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Dietro le sbarre


tempions

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Molte persone mi hanno insegnato a non cedere mai.

Ho lottato fino all'ultimo.

Molte persone mi hanno detto di remare contro le difficoltà è l'ho fatto.

Guardo fuori tutto immobile.

Le persone si muovono. Credo di essere per un attimo una di loro.

Ricordo che lo ero.

Ancora più veloce si muovono le persone, si incontrano, ridono.

Gia ridono! Già........ridono.

Come era bello ridere. Come è lontano il passato da questo presente.

Ho lasciato tutto li'. Devo ritornarci.

La mia pelle è quotata alta.

Ho voglia di dimostrare chi sono. L'ho fatto.

Ho voglia di stupire me stesso. Già fatto.

Qualcuno sembra non apprezzarmi. Se ne vada.

A qualche ragazza piaccio. Bene.

Poi svanisce tutto.

Oggi a scuola ho faticato il triplo per avere un misero 4.

Operazioni logiche diffidano dal mio cervello. Resto meccanicamente fuori.

Tanto entusiasmo interrotto ogni giorno da un destino avverso.

Ogni buona sorte mi diffida da essergli amico. Il destino è avaro.

Sulla mia maglia ci sono lacrime. La lascio bagnata tanto ogni giorno la cambio.

Nella difficoltà sento qualcuno aiutarmi. Svanisce tutto!

Mio padre se ne frega altamente di me. Non sa che scuola faccio, non sa' la classe.

Mio padre non mi ha insegnato niente. Non mi ha insegnato a dare i calci al pallone, non mi ha insegnato

a guidare la macchina, non mi ha insegnato a vincere, non mi ha insegnato nessun valore, non mi ha

insegnato a essere padre, non mi ha insegnato a crescere. Diciassette anni senza di lui e sono ancora qui.

Crescero' da solo. Che ne rimanga fuori. Piangero' domani forse. Mi ha insegnato qualcosa.......a portare

odio per le persone.

Mia madre troverà anche oggi in me il motivo della sua insoddisfazione. Mi accuserà ancora di colpe non

mie. Riempirà di nuovo questo orgoglio di bugie. Su questo campo si è soli a combattere. Nessuno puo'

capirti.

Tua nonna, i tuoi parenti sono pronti li a punirti. A volte nelle discussioni della nonna ci rietri.

Tanto odio per un nipote. Fenomeno da barracone, ragazzo sbandato. Le sue parole tagliano in due il cuore.

Pretenda che sia io a farla ridere. Crede che abbia il tempo per risolvere anche i suoi problemi.

Sarà per la prossima volta.

In un solo e soltanto anno ho guadagnato cosi' tanti nemici. Persone a cui ho dato tutto, le incontro

nella mia discesa verso il baratro. Sembrano non ricordarsi di me.

Con la mano cerco di scrollarmi di dosso tutta questa polvere. Ho le manette. Una guardia sembra andare

nella mia direzione. Ecco il mio carcere. Un anno qui dentro mi ha cambiato molto. Dicono abbia una

malattia ai capelli, alopecia androgenetica. Non la conosco, cosa è? Dicono che non mi faranno uscire

lo stesso.

Il processo non ha nessuna data.

Cerco di pensare al mio futuro.

Non trovo luce, almeno per ora.

E'strano come la gente da dietro le sbarre non riesca a riconoscerti.

Un attimo fa eri come loro.

Nel carcere impari a vivere.

Dicono che il carcere ti faccia perdere la testa.

Ogni notte da questo carcere qualcuno evade. Sono pochi. Molti verranno ripresi. Ogni giorno cerco di farlo.

Tante anime dietro le sbarre, piangono in silenzio.

La notte è troppo lunga. Avvolti nei rimorsi, pensando come sarebbe stato bello se.......

Se........che parola! Non si ritornerà indietro purtroppo.

Qualcuno dice che la pena una volta scontata ti farà più forte. Se ne parlerà quando ne usciro'.

Nel mio carcere fa freddo, fuori si scoppia dal caldo.

E'troppo grande per me questo carcere.

 

Devo riuscirne ad uscire. L'unica scelta giusta che ho fatto è lottare.

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