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newbie

Salusmaster User
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  1. newbie

    GENETICA

    Tutto sommato si può pure sostenere tu abbia ragione (Lady Marmelade), è molto lucida la tua analisi. Ma non puoi che vedere le cose dall'esterno. Mi conosco e so che non potrei accettare il rischio. Ai miei occhi apparirei come una sorta di untore medievale... (per chi non l'avesse capito non sono mai stato molto tenero con me stesso) Bon, dai. E' inutile. Devo meditarci un po' su. Mi prendo una vacanza e ci penso. In ogni caso l'idea di fare le cose di nascosto dalla mia donna è oggettivamente una boiata, ha ragione il primo utente che ha risposto (probabilmente è pure perseguibile penalmente). Chiarirò le cose. E nel caso in cui la verità dovesse fare a pezzi la mia vita potrò sempre dare la colpa all'alopecia. Sarà un ottimo modo per giustificarmi, per evitare di confrontarmi col vero problema: io. (anche in tal caso mi sento meschino: rovinare la favola alla donna che ami e che sogna la maternità... è così fuori luogo... è così triste il pensiero che questa cosa debba entrare nei ricordi di questo momento...) Grazie a tutti (e tutte). E meno male che questo post non andava nell'angolo dello sfogo psicologico... :) Ciao!
  2. newbie

    GENETICA

    Ma non sarebbe forse menomato?! La calvizie mi ha cambiato, in peggio. La psiche non è indipendente; accettare se stessi significa accontentarsi e credo sia legittimo volere il meglio per mio figlio. Comunque adesso stiamo divagando, volevo consigli tecnici: percentuali di probabilità in maniera tale da poter valutare in maniera lineare. Per il resto mi cercherò un analista (è un passaggio automatico: dal dermatologo allo psicologo).
  3. newbie

    GENETICA

    Effettivamente hai ragione. Pur non essendoci certezze: combattiamo la calvizie con finasteride e minoxidil da decine di anni ormai... E la terapia è più o meno immutata. E forse hai ragione anche riguardo il mondo che si prospetta... Ma così non mi aiuti :) No, con la donazione dello sperma la garanzia dell`assenza di ogni malattia è garantita. Puoi anche scegliere una serie di altri parametri, fisici e comportamentali, pensa.
  4. newbie

    GENETICA

    Per Lady Marmelade Può essere vero, Lady. Ma ti assicuro che non riguarda me. Sono una persona stabile, ho studiato, ho un buon lavoro, interessi, amici... Cerco di valutare in maniera razionale la questione. Sarei capace di non pormi nessun problema. Sarei capace di dire "sì Chiara, voglio anch`io un bambino" (Chiara è la mia compagna: una donna magnifica ed intelligente che vorrei tanto essere in grado di rendere felice) e fra qualche mese avere un bel pargolo con il mio sorriso, i miei occhi e magari anche la mia erre francese. Ma so che nel caso in cui fra 20/25 anni il bimbo che crescerò con mille attenzioni dovesse subire l`ingiustizia da parte della natura che sto subendo io, dubito sarei mai in grado di perdonarmelo. Non credo riuscirei a non odiarmi per il resto dei miei giorni.
  5. newbie

    GENETICA

    Infatti, xxxxxman. Mi ponevo il problema di trovare un`alternativa a questa eventualità. La trovo una valutazione responsabile la tua. Il buonismo di chi fa finta di niente mi irrita. Il problema dell`androgenetica è nostro, non ne abbiamo colpa ma non ne avrebbe neppure mio figlio. Sarò un estremista ma lo considererei un atto di violenza nei confronti della persona che amerò più di ogni altra. Non è accettabile un atto di egoismo simile (l`ha fatto mio padre, per intenderci, ma lui aveva l`attenuante dell`ignoranza)
  6. newbie

    GENETICA

    E tu di rispondere ai miei deliri. Nessuno te l`ha chiesto. Chiedevo un parere e tutto sommato sono soddisfatto d`averlo avuto. Io mi pongo la questione di non trasmettere una malattia a mio figlio; non è farneticare porsi il problema, forse è sciocco far finta di non sapere e condannare la gente che lasciamo a vivere in questo mondo soffrire come abbiamo sofferto noi.
  7. newbie

    GENETICA

    Dite ch`è così assurdo? Perché, non capisco... Non si tratta di estinzione ma di miglioramento della specie. Applicare i principi dell`eugenetica mediante i progressi della tecnologia medica. Non lo trovo sconvolgente... Non pensavo di non avere figli ma di averne con modalità non convenzionali per concedere loro l`opportunità di avere un patrimonio genetico migliore. Non ho un genotipo vincente ma col denaro ne compro uno che dia loro maggiori chance di vittoria, in un mondo che non guarda ai mezzi ma solo al fine. Non è un atto di generosità? Ciascuno è figlio di chi lo cresce; le storie del legame di sangue sono ridicole ed ancorate ad un passato d`ignoranza e preconcetti teologici. Per quanto riguarda la mia donna, effettivamente... Non sarebbe molto democratico. Dovrò pensarci meglio. Ma in fondo sarebbe solo un problema di arretramento culturale da aggirare con l`astuzia. Io ho ragione, io sono il progressista... Ed anche dal punto di vista concettuale: lei fornisce il suo patrimonio genetico, anche perché non può fare altrimenti, ed io decido con quali modalità fornire il mio contributo: il mio sperma o quello acquistato da una banca del seme (che in base ai principi dell`economia di mercato sarebbe definibile comunque MIO; lo pago, mica lo rubo...) C`è una certa linearità... Dai, ma non vi facevo così conservatori... Trapianti, medicinali a vita... Ho sentito di gente che pensava di sterilizzarsi per non perdere quattro peli! Ed adesso mi fate quelli contrari ad ogni manipolazione del corpo?! Proprio adesso che ho dei dubbi e volevo un po` di appoggio?
  8. newbie

    GENETICA

    Vorrei avere qualche informazione specifica sulla probabilità di trasmissione dell'alopecia androgenetica ai figli: è un carattere dominante o recessivo, è prevedibile con un margine di errore relativo o la, pare, multigenicità della caratteristica comporta l'impossibilità di prevedere con certezza uno schema? Sostanzialmente il fatto è questo: sono affetto da AGA, è stata dura ma sono arrivato ad accettarla. Ed adesso sto bene, sono felice credo... Tutto ok, insomma. Se non fosse che alcuni giorni fa la mia compagna mi ha manifestato di volere un bambino! Non ci ho mai pensato a fondo ma tutto sommato l'idea di crescere un pargolo mi sorride sempre di più... Riverserò su di lui amore...boh, della cultura. Ciò che sono e che tutto sommato non mi dispiace neppure. Ma c’è anche un patrimonio genetico che trasmetterei a mio figlio. E la malattia, magari non fenotipicamente nell'ipotesi al nuovo venuto vada bene, comunque nel genotipo rimarrebbe latente per poi potenzialmente ricomparire subdola nelle generazioni successive... Credo che mi sentirei molto meschino nell'aver contribuito a trasmettere un problema di questa entità ad una persona che comunque amerò, più di qualunque altra cosa… E sto pensando seriamente, anche se davvero non so come potrei comunicarlo alla mia donna che comunque difficilmente può comprendere i miei dubbi (probabilmente le mentirò: m’invento di essere naturalmente sterile e invece mi sottopongo ad una vasectomia), di ricorrere alla fecondazione eterologa. Di andare quindi in una clinica in Belgio, in Spagna (od in uno di quei tanti paesi più avanzati e meno bacchettoni della nostra povera Italia in mano a bigotti e clericali) e di ricorrere alla donazione del seme. Per dire, c'è la www.scandinaviancryobank.com, un bel bambino biondo forte e robusto... Di certo meglio di quanto potrei fare io. Come la pensate? Come razionalizzate la possibilità che da una vostra scelta potrebbe dipendere l'infelicità dei vostri figli? Grazie. (questo messaggio sta bene qui, non nei problemi psicologici. Sono assolutamente razionale, per nulla buonista. E' il mondo ad essere cinico io sono solo pragmatico)
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