nel 2003 ho iniziato la finasteride (associata a minoxidil) e il medico mi aveva assicurato che la cura sarebbe durata 2 anni, dopo di che sarebbe stata interrotta (e le conseguenze sarebbero state diverse: se andava bene avrei mantenuto i risultati, se andava male no: non c'era supporto scientifico in merito).
Dopo 2 anni mi dice che "assolutamente non le ho mai detto che dopo 2 anni di cura l'avremmo potuta sospendere, al massimo dopo 4 anni di cura!".
Adesso siamo al 4° anno di cura, e il medico (sempre lo stesso, ovviamente) mi dice che forse non è prudente interrompere, e che stanno sperimentando un prodotto nuovo, con principio attivo completamente diverso rispetto alla Finasteride, molto meno invasivo (sebbene su di me non abbia riscontrato alcun effetto collaterale), ma con i medesimi risultati.
Io francamente mi sento un pò preso in giro e mi sorgono molti dubbi:
- la mia situazione non era tragica: diciamo che c'era un semplice diradamento, e la finasteride mi ha aiutato a bloccarlo e a rinfoltire e irrobustire i capelli: adesso riuscirei a farcela da solo?
- la finasteride comincia ad essere una spesa importante per me, soprattutto in questo momento in cui per motivi personali mi trovo a sostenere diverse spese importanti: devo credere all'ennesima promessa del medico (nuovo prodotto che sostituirà la finasteride con un costo inferiore)?
- questo medico che ogni 2 anni mi racconta una storia diversa, è possibile che mi stia facendo credere che è tutto merito della finasteride e che senza non posso stare? non è l'ennesima "balla"? E se in realtà potrei stare benissimo senza finasteride?
Sinceramente ciò che mi infastidisce, a parte il comportamento del medico, è sostanzialmente il prezzo del prodotto, e l'idea di dover sempre prendere un farmaco (pseudo-dipendenza).
Consigli? Esperienze? Suggerimenti?
Grazie e ciao