17111972 Inviato: 16 Ottobre 2010 Segnala Share Inviato: 16 Ottobre 2010 Salve, Racconterò, il più sinteticamente possibile e senza essere troppo tecnico, la mia lotta durata 4 anni e vinta, contro un’acne infiammatoria moderata, sortami tardivamente all’età di 34 anni (evento non comune per un uomo). Dopo analisi cliniche di routine, sotto controllo dermatologico, ho utilizzato, senza effetti positivi tangibili, le seguenti soluzioni, rispettando le posologie datemi: • Acido fusidico 2% topico • Eritromicina 4% topica • Minociclina 100 mg per via orale • Tretinoina (alias acido retinoico) 0,5% topica (effetti positivi: pelle liscia e pulita, miglioramento delle cicatrici depresse recenti) Ho sperimentato individualmente (con il dovuto nulla osta di un ottimo farmacista), senza risultati positivi concreti, tutti i tipi di dieta e di detersione della pelle. Inoltre, i seguenti rimedi, seguendo le dosi ed i tempi consigliati: per via topica: • Acido azelaico 15% • Acido ialuronico puro (effetto positivo: pelle tonica) • Acido salicilico 10% (fortemente desquamante) • Alfa-idrossiacidi vari (irritanti ed esfolianti) • Allantoina 5% (principio della bava di lumaca; effetto positivo: straordinario cicatrizzante) • Aloe vera pura • Argilla verde (effetti positivi: purifica la pelle ed accelera la cicatrizzazione) • Clorexidina 1% • Cloruro di magnesio • Idrocortisone 0,1% topico (i cortisonici sono sconsigliati per chi soffre d’acne; effetto positivo: riduzione del rossore delle macchie post-brufolo) • Ittiolo puro • Olio essenziale di malaleuca alternifolia (anche noto come “tea tree oil”, è fortemente irritante) • Ossido di zinco 25% per via orale: • Acidi grassi essenziali • Cloruro di magnesio • Estratto di serenoa repens (alias ”saw palmetto”; dovrebbe frenare le secrezioni sebacee) • Vitamina A (pericolosa a dosi elevate) • Vitamina C • Vitamine B5 e B6 • Selenio • Zinco Alla fine, perse le speranze, esitando sull’uso dell’isotretinoina orale, restava da provare la molecola più grezza ed antica in uso per l’acne e… Sorpresa! Ha funzionato come acqua sul fuoco… Parlo dell’umile perossido di benzoile (anche noto come “benzoil perossido”). Approfondimento sul perossido di benzoile Il perossido di benzoile (da ora in poi “pb”) è un potente antisettico (uccide i batteri) e modesto cheratolitico (esfolia gli strati più superficiali della pelle combattendo il deposito di grasso ed impurità nei follicoli), quindi agisce su due aspetti dello sviluppo dell’acne. Il pb è un antisettico (distrugge i microbi), non un antibiotico (che interferisce in qualche modo con il normale metabolismo dei batteri), quindi non porta allo sviluppo di resistenza da parte dei batteri. Tra questi vi è il propionibacterium acnes, che vive in ambienti privi d’ossigeno, si nutre del grasso che ostruisce i follicoli e crea l’infiammazione acneica (papule, pustole, noduli). Il pb sprigiona ossigeno che penetra nella pelle ed uccide il p. acnes creandogli un ambiente inospitale (come se ad un uomo gli facessero respirare anidrite carbonica). La formulazione in gel è più performante della crema, la concentrazione al 2,5% è meno attiva che al 5% e 10% (parimenti efficaci secondo la letteratura medica), mentre gli effetti indesiderati più comuni (esfoliazione ed arrossamento) sono maggiori per la concentrazione al 10% rispetto a quelle inferiori. Ne scaturisce che la miglior soluzione è il gel al 5%, da applicare la sera sul viso lavato ed asciutto con un leggero massaggio, evitando labbra ed occhi. I fenomeni di arrossamento e desquamazione che possono verificarsi (soprattutto nelle prime settimane) sono eliminabili con una buona crema idratante, applicabile già dopo l’assorbimento completo del gel (circa 30 minuti). Ho ottenuto risultati visibili dopo 3 settimane ed una risoluzione del problema dopo 7. Durante la terapia è sconsigliato adoperare altri prodotti potenzialmente irritanti o esfolianti (soprattutto la tretinoina). Bisogna rilevare che il pb è un ossidante, quindi genera radicali liberi, i quali sono probabilmente responsabili dell’invecchiamento dei tessuti e cancerogeni. In realtà non esistono studi certi che avvalorano la teoria sugli effetti negativi dei radicali liberi proposta da Barman nel 1956; di converso, ci sono ricerche recenti importanti che ne confutano la validità. In tutti i casi il pb non si è rivelato né mutageno né cancerogeno per l’uomo. Ci sono anche pareri discordanti sul potenziale fotosensibilizzante del pb, ma razionalmente è consigliabile limitare l’esposizione ai raggi UV per il sol fatto che il pb esfolia il rivestimento protettivo superficiale della pelle, esponendone gli strati più giovani e sensibili; personalmente l’ho adoperato anche in estate senza alcun problema. Sviluppando ossigeno, il pb sbianca i tessuti, quindi è necessario lavarsi bene le mani dopo averlo usato e consigliabile utilizzare fodere bianche per i cuscini. Altre considerazioni e consigli vari • Ho sperimentato l’associazione pb 5% + clindamicina 1% (già piuttosto efficace in monoterapia) non rilevando alcuna differenza significativa rispetto all’uso del solo pb, salvo un maggior arrossamento • Per quanto riguarda la detersione, ho riscontrato che la sola acqua tiepida è la miglior soluzione (2-3 volte al giorno), senza frizionare troppo e dopo essersi ben lavate le mani • Le pustole vanno schiacciate solo se è presente l’apice biancastro, delicatamente, con le dita (le unghie lasciano il segno), fino alla completa espulsione del materiale purulento, evitando di farlo ricadere sulla cute circostante; tamponare poi con ovatta (meglio se bagnata con acqua ossigenata), lasciar asciugare ed applicare un po’ di acido fusidico al 2% (per impedire che lo Staphylococcus aureus, presente sulla pelle, infetti nuovamente la lesione) • Per accelerare la cicatrizzazione il top è l’allantoina • Per migliorare l’aspetto delle piccole cicatrici depresse recenti è utile la tretinoina, una molecola fenomenale per la cura dell’acne non infiammatoria lieve-moderata e per il ringiovanimento della cute • Lo stress fa aumentare la secrezione delle ghiandole sebacee, di conseguenza l’acne (secondo la medicina, la ragione è da ritrovare nei complessi giochi ormonali) • Alcuni alimenti accentuano l’acne: latte e derivati, frittura di scarsa qualità e cioccolato non fondente • I rimedi della nonna (dentifricio, pomodoro, limone…) al massimo apportano un sollievo momentaneo • Ho citato esclusivamente esperienze personali, quindi non necessariamente generalizzabili Conclusione Dopo 4 hanni di lotta e aver sperimentato decine di soluzioni, ho vinto la mia lotta contro l’acne. Oggi mi servo solo del perossido di benzoile gel al 5%, di una buona crema idratante e pratico sporadicamente una maschera purificante all’argilla verde (che è anche un buon cicatrizzante); conservo comunque l’acido fusidico al 2%, nel caso dovesse manifestarsi nuovamente qualche pustola da trattare. Spero che ciò che ho scritto possa essere d’aiuto. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
AleROMA79 Inviato: 16 Ottobre 2010 Segnala Share Inviato: 16 Ottobre 2010 chi ti ha seguito?? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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