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Johnny01

Salusmaster User
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  1. Ma ho parlato con un dermatologo, e soprattutto ho constatato di persona che più spesso li lavo più sebo viene prodotto, ed è così proprio a causa del lavaggio frequentissimo. Non ho bisogno di essere un dermatologo per accorgemene perché lo vedo da solo questo, dato che è molto evidente. Tutto ciò che è eccessivo è sempre sbagliato. Se io arrivo a lavarli tutti i giorni dopo un po' di tempo ho alla sera la stessa quantità di sebo che prima avevo quando me li lavavo sempre in 2 o 3 giorni. Questo perché vengono stimolate all'inverosimile le ghiandole sebacee, con tutte le conseguenze del caso. E allora sì che sono costretto a lavarli di continuo, tutti i giorni. Inoltre il phon usato di continuo non fa male? Ridicolo, specie se uno/a li tiene lunghi li phon usato tutti i giorni specie se deve fare ogni volta un'asciugatura completa li rovina tantissimo. Certo che se uno li ha lunghi 2 cm. la questione sarà molto diversa, forse non avrà nessun danno. Tu comunque continua a lavarli tutti i giorni a poi vediamo come te li ritrovi col passare del tempo.
  2. Secondo me non fa assolutamente bene lavare i capelli tutti i giorni. SI indeboliscono e perdono corposità, anche per l'uso del phon, quindi sembrano anche più radi. Noto molto la differenza anche solo passando da 3 giorni a 2. Inoltre ho fatto caso anche a questo, se uno si abitua a lavarsi ogni x giorni, i capelli si sporcheranno di sebo allo stesso modo. Mi spiego meglio, supponiamo che per un certo periodo io li lavo ogni 4 giorni e i capelli si sporcano di un tot, passando a lavarli ogni 3 giorni dopo poco tempo si sporcheranno esattamente allo stesso modo, perché verrà prodotto più sebo in minor tempo, stessa cosa succede se si passa a lavarli ogni 2 giorni, lavandoli sempre ogni 2 giorni essi si sporcano come quando uno è abituato a lavarli sempre ogni 3. Se poi dai 2 giorni ci si riabitua per un periodo di nuovo a lavarli ogni 3, la produzione di sebo tornerà uguale a quella che il cuoio capello produceva ogni 2. Quindi alla fine l'unica differenza è che lavandoli molto frequentemente è controproducente soprattutto per l'equilibrio del cuoio capelluto, il quale tende ad irritarsi, a produrre più sebo, e per gli stessi capelli che si rovinano di più e in modo molto evidente.
  3. La finasteride per un effluvio stagionale??? Io questo ce l'ho da non più di 2 mesi. Non credo che la finasteride blocchi l'effluviium, o interrompa il ciclio telogen di un capello sano. Ma qui ci vorrebbero anche altri pareri.
  4. E' possibile "riattivare" questa discussione? Perché mi sembrava molto interessante. Da fine giugno inizio luglio (quindi da 2 mesi) ho una caduta veramente eccessiva specie nei lavaggi, molto superiore a quella solita. Circa 2 anni fa ho avuto un problema simile, mentre la scorsa estate francamente no, o in misura molto minore. Sono anche dell'idea che questo "effluvium" sia molto soggettivo, e fondamentalmente vorrei dire un paio di cose: uno che ha meno capelli, o più diradati rispetto ad un altro ovviamente avrà una caduta minore, ma non per questo meno grave. Secondo aspetto: ma come fate a quantificare il numero di capelli che cadono? Voglio dire, se uno ha i capelli corti questi finiscono praticamente tutti nello scarico, SOLO se hai capelli molto lunghi puoi quantificarli abbastanza bene, perché rimangono tutti praticamente nello scolo. Ecco perché in genere le donne riescono ad essere più precise, ma un uomo con capelli lunghi 2-3 cm. ad esempio come diamine fa a quantificarlo? Parlando del mio caso, essendo che li porto molto lunghi (perlomeno quelli che mi sono rimasti dopo sto effluvium) ho potuto quantificare all'incirca a quanto ammonta questa caduta, e credo di averne persi sui 100-150 a lavaggio, più altri 50-80 durante l'asciugatura, questo nei momenti peggiori, perché a volte va anche meglio. Sono tutti con la terminazione bianca, e sembrano tutti apparentemente sani, cioè col fusto normale, non piccoli e sfibrati. Che può significare? Vi è capitato qualcosa del genere?
  5. Johnny01

    Fase Di Riposo

    Questa estate, come quella di 2 anni fa, ho avuto una notevole caduta di capelli. Guardacaso l'estate scorsa molto meno, e questo l'ho messo in relazione proprio all'eccessivo caldo, quindi alla sudorazione ecc. La domanda che vorrei fare però è questa: nel ciclo vitale di un capello sano, quindi non affetto da qualsasi tipo di AGA, quanto dura in genere (o in media) la fase in cui nel follicolo non è presente assolutamente il nuovo capello fino a quando poi rispunta in modo quantomeno visibile?
  6. Johnny01

    Stempiature

    Secondo me tutti questi aspetti psicolgici giocano un ruolo marginale rispetto alla genetica. Ho visto persone distrutte o rovinate nel fisico, che hanno avuto una vita difficile, avere tutti i capelli fino a tarda età, e gente che paradossalmente ha fatto una vita tranquilla e più fortunata avere invece grossi problemi di capelli. La genetica in questo caso non dico che sia tutto ma quasi. Comunque chi sulla 50ina non ha nessun problema di capelli, e con questo intendo nessun accenno di stempiatura e capelli da 15 enne, ne vedo davvero pochi. Sui 60 quasi nessuno. Addirittura c'è un'altra tipologia, quelli che hanno i capelli foltissimi e attaccatura frontale molto bassa che sembrano non perdere mai i capelli, ma poi arrivati molto in là con l'età (tipo 60-65) cominciano a diradarsi in modo quasi completo (ma comunque magari fosse questo il nostro caso!).
  7. Johnny01

    Stempiature

    Salve, ho 43 anni e finora posso dire di non aver avuto grossi problemi di capelli se non negli ultimissimi anni. Sicuramente in molti specie i più giovani) pensando ad un ultraquarantenne che perde un po' di capelli crederanno che in fin dei conti ad una certa età non importi più nulla, che è perfettamente normale. Il realtà il disaghio può essere sempre lo stesso, anzi, magari per chi è stato abituato per più tempo ad avere tutti i capelli (o quasi) può essere un bel problema. Premetto che dai 16 anni in poi ho sempre portato i capelli da lunghi a molto lunghi, e dicendo questo intendo dai 15 cm. minimo fino anche a 30 cm. di lunghezza (mai fatto la coda né trattamenti particolari, sempre "slegati" diciamo). Fino a circa 30 anni non ho avuto nessun tipo di problema, attaccatura frontale perfettamente normale e folta. Poi col passare degli anni *molto lentamente* è iniziato un leggerissimo arretramento nelle tempie (ma assolutamente trascurabile e nella norma). Solo negli ultimi 2 o 3 anni, cioè dopo i 40 anni, questo arretramento è diventato molto marcato nelle tempie, con un leggero diradamento. Ma la linea frontale, che è sempre stata un po' alta, è ancora definita. Questa è la mia situazione attuale grossomodo. Quello di cui volevo parlare però riguarda altro, cioè la distinzione dei vari problemi di capelli. Quello che intendo dire è che non capisco certe distinzioni che vengono fatte, cioè perché l'aga venga definita un problema come se fosse una sorta di patologia, ed invece la stempiatura viene definita "fisiologica". Secondo me si tratta in entambi i casi di eventi fisiologici, quando questi sono legati alla genetica di un individuo. Ci sono solo vari gradi di perdita dei capelli, ma non capisco il limite di cos'è fisiologico e cosa non lo è. Anche chi perde tutti i capelli perché è geneticamente predisposto li perde in modo fisiologico, perchè è scritto nel suo codice genetico, proprio come chi si stempia progressivamente, o chi si stempia poco, o per nulla. In tutti questi casi si tratta di eventi fisiologici, e questo quando non si tratta di patologie vere e proprie ovviamente. Altro aspetto, io credo che la perdita dei capelli (totale o parziale) tra i maschi sia quasi una certezza, infatti sfido chiunque ad osservare quelli che hanno superato i 50 anni e che non hanno *in assoluto* nessun problema di capelli. Saranno 1 su 30 forse a dire tanto quelli che non hanno nemmeno un minimo accenno di stempiatura? Quindi anche in questo caso secondo me praticamente tutti siamo destinati a perderli almeno in parte, arrivati ad una certa età, anche se con modalità ed evoluzione totalmente diverse. Quello che cambia è chi li perde prima e chi più tardi, chi ne perde molti e presto, e chi riesce a preservarne un po' fino ad una età avanzata.
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