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melchy

Salusmaster User
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  1. Sheva, scusami ma nel caso dovessi perdere qualche capello...cosa succederebbe di cosi grave? Relax piccolo, i capelli non fanno la felicità...un cervello sveglio e libero si. Hai diciotto (santissimi e bellissimi) anni e ti ritrovi a scrivere su un forum popolato da calvi (scusate l'esagerazione) tardo adolescenti che, oltre ad angosciarsi, spendono il loro tempo alla ricerca di soluzioni per quei capelli che non sono più quelli di una volta. Anzi, forse non ci sono proprio più quei capelli di una volta, ed invano si aggrappano a questa piramide di post alla ricerca della verità e della soluzione definitiva. Hai diciotto anni! Hai diciotto anni! Hai diciotto anni! Hai diciotto anni! Io correvo dietro alle ragazze e suonavo (e suono ancora) la chitarra, mi piaceva il rock, mi cadevano i capelli e mi godevo la vita. Gli amici mi prendevano in giro perchè avevo la chierica..o mio dio! Mi prendono in giro! Che tragedia immane! la mia vita sarà un inferno........... loro non hanno finito gli studi, fanno un lavoro di xxxx e io sono qui che me la godo ancora. Un pò di capelli in meno ma tanto da raccontare. Dai tempo al tempo....se ti angosci adesso non c'è nessun gusto, la vita è piena di amarezze, cominciare a 18 anni mi sembra davvero esagerato. Secondo te perchè il dermatologo ti ha detto che non hai nulla??? Sei un ragazzino che diamine, se cominci ora ad impasticcarti ed impomatarti la testa non avrai più scampo. Ti stanno dando un piccolo vantaggio. Sfruttalo. Non approvo assolutamente chi ti compiange in questo forum, perchè compiangere è il primo segno di quella sottile soddisfazione che è di chi gode nel vederti angosciato, come lui/lei, per sti diavolo di capelli. Chiudi sto forum! vatti a godere questi anni. Poi non preoccuparti che se tra un paio di anni comincerai a perdere sul serio i capelli ci rivedremo qui di sicuro. Noi piccoli sognatori con la pilloletta in bocca saremo ancora qui a parlare del capello più e del capello meno. tuo vecchio saggio
  2. melchy

    Che Tipo Di Trapianto è Questo?

    Sono degli impianti di capelli artificiali...se nn vuoi uscire pazzo tra dermatiti e plastica in testa lascia stare. Bizzarro? Io direi disperato.
  3. Salve a tutti, ho aperto questo topic per cercare di raccogliere qualche altra informazione su questa lozione da parte di qualcuno che magari ha già "testato". Conosco già i prodotti del Dr. Proctor, ma in rete poco si trova riguardo testimonianze sulla sua efficacia e/o sulle modalità o esperienze di chi l'ha acquistato (negli usa ovviamente). La composizione è a dir poco alchemica, un'altissima quantità di diversi ingredienti che per molti versi sono già presenti in svariati altri farmaci topici quali rogaine, revivogen ecc.ecc. Sembra un prodotto prendi 3 paghi 2, inteso sempre nell'includere molti altri prodotti in una soluzione unica. Ma ripeto, poco si conosce di questo prodotto, e pochissimi (almeno qui in italia ne parlano). Alcune testimonianze trovate nei vari forum risalgono a 4/5 anni fa. Qualcuno sa dirmi qualcosa in più? per chi non conoscesse il prodotto in questione, la composizione trovata in internet è la seguente: tretinoina, minoxidil (+ del 5%), fenitoina, spironolattone, vari tipi di SOD, ascorbil palmitate, prezatide copper copper-binding peptides (lisil-lisil-istidina,glicilglicina,glicilistidina), aspenol, NANO, arginina, allantoina, NAC, istidina, BHT, zinco solfato, rame solfato :radioattivo: Vi prego di non sfociare nell'analisi chimica. grazie a tutti. P.S.: non considerate il Proxiphen-N (versione non prescrizionale per la vendita in Europa)
  4. Ho letto qualche articolo (basta qualche ricerca su internet) a proposito del'MSM (o metil sulfenil metano). E' un minerale naturale (zolfo appunto), dalle studiate e provate proprietà antiradicali liberi. E' utile per la salute di tutto l'organismo che lo produce naturalmente ma, in casi mutamenti metabolici e squilibri alimentari, non viene prodotto a sufficienza. Mi pare che sia contenuto anche nel T-max. C'è questo link ad un forum americano (http://images.google.it/imgres?imgurl=http://dsldude.741.com/oct2006.JPG&imgrefurl=http://stophairlossnow.ipbhost.com/index.php%3Fshowtopic%3D2011&h=615&w=820&sz=51&hl=it&start=4&um=1&tbnid=t34yz0NWnpZZcM:&tbnh=108&tbnw=144&prev=/images%3Fq%3DMSM%2Brogaine%26um%3D1%26hl%3Dit%26client%3Dfirefox-a%26rls%3Dorg.mozilla:it:official%26sa%3DG) in cui questo ragazzo ha attuato una cura con Rogaine Foam (la spuma al minox 5%) MSM e Nizoral shampoo...i risultati sono molto buoni come potete vedere e se sicuramente il fattore preponderante è stato il Minoxidil credo che in parte un supporto alla salute generale del capello sia stato anche dato da questo MSM.. Poi non so, sono solitamente uno scettico, ma voi cosa ne pensate?
  5. melchy

    CERCO AVODART

    oh, così gentile
  6. melchy

    CERCO AVODART

    Chi è in grado di procurarmelo mi contatti, vorrei solo finire i sei mesi e mi mancano due confezioni. Vorrei non quello generico ma da farmacia originale. grazie mille in anticipo
  7. Non so per quale motivo posto questo articolo. Forse perchè leggo troppa angoscia, troppa depressione in questi forum e tutto per colpa dell'atteggiamento subdolo di un'Estetica ed etica "demagogica", opprimente e forviante. Non scrivo dall'alto di un piedistallo, tutt'ora m'affido a farmaci castranti con la speranza che almeno l'effetto placebo faccia il suo dovere. C'è chi batte sulla spalla degli oppressi "rasati! prova il minoxidil! dagli col propecia! vai da un bravo dermatologo!", nella consapevolezza del suo invito ad un altro calvario, dato che di calvizie si parla. Le volte è una corsa contro il tempo, in altre nemmeno il tempo di una corsa, il pelo si perse strada facendo. Vite incrinate, perse...e perseguitate Jodorowsy scrive in un suo aforisma chiamato "Delirio di Persecuzione": < Un insensato non smetteva di lamentarsi perchè le sue orme continuavano a seguirlo. Invece di restarsene tranquillo scappò fino a cadere morto di fatica >. Ognuno può leggerci ciò che vuole, gli aforsimi sono fratelli della speculazione, ma un senso in questo forum, questo aforisma, può trovarlo già da se. Bisogna essere dei capolavori, nella vita tutti dovrebbero essere dei capolavori diceva Carmelo Bene...cosa vuol dire? Nulla se nulla si è mai stati, ma tutto se è aria quella che respirate. Cominciate a mandare a quel paese un pò di cose...cominciate a "consapevolizzarvi", ritrovate la realtà. Giampaolo Proni Il riporto e la rasatura: come si formano metafore socio-percettive (Questo articolo è pubblicato in spagnolo col titolo "El tupé y el pelado al cero. Cómo se forman metáforas socio-perceptivas", http://www.tonosdigital.com/, ISSN 1577 - 6921, NÙMERO 1 - Marzo 2001) <img src="http://www.ocula.it/archivio/txt/riporto/riporto.jpg"> Vi sono falsificazioni, nel costume, del tutto inefficaci ma che vengono considerate efficaci per consenso sociale. La parrucca, usata per convenzione sociale nel '700, non era assolutamente simile a veri capelli: corrispondeva ai capelli per un codice sociale. Mascheramenti di questo tipo sono le finte bionde diffuse tra i popoli mediterranei e di colore, i tacchi alti, le labbra al silicone e altri artifici che fingiamo di accettare come naturali. Nel '900, un ruolo di questo tipo lo ha svolto il riporto, vale a dire lo stratagemma di pettinare i capelli laterali o frontali per coprire la calvizie della sommità. Il riporto si forma nel tempo con l'abitudine di 'riportare' i capelli. Con l'espandersi della calvizie il riporto viene allungato fino ad attraversare la rosea sommità del capo con sottili striscie o con un velo vaporoso. Il riporto non sostituisce i capelli perduti. Infatti si vede benissimo che il riporto non sono capelli. Non è un falso come la parrucca o il toupet. Il riporto mostra chiaramente che la persona è calva. Il riporto non sostituisce, copre parzialmente alla vista. Il riporto è considerato socialmente come 'capelli'. Finché il codice sociale riconosce il riporto come 'capelli', esso non appare inutile e il mascheramento viene accettato: la persona non è calva. Tuttavia il riporto sta passando di moda perché si sta dissolvendo il codice sociale che finge che sia uguale a 'capelli'. Nel momento in cui il riporto non viene più considerato 'capelli' il mascheramento non tiene più. La persona è calva e in più diventa evidente il goffo tentativo di copertura. Tanto che oggi si preferisce mostrare la calvizie piuttosto che il riporto. Non solo, ma da alcuni anni si è diffusa la rasatura. Il cranio rasato impedisce (senza un esame ravvicinato) di sapere se la persona è calva o quanto lo è. I capelli, annullati, non ci sono per un atto volontario e non per natura. Di fronte alla provocazione della Natura il rasato risponde con un atto risolutivo, quasi di disprezzo: "Mi fai cadere i capelli? E io mi rado a zero". "Meglio niente capelli che pochi", afferma, gettando alle ortiche lozioni, fiale e frizioni. "Abbiate pietà dei miei pochi capelli, fate finta che li abbia…", dice il riportato. La società è chiamata ad intervenire pietosamente fingendo che il riporto siano capelli. Il rasato irride la natura, il riportato supplica l'umanità. Il rasato si sottrae all'esame della società: "Non potrai sapere se sono un calvo volontario o forzato." Il riportato si affida alla società chiedendo solidarietà per l'inclemenza della natura. Il rasato si emancipa dalla natura rinunciando al capello, e dalla società impendendole il giudizio sulla vera causa del suo cranio depilato. "Poco è meglio di nulla", dice il riportato. "Nulla è meglio di poco", dice il rasato. Purtroppo, la società che offriva al riportato la protezione di una percezione socialmente controllata, nella quale il suo riporto era 'capelli', è scomparsa, vittima di una cultura spietata della perfezione corporea. Viviamo una vera crisi del riporto, che ha spinto molti semicalvi a passare alla rasatura, rinunciando a quel poco di capello che avevano. Prima era il contrario: la rasatura era vista quasi come un atto di arroganza, una ostentazione. Ma come, buttare via i pochi capelli che ci sono per non far vedere che si è un po' calvi? Il passaggio dal riporto alla rasatura segna quindi una società meno tollerante delle piccole imperfezioni fisiche (al punto che il singolo si amputa dei pochi capelli pur di nascondere il suo handicap, che non può cancellare); oggi un neo peloso sul volto richiede l'immediato intervento chirurgico, ieri si portava per tutta la vita; meno solidale, meno disposta alla copertura collettiva della dignità dell'uomo maturo nascondendo i suoi difetti; più individualista, nella quale la difesa, il presidio e la responsabilità della propria immagine sono a carico solo del singolo. Oggi indossare un corpo rispettoso dei canoni estetici è un obbligo sociale quanto lo era nel '700 portare la parrucca. La rasatura segna inoltre virilità, perché è nel cliché virile lo sprezzo dei maquillage e delle mascherature. Di fatto non è così: la rasatura richiede più cura del riporto: togliete al rasato il suo Gillette per una settimana e tornerà ad essere un povero pelatino (se non è totalmente calvo). La rasatura connota vita sportiva: tra i primi rasati di successo c'è il calciatore Ronaldo, che ha lanciato una vera moda. Il rasato mostra di trovarsi a suo agio tra gli elementi naturali: la pioggia non gli bagna i capelli, il vento non li scompone; il sole lo abbronza; si lava la testa con una passata di mano. In realtà la mancanza di capelli crea problemi di sudorazione e insolazioni. Il riportato vive invece nel timore della natura: la pioggia lo riduce a un pulcino bagnato, il sole rivela ancor meglio la sua mascheratura. Ma soprattutto è terrorizzato dal colpo di vento, che senza preavviso scoperchia il riporto sventolando la misera tendina come una bandiera. Col rasato si può dire che la natura predomina sulla cultura, ma solo a livello superficiale: in realtà è il contrario. Superficie (codice sociale): Natura > Cultura Profondità (analisi socio-semiotica): Cultura > Natura La rasatura corrisponde a un'immagine di natura, una naturalità codificata, formalizzata, estetizzata. La stessa visione per cui Tarzan vive nella jungla con un gonnellino di pelle di leopardo e una ragazza di New York naufragata su un atollo se ne va in giro in tanga e scalza, con i capelli sempre puliti, come se fosse da subito in grado di resistere al sole, alle asperità del suolo e alle carenze ingieniche. La rasatura è il fitness, la costruzione di corpi che si pongono come naturali ma sono artificiali. La codifica di nuovi effetti di realtà corrisponde sempre alla attivazione di una mascheratura del carattere convenzionale di tale codifica. La società maschera i propri codici con cura quando riguardano la categoria di 'naturalità', cioè la comune base dell'umanità, sulla quale costruisce la propria identità ecumenica. Come il riporto 'appariva' capelli per via di un codice sociale, allo stesso modo ora appare 'naturale' la rasatura. La semiotica ci aiuta a scoprire questi mascheramenti.
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