Salve, ho 43 anni e finora posso dire di non aver avuto grossi problemi di capelli se non negli ultimissimi anni. Sicuramente in molti specie i più giovani) pensando ad un ultraquarantenne che perde un po' di capelli crederanno che in fin dei conti ad una certa età non importi più nulla, che è perfettamente normale. Il realtà il disaghio può essere sempre lo stesso, anzi, magari per chi è stato abituato per più tempo ad avere tutti i capelli (o quasi) può essere un bel problema. Premetto che dai 16 anni in poi ho sempre portato i capelli da lunghi a molto lunghi, e dicendo questo intendo dai 15 cm. minimo fino anche a 30 cm. di lunghezza (mai fatto la coda né trattamenti particolari, sempre "slegati" diciamo). Fino a circa 30 anni non ho avuto nessun tipo di problema, attaccatura frontale perfettamente normale e folta. Poi col passare degli anni *molto lentamente* è iniziato un leggerissimo arretramento nelle tempie (ma assolutamente trascurabile e nella norma). Solo negli ultimi 2 o 3 anni, cioè dopo i 40 anni, questo arretramento è diventato molto marcato nelle tempie, con un leggero diradamento. Ma la linea frontale, che è sempre stata un po' alta, è ancora definita. Questa è la mia situazione attuale grossomodo. Quello di cui volevo parlare però riguarda altro, cioè la distinzione dei vari problemi di capelli. Quello che intendo dire è che non capisco certe distinzioni che vengono fatte, cioè perché l'aga venga definita un problema come se fosse una sorta di patologia, ed invece la stempiatura viene definita "fisiologica". Secondo me si tratta in entambi i casi di eventi fisiologici, quando questi sono legati alla genetica di un individuo. Ci sono solo vari gradi di perdita dei capelli, ma non capisco il limite di cos'è fisiologico e cosa non lo è. Anche chi perde tutti i capelli perché è geneticamente predisposto li perde in modo fisiologico, perchè è scritto nel suo codice genetico, proprio come chi si stempia progressivamente, o chi si stempia poco, o per nulla. In tutti questi casi si tratta di eventi fisiologici, e questo quando non si tratta di patologie vere e proprie ovviamente. Altro aspetto, io credo che la perdita dei capelli (totale o parziale) tra i maschi sia quasi una certezza, infatti sfido chiunque ad osservare quelli che hanno superato i 50 anni e che non hanno *in assoluto* nessun problema di capelli. Saranno 1 su 30 forse a dire tanto quelli che non hanno nemmeno un minimo accenno di stempiatura? Quindi anche in questo caso secondo me praticamente tutti siamo destinati a perderli almeno in parte, arrivati ad una certa età, anche se con modalità ed evoluzione totalmente diverse. Quello che cambia è chi li perde prima e chi più tardi, chi ne perde molti e presto, e chi riesce a preservarne un po' fino ad una età avanzata.