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Prp


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Non so se se ne sia già parlato:

 

 

I fattori di (ri)crescita dei capelli

Medicina rigenerativa nuova speranza di coloro che vanno «in piazza»

Calvizie

 

I fattori di (ri)crescita dei capelli

 

Medicina rigenerativa nuova speranza di coloro che vanno «in piazza»

 

 

 

(Ap)

MILANO - Dopo le applicazioni in odontoiatria, ortopedia e medicina estetica, ora il plasma arricchito di piastrine (Prp), cocktail di fattori crescita, viene proposto per rinvigorire le chiome. A mettere a disposizione dei pazienti alle prese con alopecia androgenetica e calvizie in generale la nuova cura è l'Istituto dermopatico dell'Immacolata di Roma (Idi), la prima struttura accreditata in Europa a ricorrere a questo approccio di medicina rigenerativa, basato sulle proprietà dei fattori di crescita presenti nel nostro sangue. «Diversi studi hanno evidenziato che a livello del bulbo sono presenti cellule staminali dotate di recettori per i fattori di crescita — premette Gianfranco Schiavone, chirurgo plastico dell'Istituto capitolino —. Il Prp è un'ottima fonte di fattori di crescita, si è pensato quindi di utilizzarlo per stimolare queste staminali. Negli Usa e in Brasile questo approccio è già utilizzato come terapia di sostegno nel trapianto di capelli. I risultati ottenuti fino ad ora sono incoraggianti: il Prp sembrerebbe favorire un irrobustimento dei capelli trapiantati. Un recente studio americano dimostra, inoltre, le potenzialità di questa strategia anche nel promuovere il rinvigorimento e la ricrescita dei capelli in pazienti con alopecia androgenetica. Questo ci ha spinto a mettere a punto un protocollo clinico che è stato approvato da una recente delibera del comitato etico e scientifico del nostro ospedale». Il trattamento con Prp potrebbe rappresentare un'alternativa, pressoché priva di effetti indesiderati, alle terapie mediche tradizionali soprattutto nei giovani e nelle donne, categorie meno propense a ricorrere ai farmaci classici, come la finasteride (farmaco nato per la terapia dell'ipertrofia prostatica), per via dei possibili effetti collaterali. «I giovani, in genere, preferirebbero non assumere la finasteride per il timore di ricadute negative sulla libido a lungo termine — puntualizza Schiavone —. Nelle donne in età fertile questo farmaco può invece indurre una femminilizzazione del feto maschio in caso di gravidanza e questo ne scoraggia l'assunzione».

 

LA TECNICA - Ma in che cosa consiste esattamente il trattamento che si sta testando? «In pratica, si tratta di un'iniezione di Prp e proteine della matrice extracellulare (entrambi prelevati dal paziente stesso), eseguita dopo aver stimolato il cuoio capelluto con una sorta di rullo con piccoli aghi. Questo espediente causa un'abrasione locale, che favorirebbe l'attivazione delle piastrine, primo fattore di riparazione per il nostro organismo — spega Schiavone—. Per ora non sappiamo quanto è efficace questo nuovo approccio. I primi dati raccolti a due mesi dalla cura, basati su criteri al momento solo soggettivi, indicano che circa il 70 per cento dei 12 pazienti trattati (uomini e donne, tra i 23 e i 39 anni), ha notato una diminuzione della caduta e un aumento del volume del fusto del capello nelle zone di infiltrazione dei fattori di crescita autologhi. Il razionale c'è e siamo fiduciosi, ma bisognerà attendere ancora alcuni mesi per una valutazione oggettiva dei primi risultati». «I possibili benefici delle iniezioni di Prp nel trapianto di capelli e nel trattamento medico della calvizie non sono ancora stati comprovati da studi clinici controllati — commenta Andrea Marliani, presidente della Società italiana di tricologia —. I punti interrogativi sono tanti e solo il tempo potrà dare risposte. Indubbiamente occorre un attento vaglio di questo nuovo approccio, che non va comunque visto come sostitutivo della terapia medica tradizionale». RIPRODUZIONE RISERVATA

 

Antonella Sparvoli

09 maggio 2010

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

Link: http://www.corriere.it/salute/10_maggio_09/fattori-ricrescita-capelli_be6b100a-5b20-11df-8949-00144f02aabe.shtml

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Ciao, Italianomedio.

 

Si sta parlando di questa tecnica in un thread all'interno della sezione femminile, benché l'utente che ha aperto il thread abbia specificato che il trattamento si rivolge ad entrambi i sessi.

 

Inserisco il relativo collegamento, in cui è possibile reperire informazioni sugli eventuali prezzi:

 

http://forum.salusmaster.com/topic/41970-geniale-prp-gel-biologico/

 

Per quanto concerne l'articolo da te inserito, personalmente ritengo degno d'attenzione il giudizio del Dott. Andrea Marliani, il quale ritiene che eventuali benefici di una terapia del genere debbano ancora essere provati.

 

Ciao!

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  • 1 month later...

Ciao a tutti, sono un nuovissimo del forum e leggo sempre con grande interesse tutte le vostre discussioni. Intervengo per informarvi che ho preso un appuntamento con il Dott. Gianfranco Schiavone il 5 luglio a Roma per avere informazioni circa questa "nuova" tecnica che utilizza piastrine e fattori d crescita autologhi. La visita mi costerà 150 euro, ma ho proprio voglia di guardarlo negli occhi cercando di capire se ci è ci fa. Io sono un medico e quindi alla prima avvisaglia di chiacchierata pseudoscientifica per polli, mi alzerò lo saluterò e lo ringrazierò senza ovviamente dargli un centesimo. Così ho deciso.

Vi terrò informati...

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  • 1 month later...

Incontro col dott. Schiavone avvenuto ieri:

-Medico preparato

- Prescrive Dutasteride in dosaggi di 0,1 - 0,25 mg, e mi ha spiegato come mai non è ancora stato commercializzato. ( gli credo, visto che sono del campo)

- Mi ha illustrato la tecnica del prp, e mi ha parlato di una casistica.

- Mi ha mostrato una foto

- A settembre mi sottoporrò all'intervento...

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Cari amici del forum...

circa due mesetti fa sono stato dal dottor Campo per la consueta visita. In questa anni più di una volta ci siamo ritrovati a parlare del futuribile e delle nuove cure nel campo delle calvizie, e in tutta sincerità, non si è mai sbilanciato più di tanto. Nell'ultima visita invece mi ha parlato con grande entusiasmo di questp Prp e del suo funzionamento. Anche se è una cura per la A.A. ancora in fase di sperimentazione, all'IDI stanno conducendo ricerche con risultati soddisfacenti, il dottor Campo mi ha detto che attualmente rappresenta l'unica soluzione concreta al problema delle calvizie.

A questo punto, tocca solo aspettare e vedere quello che ci dirà la ricerca. Io direi comunque di riattivare il forum con un pò di partecipazione in più soprattutto in vista di questa nuova cura!!

 

saluti.... ed in cxxx alla balena per questa ricerca!

 

p.s. finalmente niente più fina e roba sintetica...

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Ciao Eddieblues,

mi pare di aver capito nel tuo incontro con il Dottor Schiavone che insieme a questa tecnica Prp lui continui a prescrivere duta, o sbaglio?

La cosa strana è, leggendo i vari articoli pubblicati nella rete, che questa cura nasce anche sostituto di questi farmaci sintetici, soprattutto nei soggetti giovani (23-39anni).

quindi non capisco se effettivamente questa cura è sostitutiva o integrativa.

Poi un'altra curiosità, come sono distrubuite le sedute che dovresti fare nel tempo? ossia è richiesta una seduta al mese, una ogni due mesi...?

grazie!

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Ciao a tutti. Dunque, il dottore mi ha detto che l'intervento andrebbe ripetuto più o meno ogni anno. Ha detto che lavora molto bene nel mantenimento, sul vertex, e sulla qualità del capello in generale( assicura un aumento del fusto del 20-30%). Non funziona in modo soddisfacente sul bulbo completamente miniaturizzato ( in effetti questi fattori di crescita piastrinici dovrebbero promuovere l'angiogenesi, cioè la formazione di nuovi vasi sanguigni, con conseguente mantenimento o miglioramento della vitalità del bulbo, non su una sua rinascita miracolosa degli stessi). Lui prescrive duta non necessariamente in concomitanza col PRP che ( a suo dire) in casi di iniziale diradamento sarebbe più che sufficiente. Solo che mi ha spiegato come mai non è stato ancora commercializzato come farmaco anticalvizie, e che lui in dosaggi di 0,1-0,25 mg lo prescrive ( c'è un farmacista che si è procurato la materia prima dall'america e che lo prepara galenico). Il bello è che questo non costituisce un reato, semplicemente il dottore si assume la responsabilità della prescrizione ( Questo è un punto a suo vantaggio). Io gli ho detto chiaramente che voglio provare PRP proprio per interrompere qualsiasi terapia farmacologica e lui è comunque d'accordo con me, vista la mia situazione di partenza piuttosto buona.

Vi terrò aggiornati.

Sono fiducioso ma non spero nel miracolo di una capigliatura da 15enne.

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Niente a questo punto aspettiamo settembre e vediamo quali saranno i risultati e spero soprattutto per te e noi che saranno ottimi!

Sarebbe spettacolare abbandonare la cura farmacologica di minoxidil e fina a favore di questa tecnica. Alla fine questa cura, anche se non agisce sui capelli miniaturizzati, ha comunque lo scopo di irrobustire il capello (aumentandolo del 30%) e di mantenere inalterata la situazione evitando ulteriori cadute di capelli. Il che si tradurebbe nel non essere più schiavi di dover prendere tutte le mattine fina e tamponare la cute mattina e pomeriggio con la soluzione di minoxidil... non male! Per adesso il prezzo rimane ancora un pò alto, 1500 euro... ma per la propria salute è una spesa da prendere in considerazione. L'unica cosa che non capisco è per quale motivo il Dottor Schiavone prescriva duta se la cura con Prp effettivamente ha questa capacità di mantenere e irrobustire!? ai posteri larga sentenza...

 

cmq grazie Eddie per la tua disponibilità

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  • 1 month later...

Sarò sincero... ho posticipato l'intervento perchè nell'ultimo mese soprattutto ho notato una ricrescita e un maggiore volume dei capelli utilizzando semplicemente le terapie oggi a disposizione ( ammetto di aver abbandonato fina per una capsula di dutasteride 0,5 a giorni alterni). Ovvero: Minoxidil 5%( che preparo da solo)tutti i giorni , dutasteride 0,5mg a giorni alterni,una capsula di duta aperta e spalmata sul front tutti i giorni( tentare un topico su una piccola porzione di pelle non la trovo una cosa pericolosa) Ketomousse ( una mousse all'acido salicilico e ketoconazolo)ogni 5 giorni.E stop.

Mi sembra seriamente di aver notato un reinfoltimento notevole....

Comunque prima o poi proverò questo prp....magari solo per il mantenimento.

Ciao

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  • 11 months later...

Ciao a tutti.

 

Riprendo una discussione un pò vecchia ma che mi interessa.

Uso minox 5% e finasteride da 2 anni ma senza grossi risultati.

Ero interessato ad una visita con il dottor Schiavone.

Qualcuno di voi (in partcolare Eddieblues che è già stato ad una sua visita) ha un suo recapito, riceve in uno studio privato?

Grazie.

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  • 5 months later...
  • 4 weeks later...

ma alla fine fa o non fa questo prp?? stavo leggendo un articolo proprio adesso

 

SANGUE RICCO DI PIASTRINE - Ed ecco l'ultima notizia per il trattamento della calvizie e del diradamento dei capelli: le iniezioni di sangue. Questa terapia, conosciuta con il nome “Prp Ht” (Platelet rich plasma hair therapy), consiste nell'iniettare plasma arricchito di piastrine nel cuoio capelluto. Questo approccio terapeutico, nato negli Usa e già utilizzato anche in Italia come terapia di sostegno nel trapianto dei capelli, è in fase di studio e sperimentazione per il suo utilizzo come tecnica curativa.

PRP HT - La dottoressa Valeria Dente, responsabile del settore Tricologico dell'Istituto Dermopatico dell'Immacolata di Roma, definisce la nuova terapia come “una soluzione a metà strada tra la terapia domiciliare, fatta di pillole e lozioni, e il trapianto”. La tecnica, spiega la dottoressa Dente, “si fonda sul principio secondo cui le cellule staminali presenti nel bulbo del capello sono dotate di recettori per i fattori di crescita”. Quindi i fattori di ricrescita, contenuti nel plasma e iniettati nel cuoio capelluto, andrebbero a stimolare le staminali dei bulbi piliferi ancora presenti e riattiverebbero la produzione del capello.

LA TECNICA – La Prp Ht consiste in un normale prelievo di sangue che viene poi centrifugato per separare i globuli rossi e bianchi dalla parte liquida dove si trovano le piastrine. Questa componente liquida viene aggiunta a una particolare soluzione che determina la rottura delle piastrine stesse per realizzare la liberazione di granuli in esse contenuti e si procede, quindi, all’iniezione intradermica. Il trattamento dovrà essere rinnovato ogni 2/3 mesi, ma i risultati iniziano ad essere evidenti già dopo 3/4. Sembra inoltre che questo trattamento sia privo di effetti collaterali: le piastrine provengono dalla stessa persona (nessun rischio di rigetto, allergia) e svolgono un lavoro fisiologico, cioè quello che il corpo ha messo a punto per regolare la vita di ogni sua cellula. Per ora, però, dovremo ancora attendere.

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Certo che funziona, il principio è teoricamente giusto.

 

Peccato solo che, applicando non i fattori di crescita specifici in dosi specifiche sapendo che cosa accadrà, ma direttamente la pappa piastrinica, l'effetto sia più simile alla stregoneria che alla medicina.

 

Stregoneria è tutto ciò che si usa senza conoscere a fondo i meccanismi in gioco.

 

Funziona a me, non funziona a te. Funziona oggi, non funziona domani. Funziona sui denti, non funziona sulle unghie. O magari il contrario.

 

Per di più, tutto ciò avviene senza che si sia fermata l'alopecia...

 

Morale: tanti soldi per un risultato incerto ed incostante, probabilmente di utilità scarsa e transitoria.

 

Per finire, riguardo all'applicazione sul cuoio capelluto, ottenuto tramite una metodica francamente cruenta e quasi d'altri tempi...

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  • 5 weeks later...

No, non è vero che non funziona...

 

Funziona per ciò per cui ne è stato ideato l'utilizzo: la RIPARAZIONE di tessuti danneggiati. Per ferite, fratture, usura, artrosi, patologie varie...

 

Il fatto è che questo cavolo di alopecia androgenetica non distrugge un bel niente. Si limita a strangolarti. Per fare un esempio, ci passa la differenza, per un negoziante, tra l'avere a che fare con dei rapinatori o col fisco. Il risultato finale magari è lo stesso, solo che è inutile chiamare il 113 quando ti arriva la cartella esattoriale...

 

Detto questo, l'applicazione in campo tricologico (al di fuori del trapianto, dove sì che c'è riparazione di tessuti danneggiati da fare) è stata una forzatura ed il fatto che alla base dei bulbi ci siano delle staminali da attivare (a far cosa? Leggere le desolanti analisi del Nobel Capecchi in merito alle esagerate e premature attese in materia di uso controllato e finalizzato delle staminali) non significa assolutamente NULLA. Il commento di Marliani, che con un elegante e rispettoso giro di parole, nel suo stile, lascia trapelare i suoi enormi dubbi scientifici, è eloquentissimo...

 

Perché il fatto, tra l'altro, è che non abbiamo uno straccio di pubblicazione scientifica che ci confermi l'efficacia del trattamento. Come si usa in medicina.

 

Tantopiù che, anche se le staminali entrassero in una cabina telefonica, si togliessero giacca e cravatta e riuscissero con la calzamaglia ed il mantello rossi e blu, non è che tutto questo sopprimerebbe magicamente la causa (ancora largamente ignota) dell'alopecia androgenetica!

 

Voi curereste un annegato... sott'acqua? Ed allora PRIMA andrà soppressa la causa che ha strutturato l'alopecia, POI si potrà pensare alla ricrescita. Non è che si possa sperare in miracolosi risultati fintanto che non si chiuda il rubinetto dell'alopecia.

 

Parlo di risultati e noiosamente ricordo, per la 1347esima volta, che un trattamento miracolistico che faccia ricrescere il doppio dei capelli iniziali è un grande successo per la medicina ma un fallimento totale per l'estetica. Perché passare da pelati a mezzi pelati NON E' la soluzione che tutti noi cerchiamo e non risolve il problema dell'alopecia, che non è di vita o di morte e nemmeno di salute ma unicamente estetico.

 

Finché quindi non ci sarà qualche cura o qualche trattamento capaci di farci ricrescere in testa TUTTI i capelli che avevamo o quasi, potremo continuare a dire che non vi è alcuna soluzione.

 

Se non per quei pochi, quei fortunati, quella banda di disgraziati culattieri fortunelli :arrabbiato-02: che ha solo stempiaturine e diradamentini ma, nonostante questo, piange calde lacrime di fronte a noi che abbiamo in testa piazza Tienanmen...

 

Attendiamo quindi con interesse pubblicazioni scientifiche su riviste mediche autorevoli, non articoli su periodici di wellness e di moda. Fintanto che ciò non avverrà, la PRP per la cura dell'alopecia androgenetica (non la PRP in generale, lo ripeto) dovrà intendersi come una metodica senza riscontri e quindi senza risultati scientifici.

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