avevo un cespuglio Inviato: 8 Febbraio 2005 Segnala Share Inviato: 8 Febbraio 2005 Ho letto di un tipo che si fa preparare (ed evidentemente si mette anche) questa crema: - Minox Solfato 3,5% - Nipononivea 2% - Melatonina 1% - Canreonato di Potassio 1,5% - Progesterone 0,5% - Acido Azelaico 1,5% - vit.E Tocoferil Acetato 1% - Parfum Limone - Glicole 5% - Alcool 70° o 80° - Glicerina 5% e questa lozione: - Minox Solfato 3,5% - Nipononivea 2% - Melatonina 1% - Canreonato di Potassio 1,5% - Progesterone 0,5% - Acido Azelaico 1,5% - vit.E Tocoferil Acetato 1% - Parfum Limone - Glicole 5% - Alcool 70° o 80° - Glicerina 5% :blink: + complesse no? Ora la domanda ai doc e ai veri esperti: potete spiegarmi le singole componenti (a parte le + comuni minox, proge e niponivea) che utilità hanno nella cura dell'aa? Sono ben composte secondo voi? acchio c'è un sacco di roba... :blink: Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Gigli Inviato: 9 Febbraio 2005 Segnala Share Inviato: 9 Febbraio 2005 Sio possono andare. saluti Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
avevo un cespuglio Inviato: 9 Febbraio 2005 Autore Segnala Share Inviato: 9 Febbraio 2005 Non voglio rubarle troppo tempo doc... ma sono tutti componenti utili? in che modo? se non puo rispondermi esaurientemente puo almeno indicarmi qualche fonte dove poter leggere di queste sostanze? Grazieeeeeee :P Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
anagen Inviato: 9 Febbraio 2005 Segnala Share Inviato: 9 Febbraio 2005 MELATONINA: E' una molecola naturale, una delle molecole secrete dalla ghiandola endocrina pineale, assolutamente innoqua, decresce nell'organismo con l'avanzare dell'invecchiamento. Non è un farmaco, ma una molecola naturale i cui effetti ed innocuità sono molto ben conosciuti. E' stata isolata da Lerner negli anni Cinquanta. Successivamente sono stati effettuati studi nei quali la melatonina veniva somministrata in dosi enormi nell'uomo per settimane e non dava luogo ad effetti collaterali. Inoltre nessun ricercatore è riuscito a far morire un topo in laboratorio anche somministrando dosi altissime. Il nome le è stato attribuito per la sua proprietà di indurre la mutazione dei cromatofori, cioè delle cellule melanociti che trasportano il pigmento responsabile ad es. della colorazione della pelle. E' presente ovunque (nei vegetali, nel latte, in tutti gli esseri viventi). La melatonina si limita fondamentalmente a proteggere la ghiandola pineale, restaurando indirettamente i ritmi ormonali giovanili. La sua carenza rappresenta un importante segnale di invecchiamento : quando il livello di melatonina diminuisce, si invecchia. Il suo meccanismo di azione pare non sia né di natura chimica, né biochimica, né recettoriale, né ormonale. Il principio sul quale si basa la melatonina non è farmacologico, consiste invece nel creare un picco notturno più o meno alla stessa ora tutte le notti. Melatonina : un ormone miracoloso? Non può essere considerata un ormone, infatti viene sintetizzata nell'organismo anche da altri organi e non solo dalla pineale; se si asporta la pineale la melatonina circolante non scompare come invece avviene quando vengono rimosse le ghiandole endocrine (ipofisi, tiroide, surrenali, gonadi); non esiste alcun fattore di rilascio per la melatonina come invece si verifica con tutti gli ormoni classici; se somministrata a dosi enormi di grammi al giorno per via orale non ha provocato effetti collaterali, contrariamente a qualsiasi ormone (da uno studio olandese). La somministrazione prolungata di melatonina non può indurre atrofia della pineale, infatti l'inibizione della sintesi dopo somministrazione orale non sembra dipendere come accade per gli ormoni classici dall'inibizione della sintesi dei fattori trofici, ma da una semplice inibizione retroattiva prodotta dalla stessa melatonina. Se si somministra melatonina esterna gli enzimi dell'organismo umano non si attivano per produrla, semplicemente invece la ghiandola si mette a riposo. Quando cessa la somministrazione di melatonina, la produzione endogena riprende come prima, anzi si afferma anche meglio di prima. Il prof. Walter Pierpaoli ha iniziato a pensare che restaurando i ritmi notturni di melatonina, i quali hanno a che fare con i cicli ormonali, è possibile ottenere dei benefici. Questa molecola pare risincronizzare l'organismo, mantenendo integri sistema neuroendocrino, ormoni e sistema immunitario. Sembra inoltre lavorare in sinergia con vari farmaci migliorandone sensibilmente l'efficacia. In realtà, da esperimenti effettuati sui topi, si è notato che non è la melatonina a prolungare la vita ma la ghiandola pineale, se trapiantata da un topo giovane ad uno vecchio. E viceversa il trapianto di una ghiandola pineale invecchiata in un topo giovane, che conservava la sua pineale giovane, lo faceva rapidamente invecchiare (lavori del Prof. Pierpaoli pubblicati nel 1994 su Proceedings of the National Academy of Sciences degli USA). Questo porta a pensare che la pineale vecchia porta un programma di invecchiamento che supera qualsiasi ostacolo, ignorando anche il segnale della pineale più giovane. Si potrebbe quindi pensare di asportare in un organismo la ghiandola pineale non appena questa inizia a portare i segnali di invecchiamento, sperando di arrestare il processo di invecchiamento stesso. Evitare alla pineale di invecchiare pare quindi ritardare l'invecchiamento dell'intero organismo. Nell'uomo il trapianto di pineale è arduo in quanto ci sono enormi problemi di rigetto. Ovviamente la rimozione della ghiandola pineale è comunque un estremo rimedio. Un intervento antietà costante nel tempo, grazie all'opera graduale di una molecola come la melatonina sarebbe possibile. La melatonina potrebbe rendere del tutto inutili una certa parte di farmaci attualmente in circolazione. La melatonina protegge la ghiandola pineale dall'invecchiamento, avendo una potente azione antinvecchiamento sulla ghiandola. Questo è dimostrato sui topi da studi scientifici. In caso di somministrazione di melatonina dall'esterno, la ghiandola pineale invecchia meno rapidamente, rallentando tutto il programma di deterioramento dell'organismo. La ghiandola pineale mantenuta giovane rallenta l'invecchiamento dell'intero organismo ----> la melatonina rallenta l'invecchiamento della pineale mettendola a riposo, la quale sembra impartire l'ordine di invecchiare, questo in evidenza il concetto. Infatti se la melatonina è somministrata dall'esterno, la ghiandola pineale non ha più bisogno di produrla, rallentando il proprio invecchiamento e adempiendo per intero alla produzione di altre importanti sostanze come ad es. il TRH E' dimostrato che la melatonina non presenta effetti tossici neppure se venisse somministrata in quantità di diversi cucchiai al giorno! Se il livello di melatonina risulta basso, la somministrazione esogena (dall'esterno) rimpiazza la carenza; se il livello endogeno (già presente nell'organismo) risulta alto, la somministrazione ulteriori di melatonina non ha alcun effetto, l'organismo trattiene la dose sufficiente, eliminando con le urine il resto. Da studi scientifici si è dimostrato inoltre che la melatonina normalizza i livelli di zinco nell'età avanzata. Pare altresì che assumendo melatonina ogni parametro risulta migliorato. Altri effetti della melatonina sono documentati : sostiene la funzione immunitaria, abbassa i livelli di colesterolo nel sangue, protegge dagli effetti negativi dello stress, ripristina i ritmi del sonno, aiuta a difendersi dal cancro e dalla malattie cardiache, stimola e sostiene la funzione sessuale (mettendo a riposo la pineale e risincronizzando i ritmi ormonali giovanili). E' stato effettuato uno studio clinico circa le capacità della melatonina di ripristinare i ritmi ormonali antecedenti la menopausa, per avere una risposta anche sulla capacità della melatonina di invertire il processo di invecchiamento generale nell'organismo. Lo studio ha avuto effetti positivi! (effettuato presso la clinica Madonna delle Grazie di Velletri dal Prof. Walter Pierpaoli e il dottor Giulio Bellipanni, pubblicato sulla rivista Experimental Gerontology 36, 2001, 297-310). E' stato effettuato tra donne di 42-62 anni, mostrando che la melatonina in soli sei mesi è riuscita a far "ringiovanire" donne di età variabile fra i 42 e i 62 anni. Anche la funzione tiroidea veniva ripristinata, diminuisce la depressione. Sono stati somministrati 3 milligrammi di melatonina alla sera per 6 mesi. Esistono anche dei kit salivari per misurare il livello di melatonina. La dose massima sperimentabile dovrebbe essere di 3 milligrammi la sera, provando eventualmente a diminuire la dose (anche dividendo in due una compressa). La somministrazione deve avvenire la sera prima di spegnere la luce e dormire : durante il giorno altererebbe il ritmo. Assumendola di sera non si fa che assecondare la natura, mettendo a riposo la pineale che non si deve sforzare di produrla e permettendo la resincronizzazione dei ritmi ormonali. E' in concentrazioni elevatissime nel nucleo delle cellule. Addirittura vi sono stati studi nei quali la melatonina mostra benefici effetti nei malati affetti ad AIDS, somministrando melatonina purissima insieme a selenio e zinco. La melatonina è prodotta e secreta da diversi tessuti ed organi, ma di notte solo dalla ghiandola pineale. Stimola la produzione dell'ormone della crescita. Promuove la crescita delle cellule del midollo osseo. E’ essenziale che sia in forma purissima. Va bene la sera prima di dormire 0.3 - 0.5 mg. Attenzione però a chiedere al medico prima di fare da sé è sempre consigliabile. Si può anche usare in soluzione : in acqua è solubile a caldo ma tende a precipitare per raffreddamento, è quindi meglio dissolverla in un solvente in cui è molto solubile, come l' alcool etilico, per poi aggiungere l' acqua lentamente, sotto agitazione. Ecco un esempio di riferimento : melatonina 0.1g, alcool etilico al 95% 2.5g, glicole propilenico 0.5 g, acqua depurata q.b. a 10 ml. Un ml corrisponde a 10 mg di melatonina. PREDISPOSIZIONE AD UN SONNO MIGLIORE 300mcg-5mg Migliora il sonno senza effetto rimbalzo alla sospensione. CAMBIAMENTO DI FUSO ORARIO 1-10mg Aiuta ad abituarsi presa il giorno dopo del volo MANTENIMENTO DELLA MEMORIA 5-6mg MIGLIORE SISTEMA IMMUNITARIO 10-40mg Stimola il sistema immunitario. ANTIOSSIDANTE Azione blanda a bassi dosaggi. AUMENTO VITA IN ANIMALI PREVENZIONE E TRATTAMENTO CANCRO 40mg-700mg Può prolungare la vita in soggetti affetti da glioblastoma, un tipo di tumore cerebrale. Tamoxifene + melatonina pare rallentare il tumore alla mammella. Sei su 40 pazienti in uno studio trattati con 700mg hanno avuto decremento transitorio della massa tumorale. Uno dei maggiori studiosi è il Dr. Walter Pierpaoli. Si afferma che la melatonina serve a non invecchiare. Perché impedisce al "centro di smistamento" nella ghiandola pineale (che in realtà una ghiandola non è) di non deteriorarsi, e quindi a non poter far più partire gli impulsi che regolano i ritmi naturali del giorno e della notte, quelli che ci mantengono sincronizzati ogni istante, tramite il sistema ormonale, con l’ambiente in cui viviamo. Se ci allontaniamo da questo ambiente naturale, invecchiamo più rapidamente. La realtà del mondo in cui si vive ci sfugge in quanto ne siamo una parte integrante. Noi navighiamo in una dimensione della quale ignoriamo la natura ed i confini, ed i nostri unici punti di riferimento sono solo i ritmi scanditi dal giorno, dalla notte e dalle stagioni. Si scrive che è del tutto innocua anche a dosi altissime e per periodi lunghissimi. Esistono lavori documentatissimi, ma non vengono mai citati. Tuttavia bastano pochi milligrammi (al massimo 3) per mettere la pineale " a riposo " durante la notte e proteggere quindi la pineale, il nostro centro di smistamento ormonale, dalla senescenza. Non invecchiando la pineale, non possiamo invecchiare o, almeno, il processo dell’invecchiamento non sarà mai più come lo abbiamo visto e vissuto fino ad ora. La melatonina nelle donne in perimenopausa ricostituisce in modo straordinario la condizione endocrina giovanile e fa regredire rapidamente tutti i disturbi neurovegetativi e psichici che accompagnano la menopausa, in particolare lo stato di ansia, nervosismo e depressione. La melatonina notturna risincronizza l’intero sistema ormonale e, proteggendo la pineale, la mantiene giovane e in grado di produrre altre formidabili molecole. Relazioni con il sonno La melatonina ha relazioni con il sonno ma indirette. E' utile al sonno perché migliorando i ritmi biologici fa sì che ci si addormenti più facilmente. La melatonina rimette esclusivamente in moto un sistema che risulta essere alterato nei suoi ritmi. Prima che tutto torni in equilibrio possono passare addirittura settimane! Finché una notte, di colpo, arriva il sonno ristoratore. Inoltre anche se si dorme poco, si dorme meglio e dopo alcuni giorni ci si sentirà benissimo. Non essendo né un farmaco né un sonnifero la melatonina non agisce improvvisamente. Non c'è altro sistema se non quello di continuare ad assumere i mg di melatonina indicati alla sera prima di dormire. Un effetto immediato, prima che sia stato ricostituito il ciclo biologico alterato non è pensabile. Bisogna inoltre assicurarsi che al melatonina usata sia prodotta con il sistema GMP (Good Manufacturing Practise) che da garanzia che la compressa finale contiene esattamente quanto dichiarato. Non essendo un farmaco se ne potrebbe assumere anche in eccesso senza restringerne eventuali effetti collaterali; per saturare l'organismo durante la notte ne basterebbero anche meno di 3 mg (1-2 mg), tuttavia prudenzialmente se ne consigliano 3 mg a causa del differente assorbimento intestinale di ognuno. Una parte della melatonina che si assume per via orale viene distrutta, un'altra parte viene metabolizzata dal fegato e si trasforma in idrossimelatonina. Vi sono stati effetti indesiderati all'inizio dell'assunzione di melatonina : tachicardia, capogiri, insonnia, emicrania. In questo caso bisogna verificare in primis la qualità della melatonina che si sta assumendo, quindi bisogna essere sicuri che si sta assumendo la melatonina prima di spegnere la luce e alla sera. Ci vuole inoltre del tempo per restaurare un organismo alterato. Questi sintomi, secondo il Prof. Pierpaoli (in uno dei suoi libri), non possono che essere passeggeri. Se un soggetto assume melatonina perché vuole invecchiare bene, la qualità del suo sonno sarà diversa, in quanto la melatonina provvederà a normalizzare determinati parametri. Il sonno sarà diverso da quello di prima e certamente migliore. Alcune persone dovrebbero assumere la melatonina prima di mezzanotte allo scopo che il picco notturno si formi intorno alle 1-2 AM e non più tardi. E' tipico della melatonina aggiustare i vecchi ritmi alterati e talvolta ci vogliono settimane e mesi per riassettare il cervello ed i ritmi ormonali. Ma il risultato deve arrivare e solo chi si ferma non riesce a trarre vantaggi, dato che il sonno è solo un aspetto trascurabile in quanto in realtà la melatonina protegge solo la ghiandola pineale che poi riacquista una funzionalità giovanile. Purtroppo in questo mondo a volte folle non sappiamo rispettare i ritmi del mammifero uomo ed i risultati saranno, e sono, già drammatici E' possibile trovare informazioni complete e ulteriori ad es. sui libri del Prof. Pierpaoli "120 e passa di media...Vivere Bene, Invecchiare Giovani e Morire Sani", "The melatonin miracle" e traduzione italiana "La fonte della giovinezza". E' una sostanza naturale ampiamente sperimentata in laboratorio e che quindi andrebbe studiata ulteriormente e si potrebbe pensare ad un uso in senso profilattico e nello stesso tempo terapeutico. L'assunzione della melatonina non è consigliata in gravidanza ed ai bambini troppo piccoli e sani. Probabilmente la migliore formulazione esistente di melatonina è la TIMelatonin, formula del Prof. Walter Pierpaoli. Come dice il Prof. Walter Pierpaoli "E' la natura che si è inventata tutto; noi invece brancoliamo nella chimica, e diamo definizioni ridicole di molecole di cui sappiamo poco o niente". Il Prof. Pierpaoli afferma sul suo sito (dicembre 2003) : "Non c'è proprio niente di misterioso nell'invecchiamento! La senescenza è solo ed esclusivamente un programma genetico espresso nel sistema ormonale-neuroendocrino dell'uomo, simile alla crescita e alla fertilità. L'invecchiamento può benissimo essere ritardato e persino invertito ora!" Una molecola quindi molto interessante e di cui si spera vengano effettuati ampi studi sull'uomo oltre a quelli sui ratti. Melatonina : una molecola naturale e non brevettabile. Un invito alla meditazione a tutti ! CANREONATO DI POTASSIO: Il canreonato di Potassio, ottimo antagonista recettoriale del DHT, L'utilità e soprattutto la praticità nell'uso del Canreonato di potassio, all'1% in soluzione per uso topico e con formula chimica pressochè identica a quella dello spironolattone, sta nell'assenza dello sgradevole odore tipico proprio dello spironolattone. vit.E Tocoferil Acetato: è usato come integratore naturale a mio parere il minox a quelle percentuali va messo nella formula base e non solfato, la nipononivea ad uso topico ma.... l'efficacia è da dimostrare, la melatonina all'1% diciamo male non fa di sicuro, il Canreonato di Potassio 1,5% pùo andare, anche se mi da più sicurezza il vecchio spiro, progesterone e acido azelaico sono vecchie conoscenze sicuramente efficaci, magari da rivedere le percentuali, vit.E Tocoferil Acetato 1% anche qui ti posso dire male non fa, ma non ti aspettare risultati particolari, spero di esserti stato utile :fiorellino: Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
avevo un cespuglio Inviato: 9 Febbraio 2005 Autore Segnala Share Inviato: 9 Febbraio 2005 Cacchio anagen, complimenti.... ma come le sai tutte ste cose? Cmq grazie :P Ora non mi resta che aprofittare della tua sapienza, oltre a quella indiscussa del doc.. 1)La melatonina è interessantissima... ne parlero col mio medico ma... che utilità ha nell'aa? E in forma topica sulla cute? 2)CANREONATO DI POTASSIO: quindi è la stessa cosa che lo spiro? Ha la stessa efficacia? Usarli insieme? 3)Che differenza tra il minox base e fosfato? 4)Per Anagen e doc Gigli ancora: ma secondo voi quindi, allo stato attuale della ricerca tricologica per combattere l'aa, cosa mettereste e in che percentuali nel miglior topico realizzabile? Non posso far altro che ringrazire di cuore... :wub: Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
RunDLL Inviato: 9 Febbraio 2005 Segnala Share Inviato: 9 Febbraio 2005 Secondo me sono delle buone lozioni. Non credo però che la Melatonina e la Nipononivea siano utili a livello topico mentre credo che lo siano se assunte oralmente. L'Acido Azelaico è un ottimo inibitore topico della 5 Alfa Reduttasi. Per quanto riguarda l'aspetto della terapia tricologica tra Minoxidil Solfato e Base non c'è alcuna differenza. Ciao Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Gigli Inviato: 9 Febbraio 2005 Segnala Share Inviato: 9 Febbraio 2005 1) la melatonina per uso topico inibis ce stericamenyte il recettore del dht 2)Ha la stessa efficacia delo spiro ma non puza. 3)Solo differenze di solubilita' etc.. nienyte di rilevante in termini di efficacia 4)Non esiste il miglior topico ma bensi quelo personalizzato alla singola situazione clinica. saluti Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
avevo un cespuglio Inviato: 9 Febbraio 2005 Autore Segnala Share Inviato: 9 Febbraio 2005 Un ultima cosa: glicole e glicerina sono principi attivi o solo eccipienti? Che funzione hanno? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Gigli Inviato: 9 Febbraio 2005 Segnala Share Inviato: 9 Febbraio 2005 sono solo eccipienti. saluti Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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