
MACCHIETTA
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xxxxx, buongiorno. Poco prima di Pasqua lessi il nome del Dottor Scuderi come pioniere nell'utilizzo delle cellule staminali per la ricostruzione della pelle ( Università di Roma). Vi riporto la nostro dialogo epistolare: > Egregio Dottor Scuderi, > > ho letto articoli che riguardavano la sua attività scientifica in ambito dermatologico, e tra questi, in particolare mi ha colpito molto l'ultizzo delle cellule staminali per la ricostruzione del derma, in soggetti con ustioni e cicatrici. > > Ho sofferto di acne 10 anni fa. > > Nonostante sia trascorso molto tempo, e nonostante gli innumerrvoli interventi di chirurgia plastica, il problema delle cicatrici esiste ancora. > > Non si tratta solo di un problema fisico, bensì psicologico, non indifferente. > > La mia domanda è sapere se le cellule staminali necessarie per la ricotruzione della pelle danneggiata, si possono impiegare anche nel mio caso. > > > > Con stima le porgo i miei più cordiali saluti. > > Buon lavoro, > Gentile Sig.ra xxxxxx, con riferimento alla Sua e-mail, sono spiacente di informarLa che le cellule staminali non possono risolvere il Suo problema. La prego di voler cortesemente contattare la mia segreteria telefonico che Le potrà fissare un appuntamneto per una eventuale visita al fine di poter risolvere il suo problema. La ringrazio ed invio i miei migliori saluti. > > Nicolò Scuderi
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VOLEVO FARVI LEGGERE QUSTO ARTICOLO: Uno studio rivela le possibilità in campo estetico del lipofilling, la tecnica che permette di riparare le ustioni e di colmare le rughe attraverso grasso. Il grasso non è solo un nemico da combattere, come quando si concentra negli odiati “cuscinetti”. Il grasso è anche una risorsa, una “miniera” da cui estrarre materiale prezioso in grado di riparare tessuti messi a dura prova da gravi traumi o, semplicemente, dal passare tempo. Sembra una lettura poetica, ma si tratta di un’interpretazione che ha invece tutto il conforto della scienza. A firmarla a quattro mani sono il prof. Marco Klinger, direttore della II Scuola di Specializzazione in Chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica e della Unità Operativa di Chirurgia Plastica II presso l’Istituto Clinico Humanitas, e il prof. Mario Marazzi, direttore del Centro Culture Cellulari dell’ospedale Niguarda. Insieme, i due specialisti hanno realizzato uno studio su tre gravi casi di pazienti ustionati, ottenendo risultati straordinari nel miglioramento delle cicatrici. Addirittura, solo due trattamenti di lipofilling – così si chiama la cura che utilizza il grasso del paziente, prelevato, “lavorato” e iniettato in un’altra sede – hanno determinato esiti incomparabilmente migliori rispetto a lunghe serie di interventi ricostruttivi. Per avere un’idea dei risultati si può pensare al caso di intere sezioni del volto, prima addirittura mancanti in seguito a ustione, che ritornano carnose, espressive, simmetriche. Chi non aveva più una porzione di labbra si vede “rispuntare” il vermiglio mancante, chi aveva una guancia ridotta a una specie di cuoio inespressivo torna ad avere tessuti morbidi e mobili. Attualmente in fase di pubblicazione negli Stati Uniti, lo studio getta anche le basi per un’applicazione estetica estremamente vasta e mai così solida. Professor Klinger, l’avrebbe mai detto che uno studio su gravi ustionati sarebbe stato di riferimento anche per le applicazioni più squisitamente estetiche? “In verità, siamo stati noi a ispirarci all’estetica, visto che il grasso autologo, cioè quello del paziente stesso, è stato utilizzato dagli anni Ottanta per attenuare le rughe. Sydney Coleman, l’americano che si può considerare l’inventore del lipofilling, ha iniziato allora e poi ha continuato a perfezionare questa pratica che appunto consiste nel prelevare il grasso dal paziente e di trasferirlo là dove occorre”. Come si preleva e come si trasferisce? “Si preleva con le piccole cannule normalmente utilizzate per la lipoaspirazione. Le sedi donatrici migliori sono nella regione attorno all’ombelico e sui fianchi. Una volta ottenuto il grasso, lo si centrifuga in modo da separarlo da trigliceridi, plasma e altri componenti del sangue. A questo punto, il grasso viene impiantato con piccoli aghi da chirurgia plastica nella regione interessata: se si deve curare una cicatrice all’interno della sua stessa superficie, se si deve riempire una ruga nel suo stesso solco”. Quali processi si verificano una volta che il grasso è stato impiantato nella nuova sede? “Gli esami condotti durante lo studio, cioè esami istologici e risonanze magnetiche nucleari, hanno evidenziato un’intensa rigenerazione dei tessuti. La nostra indagine è stata empirica e quindi non si è spinta alla formulazione di ipotesi sull’origine del processo, ma è inutile negare che il pensiero corre alle cellule staminali adulte presenti in grande quantità nel grasso”. E che effetto fa tutta questa rigenerazione su una ruga, ad esempio? “Le cellule si moltiplicano e quindi è come se i tessuti si riempissero. Per questo le rughe si attenuano fino a sparire, a seconda dei casi. E il bello, rispetto ad altre soluzioni come ad esempio l’acido ialuronico, è che si tratta di risultati permanenti, che non hanno bisogno di nuovi trattamenti dopo soli pochi mesi”. Per quanto tempo una ruga «scompare», con il lipofilling? “Innanzitutto, del grasso iniettato, una parte, pari circa al 20-30 %, si perde nei primi giorni dopo il trattamento. Il restante 70-80%, invece, entra stabilmente a far parte dei tessuti, e per di più ne stimola la rigenerazione. In sostanza, si porta indietro la lancetta dell’orologio di 6, 7, 10 anni, e da lì il tempo torna a scorrere in modo normale”. Le rughe sono gli unici problemi estetici trattati con il lipofilling? “No, tutt’altro. Il grasso è fondamentale per colmare la regione delle occhiaie, inestetismo «opposto» alle cosiddette borse sotto gli occhi e per aumentare il volume delle labbra, esili per natura o diventate più sottili per l’età. Ancora, il grasso è un alleato per migliorare gli esiti di interventi di chirurgia plastica mal riusciti, come ad esempio le rinoplastiche che lasciano un profilo ‘a scalino’. In questi casi, un po’ di grasso ben posizionato può dare nuova armonia al profilo”. Quanti lipofilling si possono fare in una vita? Ci sono dei limiti? “Nessun limite, si possono fare tutti quelli che servono, con l’unica condizione di avere a disposizione del grasso e infatti ci siamo trovati a imporre ad alcuni pazienti estremamente magri di metter su qualche chilo. Perché, se è vero che per i trattamenti estetici ne bastano pochissimi cc, per curare i gravi esiti da ustione ovviamente ne occorre di più”. Quali possono essere, secondo lei, i futuri impieghi del grasso in campo estetico? “La capacità di differenziarsi delle cellule staminali credo che suggerirà di provare il lipofilling anche per combattere la calvizie e i segni dell’acne che del resto – proprio come quelle da ustione - sono cicatrici”.
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Ciao Cristal! Non preoccuparti, dopo 10 giorni non si nota niente (o meglio si nota qualcosa ma in meglio: la pelle è più uniforme e pulita, più regolare). La metamorfosi avviene durante quel periodo, circa 10 gg appunto. Croste, pellicine varie, e quant'altro.. Non è comunque una passeggiata. La percentuale che avevo fatto io era al 35%... devi avere molta pazienza. Buona giornta!! Macc
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Rieccomi...dopo qualche settimana di latitanza, e umore altalenante...giorni in cui mi guardo e mi trovo carina altri giorni di piena depressione!!! Soprattutto da quando mi sta affiancando una collega nuova che ha una pelle di porcellana...non vi dico, fa rumore il pensiero che mi accompagna dalla mattina fino a sera... Vorrei vedermi da fuori per verificare come in realtà sono...se sono soltanto "sexxx" mentali o se oggettivamente il problema è grave come lo percepisco io. ------Scusate lo sfogo, ma ne avevo bisogno... Comunque, sto usando Abrado forte...pulisce la pelle, ma niente di che... Ho una domanda da fare alle ragezze: leggevo oggi un articolo circa il Maquillage correttivo, fatto a Milano presso l'Istituto di Scienze Dermatologiche del Policlinico . Lezioni di trucco gratis e il supporto di uno psicologo ed un dermatologo. Ci avete mai pensato? Lo avete fatto? Per chi ha chiesto info sul Tca, io l'ho fatto: 35% in combinazione con il lipofilling in anestesia totale. 10 gg a casa. Da vedersi un disastro: sembravo un pallone...terribile!!!!! Il risultato in effetti c'è stato: 10% + o -. Costo 1.500 Euro. a Salò (Bs). Un abbraccio forte a tutti...
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Scusa ma per che gg ti hanno chiamato? Quale gg si è liberato? Eì per me la domanda? Mi ha chiamato ieri sera per stasera.
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Eccomi di nuovo! E' un pò che non intervenivo. Oggi lo faccio per informarvi che andrò da Botti ( Salò - BS). Se vi ricordate quanto scritto tempo fa, io mi affido da lui da sempre: Gennaio 99: 1^ laser Co2 Agosto 99: Lipofilling Gennaio 00: 2^ laser Co2 Ottobre 2005: Tca 35% + Lipofilling Ad ottobre 2005, in realtà, avevamo programmato il 3^ laser Co2, ma una volta arrivata là non voleva farmi niente, ho dovuto insistere io affinchè mi mettesse nella sala operatoria facendomi qualcosa! (secondo lui non avevo bisogno di nulla, o forse perchè dopo tutti gli inteventi fatti non c'era + nulla di utile da fare). Prima di fissare l'appuntamneto, gli avevo inviato una e-mail, chiedendogli se nel frattempo fosse stato "inventato" qualcosa di nuovo in grado di aggiustarmi ancora un pò. La sua risposta è stata che, nonostante si ricordasse della mia situazione, anche grazie alle foto che ha in archivio, voleva vedermi. L'appuntamento era fissato per il 30 aprile, ma con sorpresa si è liberato un posto per stasera. Io chiederò chiarimenti su tutto quanto ho letto su questo forum, ovvero: il fraxel, la subcisione, le cellule staminali e lo spray che qualcuno ha nominato alcuni giorni fa..vediamo che mi risponde!! Mi fido di lui..Domattina poi vi riferirò. Baciotti, Mac
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Ciao a tutti!!! Vi leggo, continuamente, rimanendo in silenzio e sempre più dubbiosa... Mesi fa, mi sono stata da un dermatologo molto bravo, che ha al suo attivo (dichiara lui) la Melanie Griffi... Mentre gli raccontavo la trafila degli interventi ai quali mi ero sottoposta, dicendogli anche il nome del chirurgo, aveva, senza nessun timore dettata dall'etica professionale, parlato malissimo del chirurgo plastico al quale per ben 3 volte, mi ero rivolta facendomi operare..."Ma...se fosse venuta subito da me, signorina, e avrei dato risultati migliori, spendendo poco, etc..etc. ". Ha poi iniziatoa farmi vedere foto di pazienti in cura da lui, che effettivamente avevano ottenuto una guarigione quasi completa...(90%!!) E sapete con cosa? Solo ed esclusivamente con lo Yellow Peel, che deve in qualche modo inventato lui. .................................................... Provare per credere? Qualcuno di voi lo ha mai provato? Ah...qualcuno di voi ha mai provato una crema / gel chiamata "Maderma"? Viene dagli Usa, è a base di cipolla, pizzica un pò, e dicono, nei vari forum letti, che sia quasi miracolosa sulel cica. Io ne ho provato un tubetto, poi è arrivata l'estate e ho interrotto, e da allora non l'ho più ripresa. Qualcuno di voi l'ha mai provata? Baci, Macc
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- contattami pure!!! Se posso darti una mano...volentieri
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Ciao! Il grasso mi è stato tolto dalla pancia ( 2 piccioni con una fava!), l'intervento vero e prorpio dura circa 30 minuti, prima c'è una sorta di "raffinamento" del grasso che ti tolgono, la definizione delle zone da colpire, etc..Non è necessaria l'anestesia. Ma quando esci esci ORRIBILE!!!! hai la faccia gonfia, gonfia, sembri un palloncino pieno d'aria ( 3/4 gg. per ritornare alal normalità, e un livido abb. fastidioso e doloroso sulla pancia). Sì, i risultati definitivi parziali sono rimasti, in percentuale non so dirti, ma sicuramente dei miglioramenti ci sono stati e putre rimasti..tieni presente che un pò di grasso viene riassorbito. Ciao, Macc
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Sì, il medico di Salò si chiama Botti ..Lo conosci? Gli interventi sono costati circa 1.500 Euro cad. uno, eccetto il lipofilling che hai tempi costò 400 ( il primo lipo. l'ho fatto senza comnbinazioni di altri interventi). L'ultimo lipofilling l'ho fatto a fine 2004. Poi mi sono fermata. Fortunatamente le mie cica non sono profonde ( questo a detta di Botti...io non la penso così!), non so dirti quindi se faccia meglio a quelle superficiali piuttosto che alle altre ( riflettendo però, i vantaggi maggiori si dovrebbero avere per quelle più profonde). All'inizio di quest'anno sono andata da un dermatologo molto bravo, che mi proponeva lo Yellow peel, mi ha mostrato le foto di alcuni pazienti del "prima" e "dopo", con risultati strabilianti. Non so se sia possibile, se le fotografie fossero reali...Boh!! Sta di fatto che mi ha invogliato molto. Il prossimo intervento importante e invasivo, lo farò quando ci sarà la certezza di qualcosa di veramente efficace... Se ripenso a quanto stavo male dopo i vari interventi...un male sia fisico, ma soprattutto uno stress psicologico pesante. Credo se sappiate un pò tutti degli stati d0'animo che si vivono. Un abbraccio!!!
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Ciao a tutti!! Sono nuova del forum, ma veterana per il problema che trattate. Ho 31 anni, ho sofferto di acne nel 97, è durata solo 3/4 mesi, ma era una forma grave "nodulo cistica", che ha lasciato ricordi sul mio viso e segni indelebili a livello psicologico. il mio iter per migliorare è stato: 2 laser co2, 1 lipofilling, 1 tca + lipofilling. Ho fotografie che dimostrano i notevoli miglioramenti, ma il risultato non mi convince fino in fondo. Ho fortunatamente un chirurgo molto bravo di Salò (BS), che addirittura non voleva farmi l'ultimo intervento, per lui andavo bene ( ho dovuto convincerlo!). Ora è dal 2005 che sono ferma. Aspetto, piena di speranze che venga una scoperta rivoluzionaria ( sentivo parlare dell'impiego di cellule staminali per ricostruire il derma danneggiato in una università di Roma). Sperem!!! Saluti a tutti, STE ESITI DI ACNE L’acne si manifesta con la pubertà con l’aumento degli ormoni sessuali che favorisce la produzione di grassi. I pori della pelle chiusi da cellule necrotiche accumulano i grassi determinando i cosiddetti punti neri . La situazione peggiora per la presenza di microbi con arrossamenti e infezioni , abuso di saponi, (lavaggi troppo frequenti ed energici), pomate grasse, trattamenti abrasivi. Inoltre la pratica di schiacciare i brufoli è responsabile di solchi sulla superficie della pelle sempre più profondi ed evidenti, ricettacolo di virus e batteri. “Sulle cicatrici dell’acne” dice Bacci, “ finora trattate con dermoabrasione, con peeling chimici aggressivi e con l’acido retinoico con buoni risultati, l’isoforesi garantisce gli stessi risultati ma con minore “aggressività” e piu veloci tempi di recupero. Il trattamento isoforetico rispetto agli altri più cruenti, non lascia infatti evidenti tracce solo un lieve rossore che scompare dopo poche ore”. Il trattamento prevede 10- 15 5 sedute all’anno alla quale faranno seguito dei “richiami” di mantenimento.