Brevemente: ho 39 anni e ho cominciato a ad avere i primi problemi a 31, quando ormai (ahime, mi sbagliavo!) pensavo di essere al riparo dalla calvizie. Essa si è inizialmente manifestata con un leggero diradamento della zona frontale destra, cui è seguita una riduzione, nel giro di un anno, della massa capillare complessiva, senza tuttavia che si osservasse la presenza di aree completamente calve. Nel 1999, su consiglio del mio dermatologo di fiducia, il dott. Pierluca Bencini di Milano, con studio in Corso Venezia 37, ho iniziato ad assumere finasteride o, più esattamente, Propecia, alla dose di 1 mg/die. Dopo un mese dalla prima assunzione ho accusato disturbi transitori che mi hanno provocato una diminuzione della libido e problemi di erezione, ma, secondo il dermatologo,- una persona di assoluta fiducia che non si giocherebbe mai la reputazione con consigli sciagurati - dovuti più a cause psicologiche che non a un'interazione effettiva e indesiderata del farmaco. A gennaio del 2000 i primi risultati: aumento della massa capillare e, nel giro di poco tempo,ripristino del volume nelle aree in cui il diradamento si era fatto più consistente. Ho avuto comunque i migliori risultati alla fine del secondo anno, quando della calvizie incipiente non rimaneva praticamente alcuna traccia. A questo punto, il medico mi ha prescritto il dimezzamento della dose, ma purtroppo la settimana scorsa, dopo 14 mesi, sono tornato ad assumere la dose di 1 mg/die (e sarà così per un anno),poiché nella regione frontale si è ripresentata la stessa forma di diradamento, questa volta però a sinistra. Da notare invece che a livello della nuca e della regione delle tempie, che pure tra 1994 e 1999 erano state interessate da una palpabile riduzione del volume capillare, la condizione dei capelli è perfetta, come se non avessero minimamente risentito del dimezzamento del dosaggio. Per ora è tutto, devo uscire. A presto. Gould.