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ironmen

Salusmaster User
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  1. Ciao a tutti, stavo vagando per i forum che trattano l'argomanto caduta capelli per reperire alcune informazioni (statistiche sui tempi e modalità di funzionamento della finasteride che ho iniziato ad utilizzare da 2 mesi ed ancora non ho, penso sia normale, riscontrato risultati visibili). Leggendo i post sul DAP, mi sono sentito in dovere di condividere la mia esperienza, spero utile, visto che è da un'oretta che mi sto arricchendo delle vostre sulla caduta capelli. Ho cominciato ad avere il primo attacco di panico tre anni fa, come un fulmine a ciel sereno, improvviso, istantaneo e sconvolgente. Ne ho vissuti tutti i sintomi dai più comprensibili, tachicardia, aumento della pressione, dispnea, ai più traumatici, paura di impazzire, derealizzazione,depersonalizzazione. Lunga è stata la ricerca delle cause scatenanti. Mi sono rivolto ad uno pschiatra ed ho cominciato un lungo periodo di indagine sul mio io, per accettare (questo è un termine significativo) e capire come un fenomeno così incomprensibile fosse potuto capitare a me, una persona tranquilla e distante da qualunque tipo di ansia. Poi ho intuito che, un intervento di chirurgia estetica effettuato due mesi prima, per raddrizzare un naso leggermente ingobbito a causa di un incidente nell'infanzia, ne era la probabile causa. Nel mese successivo all'intervento, il cui esito era soddisfacente, mi trovavo continuamente a guardarmi allo specchio, controllandone in modo maniacale l'angolazione e la punta, con l'ansia che quel cambiamento permanente nel mio aspetto fosse per qualche motivo peggiorativo, in quanto in sè cambiamento. Non riuscivo ad accettare in pratica, pur avendo voluto fare io stesso l'intervento, grazie all'opportunità di un rimborso assicurativo, di essere diverso. Il motivo degli attacchi di panico verosimilmente, nel mio caso, risiede nel non aver accettato una situazione di changing, che he generato in me grossa insicurezza. (Domande tipo cosa penseranno gli amici, riuscirò a nascondere l'intervento?). Probabimente, è qui arrivo al punto, una situazione simile la vive chi perde i capelli. Immagino molti di voi, me compreso, mentre si studiano l'attaccatura dei capelli per ore davanti allo specchio, confrontandosi con fotografie di anni precedenti, cercando un rimedio il più velocemente possibile ed essendo addirittura disposti a sperimentare farmici (DUTA) di cui si sa ancora molto poco. Tutto ciò perchè non si riesce a sopportare tale mutamento che, per quanto naturale, non colpisce tutti e ci fa sentire meno sicuri nei confronti del prossimo. Questo volere sovvertire una situazione che sovvertibile non è, tuttalpiù farmacologicamente limitabile, crea in molti una situazione d'ansia che, in chi è predisposto può sfociare, nel DAP. Non si spiegherebbe se no come mai molte persone che hanno capelli in caduta libera soffrano di tali sintomi, anche senza assumere duta o fine. Personalmente la finasteride non ha aggravato la mia situazione, ma anzi migliorata perchè mi da la speranza di poter limitare i danni e non alterare il mio aspetto più di tanto. Il fatto che ci si trovi quotidianamente a scrivere in questo forum indica che l'argomento caduta dei capelli occupa uno spazio troppo importante nella nostra vita, facendo perdere di vista la reale portanza del problema. Forse se capissimo che non è qualche capello in più a farci avere più successo o a regalarci la felicità, ma affrontassimo il problema in modo più realista e meno patologico, (Alcuni assumono finasteride senza aver comincato a diradarsi, ma ci rendiamo conto) avremo lo stesso numero di capelli o forse anche qualcuno in più, ma avremo una qualità di vita certamente migliore. I capelli che è destinato a perderli, li perde comunque. Assunto ciò curiamoci con tutto quello che di affidabile ci possa essere e andiamo a farci un giro fuori che la vita e lì e non continuamente difronte ad uno specchio con il pettine in mano.
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