Vai al contenuto

Ecco come funziona il finanziamento pubblico ai partiti


Brasileiro

Messaggi raccomandati

http://italietta.myblog.it/archive/2007/07...ai-partiti.html

 

 

 

19/07/2007

Ecco come funziona il finanziamento pubblico ai partiti

 

Un'inchiesta della Voce ne svela i meccanismi nascostri tra una miriade di provvedimenti legislativi

 

Continuano gli speciali della Voce sui costi della politica. Oggi speghiamo ai lettori come funziona il meccanismo del finanziamento pubblico ai partiti, mai abrogato, nonostante i cittadini italiani nel 1993 si siano espessi a larga maggioranza per la sua abolizione.

 

A far sopravvivere in questi 12 anni di maggioritario i piccoli partiti, è stata anche la soglia minima necessaria per ottenere il rimborso elettorale. Nonostante fosse moribondo, il primo governo dell’Ulivo aveva trovato la forza di approvare la legge 3 giugno 1999 n. 157, appena in tempo per le elezioni del Parlamento europeo del 13 giugno, e per le regionali dell’anno successivo, abbassando dal 3% all’1% la soglia minima di voti per accedere al «banchetto» delle risorse pubbliche (nella vicina Francia, per aver diritto al rimborso, bisogna aver ottenuto almeno il 5% dei suffragi espressi al primo turno). Vinte le elezioni politiche del 2001, Berlusconi, con la legge 26 luglio 2002 n. 156, si è preoccupato di aumentare il rimborso elettorale, innanzandolo dalle precedenti 800 lire a 1 euro per elettore per ogni anno di durata della legislatura. E, vista la situazione delle casse di Forza Italia, si è affrettato a stabilire che le somme fossero corrisposte in unica soluzione, anzichè frazionate di anno in anno entro il 31 luglio, ossia entro cinque giorni dall’approvazione della legge. La legge 156/2002 ha anche moltiplicato il rimborso per ciascun anno di legislatura (cinque anni), che equivale a quintuplicarlo. E, siccome le nuove norme beneficiano tutti i partiti, dall’opposizione non si è levata una sola parola di protesta, nonostante la prima rata di rimborso delle spese elettorali sostenute per il rinnovo del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati fosse già stata erogata l’anno prima secondo la vecchia normativa in vigore. Praticamente una legge retroattiva.

 

Ci avevano già provato con la proposta di legge n. 5264 presentata il 14 settembre 2004 da Gianfranco Rotondi (Udc, ora Nuova Democrazia Cristiana, ma eletto al Senato nelle liste di Forza Italia), Alberta De Simone (Ds), Eduard Ballaman (Lega nord) e Paola Manzini (Ds), avente ad oggetto «modifiche all’articolo 9-bis della legge 10 dicembre 1993, n. 515, in materia di contributi per le spese elettorali in occasione di elezioni suppletive», che prevedeva proprio la moltiplicazione per cinque anni del rimborso elettorale di un euro a voto per ogni Camera, naturalmente con effetto retroattivo.

 

In quell’occasione, solamente l’iniziativa del presentatore televisivo Roberto Poletti (all’epoca conduttore della trasmissione Aria pulita, in onda sull’emittente Telecity, ed ora deputato dei Verdi grazie a ben quattro surroghe dei candidati che lo precedevano in lista), fiancheggiato dal quotidiano Il Giorno, ne aveva bloccato l’approvazione.

 

L’art. 3 della legge, infatti, ha stanziato per i partiti un bel gruzzoletto: 125.328.611,95 euro il 2002, 125.089.621,44 euro per il 2003, e 153.089.621,44 euro annui a decorrere dall’anno 2004.

 

I nostri cugini transalpini, invece, hanno regolato correttamente il rimborso elettorale con la legge dell’11 marzo 1988, che ha aggiunto al rimborso tradizionale delle spese di campagna da parte dello Stato, anche un rimborso forfettario. Questo era stato fissato nel 1988 al 10% della somma delle spese elettorali. Per compensare gli effetti derivanti dal divieto di finanziamento da parte delle persone morali, la legge del 19 gennaio 1995 ha portato il rimborso al 50 % del tetto. Basterebbe copiare le leggi francesi.

 

Domani pubblicheremo i dati ufficiali sul finanziamento pubblico ai partiti che hanno partecipato alle elezioni politiche dell'anno scorso.

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi Subito

Sei già registrato? Accedi da qui.

Accedi Adesso
×
×
  • Crea Nuovo...