
Sfay
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Perché a me funzionò solo per tre anni.
Sfay ha aggiunto una discussione in Minoxidil, Finasteride, Propecia e Proscar
Iniziai la cura con finasteride a fine luglio 1999. Prima preparazione galenica, poi compressa Proscar tagliata in cinque con la lametta. Risultati immediati e strepitosi. Un anno e mezzo dopo arrivai addirittura a sospenderla per sei mesi, visto i risultati miracolosi. Nessun effetto collaterale. A fine settembre 2002 - improvvisamente - smise di funzionare. Deflyuvium prima consistente, poi si stabilizzò. Andai dal dermatologo a chiedere spiegazioni ma cadde dalle nuvole. Mi parlò di una probabile assuefazione... ma non mi parve convinto neppure lui. Ci sono notizie recenti su questo fenomeno? Avrebbe senso reintraprendere una cura di finasteride adesso? Ciao! -
Spero Che Voi Non Siate Come Me...
Sfay ha risposto ad una discussione creata da dado2004 in Problemi psicologici
xxxxx, è più di un anno che non ci sentiamo e forse ci sentiremo fra altrettanto. Ormai torno su questo sito solo per dare un'occhiata alla sezione "Fututre terapie". Ma ho già trent'anni e ormai, anche rispetto a tali prospettive, sono tagliato fuori. Io vivo con il problema A.A. da prima di compiere diciott'anni. Capisco tutti voi. Non è passato giorno da allora che non abbia riflettuto su questa condizione per almeno un paio d'ore. Mi ha danneggiato, anche perché mi ha rubato l'entusiasmo, sostituendolo con una rassegnazione disgustosa e indigeribile. Non ne ho mai parlato con alcuno psicologo. Mai, seppure di guai me ne abbia prodotti tanti. Ho deciso di conviverci, di mollare tutto. Mi ha cambiato la vita. La mia vita ha perso completamente una qualsiasi dimensione materiale, mutandosi in un'esperienza esclusivamente cerebrale, fatta di pensieri, simboli, congetture, fantasie, progetti, schemi. Di immagini che scorrono davanti agli occhi, formule, scritti e disegni. Suoni della natura. Nessuna relazione umana. Ho imparato alla perfezione l'arte di recitare di fronte a coloro che compaiono sui palcoscenici degli uffici, degli studi professionali. Se, oltre al ruolo di primattore, hai in mano la sceneggiatura, puoi sceglierti la parte ed essere chi vuoi. Un burbero. Un tenebroso. Un uomo con la testa fra le nuvole. Un intellettuale esule dalla realtà. Toni diversi di voce, pause attente nel parlare e scelta delle parole. Brevità o lunghezza delle frasi, tutte studiate a tavolino. Ed una direzione di sguardi talmente artefatta che sembra vera. Tutto è meglio che guardarsi allo specchio ed accettare di essere quello lì. Un attore di fama non accetta le parti meschine. Questa menomazione estetica è una somma ingiustizia. Ma alla fine sarò io a vincere questo combattimento corpo a corpo. Anche se la depressione che mi ha indotto è debilitante. La missione della A.A. è distruggerti la vita e sopravviverti nel codice genetico di un discendente, distruggendolo a sua volta. Non avrò figli. Nella vita forse "ci sono cose più importanti dei capelli" (lo abbiamo già sentito...), ma certamente i momenti più belli sono quelli spontanei, gratuiti, naturali, autentici. Quelli che ti danno il batticuore ed una sensazione di mente leggera. Quelli che la A.A. ti impedisce di vivere, perché ti fa sentire non più parte del quadro, ti mette in disparte. Come un prodotto vitreo difettoso. Come il soldatino di piombo con una gamba sola di una vecchia fiaba sonora. Quei momenti che io ho conosciuto per tempo troppo breve, interrotti bruscamente e senza un perché da questo scherzo della natura. Momenti unici, che valgono più di un abbraccio accademico, più delle congratulazioni di persone importanti, più dei commenti su una rivista patinata che parlano solo di te. Al posto di quei momenti rabbia, frustrazione, smarrimento, delusione, disincanto. Senso di ingiustizia e di ineluttabilità. Se della vita si potesse fare un bilancio, quale risultato dovrei scrivere? Ma la A.A. - che è pur sempre materia - non vincerà sopravvivendomi. Diventerà cenere dentro un forno crematorio. Insieme a me. -
Pacciani a mio avviso dei delitti del Mostro nulla vide, nulla fece, nulla seppe di vero. Eppure, nonostante numerose ottime trasmissioni televisive di analisi dei fatti e confronto critico con la cosiddetta "verità giudiziaria", spezzoni di processo (di rara comicità) ripresentati decine di volte alla TV che mostrano senza biosgno di commenti un desolante "deserto probatorio", rinfrescato qua e là solamente da qualche indizio un po' troppo tirato per i capelli (oooops, scusate!), scivoloni clamorosi (come quello legato al famoso quadro attribuito a Pacciani, definito da insigni psichiatri, celebri a dire il vero più che altro per storiche "cantonate" mai adeguatamente sottolineate a posteriori dalla stampa, come una vera e propria prova di una psicopatologia omicida talmente forte da non lasciare dubbi sul fatto che lil suo autore fosse anche il "mostro di Firenze", e che invece era stato realizzato da un pittore cileno che, fra l'altro, non si era mai neppure sognato di assassinare qualcuno...), assoluzioni, apparizioni in aula quasi esclusivamente di oligofrenici, prostitute alcolizzate (e di rarissima bruttezza), mitomani, maghi, lenoni "fuori e dentro di galera", con ruolo di testimoni oculari (che, fra l'altro, ai processi hanno riferito cose palesementi false: es.: passaggio di Vanni attraverso lo squarcio nella tenda dei francesi, quando invece i teli erano due e quello intrno rimase intato, rifrimento a uno o due spari, quando invece gli spari furono dieci; Lotti ha parlato sempre di una sola pistola e di aver anche sparato, invece le pistole erano due: una Beretta semiautomatica e un revolver dello stesso calibro), cambiamento di movente ogni quarto d'ora, libere variazioni su elementi fondamentali (prima Pacciani killer solitario, poi in cooperativa con il "Torsolo" e con "Katanga", detto anche Canapone, Zampino, Garibaldi, Ringo, tutti etilisti costituzionali, poi "mandatari" prima del Mago Indovino Salvatore di Faltignano, divenuto mago dopo l'uscita di galera..., poi di un medico impotente che infine ha ceduto il passo ad una setta satanica composta da un avvocato di Firenze, un imprenditore di Scandicci, un farmacista di S. Casciano e un gastroenterologo (grande capellone) di Perugia), arbitraria "tabula rasa" di tutta la letteratura criminologica scritta fino al momento del processo al fine di far posto a teorie assurde costruite apposta per rendere credibili accuse altrimenti improponibili, ...., c'è ancora qualcuno che continua a credreci a questa barzelletta, per di più offensiva anche della memoria di sedici vittime innocenti. Davvero mostruosa questa storia, anche per questo. P.s. Qualcuno di voi ha mai osservato attentamente Canessa? Mi sa tanto che ha un xxxxx... Sondaggio (dichiaratamente idiota): Come ve lo immaginate voi il Mostro di Firenze (quello vero, che ormai l'ha fatta franca)? Capellone o anche lui colpito da a.a.?
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Il problema è ben diverso. Chiunque abbia aperto e sfogliato un libro di "politica criminale", che è una delle 5 scienze criminali (le altre sono il diritto penale sostanziale, quello procedurale, la criminologia e la penologia), sa che la società, dal punto di vista criminale, si riparte in tre sottoinsiemi. Soltanto tre. Il primo, piccolissimo, comprende coloro che (specie per il forte condizionamento di precetti religiosi, morali, ecc, oppure per infermità fisiche e mentali, ecc...) non commetterebbero reati neppure se in relazione alle rispettive fattispecie non fossero previste sanzioni (reclusione, arresto, multe, ammende) o vi fosse assoluta certezza di non incorrervi. Se la società fosse composta solo da questi soggetti, le scienze criminali, il diritto penale, le autorità giudiziarie, gli istituti penitenziari, la polizia giudiziaria, ecc..., potrebbero benissimo non esistere. In posizione opposta a tale sottoinsieme se ne trova un altro, anch'esso relativamente ristretto, che annovera quei soggetti che commettono reati nonostante vi sia la certezza o l'elevata probabilità di essere incriminati e condannati. Qui si citano individui facenti parti dalla nascita di gruppi e famiglie criminali, sottoculture varie, oppure soggetti oligofrenici, delinquenti sessuali,... La presenza di questo sottoinsieme si riscontra sempre, in tutte le società, indipendentemente dal momento storico considerato, situazione economica, strutture socio-politiche, ecc.; da ciò deriva che il crimine può essere ridotto ma mai eliminato del tutto. Il terzo sottoinsieme, il più vasto, quello che contiene quasi tutti i membri della società, include infine quei soggetti che in tanto non commettono reati in quanto temono gli effetti della norma penale qualora scoperti: processo, effetti di squalificazione sociale, carcerazione, ... E' ovvio che i soggetti di quest'ultima categoria, ove per ipotesi fossero certi di poter violare la norma penale senza incorrere in sanzione, non commetterebbero in prevalenza reati violenti e elevatamente riprovevoli (omicidi dolosi/preterintenzionali/colposi, violenze sessuali, lesioni personali dolose/colpose, risse, percosse, stragi, ...), bensì reati di tipo utilitaristico in senso stretto, ossia finalizzati al facile arricchimento personale (furti, truffe, reati tributari, reati economici, ...). Ma è cognizione affermata ed incrollabile che -sebbene, come ho detto sopra, in misura nettamente ridotta rispetto ai reati commessi "per far soldi"- si avrebbe un inevitabile aumento anche del numero dei reati violenti. Per cui, più che intervenire legislativamente (dopo necessaria modifica della Costituzione, che vieta, art. 27, la pena di morte) reintroducendo la pena capitale (per i reati attualmente puniti con l'ergastolo, salvo variazioni nel frattempo intervenute sulle rispettive coscienze giuridiche sostanziali), occorrerebbe trovare il verso di rendere certa l'individuazione del reo, perfezionando fino all'infallibilità i metodi investigativi. Ma ciò non è possibile. E non lo sarà almeno fin quando non verrà scoperta la "macchina del tempo", in modo da poter ritornare fisicamente nel luogo del delitto prima che esso venga commesso, potendo in tal maniera "vedere" il reo, i complici, il fatto, gli antefatti,... Per il momento quindi ci dobbiamo accontentare. Il fatto è che quando la TV propone la cronaca di reati sconvolgenti e strani, come quello del mostro di Firenze, quello di Cogne, quello di via Poma, e fermiamoci qui perché gli esempi sono davvero migliaia, "qualcuno" (sempre appartenente al terzo sottoinsieme) potrebbe essere indotto a convincersi che si, è vero che l'art. 575cp stabilisce che "Chiunque cagiona la morte di un uomo è punito con la reclusione non inferiore ad anni ventuno", ma è vero anche, considerando i rispettivi fallimenti investigativi, che se riesci a trovare una pistola non registrata e vai in campagna a sparare di notte a vittime prive di un qualsiasi legame ricostruibile con te (caso Mostro di Firenze), se uccidi una ragazza sola in un afoso ufficio sperduto in uno sterminato edificio condominale e poi vai via chiudendo a chiave (caso via Poma),... puoi anche farla franca. Anzi, quasi certamente la fai franca, a condizione che tu usi certe cautele. Il messaggio è pericoloso. Pericoloso davvero. E i giudici, i politici criminali lo sanno. E quando il reato è occulto, impenetrabile, difficile, anzi impossibile, il messaggio potrebbe anche ucire fuori, con conseguenze inimmaginabili. E allora, per evitare una strage -una strage si, perché soggetti violenti, psicopatologici, non sono nemmeno troppo rari- si dovrebbe fare l'impossibile e trovare non un ago in un pagliaio, ma un particolare filo di paglia in un pagliaio fatto di decine di milioni di fili di paglia e forse di più, tutti simili tra loro tranne per un particolare che però non si riece a vedere. E in questi casi che si fa? Rischiare la vita di un numero imprevedibile di fili di paglia o bruciarne uno?
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Altre caratteristiche che lo rassomigliano smisuratamente ad un castrato intorno agli anni sette/otto sono: -ha le spalle strette e chiuse. -ha la cassa toracica più ampia di un soggetto sedentario della medesima statura; -ha una certa, innegabile tendenza alla pinguetudine (vedi la pappagorgia). Se mi verranno in ment altri caratteri sospetti, faciam ut sciatis.
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In effetti è decisamente strano. Proabilmente ha e ha sempre avuto dosaggi di testosterone bassissimi, oltre a caratteristiche genetiche in generale ipoandrogene. Non ha la barba (e quindi, è da supporre, scarsa o nulla pelosità sul corpo), il timbro e l'altezza della sua voce depongono per un ispessimento zero delle corde vocali durante la pubertà, alcune forme ossee (bozze frontali, rima, mandibola, osso nasale) sono a dir poco femminei, dimostra non più di tredici anni, ha un contegno misurato (tipo il bambino testimonial della "Dolce Euchessina"), la pelle chiarisima e esente da bolle, untuosità. E i capelli? Io li avevo come lui soltanto fino a tredici anni. Ma, se i figli che ha sono i suoi (e comunque non ha l'aria del soggetto con ipersessualità), non può essere castrato.
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Che cos'ha Pippo Baudo sulla testa? Si tratta forse di una implantazione o piuttosto di una protesi o di un autotrapianto? Se si tratta di una protesi, essa è sicuramente di ottima qualità, poiché gli consente di tenere i capelli all'indietro senza problemi. I capelli sembrano sintetici però. In questo sito si parla assai poco del rimedio dell'implantazione. Perché? E' da considerarsi addirittura più sconsigliabile del "Gatto morto" di xxxxx xxxxx?
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Qualcuno/a di voi si è sottoposto/a ad intervento chirurgico per la eliminazione delle smagliature? Ne siete rimasti soddisfatti? Sapreste consigliarmi un chirurgo affidabile per questo tipo di intervento? Volete raccontarmi la Vs. esperienza? Grazie mille.
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Tanti anni fa conduceva un programma intitolato "Tra moglie e marito". Il regista talvolta, a mo' di scherzo, gli inquadrava il vertex, che era scoperto in modo completo. Ora, se si considera che il vertex scoperto è segno inconfondibile di a.a., che la a.a. è irreversibile, che la a.a. tende addirittura a peggiorare progressivamente, che negli anni ottanta non esistevano soluzioni farmacologiche e chirurgiche (anche perché non esistno neppure adesso...), è da chiedersi come abbia fatto il Columbro a risolvere così elegantemente il suo problema di capelli. Molto pobabilmente indossa una protesi. Che si tratti di toppik è improbabile. Un trapianto no di sicuro. Colgo l'occasione per lamentarmi. Ma è mai possibile che nel 2004 -e sottolineo 2004- non sia ancora stata trovata una soluzione a questo maledetto problema? La troveranno mai, questa soluzione? Saremo ancora vivi?
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Fregato 2volte Dalla titolo censurato
Sfay ha risposto ad una discussione creata da CIUFFETTINO in Protesi - Reinfoltimenti non chirurgici
Sarebbe molto interessante leggere uno di questi contratti. -
Fregato 2volte Dalla titolo censurato
Sfay ha risposto ad una discussione creata da CIUFFETTINO in Protesi - Reinfoltimenti non chirurgici
Caro Ciuffettino, diffida sempre degli "esperti" improvvisati. La materia civile è la più complicata. Alla tua domanda NESSUNO (neppure un professore di diritto civile) può rispondere sensatamente finché non ha: a) letto il contratto (cd. contratti di serie) che hai frmato, senz'altro pieno di clausole vessatorie... ; analizzato la giurispr. consolidata, in particolare le massime della Cassazione; c) individuato possibili vizi del consenso (errore del contraente su qualità essenziali della cosa non rilevabili entro il termine stabilito dal contratto; ev. dolo del preponente;...) -
Problema Con La Finasteride
Sfay ha risposto ad una discussione creata da ortega in Minoxidil, Finasteride, Propecia e Proscar
Io ho usato finasteride e non ho mai notato cali nella libido. Anzi, forse per il fatto che credevo di aver trovato la panacea e che avrei recuperato la mia folta criniera, ero allegro come un grillo. L'unico problema è che a me la fina ha smesso di funzionare dopo tre anni e non ho neancora capito perché. Ma è possibile che io sia l'unico al quale, dopo tre anni di risultati eccellenti con fina, ho notato all'improvviso uno Stop di efficacia? Se qualcuno ha avuto esperienze simili, per favore me lo dica. Ciao -
Ebbene si, l'uomo (si fa per dire...) sempre sorridente, sempre beato, sempre con la parola giusta e la giacchettina rosa monta un bel xxxxx. E chi l'avrebbe mai detto? Chissà se a lui xxxxx xxxxx ha rubato come agli altri. Spero di no, altrimenti vuol dire che Paolo Fox non è davvero uno in grado di prevedere il futuro ma il solito contaballe!
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Si, ma se vuoi fare il "salto" ti consiglio il caro vecchio Dianabol.
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Paranoia Da Specchi...
Sfay ha risposto ad una discussione creata da Underdog in Problemi psicologici
Efettivamente io un indiano lo conosco anche. Ma penso che tu faccia riferimento ai pellerossa (grandi capelloni). Ho visto al massimo donne anziane (sui 60/65) o molto anziane (80/5 e passa) un po' diradate, donne giovani con i capelli sottili, ma donne giovani diradate mai.