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La mia esperienza di 9 anni con Finasteride.


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ciao mi sono iscritto al forum per raccontarti la mia esperienza: ho 23 anni e dopo 2 anni di minoxidil sono passato alla fine da circa 4 mesi. sostanzialmente sono passato alla fina perchè il minoxidil mi era scomodo, mi sporcava i capelli in un maniera assurda e non riuscendo spesso a lavarli ogni mattina non potevo più andare avanti con questa situazione. veniamo al presente, dopo 4 mesi di fina e dopo aver abbandonato il minoxidil (che ormai non assumevo più già da qualche mese con la frequenza consigliata ) ho notato un netto miglioramento e la lieve diminuzione della libido non mi ha dato così poi fastidio. il problema è un altro. il mio "lavoro" si basa sull'attività del mio cervello. studio infatti matematica e come ben puoi immaginare passo la gran parte della giornata sui libri. dopo tanti anni ti posso assicurare che conosco bene i limiti del mio cervello, in termini di tempo e in termini di qualità e mai nella mia vita mi è capitato di non riuscire più ad avere la "capacità" di sfogliare una pagina di libro da circa 3 mesi. sicuramente non sono depresso ma la strada è quella. i sintomi che avverto sono quelli che hai elencato tu

 

1) Disturbi di concentrazione e di memoria a lunghissimo termine.

 

2) Cambiamenti di umore con tendenza ad una maggiore irritabilità.

 

3) "Astenia mentale".

 

non so 4 mesi siano pochi per affermare tutte queste problematiche ma forse nel mio caso è più facile avvertire la anormalità poichè la gran parte della giornata la passo studiando. anzi la passavo perchè da circa tre mesi mi sento un deficente ke nn fa altro ke dormire e vegetare. se poi il mio esaurimento coincide casualmente con l'assunzione di fina allora chiedo venia per il mio intervento. un'ultima osservazione: prima di assumere la fina ero conscio dei problemi legati alla sfera sessulle ma non ero assolutamente a conoscenza di questo tipo di disagio. quindi la tesi dell'autosuggestione non regge perchè solo dopo questo disagio mi è venuto il sospetto di cercare sulla rete dei collegamenti con la fina.

 

saluti

 

Ciao, Frodo23.

 

Mi dispiace moltissimo per ciò che ti è accaduto. Come avrai compreso leggendo il thread, posso capire molto bene il tuo stato d'animo.

La mia esperienza, tuttavia, è un po' diversa dalla tua.

Nel mio caso, infatti, il decadimento cognitivo è stato inesorabile ma lento, tanto che ho iniziato ad accorgermene solo dopo alcuni anni e, all'inizio, non stabilendo un possibile nesso con l'assunzione del farmaco.

 

Non so dirti, pertanto, se i tuoi disturbi siano effetto della finasteride. D'altro canto... non ho le idee chiare neanche relativamente alla mia situazione.

 

Sapendo che cosa si prova, comunque, ti auguro con tutto il cuore di risolvere il tuo problema, indipendentemente dai possibili fattori che abbiano potuto determinarlo.

Se dovesse davvero trattarsi di un effetto collaterale della finasteride, ritengo che nel tuo caso, con soli quattro mesi di somministrazione, tu possa avere molte probabilità di recupero in tempi brevi.

 

Forse non ho letto bene il tuo intervento ma non ho compreso se hai interrotto l'assunzione del principio attivo oppure no.

 

In bocca al lupo e tienici informati!

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Ciao,

mi spiace per quello che racconti,

se sai l'inglese e hai un po' di tempo prova dare un'occhiata qui http://www.propeciahelp.com/forum/viewtopic.php?t=668

 

Ciao, Gigirambaldi.

 

Ti ringrazio davvero tanto per le parole e la segnalazione ( anche se, purtroppo, ho perso parecchio della mia già precaria dimestichezza con l'inglese ).

 

Spero tanto che la tua situazione, già migliorata dopo la sospensione del farmaco, sia integralmente ritornata alle condizioni precedenti alla cura con la finasteride.

 

Per quanto mi riguarda, peraltro, debbo ormai constatare una notevole differenza tra sbalzi dell'umore e disturbi cognitivi.

Relativamente ai cambiamenti dell'umore - ovvero i più "recenti" fra tutti i sintomi da me esposti - mi pare di cogliere notevoli miglioramenti. Ciò deporrebbe ( scusate se mi ripeto ma il condizionale è sempre d'obbligo... ) a favore di un eventuale rapporto con gli inibitori della 5-alfa-reduttasi.

Per ciò che concerne i disturbi cognitivi, invece, a volte mi sembra persino di notare - purtroppo - peggioramenti.

Modificato da nemicodelvento
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Ciao, Gigirambaldi.

 

Ti ringrazio davvero tanto per le parole e la segnalazione ( anche se, purtroppo, ho perso parecchio della mia già precaria dimestichezza con l'inglese ).

 

Spero tanto che la tua situazione, già migliorata dopo la sospensione del farmaco, sia integralmente ritornata alle condizioni precedenti alla cura con la finasteride.

 

Per quanto mi riguarda, peraltro, debbo ormai constatare una notevole differenza tra sbalzi dell'umore e disturbi cognitivi.

Relativamente ai cambiamenti dell'umore - ovvero i più "recenti" fra tutti i sintomi da me esposti - mi pare di cogliere notevoli miglioramenti. Ciò deporrebbe ( scusate se mi ripeto ma il condizionale è sempre d'obbligo... ) a favore di un eventuale rapporto con gli inibitori della 5-alfa-reduttasi.

Per ciò che concerne i disturbi cognitivi, invece, a volte mi sembra persino di notare - purtroppo - peggioramenti.

 

 

Ciao nemico,

 

non sono proprio nelle mie condizioni migliori, ma dopo la sospensione del farmaco e seppure con molti alti e bassi, stanno, incrocio le dita, pian piano migliorando.

Anch'io, tempo fa (più o meno sei mesi fa) e prima di sospettare una qualsiasi relazione tra farmaco e sitema nervoso, avevo intrapreso alcune visite specialistiche per cercare di determinare gli "strani" sintomi che stavano complicando, e non poco, il mio rapporto con il lavoro e la vita più in generale (cose anche piuttosto semplici come tenere a mente un codice di poche cifre, evitare di comprare due volte lo stesso libro eccetera). Mi sono fermato, dopo avere consultato tre medici che mi hanno dato tutti il medesimo responso negativo, prima di fare un risonanza magnetica (anche se tengo ancora sulla mia scrivania la prescrizione "estorta" ad un reticente specialista che mi diceva "tu non hai assolutamente niente, ma se prorpio ti fa sentire più tranquillo..."). Te lo dico perchè ho visto che ti barcameni su di una china non troppo dissimile.

Ho fatto 2+2 solo leggendo questo stesso thread, poi cercando infomazioni maggiori sul web. Più o meno in concomitanza ho sospeso il faramaco. Si tratta forse di quattro mesi fa. Da allora come ti dicevo le cose sono un po' migliorate, sono spesso assalito come un'onda da ricordi che per anni sono rimasti lontani e che riassaporo stupito, ho ritrovato la capacità di memorizzare alcune cose e in genere mi sento meno "inebetito". A sprazzi, però. Molto del mio tempo è ancora fatto da quella palude mentale in cui hanno ristagnato per anni i miei pensieri.

 

Perchè non me ne sono accorto prima? Probabilmente perchè si tratta di effetti che crescono piano piano e che sono infine sfociati in una specie di "handicap" (capisco che sia un'espressione forte, ma non la trovo per questo inadeguata) che ha reso difficili le cose solo dopo anni. Questa però è solo la prima risposta.

La seconda, e molto più preoccupante, è che nessuno me l'aveva detto. In particolare la "celebrata" dermatologa che mi ha prescritto il faramaco mi aveva avvertito solo di altri possibili effetti collaterali.

Questa è la situazione dove mi trovo e dove ci troviamo: siamo esposti ad un rischio di cui nessuno ci avverte (e per questo, se fate una ricerca su google, vedrete che è nella sua fase embrionale l'idea di una class action contro la casa farmaceutica). Il rischio è che il faramaco che assumiamo possa avere ricadute negative sulla sfera cognitiva. Io non sono in grado di sostenere tale tesi, non sono nè medico nè biologo, ma il link che ho indicato sopra fornisce una ipotesi estremamente ben argomentata sugli effetti della finasteride sulla chimica cerebrale. Leggete (fatelo, vi suggerisco) e valutate da voi.

 

Per questo mi spiace molto per le persone che soffrono dei miei stessi problemi e avverto la situazione come ingiusta e vigliacca!

 

Tornando a noi nemico, che cosa stai facendo per venirne fuori?

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Gigirambaldi, ti ringrazio davvero per aver condiviso qui la tua preziosissima testimonianza.

 

In molti aspetti mi ritrovo anch'io nelle esperienze che racconti.

 

Anche io sento di vivere in una condizione di deficit mentale, in cui mi sembra di aver perso la forza necessaria alla creatività intellettuale e alla rappresentazione di ricordi e riflessioni del passato. Persino la mia attività onirica, un tempo ricca, si è spenta.

 

Anche io ho notato un decadimento inesorabile ma molto lento, nel mio caso distinguibile in due fasi.

 

In un primo momento ho perso la creatività intellettiva e la capacità di applicazione in nuovi ambiti, ma mantenendo le capacità di concentrazione e di memoria.

In quella fase, pertanto, riuscivo a reagire alla perdita di originalità "fissando" nella mente i risultati di precedenti riflessioni o privilegiando argomenti più vicini ai miei gusti culturali.

Tanto per fare un esempio... pur essendo diventato per me arduo leggere un nuovo libro o scrivere qualcosa di nuovo, riuscivo comunque ad "appagarmi spiritualmente", perché rileggevo testi che avevo particolarmente gradito o rielaboravo precedenti lavori.

In quel periodo ho pensato che le mie prime defaillances fossero frutto di una naturale perdita di freschezza della mente, dovuta al passare degli anni ( benché fossi ancora venticinquenne ).

D'altro canto, il mio impiego, pur essendo di natura intellettuale, tende a forme ripetitive e non originali, per cui non avvertivo inizialmente conseguenze lavorative della mia involuzione cognitiva.

 

In un secondo momento, però, ho iniziato a perdere le capacità di concentrazione e ad avere qualche problema nella memoria a lungo termine, pur mantenendo le capacità di ricordare nel breve periodo.

Pian piano non sono riuscito più a rievocare con la stessa facilità ricordi o riflessioni del passato, per cui le attività connesse al mio impiego di lavoro sono diventate sempre più faticose: mansioni che prima svolgevo con estrema facilità attualmente mi lasciano intellettualmente stremato.

Nel frattempo, sforzi mentali sempre più banali hanno iniziato a determinare cefalee sempre più lancinanti ed invalidanti.

Inoltre, proprio a causa della perdita delle capacità mentali, non sono riuscito più a trarre piacere dagli interessi culturali che in precedenza coltivavo, perdendo così un'importante "valvola di sfogo" che mi ero creato contro le piccole e grandi frustrazioni della vita.

 

A questo punto ho iniziato invano gli accertamenti "di rito"( analisi del sangue, dosaggi ormonali, etc... ) dai quali è anche emerso un nodulo tiroideo, successivamente però rivelatosi ininfluente per spiegare il mio decadimento cognitivo.

Nessun fattore, psicologico od organico, è sembrato poter determinare la mia condizione.

 

Dopo l'estate scorsa ho sospeso la finasteride più che altro "per disperazione", data la modestia dei risultati tricologici.

Già all'epoca, comunque, stavo iniziando a collegare in via congetturale i miei problemi cognitivi con l'assunzione del farmaco.

Le mie condizioni, a questo punto, si sono evolute con alti e bassi e attraverso queste fasi:

1) un primo periodo, durato alcune settimane, con persistenza dei sintomi senza alcun miglioramento, per quanto lieve;

2) una graduale diminuzione delle cefalee tale da illudermi di un totale recupero delle mie facoltà cognitive;

3) un lento processo di nuova involuzione, tale da determinare il timore di un ritorno alla condizione precedente;

4) una seconda, più breve, fase di miglioramento;

5) un repentino episodio di ricaduta, di cui parlo nel messaggio n.40 di questo thread.

 

Dopo l'ultimo, violentissimo, episodio di cefalea ho mantenuto un persistente senso di ottundimento delle mie facoltà mentali ( talora accompagnato da un lieve dolore ) che mi ha costretto all'ultima visita neurologica di inizio marzo.

Il neurologo da cui mi sono rivolto ha categoricamente negato qualsiasi possibile nesso tra finasteride e condizioni mentali ( allineandosi, così, ai precedenti pareri del dermatologo, dell'urologo, del medico di famiglia e dell'endocrinologo ) e mi ha consigliato la risonanza magnetica all'encefalo.

 

E' inutile dire che in questi anni ho provato tutti i farmaci ed integtratori possibili ed immaginabili, senza alcun esito, neanche minimo.

 

Dopo oltre sei mesi di sospensione non ho più i classici dolori lancinanti alla testa, ma mi capita di avere "vuoti mentali" non dolorosi ma molto "inquietanti".

A dire il vero... non so proprio più che cosa fare.

 

Sono molto contento che tu, invece, sia migliorato anche rispetto alla situazione da te descritta a gennaio.

Ciò fa ben sperare in un recupero integrale delle tue condizioni di partenza. E' ciò che ti auguro - credimi - dal profondo del cuore.

 

Ciao,

Nemicodelvento

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  • 1 month later...

Sono nuovo del forum e ho letto l'esperienza di nemicodelvento .. se posso vorrei esporre la mia in proposito.. vorrei parlare più in generale rivolgendomi a tutti coloro che nutrono questo problema ma prenderò te come esempio.. non ti conosco quindi la mia è solo una esternazione cutanea o a pelle che dir si voglia.. il mio consiglio è quello di lasciar perdere tutto..tutto.. capelli e fissazione per questi.. lascia anche il forum se necessario.. ti consiglio di rasarti e non pensare all'aspetto estetico che ne verrebbe.. dici che i tuoi tratti somatici non si addurrebbero alla rasatura ma non so se tu sia in grado di giudicare in proposito data l'ossessione che in questi anni si è manifestata.. disfunsioni nel giudicare la propria immagine.. a volte la psiche umana compie voli pindarici molto inquietanti; vedi, riconosco che questo problema possa indurre ad un vortice molto difficile da gestire, alcune volte ci si ostina perseverando anche laddove si nota nero, nella speranza che sia bianco. Puntare tutto su un aspetto estetico per riversare su di esso le proprie insicurezze è molto più facile e comune che non affrontarle di preciso e sconfiggerle guardandole negli occhi: sarei curioso di sapere il tuo stato di accettazione, anche dal punto di vista affettivo. I capelli sono una cazzata di per sè , ripeto, una cazzata, sono epifenomeni di cui non abbiamo alcuna necessità, ma li necessitiamo perchè sono ai nostri occhi il simbolo della giovinezza, della virilità e della dominazione. Troppo lungo il discorso se cominciassimo a parlare dell'influenza morale e sociale che ci proviene dall'esterno, ma non è questo il punto. Quindi ti dico , abbi la forza di impugnare la vita oltre tutto e non lasciarti sbandierare o sottomettere da problematiche che hanno l'altezza di un nano.. non sono un medico nè uno psicologo, ma nutro una sorta di risentimento verso quelle persone che si lasciano intimorire alla mercè di false credenze e mode sociali di passaggio.. te lo dice un ragazzo di 24 anni che ha a cuore la sua chioma ma ben sa i limiti che essa impone.. spero di non essere stato eccessivamente duro.. un saluto

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Ciao, Grifis. Ti ringrazio del tuo intervento.

 

Anche io, a dire il vero, all'inizio ho pensato ad un'origine psicologica dei miei disturbi. Ho anche effettuato consulti a riguardo.

 

Oggi, però, tenderei ad accantonare questa possibilità.

I disturbi di cui ho parlato nel thread, infatti, paiono assumere un aspetto sempre più "organico" e svincolato dai più classici sintomi di natura psicologica.

 

Per essere più chiaro, in questo periodo sto mio malgrado continuando a notare un netto peggioramento delle mie capacità cognitive, di attenzione e di organizzazione. Questa situazione - peraltro - sta ora iniziando a crearmi seri problemi dal punto di vista lavorativo, nonostante stia cercando di svolgere le mie mansioni con tutto l'impegno e la dedizione possibile.

 

Questo preoccupante decadimento, tuttavia, non è per nulla accompagnato da alcun disturbo di natura prettamente "psicologica".

Non solo non ho mai avvertito ansia o fobia sociale, ma ora non noto nemmeno più l'irritabilità di cui ho parlato all'inizio del thread.

 

Non soffro neanche più delle lancinanti cefalee di cui ho parlato in precedenza, bensì di un fastidioso rallentamento ed ottundimento delle mie facoltà mentali. Nell'ultimo periodo sto iniziato anche ad avvertire una sonnolenza persistente.

 

Se posso usare una similitudine ( spero non troppo inadeguata ), paragonando la mia mente ad una centrale elettrica... mi capita di avvertire con frequenza preoccupanti "cali di tensione".

 

Considerando questa situazione, le questioni relative ai capelli sono per me ormai cadute in secondo piano.

A dimostrazione di ciò, nonostante sia sempre più scettico sulla possibilità che i miei disturbi siano effetti della finasteride... non mi sto neanche ponendo il problema di riprenderne l'assunzione.

 

Attualmente sento di avere inquietudini più pressanti rispetto alla sorte dei miei capelli e pertanto mi capita di rimpiangere i periodi in cui, in passato, ho potuto dare molto più peso a tutto ciò che riguardava i miei adorati "annessi cutanei"...

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  • 1 month later...
ciao nemicodelvento... è un bel po' che non ci si sente ;)

 

mi farebbe piacere conoscere l'esito degli esami...

 

Ciao, Guybrush. E' un piacere rileggerti!

 

Ho eseguito gli esami e li ho ritirati, ma mi manca ancora il consulto specialistico.

L'appuntamento con lo specialista, fissato alcuni giorni fa, è andato a monte ( non per colpa mia ).

Proprio oggi pomeriggio il medico ha cercato di contattarmi al telefono cellulare, ma - dato che sono stato impegnato per tutta la giornata - la chiamata è andata persa. Pensa che me ne sono accorto solo qualche minuto fa...

 

Spero di poter aggiornare il mio thread con qualche novità che, mi auguro, potrebbe scongiurare fattori più seri rispetto ad eventuali effetti collaterali dovuti alla prolungata assunzione di un farmaco.

Il parere del medico di famiglia indurrebbe a ben sperare...

 

Per il momento, comunque, i miei problemi non sono scomparsi. L'impegno lavorativo di questa giornata, anzi, mi ha fatto riflettere sulle differenze rispetto alla mia situazione di esattamente un anno fa ( perché anche allora ebbi una giornata "intensa", analoga a quella di oggi ), nonostante all'epoca, assumessi ancora finasteride.

 

A breve penso che potrò dare notizie sul mio caso in maniera più precisa.

 

Qual è - se posso chiederlo - la tua situazione? Che cosa hai deciso relativamente alla finasteride?

Mi auguro davvero di cuore che la tua condizione, non solo dal punto di vista tricologico, sia positiva.

Modificato da nemicodelvento
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ciao nemicodelvento. Ho letto con interesse la tua storia, spero davvero che l'esito possa essere positivo. Mi piacerebbe poterti rincuorare in qualche modo, ma non sono il tipo da incoraggiare con parole vuote e frasi di circostanza... dico così perché in effetti per avvicinare la tua storia e aggiungere qualcosa di significativo al quadro bisogna possedere davvero delle conoscenze specifiche che purtroppo non mi appartengono. Spero che comunque solidarietà ed affetto possano almeno rincuorarti un po' e non farti sentire solo, ecco. Quando sarà disponibile il parere dello specialista mi farebbe piacere conoscerlo, se vorrai condividerlo, naturalmente. Davvero ti auguro ogni bene.

 

Per quel che riguarda la mia situazione... beh... sono ancora in sospensione da finasteride. Ho deciso, in effetti, di scegliere l'opzione "vedere quanto è profonda la tana del bianconiglio" della quale parlavo nel mio 3d. Ormai dovremmo essere a 12 o 13 mesi. Beh, dal punto di vista del recupero fisico direi che siamo ancora in itinere. Qualcosa guadagno sempre, piano piano, mese dopo mese... Naturalmente, per onestà, credo che sia il caso di ammettere che non posso in alcun modo essere sicuro dell'azione negativa di finasteride... non ho avuto un cambiamento radicale, anche se in effetti certi riflessi sono ricomparsi. Insomma, non mi sono trasformato in quello che non ero, ma un cambiamento ben avvertibile l'ho constatato.

 

Sul versante capelli la situazione regge dignitosamente, tamponata dall'uso quotidiano di minoxidil 2% (che non so realmente quanto possa essere efficace). Senza dubbio hanno perso di lucentezza e forse un po' in pigmentazione. Sulle tempie si nota una certa debolezza e sul vertex mi sono reso conto di stare perdendo qualcosa. Ad essere onesto, il decadimento non è individuabile se non ricorrendo al nostro mitico *occhio clinico*. Naturalmente ho deciso di non vivere di speranze. So benissimo che anche se il mio aspetto è ragionevolmente preservato non posso aspettarmi un arresto della calvizie. Non esiste proprio. Diciamo che ogni giorno in cui constato la lentezza del processo lo prendo come grasso che cola. Speriamo bene.

 

Per adesso sono abbastanza motivato nel non riprendere la cura. I motivi sono sempre gli stessi: ho già assunto finasteride per molti anni e ricominciare significherebbe non accettare che il trattamento possa avere una fine. Mi sono reso conto che questa cosa crea una trama psicologica di dipendenza tutt'altro che banale e potenzialmente abbastanza pericolosa per l'integrità personale. Siamo (attenzione, non ho scritto "il nostro aspetto fisico è". E non a caso) in un certo modo, ma sappiamo di dipendere da una "pasticca". In qualche caso non sappiamo nemmeno come saremmo senza, ma l'assumiamo per paura di peggiorare. Continuando su questa scia la prospettiva è quella di assumerla per decine di anni.

Purtroppo gli aspetti negativi non si limitano nemmeno ai potenziali danni derivanti dal principio attivo. Io credo che se non si approccia la cura con il dovuto equilibrio (ed è estremamente difficile, molto più di quanto si pensi) si corre il rischio di associare la propria immagine in maniera del tutto spropositata con questo segreto custodito gelosamente. Per adesso, però posso dire una cosa: psicologicamente, il peggioramento estetico non mi pesa quanto la coscienza della dipendenza da finasteride. E per questo sono sereno.

 

Queste e molte altre considerazioni mi hanno spinto a perseverare nella direzione intrapresa. Per adesso sono motivato, ma dico sempre che non so quale sarà la mia scelta nel caso si dovesse verificare un defluvio intenso. Spero di essere abbastanza saggio da fare la scelta giusta (il che non implica necessariamente il ripudio del farmaco).

 

infine, ti chiedo scusa per aver invaso il tuo spazio con questo lungo post,ma nel cercare di di risponderti in maniera esauriente temo di essermi dilungato troppo.

Modificato da Guybrush Threepwood
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Guybrush, non devi scusarti, anzi... mi ha fatto davvero piacere la tua articolata risposta al mio post, anche per le tue condivisibili parole.

 

Sono contento che la tua situazione tricologica, tutto sommato, abbia retto e - soprattutto - che la tua scelta sia stata vissuta in modo sereno.

 

Trattandosi di farmaci per la profilassi di un disagio dismorfico, ritengo anch'io importante operare scelte sulla base del modo soggettivo di approcciarsi al problema, che - peraltro - anche per la stessa persona potrebbe mutare nel tempo più di quanto si possa immaginare.

 

Per quanto riguarda le mie condizioni, spero di poter avere maggiori certezze entro la fine di questa settimana.

 

Un abbraccio,

Nemicodelvento

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  • 2 weeks later...

A seguito della visita specialistica di controllo, posso aggiornare con maggiore chiarezza la mia situazione.

 

L'esito, per fortuna, parrebbe aver scongiurato le ipotesi un po' inquietanti che mi erano state in precedenza prospettate, seppure in via congetturale.

 

Gli esami, però, sono stati condotti ( per precisa scelta del radiologo, opponendosi alle indicazioni del neurologo ) senza uso degli agenti di contrasto, benché mi fossi sottoposto, nei giorni immediatamente precedenti, alla classica terapia desensibilizzante a base di Prednisone ( Deltacortene ).

Stando così le cose, a parere del mio specialista non si potrebbero escludere del tutto - in teoria - fattori di origine circolatoria; con i dati attualmente a disposizione, tuttavia, sarebbe davvero un azzardo ritenerli probabili.

 

In questa ridda di congetture il mio neurologo ha persino rispolverato la possibilità di una "nevrastenia", nonostante tale diagnosi sia alquanto caduta in desuetudine; stando alle sue parole, tale ipotesi diagnostica sarebbe da intendersi proprio secondo la classica definizione di George Miller Beard, ovvero come "deplezione di nutrienti nei neuroni".

 

Onde evitare equivoci, comunque, ripeto di non ravvisare nel mio caso stati d'ansia, fobie, forme compulsive né stati definibili di "allarme neurastenico", ossia di continua ipervigilanza.

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non sono riuscito a capire se, alla luce delle recenti indagini, tu possa ritenerti ragionevolmente *salvo* da brutte evenienze. Mi pare di sì e per questo ne sono davvero contento! Spero che adesso tu possa recuperare tutto il tuo vigore mentale! Un grosso abbraccio!

 

 

Pur non potendo con certezza escludere problemi di natura circolatoria, sono state in effetti scongiurate possibilità che mi erano in precedenza state prospettate e che, a dire la verità, mi è dispiaciuto persino nominare.

 

Questa è già - di per sé - una bellissima notizia.

 

Mi rendo però conto che forse, in conseguenza di questa pudicizia nell'esprimermi, non sono stato molto chiaro nel mio precedente post, per cui mi scuso di ciò con te e con gli altri utenti.

 

Nonostante qualche recentissima "ricaduta" ( spero del tutto episodica ), confido nella possibilità di recuperare attraverso le cure farmacologiche prescrittemi dal neurologo, le quali dovrebbero essere efficaci in caso di... "perdita di tono cognitivo-neuronale", se mi è consentita un'espressione scientificamente infondata ma - spero - in grado di dare l'idea della mia condizione.

 

Trattandosi di una cura non a lungo termine, mi permetterò di tenere aggiornare il Forum sugli eventuali sviluppi ( spero positivi ) del mio caso.

 

Grazie di cuore, davvero, per le tue parole!

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bene, sono molto contento della tua conferma! Ti faccio dunque un grandissimo in bocca al lupo e ti auguro che questa faticosissima & logorante odissea possa finire per darti un po' di respiro!

Volevo farti un'ulteriore domanda, però: lo specialista che ti ha assunto in cura (presuppongo un neurologo) quali pensieri ha espresso circa l'ipotesi del contributo di finasteride nel tipo di disagio che hai manifestato?

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bene, sono molto contento della tua conferma! Ti faccio dunque un grandissimo in bocca al lupo e ti auguro che questa faticosissima & logorante odissea possa finire per darti un po' di respiro!

Volevo farti un'ulteriore domanda, però: lo specialista che ti ha assunto in cura (presuppongo un neurologo) quali pensieri ha espresso circa l'ipotesi del contributo di finasteride nel tipo di disagio che hai manifestato?

 

La terapia che sto seguendo mi è stata prescritta da uno specialista in Neurologia, il quale aveva ribadito, in una precedente visita, l'opinione negativa sugli eventuali rapporti tra finasteride e meccanismi di ricezione neuronale già espressa dal medico di famiglia, da un urologo e dal mio dermatologo di fiducia.

 

Quest'ultimo, all'inizio vagamente "possibilista" su teorici effetti collaterali relativi all'umore, ha in seguito escluso ogni possibilità di interazione, ritenendo che ogni eventuale effetto indesiderato dell'inibizione dell'enzima 5-alfa-reduttasi si risolva completamente entro qualche settimana dalla sospensione del farmaco.

 

I medicinali prescrittimi, tuttavia, dovrebbero incidere sui meccanismi di ricezione GABA, in teoria legati all'attività dell'allopregnenolone, che - secondo le ricerche da me citate nei precedenti post di questa discussione - potrebbero essere legati all'azione del 5-alfa-reduttasi.

 

Grazie ancora dell'appoggio e... speriamo bene!

Modificato da nemicodelvento
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Aggiorno la mia situazione con una novità.

 

Ricercando notizie sui meccanismi di ricezione GABA, mi sono imbattuto in una ricerca dell'Università di Cagliari relativa al ruolo degli steroidi neuroattivi ( precisamente nel controllo dell'espressione genica e della plasticità del recettore GABA-a nel cervello di ratto durante la "maternal deprivation" ) in cui si fa esplicitamente riferimento a rapporti tra finasteride e allopregnanolone e, conseguentemente, alla ricezione GABA.

 

Nella documentazione ho trovato l'indirizzo della ricercatrice, per cui le ho già mandato una e-mail in cui ho esposto il mio singolare caso, chiedendole un'opinone in merito.

 

Qualora dovessi ricevere una risposta, ovviamente, condividerò con gli utenti del Forum l'eventuale parere della ricercatrice.

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Mi permetto di inserire senza alcuna velleità di trarre conclusioni, essendo un profano, un link esterno al Forum, in particolare al Supplemento On-line dei rendiconti n. 70 ( 2000 ) del seminario della Facoltà di Scienze MM.FF.NN. dell'Università degli Studi di Cagliari:

 

http://veprints.unica.it/307/1/05_Biggio_Concas.pdf

 

Il File è in formato pdf.

 

Andando a pag. 66 è possibile visualizzare il paragrafo intitolato "Effetti degli inibitori della 5-alfa-reduttasi sulla plasticità dei recettori GABA".

Gli esperimenti, comunque, riguardano ratte in estro e gravide.

 

Cito testualmente:

 

La steroide 5α-reduttasi, esistente in due isoforme [13], catalizza la riduzione nicotinammide adenina dinucleotide ridotto (NADPH)-dipendente di vari steroidi Δ4-keto (progesterone e androgeni) nei loro metaboliti 5α-ridotti a livello degli organi periferici e nel cervello. Il metabolita 5α-ridotto del testosterone, 5α-androstan-17β-ol-3-one (diidrotestosterone), è essenziale per il normale sviluppo dei genitali esterni maschili e della prostata, mentre il metabolita 5α-ridotto del progesterone è AP. Perciò,le alterazioni nell’attività di questo enzima, oltre che influenzare il metabolismo del testosterone e contribuire ai disturbi associati, potrebbe risultare in alterazioni delle concentrazioni di steroidi neuroattivi nel plasma e nel cervello, influenzando di conseguenza la plasticità del recettore GABAA.Recentemente, sono stati sviluppati alcuni inibitori della 5α-reduttasi con l’obiettivo di bloccare la produzione di diidrotestosterone e di bloccare l’azione di androgeni nella prostata e nella pelle [107]. Questi composti si sono mostrati efficaci nell’inibire l’attività della 5α-reduttasi in vivo, diminuendo marcatamente la quantità totale di androgeno prostatico e riducendo l’iperplasia prostatica. L’uso di tali agenti è stato esteso al trattamento dell’acne, irsutismo, e calvizie con alterato pattern.

Modificato da nemicodelvento
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Se può servire ( e sempre partendo da una sincera consapevolezza della mia ignoranza ) inserisco anche il link degli Atti della I Riunione Scientifica del Gruppo Italiano delle Scienze Neuroendocrine, svoltosi a Torino il 22 febbraio 2007 ( il formato del file è sempre pdf ):

 

http://www.dafml.unito.it/gisne/meetings/2007AbstractBook.pdf

 

Segnalo a pag. 19 "Modificazioni dellespressione genica del recettore GABAA in cellule ippocampali in coltura

indotte dal progesterone" di Maria Cristina Mostallino e Giovanni Biggio dell'Istituto di Neuroscienze dell'Univrsità di Cagliari.

 

Nel successivo contributo, a pag. 20, dal titolo "Steroidi neuroattivi e neuropatia periferica" ( Ilaria Roglio, Silvia Giatti, Marzia Pesaresi, Roberto Cosimo Melcangi ) si parla del ruolo degli steroidi neuroattivi nella neuroprotezione, ma relativamente al Sistema Nervoso Periferico.

 

Cito testualmente:

"E ormai stato chiaramente dimostrato che i nervi del sistema nervoso periferico sono un bersaglio dell'azione di alcuni steroidi neuroattivi in quanto possiedono sia i classici recettori steroidei (es. recettore del progesterone, PR, recettore degli androgeni, AR) sia quelli definiti come non classici recettori steroidei (es. recettore GABA-A e GABA-B, recettore sigma 1, recettore NMDA, etc.)

[vedi review Melcangi et al. Brain Res. Rev. 48:328-338, 2005]. Il lavoro svolto negli ultimi anni ha avuto come obiettivo quello di valutare leffetto neuroprotettivo di alcuni steroidi neuroattivi in diversi modelli di neuropatia periferica tra cui quella legata al diabete, allinvecchiamento o al trauma del nervo (taglio o schiacciamento). I risultati finora ottenuti sono molto promettenti in quanto hanno indicato che gli steroidi neuroattivi, come il progesterone, il testosterone e i loro metaboliti (come il diidroprogesterone, il tetraidroprogesterone, il diidrotestosterone e il 5alfaandrostan-3alfa, 17beta-diolo) esercitano importanti effetti protettivi a livello di diverse componenti del nervo periferico alterate da eventi neurodegenerativi."

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Aggiorno la mia situazione con una novità.

 

Ricercando notizie sui meccanismi di ricezione GABA, mi sono imbattuto in una ricerca dell'Università di Cagliari relativa al ruolo degli steroidi neuroattivi ( precisamente nel controllo dell'espressione genica e della plasticità del recettore GABA-a nel cervello di ratto durante la "maternal deprivation" ) in cui si fa esplicitamente riferimento a rapporti tra finasteride e allopregnanolone e, conseguentemente, alla ricezione GABA.

 

Nella documentazione ho trovato l'indirizzo della ricercatrice, per cui le ho già mandato una e-mail in cui ho esposto il mio singolare caso, chiedendole un'opinone in merito.

 

Qualora dovessi ricevere una risposta, ovviamente, condividerò con gli utenti del Forum l'eventuale parere della ricercatrice.

 

La ricercatrice dell'Università di Cagliari mi ha inviato una e-mail di risposta, debbo dire molto cortese ed animata da incoraggiante spirito di comprensione nei confronti del mio caso.

 

Relativamente al responso... dopo aver parlato della soggettività ed imprevedibilità di eventuali effetti collaterali di qualsiasi farmaco, la Dottoressa ha ritenuto opportuno fornirmi l'indirizzo e-mail di un'altra ricercatrice o ricercatore - sempre della équipe dell'Università di Cagliari - che potrebbe essere più referenziata/o a rispondermi.

 

Ho già provveduto ad inviare una e-mail al nuovo indirizzo. Continuo a sperare - stavolta in modo più fondato, dato il precedente - in una risposta. Vi terrò sempre, ovviamente, aggiornati.

Modificato da nemicodelvento
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Il ricercatore a cui la Dottoressa mi ha indirizzato si è messo in contatto com me per comunicarmi che mi darà una risposta nel tempo più breve possibile, pur essendo al momento impossibilitato a farlo.

 

A questo punto penso di poter confidare in una spiegazione esauriente che - forse - potrà permettermi di agire con maggiore cognizione di causa per una risoluzione - spero completa e definitiva - dei miei problemi.

 

Speriamo bene!

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In attesa della risposta del ricercatore, aggiorno il mio thread ( sperando di non suonare tedioso ) perché si è quasi concluso il primo ciclo mensile di cure prescrittemi dal neurologo.

 

La terapia prevedeva un mese di "attacco" ( ormai alla fine ) ed un altro di "mantenimeento", dopo il quale dovrò nuovamente sottopormi alla visita neurologica per valutare le mie condizioni.

 

Debbo a tutt'oggi constatare di non essere riuscito affatto a risolvere i miei problemi. Un iniziale senso di leggerissimo miglioramento - ormai passato - era probabilmente dovuto alla condizione psicologica di fiducia verso la nuova terapia, per cui... può darsi che ci sarebbe stato anche somministrandomi un placebo.

Da qualche giorno, anzi, la situazione sembrerebbe peggiorata, dato che mi sento sempre inebetito ed avverto una continua sensazione di sonnolenza, indipendente dalle ore di sonno durante la giornata.

 

Questo peggioramento è davvero strano e mi induce talora - come ho già detto in precedenza - ad un certo scetticismo sulla possibilità, nel mio caso, tra legame tra 5-alfa-reduttasi e condizioni neurologiche.

 

L'unica nota positiva è una lieve ripresa dell'attività onirica, che - però - mi lascia stremato al risveglio.

 

Tra qualche giorno inizierò la cura di mantenimento, nella speranza di potervi dare in futuro qualche buona notizia.

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ciao nemicodelvento, attendo gli sviluppi nella speranza che siano pieni di belle novità. Nel frattempo ti auguro ogni bene e tanta solidarietà. Forza!

 

Ti ringrazio moltissimo per la solidarietà, Guybrush. Apprezzo davvero le tue parole, sempre gentili.

 

Speriamo veramente in qualche buona novità!

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Ciao a tutti voi,

mi sento d'intervenire perchè la mia esperienza con la Finasteride è iniziata nell'anno 2000 ed a tuttoggi,seppur ne faccia ancora uso,è quanto di più maledica!

La mia storia è lunga,complessa,difficile da raccontare in tutti i dettagli ed io fra l'altro non posseggo più la pazienza e la voglia di scrivere tutto ciò che vorrei.

Sono uno degli "utenti storici" di Salusmaster,nei primni anni di iscrizione avevo il nick Shon67 e forse sono ancora presenti alcuni miei lunghissimi posts,diffusi un po in tutte le sezioni del forum,ho infatti letto e scritto tanto in merito alle terapie anticalvizie(sono venuto a conoscenza della finasteride ed ho iniziato subito ad usarla assieme al minoxidil),poi non completamente soddisfatto,seppur trentenne e con una buona quantità di capelli,mi sono interessato assiduamente ai trapianti nella speranza che potessero offrire un rimedio alle mie "carenze" di densità.....ma siccome malgrado le notti in bianco passate a raccogliere informazioni,non ho mai intravisto certezze,ho sempre "buttato l'occhio" alla sezione protesi.

Sono trascorsi una decina d'anni quasi dalla mia "comparsa" nel forum e dall'assunzione personale di finasteride(Finastid 1/4 alternato per motivi economici a Propecia)e sono stati anni molto difficili,anni che,fatta eccezione per alcuni periodi,potrei considerare i peggiori della mia vita e....anni in cui le ho pensate tutte per porre rimedio a ciò che ho sempre considerato il mio peggior inestetismo. Vorrei scrivere moltissimo ma sono passati i tempi ne avevo lo stimolo,sostenuto fra l'altro dalla speranza che da una risposta di qualche utente potesse venire un'idea...un'illuminazione a cui non avevo pensato.

Dico solo per portare un modesto contributo,che ho sempre notato nella mia persona,problematiche inerenti a sides di natura sessuale e mentale,legate all'uso di finasteride(o per lo meno coincise con il periodo in cui l'ho utilizzata).

lE MIE 2 UNICHE SOSPENSIONI SONO AVVENUTE VARI ANNI FA( la prima) E SEI MESI FA e posso dire che tutti e due tipi di sides hanno cominciato ada attenuarsi per poi ricomparire con la ripresa di assunzione del farmaco.

Purtroppo sebbene con la finasteride non risolva il mio problema di diradamento,sicuramente quest'ultimo peggiora con la sospensione ed io ripiombo nel terrore che i miei 40 anni e passa di vita non sono sufficienti a consentirmi purtroppo di superare.

I sintomi che ho sempre riscontrato a carico della sfera sessuale sono quelli classici e di cui si può trovar notizia facilmente,per la sfera mentale riferisco difficoltà notevoli di concentrazione che ho sempre identificato con queste personali espressioni:

1)senso di ovattamento dentro la testa

2)sensazione di esternazione dalla realtà......nel senso che mi pare di trovarmi "fuori" dal mio corpo e da tutto quanto mi circonda...come se stessi osservando dall'esterno le scene di vita reale

quando mi accade di provare quanto sopra descritto(in pratica una o più volte al giorno...a volte per svariate ore),mi sforzo di impegnarmi a far qualcosa per non pensarci....ed in effetti qualcosa riesco sempre a fare...ma mi pare quasi di essere un automa e inoltre mi sento sempre stanco....fiacco....

Purtroppo sono a tuttoggi un utilizzatore di Finasteride.

Il mio ultimo grido d'allarme è rivolto a chi possa avere la possibilità di portare a conoscenza il grande pubblico di quello che ci fa soffrire,vorrei che si parlasse della finasteride nei programmi televisivi che si occupano di medicina e che si chiarissero certi argomenti una volta per sempre.

Maledico chiunque (medici,ricercatori scientifici,addetti ai lavori,persone informate con certezza sui fatti e.... anche all'interno di questo stesso forum....chiunque sia in possesso della verità e (specie se è una verità grave)e ne sminuisce l'importanza in favore di qualsiasi genere di interesse personale.

Buona serata e scusate gli errori,è passato anche il tempo in cui rileggevo e correggevo.

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Ciao, Ken67.

 

Abbiamo avuto modo di "interagire" in altre sezioni ( non so se ricordi ) e mi dispiace moltissimo per la tua testimonianza. Spero sinceramente che la vita possa riservarti qualcosa di bello... è un auspicio che ti auguro, se mi consenti, con tutto il cuore.

 

Perdonami se ti pongo alcune domande:

1) Dopo quanto tempo dopo le tue due interruzioni del farmaco hai riscontrato l'attenuazione dei disagi mentali a cui fai riferimento?

2) Per "attenuazione" intendi un miglioramento senza, però, totale scomparsa?

 

Spero comunque di non essere stato troppo... indiscreto con queste richieste. Qualora lo sia stato... come non detto!

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