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Cronistoria del degrado morale e civile di un Paese


faranio

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Soltanto un popolo privo della minima considerazione per i valori morali e civili, per la legalità e il rispetto delle Istituzioni potrebbe dare il suo consenso al governo in carica per quanto rigurda il pacchetto giustizia. Ma stando ai sondaggi è esattamente quello che sta avvenendo... nella crociata di Berlusconi contro la magistratura la maggior parte degli italiani sembrerebbero stare col cavaliere. Se non è bastato questo per allontanare l'elettorato d aBerlusconi significa che la maggior parte degli italiani è disposta a accettare qualsisasi cosa... non mi stupirei se un giorno non lontano gli italiani accettassero la soppressione del Parlamento e il trasferimento di tutti i poteri legislativi e esecutivi nelle mani di Mediaset. Del resto mi rendo conto che la maggior parte degli italiani si informa soltanto attraverso la televisione... e considerando il livello di informazione in Italia (sulle reti Mediaset ormai c'è una vera e propria propaganda di regime esplicita..... mentre sulla Rai semplicemente l'informazione non esiste.. .ci si limita a prendere le notizie del'ansa e a commentarle) non mi stupisco di nulla.

 

Qui trovate il sondaggio in questione:

 

http://www.corriere.it/politica/08_luglio_...44f02aabc.shtml

 

Qui trovate una ricerca sulla libertà d'informazione in Italia (dal punto di vista degli organismi internazionali.. non c'è da ridere..)

 

http://www.peacelink.it/mediawatch/a/14945.html

Modificato da faranio
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Non credo sia tanto per il sostegno che la gente da a berlusconi, quanto per la mancanza di fiducia nella magistratura.

il sondaggio dice che Berlusconi al momento gode di un buon consenso.... e in ogni caso la mancanza di fiducia nella magistratura è dovuta in gran parte alla campagna diffamatoria messa in atto dal governo... al'epoca di mani pulite la magistatura era l'istituzione nella quale gli italiani avevano più fiducia.... da quando berlusconi è sceso in campo la magistatura ha incominciato prima ad essere messa in discussione e poi a essere publicamente vilipesa. L'altro giorno ho visto un servizio su una rete mediaset (c'era un fantoccio , che credo sia anche un politico di PDL, che si spacciava per giornalista) nel quale si parlava delle lungaggini della giustizia, con delle pseudo-interviste nelle quali gli intervistati (che erano tutti il prototipo dell'elettore di forza Italia) se la prendevano ovviamente con i magistrati per la lentezza dei processi (addirittura si alludeva ai loro stipendi, alla loro presunta impunità ecc...) senza una parola sui problemi strutturali della giustizia italiana, che non dipendono certo dai magistrati.

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Dati diversi >>qui<<

 

 

>>Più della metà degli italiani (52,5%) non è d’accordo sul tipo di provvedimento che il governo intende varare in materia di intercettazioni telefoniche; una percentuale ancora più alta (65,3) non è favorevole alla sospensione dei processi alle più alte cariche dello Stato durante il loro mandato (lodo Alfano); e i contrari salgono addirittura al 73,4% di fronte all’ipotesi di bloccare per un anno i processi per i reati che prevedono una condanna inferiore ai dieci anni (fonte Demos per la Repubblica). Il risultato è un calo netto dell’apprezzamento del premier: dal 61,4% al 46,4 in appena due mesi (analogo sondaggio Ipso per il Corriere della Sera segnala invece quell’apprezzamento in crescita). I dati che citavamo, per quanto qualcuno potesse considerarli scontati, appaiono inequivoci.<<

Modificato da curvadong
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Questo il sondaggio di ieri.... Correre della Sera...

 

L'Osservatorio La maggioranza approva il premier

Offensiva sulla giustizia Il Cavaliere «sale», meno consensi ai giudici

 

 

Berlusconi è, in questi giorni, nell'occhio del ciclone. Ma le polemiche non sembrano avere nuociuto alla popolarità del Cavaliere. I provvedimenti sul funzionamento della giustizia, che hanno suscitato così intense discussioni, hanno sortito infatti effetti diversi nell'elettorato. I votanti per il centrodestra — che costituiscono a tutt'oggi la netta maggioranza della popolazione — approvano nella loro grandissima parte l'operato del premier, anche in questa circostanza. Non solo: una quota consistente di costoro dichiara di simpatizzare ancor più di prima per il capo del governo e, talvolta, si sente immedesimata (in certi casi, solidale) con lui. Viceversa, all' interno dell'elettorato di centrosinistra sono emersi svariati dubbi e perplessità, sia nel merito delle proposte avanzate da Berlusconi, sia perché queste appaiono a molti finalizzate perlopiù a proteggere se stesso.

 

Nell'insieme si registra, rispetto a maggio (il mese di insediamento del governo), una crescita della fiducia espressa nei confronti del presidente del Consiglio (dal 47% al 56%, originati ovviamente in netta prevalenza da elettori del centrodestra) e un incremento ancora maggiore delle valutazioni positive rispetto all'operato del governo nel suo complesso. Questo andamento è frutto della netta diminuzione delle dichiarazioni di "sospensione del giudizio" espresse a maggio e evidenziate dalle risposte "non so" (erano il 26% e sono oggi il 6%) e del loro trasferimento verso opinioni negative (della gran parte dell'elettorato di centrosinistra) o positive. Queste ultime costituiscono oggi il 61%: l'esecutivo può dunque contare sul sostegno della maggioranza assoluta degli italiani.

 

Si tratta di un esito assai diverso rispetto a quanto accadde qualche mese dopo l'avvio dei precedenti governi Berlusconi, nel 1994 (quando i giudizi positivi raggiungevano il 38%) e nel 2001 (27%).

Anche allora si assisteva a scontri roventi tra il Cavaliere e la magistratura. Ma oggi appaiono mutati significativamente gli orientamenti della pubblica opinione riguardo ai giudici e ai temi della giustizia. In particolare, si registra una progressiva irrilevanza percepita nei confronti di questi ultimi da buona parte dell'elettorato, specie quello di centrodestra. In questo settore prevale l'idea, ben sintetizzata da un intervistato, secondo il quale «se Berlusconi fa una politica che mi aggrada per i temi economici e quelli della sicurezza, faccia pure tutto quello che vuole per difendersi dai giudici. La cosa non mi riguarda».

Ma il motivo principale del mutamento dello stato dell'opinione pubblica va ricercato nel diminuito consenso popolare per la magistratura, rilevabile in questi mesi e frutto di un trend di decremento in corso da diversi anni (ciò che spiega anche il significativamente più positivo andamento della popolarità di Berlusconi rispetto al 1994 e al 2001). Se si confronta il livello attuale della fiducia nella magistratura con il dato di solo un anno fa, si nota che il favore per i giudici è calato: l'andamento negativo è presente nell'elettorato di centrodestra, ma si riscontra, in misura ancora maggiore, in quello di centrosinistra e tra gli indecisi o potenzialmente astenuti ed è quindi, in sostanza, percepibile in tutta la popolazione.

La tendenza è tanto più significativa se si considera il fatto che nel medesimo periodo si è fortemente accresciuto il consenso per diverse altre istituzioni. In primo luogo per il presidente del Consiglio in carica. Ma anche, in misura notevole, per il presidente della Repubblica e per il Parlamento. E, ancora, per Polizia e Carabinieri, nonché perfino per l'Unione Europea. Le uniche ad avere un andamento opposto, cioè negativo, sono, oltre alla magistratura, il sindacato e le banche, da sempre ultime nella classifica della fiducia.

 

Nel 1994, all'epoca del primo governo Berlusconi, i giudici rappresentavano l'istituzione alla quale i cittadini davano in assoluto i voti più alti (67%), tanto che essi si collocavano in vetta alla graduatoria dei consensi. Oggi le cose appaiono radicalmente cambiate. E il Cavaliere sembra esserne pienamente consapevole.

 

Renato Mannheimer

06 luglio 2008

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si ma...

 

 

 

Dati diversi >>qui<<

>>Più della metà degli italiani (52,5%) non è d’accordo sul tipo di provvedimento che il governo intende varare in materia di intercettazioni telefoniche; una percentuale ancora più alta (65,3) non è favorevole alla sospensione dei processi alle più alte cariche dello Stato durante il loro mandato (lodo Alfano); e i contrari salgono addirittura al 73,4% di fronte all’ipotesi di bloccare per un anno i processi per i reati che prevedono una condanna inferiore ai dieci anni (fonte Demos per la Repubblica). Il risultato è un calo netto dell’apprezzamento del premier: dal 61,4% al 46,4 in appena due mesi (analogo sondaggio Ipso per il Corriere della Sera segnala invece quell’apprezzamento in crescita). I dati che citavamo, per quanto qualcuno potesse considerarli scontati, appaiono inequivoci.<<

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I due studi divergono, pure se fatti nello stesso identico momento politico, a testimonianza del fatto per cui fare analisi sociale a forza di sondaggi non è mai attendibile, nè da una parte nè dall'altra.

 

Io che ripeto ancora..... quest'anno mi sono astenuto, l'ultima volta lo detti alla rnp e quella prima a pannella che era coalizzato col berslusca, non credo assolutamente che chi quest'anno lo ha votato lo segua nelle sue gravissime e inaccettabili violazioni della costituzione.Sono propenso a credere allo studio di cui all'articolo che ho postato, fatte salve le riserve espresse sui sondaggi.

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ma c e ancora qualche persona che crede a sti politici? secondo voi c edifferenza tra destra e sinistra? l italia e ad un passo da essere lo specchio dell alitalia ,noi siamo tenuti in vita da flebo dell europa ,se domani ci buttassero fuori (cosa non molto improbabile) siamo uguali a quello che era successo in argentina , e vi fate problemi su berlusconi e la magistratura ? ma magari rubassero e stessimo tutti bene

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