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Non Esiste Limite Alla Cattiveria Umana.


dacron

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Ciao a tutti, sono nuovo del forum. Mi sono iscritto perchè come molti, anch'io ho problemi di capelli. E' da alcuni giorni che leggo questo forum e lo trovo molto interessante, essendo molto frequentato. Sto scrivendo questo post perchè sono davvero infastidito da quello che ho letto riguardo i disagi psicologici che tutti abbiamo a causa della perdita dei capelli. E soprattutto sono infastidito dal fatto che alcuni di noi possano venire gravemente mortificati dai commenti e dalle battute di alcuni bastardi che ci sfottono a causa della calvizie. Vengo subito al punto: vorrei dire a tutti quelli che scrivono dei loro problemi psicologici che, queste persone, troverebbero comunque un pretesto per offenderci a prescindere dalla calvizie. Quand'anche avessimo tutti i capelli, verremmo sfottuti per il fatto di esser troppo grassi o troppo magri, più vecchi o comunque non più così giovani, troppo bassi o troppo poveri. Ci sfotterebbero perchè balbettiamo o perchè portiamo gli occhiali. Alla cattiveria umana non esiste limite e, siccome nessuno è perfetto, non si può essere immuni alle offese degli altri. Il problema maggiore, se ci fate caso, è che si venga sfottuti maggiormente quando si è al lavoro e cioè quando si è sotto pressione e ahimè quando si sta troppo a contatto con certa gente. Si è sotto pressione e bisogna mantenere un certo contegno, quindi non si può mandare a quel paese l'idiota di turno e si è costretti così a far buon viso a cattivo gioco. Fateci caso, è proprio così. Molte persone al giorno d'oggi, causa problemi personali e stress, sono piene di rabbia e vogliono scaricarla sugli altri. In questo caso noi, per esempio. Quello che ho capito è che l'essere umano di natura è malvagio e non c'è da stupirsi se queste cose accadono. Certo, per un paio di battute non ci si ammazza ma già questo è sufficiente a far capire molte cose. Nessuno di noi può esser amato e benvoluto da tutti e dovremmo sempre rapportarci con queste persone che, a quanto pare, un pò ci odiano. Generalmente è sempre per invidia. O forse per altro, ma di sicuro un motivo c'è. Il mio consiglio allora è questo: troviamo FINALMENTE il coraggio di sbattercene di questa gente ed ascoltare solo le persone che davvero ci amano. I nostri cari ed i nostri veri amici, non staranno certo a farsi problemi se perdiamo i capelli. Se paradossalmente da domani tornassimo dei capelloni, non saremmo certo pari con tutti. Ed un pretesto per minare la nostra autostima qualcuno lo troverebbe comunque. Sta solo a noi dimostrare di essere più forti. Una testa pelata non è certo un tumore.

 

Ciao e buona fortuna a tutti !!!

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Ciao e benvenuto, Dacron.

 

Comprendo benissimo sia il tuo intervento, sia le motivazioni che lo hanno potuto determinare, e mi permetto di condividere il tuo saggio invito a sorvolare su certe, possibili, velate battute.

 

Sono anche d'accordo con l'invito di Francesco - non credo in contraddizione con la tua testimonianza - a riporre comunque, pur con tutte le necessarie "cautele", una certa fiducia ( benché senza eccessive illusioni ) nel prossimo.

 

L'essere umano, indubbiamente, riunisce propensioni al bene con tendenze maligne, peraltro spesso coesistenti nello stesso individuo.

 

Ciascuno di noi serba dentro di sé la propria dose di insoddisfazioni e di insicurezze, perché - in fondo - è proprio la nostra umana condizione... a "somministrarcela".

Ciascuno, però, risponde a proprio modo a questa insopprimibile realtà, a seconda del carattere o persino del momento.

 

Alcuni possono trovare nelle debolezze del nostro essere uno stimolo per aprirsi ad una certa solidarietà, fortificata proprio dalla consapevolezza che tale ( così fragile ) condizione ci accomuna.

Altri paiono "esorcizzare" le proprie fragilità sottolineando invece - in modo non molto nobile - quelle degli altri. In questi casi, a quanto pare, si tende spesso a prediligere chi appare più sensibile, perché viene colto come inoffensivo, quasi come se fosse un facile bersaglio.

 

Questo è un dato di fatto, a cui - come hai giustamente colto - non è molto utile rispondere con risentimenti che forse rischierebbero soltanto di ritorcersi contro di noi.

 

Probabilmente è meglio confidare nella possibilità di trovare in seguito - con un po' più di fortuna - qualcosa di più positivo e nobile, visto che la vita di tutti noi è un continuo confronto con le mille complessità della natura umana, un po' terribile... un po' sublime.

 

Spero davvero che il mio intervento ( non so neanche se espresso in modo adeguatamente chiaro ) non sia stato un po' banale o ripetitivo.

Nel caso lo sia stato, chiedo venia.

 

In bocca al lupo per la tua vita,

Nemicodelvento

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