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Calvi Per Colpa Di Una Proteina Inibisce La Crescita Dei Capelli


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La ricerca pubblicata su Science Translational Medicine. La scoperta potrebbe portare a nuovi trattamenti per la causa più comune della perdita di chioma. Il problema colpisce 11 milioni di persone in Italia

 

di VALERIA PINI

 

 

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I capelli che si diradano e la paura di perderne sempre di più. Secondo un gruppo di ricercatori statunitensi sarebbe colpa di una proteina. La scoperta 1 potrebbe portare a nuovi trattamenti per rallentare la causa più comune di calvizie, un problema che affligge circa 11 milioni di persone in Italia. Lo studio è pubblicato su Science Translational Medicine.

 

L'équipe dell'università della Pennsylvania 2 ha trovato livelli anomali di una proteina, chiamata prostaglandina D2 (Pgd2), nel cuoio capelluto di uomini con alopecia androgenetica. La molecola è presente nelle aree colpite da calvizie tre volte di più rispetto a quelle ancora popolate da capelli. Sia negli esseri umani, sia in modelli animali utilizzati successivamente per fare dei test di controllo, la proteina (e il suo derivato 15-dPgj2) blocca la crescita dei capelli. E lo fa attraverso un recettore che potrebbe essere un bersaglio terapeutico promettente per rallentare e forse arrestare il problema negli uomini, ma anche nelle donne alle prese con chiome che cadono o si diradano.

 

I ricercatori hanno preso in esame un campione di uomini colpiti da calvizie e hanno confrontato le aree prive di capelli con quelle ancora coperte da capigliatura, mettendo in evidenza l'eccesso della proteina. Si stanno ora testando farmaci già in uso per altre indicazioni (un anti asmatico) che potrebbero essere sperimentati anche contro la calvizie.

 

"La prostaglandina era conosciuta per avere un ruolo nella crescita dei capelli, ma i risultati che abbiamo ottenuto sono sorprendenti: non si era mai pensato che queste molecole avessero una parte anche nella perdita dei capelli", afferma George Cotsarelis, dermatologo e primo autore dello studio.

 

La calvizie colpisce nella maggior parte dei casi gli uomini, rispetto alle donne. In genere il diradamento dei capelli incomincia tra i 15 e i 40 anni. Il gruppo di Cotsarelis ha fatto altre ricerche nel settore. Tra le sue scoperte, è recente quella delle cellule staminali dei follicoli piliferi 3dei topi, cellule capaci di rigenerare un folto manto. Queste staminali potrebbero essere inattivate in caso di calvizie. Adesso Cotsarelis è andato oltre, trovando una molecola colpevole del blocco della crescita dei capelli. Disattivandola con farmaci ad hoc, spiega, la ricrescita potrebbe ripartire 'spontaneamente'. Si tratta di un passo avanti nella ricerca 4 in questo settore. Una notizia positiva per chi ha provato di tutto per fermare la caduta di capelli, anche se per ora si tratta ancora di una cura sperimentale.

(22 marzo 2012)

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