è necessario,sacrificarsi sempre per gli altri e pensare sempre prima alle altre persone non è sempre la scelta giusta

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Senza andare nel personale, i tuoi esempi sono troppi estremi.

 

Parlo di egoismo appunto di sentimento.

 

La soppravvivenza di una qualsiasi specie, è dettata sopratutto dall'altruismo, Tant'è che i tuoi stessi esempi se sono la prova.

 

I ratti, gli aracnoidi e gli insetti che definisci non estinguibili, vivono in numerose collettività, hanno organizzazioni(vedi le formiche) che l'uomo non raggiungera mai.

 

Poi ovviamente ci sono le specie individualiste che cacciano e difendono da sole il proprio territorio, rispettando il più delle volte, ciò che non gli appartiene.

 

Nel caso umano il BENESSERE è definito come"propabilità di sopravvivenza", anche se l'effetto sulla reale prospettiva di vita o di morte è così scarzo da sembrare trascurabile.

 

Visto che il tema è stato aperto da me, mi permetto di dire che l'intento non era dimostrare se l'egoismo è virtù o difetto, volevo scrivere la mia assoluta certezza, che siamo corpi che permettiamo hai geni di esistere, che di noi non fanno ne previsioni, ne preparano progetti in anticipo, semplicemente esistono dentro di noi, è sono EGOISTI.

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Noi siamo macchine da sopravvivenza, robot semovomenti programmati ciecamente per preservare quelle molecole egoiste note sotto il nome di GENI

Il libro di Dawkins è davvero una perla. E non credo che il suo approccio, o la psicologia evoluzionistica in generale, restituiscano un essere umano meno sfaccettato o affascinante.

 

La questione, per come la vedo io è abbastanza complessa, come è complesso condurre la propria vita all'interno di un numero impressionante di relazioni, di avvenimenti, di "cose".

 

Perlando di animali e tornando al discorso del gruppo e dei singoli, comportamenti adattivi per preservare "il gruppo" in realtà nel mondo animale non esistono. Esistono comportamenti gruppali tesi a salvare se stessi (o i propri geni tramandati) che si dimostrano efficaci anche per il gruppo. ll fatto ad esempio che "le prede" si spostino in gruppi e non in modo solitario, non è un modo per preservare il gruppo, ma è un modo per ridurre la probabilità del singolo di essere catturato.

 

Tutti gli animali hanno sviluppato nella loro storia evolutiva comportamenti adattivi, semplicemente per il fatto che gli esemplari che li hanno messi in pratica sono sopravvissuti e hanno tramandato il loro patrimonio genetico con le "risposte buone" per quell'ambiente.

 

Per gli esseri umani è diverso, ma non troppo. Fatto salvo che la lotta per la sopravvivenza non è più quotidiana (almeno da noi), quella per la soddisfazione di alcuni bisogni lo puo tranquillamente essere. Vivendo in una società complessa, la variabile culturale è diventata una delle variabili fondamentali che guida le nostre azioni (e con culturale intendo anche morale individuale e collettiva) che e si mischia alle spinte piu elementari creando un quadro complesso.

 

Non essendoci più,una selezione naturale "brutale", le vie dell'evoluzione umana hanno preso, dal mio punto di vista, le strade piu disparate e le azioni e i comportamenti che vengono premiati dall'ambiente sono i più mutevoli.

 

L'egoismo è un comportamento che ci permette di soddisfare direttamente alcuni bisogni, ma che non incontra, in genere, l'approvazione sociale. L'approvazione sociale, per contro, potrebbe portare alla soddisfazione di altri nostri bisogni. L'altruismo funziona in modo piu o meno opposto, ma va considerando anche l'amor proprio che di solito ne guadagna. A questo proposito andrebbe considerato tutto il mondo dei valori e ci si dovrebbe chiedere in che modo entrano a far parte del comportamento adattivo, ma a questo punto davvero non si finisce piu.

 

Concludo questa filippica sconclusionata affermando semplicemente l'ovvio (per me), e cioè che le nostre azioni sono conseguenza di una vasta serie di bisogni (dove certo la spinta riproduttiva ha un grande valore, non foss'altro che è l'unica variabile "sicura" dell'evoluzione), la cui soddisfazione non puo essere contemporanea e totale e la cui natura è legata alle nostre funzioni primarie,alle nostre caratteristiche psicologiche, all'appartenenza ad una società culturalmente variegata in cui viviamo il presente ma pianifichiamo il futuro.

 

Trattare l'egoismo come una caratteristica genetica è forse un pò riduttivo e semplifica una condizione umana che vede un'insieme di spinte, a volte contraddittorie, che dirigono le persone lungo un percorso dalla direzione incerta.

 

scusate la lungaggine e perdonate le castronerie...ma sapete, l'ora è tarda.

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La sopravvivenza non è egoismo è VITA .Non si mangia per egoismo ma per vivere.

La natura può sembrare crudele ma non egoista.

Se la natura fosse egoista non ci sarebbe vita.

E come diceva Derrida la natura si fonda sul principio del controdono,ovvero proprio perchè (e va fatto in una macrovisione del mondo o addirittura dello spirito unico dicui si parla nella Veda) alla base della natura si sottintendono regole che rendono stabile un ciclo di vita ,come direbbe Niestche un "eterno ritorno",che rende stabile l'armonia delle cose.

Il leone mangia per poi diventare concime per le stesse gazzelle(faccio lo stesso esempio tanto per capirci).

il leone controdona alla gazzella che a sua volta controdonerà al leone e così via.

La natura non può essre capita solo nell'ottica della vita del carnivoro o del vegetariano della vittima o del carnefice ma nella sua interezza.

Se si coglie questa interezza questa regola latente del controdono allontana qualsiasi teoria che riscontra nella natura un gene comune di egoismo.

LA razionalità ovvero il tentativo di domare la natura rompe la legge del controdono e sovverte il naturale ciclo delle cose.

Per cui sopravvivere non è egoistico ma naturale INNOCENZA.

Il Sovrasopravvivere alla natura ,lontano da regole cicliche armoniose,è diabolico.

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