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Trattamenti cicatrici acne


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qui non si ragiona con la matematica. i filler migliorano tanto quando ci sono cica larghe e in generale quasi tutte le cicatrici tranne le ice-pick(forellino) quindi si migliora molto quando si ha una situazione grave, molto meno quando si hanno molti inestetismi piccoli. io ad esempio ho migliorato un po le mie cica coi vari trattamenti fatti , ma la pelle è invece peggiorata. molti pori dilatati, qualche couperosa dovuta al laser, e pre invecchiamento dovuto al uso di vari cicli di roaccutane e lampade e sole preso male.

 

 

non si stava ragionando per matematica, ma per pura semplice e ragionavole LOGICA.

se si hanno cicatrici non ice-pick, secondo andorno e per amor della ragione, il filler può in ogni caso migliorare moltissimo.

E' semplicemente insensato affermare che il filler non è efficace se la propria situazione non è abbastanza grave, a meno di non voler considerare come sensato che si possa pulire una stanza solo se è molto sporca!

 

Il tuo esempio non c'entra nulla!

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e quale ingrediente sarebbe

 

 

Gli ingredienti magici non esistono.

Quando qualcosa "funziona", bisogna provarlo. Per questo esistono i test in vitro (in laboratorio), poi sull' uomo, con i vari step, ecc.

 

Per l' acne grave e molto grave (nodulo cistica) c'è una sola possibilità: l' isotretinoina per bocca.

Per le altre forme, medio gravi e leggere, la scienza medica è giunta alla coclusione che l' approccio migliore sia il micropeeling e\o la terapia fotodinamica,

a seconda dei casi.

 

Consiglio a chiunque abbia problemi di acne di dare uno sguardo qui (la cosa bella è che è materiale messo a disposizione di tutti e senza fini di lucro):

:

http://www.dermaclub.it/index.asp?lang=ita&ID=5

 

 

 

 

 

Acne: le nuove strategie di trattamento. Dal Micropeeling

alla Terapia Fotodinamica

 

 

 

Concetti introduttivi

 

 

 

L’ acne è una delle affezioni più comune in campo dermatologico.

L’acne si definisce “Giovanile” o puberale perché insorge nel periodo di

sviluppo sessuale ed è questa la forma più conosciuta.

L’acne può tuttavia

proseguire dopo il periodo puberale o apparire per la prima volta intorno ai 20

anni o più in la. In questo caso l’acne si definisce “Tarda”.

L’acne

Giovanile o Tarda può essere di grado lieve, medio o grave.

Infine l’acne si

suddivide in base all’espressione clinica in: comedonica, comedonico/cistica,

cistica, nodulo/cistica, ecc.

Le cause dell’acne risiedono nella familiarità

o predisposizione individuale a sviluppare acne e nello stress psichico.

Un

tempo si riteneva l’acne conseguenza di squilibri ormonali soprattutto della

sfera sessuale, oggi questa teoria è smentita da molte evidenze cliniche: l’acne

compare anche a chi non ha alterazioni ormonali.

Oggi si conosce che è la

cute stessa delle zone del volto e del tronco a produrre ormoni androgeni,

almeno quando il soggetto è sottoposto a stress psicofisico.

Poiché gli

ormoni androgeni che generano l’acne vengono prodotti dalla cute stessa è

inutile se non dannoso ricorrere a trattamenti antiandrogeni con farmaci

sistemici: si creano squilibri e non si risolve l’acne.

 

 

 

La terapia del passato contro i batteri

 

 

 

 

In passato si credeva che i batteri della cute, e in particolare

il Propionobacterium acnis, fossero i protagonisti dell’acne. Di qui l’impiego

di antibiotici per via sistemica o per via topica oppure di potenti antisettici.

Questi trattamenti sono risultati più dannosi che utili e in particolare l’uso

dell’antibiotico somministrato per lungo tempo espone il paziente al rischio di

dismicrobismo, alterazioni epatiche, produzione di batteri antibiotico

resistenti. Che i batteri non fossero la causa dell’acne, ma la conseguenza

dell’infiammazione, si è capito intorno agli anni 80 quando con l’introduzione

dei derivati dell’acido retinoico, cioè della vitamina A, si otteneva la

guarigione dell’acne. Nonostante questa evidenza antibiotici e antisettici

vengono ancora oggi prescritti nel trattamento dell’acne.

 

 

 

 

acne1.jpg

 

 

 

 

 

 

 

L’uso della pillola anticoncezionale o degli ormoni

 

 

 

 

Il fatto che l’acne si potesse sviluppare alla pubertà faceva

ritenere che la causa fosse uno squilibrio degli ormoni sessuali. In effetti gli

ormoni androgeni, in alcuni soggetti con problemi endocrinologici, possono

causare l’acne. Di qui il ricorso, almeno per le femmine, all’impiego di pillole

anticoncezionali o di antiandrogeni o di tutte e due.

In realtà lo sviluppo

dell’Acne ha poco a che vedere con la disfunzione degli ormoni. Anzi se si

esegue, nei soggetti acneici, il dosaggio ormonale questo risulta perfettamente

nella norma. Un altro errore interpretativo veniva dall’ecografia delle ovaia.

La donna in età fertile ha all’ecografia ovaie “micropolifollicolari” cioè con i

follicoli ovarici in maturazione. Spesso questo aspetto era confuso con il

quadro “micropolicistico” e quindi con una malattia che si chiama “Ovaio

Policistico”. La Sindrome dell’ Ovaio Policistico è invece una malattia

complessa che peraltro raramente si accompagnata da acne. Da questa erronea

interpretazione ne derivava l’indicazione per l’impiego di ormoni estrogeni ad

alto dosaggio e di antiandrogeni.

La conseguenza era l’aumento degli effetti

collaterali legati all’uso della pillola e un cattivo controllo

dell’Acne.

Oggi si conosce che è la cute stessa a produrre gli ormoni

androgeni secondo stimoli slegati dall’attività delle ovaie. Da qui

l’indicazione a non ricorrere all’impiego della pillola anticoncezionale o di

altri ormoni.

 

 

 

 

 

acne2.jpg

 

 

 

 

 

 

 

Il derivato della Vitamina A: Acido Retinoico

 

 

 

 

L’acido retinoico e in particolare il suo derivato acido 13-cis

retinoico, sono potenti farmaci contro l’Acne. L’acido 13-cis retinoico agisce

impedendo che si formino tappi cornei a livello dello sbocco delle ghiandole

sebacee sulla cute ed è un potente farmaco contro l’Acne di qualsiasi tipo.

Purtroppo questo farmaco, commercializzato con il nome di Roaccutan, e che deve

essere assunto per via orale, ha molteplici controindicazioni, la più temuta di

delle quali è la capacità di creare gravi malconformazioni nei feti. Anche

l’aumento del colesterolo, la calcificazione dei tendini e la depressione

psichica sono temuti eventi collaterali nell’uso di acido retinoico.

L’acido

retinoico, che applicato sulla cute non ha effetti collaterali, è tuttavia di

difficile maneggevolezza perché provoca irritazione cutanea.

 

 

 

 

acne3.jpg

 

 

 

 

 

 

 

L’epoca del Peeling chimico

 

 

 

Più di recente si è pensato di trattare l’acne con Peeling

Chimico. Il Peeling Chimico si effettua applicando sulla cute acidi come l’acido

tricloracetico, glicolico, piruvico o salicilico. Questi acidi, ad opportuna

concentrazione, bruciano la superficie della cute, l’epidermide, ne provocano il

distacco e poi la riparazione. Questi acidi applicati sulla cute acneica

esercitano un’azione di “pulizia” dell’acne che purtroppo è solo temporanea.

Ripetendo i trattamenti peeling si ottengono risultati negativi come

danneggiamento della cute, macchie pigmentarie, peggioramento

dell’acne.

Anche questa strada è risultata impraticabile.

 

 

 

 

acne4.jpg

 

 

 

 

 

 

 

La conseguenza delle difficoltà terapeutiche nell’acne

 

 

 

 

Nel trattamento dell’acne sono stati utilizzati farmaci

sbagliati come gli antibiotici o la pillola anticoncezionale o gli

antiandrogeni, oppure farmaci potenzialmente tossici come l’acido retinoico e i

suoi derivati.

La conclusione è che la maggior parte dei pazienti affetti da

acne hanno subito o subiscono delusioni terapeutiche.

Alcuni di essi si sono

rivolti alle medicine alternative, peraltro con risultati negativi.

In realtà

la terapia dell’acne, con i moderni trattamenti di cui si dispone, non

rappresenta un grosso problema.

Tenendo fermo che l’acne grave, la minoranza

dei casi, deve essere trattata con acido 13-cis retinoico per via sistemica,

tutte le altre forme possono essere trattate con successo modulando i

trattamenti secondo il tipo di cute e il tipo di acne.

 

 

 

Le nuove frontiere: il trattamento Micropeeling

 

 

 

 

Il trattamento Peeling non poteva essere considerato un

trattamento per l’acne ma un rimedio transitorio e quindi occorreva trovare

un’alternativa di trattamento. L’alternativa è il trattamento “Micropeeling”.

Nel Micropeeling le sostanze peeling utilizzate sono a bassa concentrazione ma

vengono applicate ogni giorno da paziente stesso. Si ottiene così una specie di

pulizia forzata della cute attraverso l’accelerazione della desquamazione. In

questo modo si ottengono due importanti risultati curativi per l’acne:

l’eliminazione dei comedoni o delle cisti e la possibilità di mantenere il

risultato ottenuto fino a quando è necessario. Il Micropeeling infatti non

danneggia la cute è può essere utilizzato per anni.

 

 

 

La scelta degli agenti Micropeeling e delle concentrazioni

 

 

 

 

La tecnica Micropeeling può essere effettuata con una grande

varietà di agenti ad azione peeling tuttavia esiste una difficoltà formulativa

che si può spiegare in questo modo: una sostanza peeling esercita la sua azione

desquamante ad una certa concentrazione e questa è molto vicina alla

concentrazione irritante per la cute.

Per formulare un prodotto adatto

all’uso quotidiano da parte del paziente è bene mantenersi più bassi dalla

concentrazione irritante ma in questo caso si incorre nel rischio di avere un

prodotto poco efficace. Per risolvere questo problema oggi si utilizzano, nella

stessa preparazione, due o più agenti peeling ognuno a concentrazione inferiore

a quella irritante sfruttando però il sinsergimo tra le sostanze. Ad esempio

Acido Salicilico e Acido Glicolico hanno un ‘azione sinergica e possono essere

utilizzati insieme. Si ottiene così un preparato sicuro nell’utilizzo quotidiano

e con buona attività Micropeeling.

 

 

 

Il trattamento Micropeeling in pratica

 

 

 

 

In pratica alla sera occorre eseguire un’applicazione di lozione

Micropeeling (nome commerciale: MOST Glicosal lozione, in farmacia) sulle aree

acneiche. La cute deve essere priva di trucco e asciutta. Per rimuovere il

trucco occorre utilizzare Base Lavante al posto del latte detergente o

struccante (nome commerciale: MOST Base Lavante Eudermica, in farmacia). La Base

Lavante ha minor azione irritante per la cute rispetto ai comuni latti

detergenti. Con questo tipo di strucco la cute rimane morbida e pronta a

ricevere la lozione Micropeeling. L’applicazione della lozione va effettuata con

un dischetto da strucco inumidito della lozione stessa. Di solito sono

sufficienti 10 gocce. A questo punto occorre massaggiare in senso circolare

tutta l’area da trattare, passando e ripassando il dischetto sulla stessa zona

fino al completo assorbimento della lozione (dischetto asciutto). Non bisogna

frizionare energicamente per non provocare arrossamento da strofinamento. Dopo

l’applicazione della lozione Micropeeling la cute non va lavata e non va

applicato alcun prodotto. Al mattino seguente la cute può essere lavata con Base

Lavante e non va applicata crema idratante o altro tipo di cosmetico. Il trucco

è permesso ma solo con prodotti da applicare con pennello (Compatti, Terre,

Phard). Occorre evitare assolutamente l'uso di creme colorate.

 

 

 

 

Le difficoltà nel trattamento Micropeeling

 

 

 

 

Le difficoltà che il paziente incontra in un trattamento

Micropeeling sono: la secchezza cutanea, il miglioramento inizia dopo due mesi e

il possibile peggioramento iniziale.

La cute diviene secca sia per l’azione

desquamante degli agenti peeling sia per il divieto di applicare creme

idratanti. La secchezza cutanea può essere fastidiosa all’inizio del trattamento

ma diminuisce man mano si prosegue.

Il miglioramento dell’acne con un

trattamento di tipo Micropeeling avviene a partire dal secondo/terzo mese di

trattamento ed è importante conoscere questo perchè altrimenti si può incorrere

in un erroneo giudizio negativo sul trattamento stesso.

Ancor più importante

è conoscere che nei primi due mesi di trattamento si può notare un peggioramento

dell’acne stessa. Questo fenomeno, non sempre presente, è dovuto all’azione di

superficializzazione delle cisti e comedoni provocata dal Micropeeling e

pertanto si può avere la falsa impressione di essere peggiorati. In realtà

l’apparente peggioramento è il segno evidente che il trattamento sta

funzionando.

 

 

 

Quando il Micropeeling non basta: il Micropeeling Combinato

 

 

 

 

Nelle forme di acne più gravi o dove la cute è molto seborroica,

il Micropeeling da solo non è sufficiente a controllare l’acne. In questo caso

si ricorre all’utilizzo combinato di Micropeeling lozione (nome commerciale:

MOST Glicosal lozione, in farmacia) e di Acido Retinoico in lozione (nome

commerciale: Airol lozione, in farmacia).

L’Acido Retinoico è il principio

attivo del farmaco Roaccutan che si utilizza nelle forma di acne grave. L’Acido

Retinoico, è un potente stimolante della crescita delle cellule dell’epidermide

pertanto utilizzato in combinazione con un la lozione Micropeeling ne potenzia

l’azione.

L’ Airol lozione, nel trattamento Micropeeling Combinato, si

utilizza uno o due sere alla settimana. In pratica lo schema può essere: MOST

Glicosal lozione per sei sere la settimana e Airol lozione una sera la

settimana, oppure MOST Glicosal lozione cinque sere la settimana e Airol lozione

due sere la settimana equamente distanziate. L’applicazione di Airol lozione

segue le stesse modalità dell’applicazione di MOST Glicosal lozione.

La

scelta tra il trattamento Micropeeling semplice e quello Combinato spetta al

dermatologo che valuta il tipo di acne, il tipo di cute e la stagionalità.

 

 

 

 

Le regole del Micropeeling

 

 

 

La tecnica del Micropeeling anche Combinato è molto semplice

tuttavia occorre rispettare alcune regole per far si che il trattamento dia i

migliori risultati. Queste raccomandazioni sono riportate nell’allegato 1.

 

 

 

 

Dal Micropeeling alla Terapia Fotodinamica

 

 

 

 

Il trattamento Micropeeling semplice o Combinato è un

trattamento molto efficace per la maggior parte delle forme di acne, tuttavia

oggi si dispone di un altro trattamento altrettanto efficace che è la Terapia

Fotodinamica o PDT.

In breve questo trattamento prevede l’applicazione nelle

aree acneiche di un unguento contenete l’Acido 5 Amino Levulinico (5 ALA).

Questa sostanza, che non è un farmaco, è in grado di penetrare all’interno dei

follicoli infiammati dell’acne. Dopo due ore dall’applicazione, la sostanza si è

trasformata all’interno dei follicoli in un composto, la Protoporfirina IX, che

si attiva con una luce rossa di particolare lunghezza d’onda ed intensità.

L’attivazione con la luce provoca una pronta liberazione di radicali di

Ossigeno. Si ottiene così la sterilzzazione immediata del follicolo e quindi,

nei giorni seguenti, la scomparsa dell'infiammazione. Inoltre si ha un’azione di

desquamazione intensa (effetto fotopeeling) per cui molti punti neri e

microcisiti si eliminano già dopo una settimana.

La Terapia Fotodinamica è

molto efficiente nello spegnere l’infiammazione e, poiché non utilizza farmaci,

è innocua e può essere eseguita senza limiti, tuttavia richiede la disponibilità

di più tempo rispetto al Micropeeling, circa 3 ore per applicazione, ed inoltre

è più costosa. Le informazioni sulla Terapia Fotodinamica nell’Acne sono

contenute nell’allegato 2.

 

 

 

La Terapia Fotodinamica non sostituisce il Micropeeling.

 

 

 

 

In pratica il trattamento Micropeeling rimane il trattameto di

scelta e la Terapia Fotodinamica si applica, insieme al Micropeeling, quando ci

si trova di fronte ad un’acne molto infiammatoria con difficoltà ad iniziare un

trattamento Micropeeling, oppure quando si voglia comunque accelerare il

processo di guarigione o nei casi di un improvviso peggioramento dell’acne

causato da stress.

 

 

 

Dal Micropeeling alla Fotodinamica: un piano terapeutico

completo senza assumere farmaci

 

 

 

L’avvento della Tecnica Micropeeling prima e della Terapia

Fotodinamica poi ha cambiato radicalmente il modo di trattare l’acne sia

Giovanile sia Tarda.

Con questi metodi si ottengono risultati validi senza

ricorrere all’uso di farmaci cosa estremamente importante nell’acne trattandosi

di patologia che coinvolge adolescenti o giovani donne in età fertile. Guarire

dall’Acne senza assumere farmaci è un grande traguardo tuttavia per ottenerlo

occorre avere costanza nel trattamento e fiducia nel Dermatologo considerando

che l’Acne non è una malattia acuta ma una cronica con momenti di miglioramento

e peggioramento che si susseguono, spesso senza causa apparente.

 

 

 

 

Allegato 1

 

 

 

Il trattamento dell’acne e della cute comedonica con il metodo

del Micropeeling semplice o combinato.

 

Il trattamento Micropeeling

semplice o combinato con l’acido retinoico è il metodo più semplice e sicuro per

il trattamento delle varie forme di acne o della cute comedonica.

 

Nella

tecnica del Micropeeling si utilizza una lozione a base di due cheratolitici

(acceleratori di desquamazione) l’acido glicolico e l’acido salicilico. Nella

tecnica del Micropeeling combinato si aggiunge la lozione a base di acido

retinoico (derivato della vitamina A).

 

 

 

  • La lozione Micropeeling accelera l’eliminazione delle cellule.
  • Il farmaco stimola la crescita dell’epidermide.
  • La combinazione Micropeeling/farmaco accelera il processo di guarigione ed è

    di solito ben tollerata.

Il trattamento si effettua alla sera sul volto

pulito e asciutto e agisce di notte. In pratica occorre inumidire un dischetto

da strucco con la lozione da applicare e frizionare a lungo con movimento

rotatorio passando e ripassando sulla stessa parte fino a scomparsa dell’umidità

dal dischetto da strucco.

Il mattino seguente non applicare creme.

E’

concesso l’uso del trucco mediante applicazione di phard o compatto (trucco da

applicare con pennello).

 

Durante il trattamento ricordarsi

di:

Non usare saponi o latte detergente ma l’apposita base

lavante

Non utilizzare creme colorate per il trucco

Per il

trucco utilizzare solo phard o compatto

Non utilizzare creme idratanti

o emollienti di giorno

Non sottoporsi a pulizia del volto

Non

schiacciare o spremere i punti neri

Non esporsi a lampade

UV

Non utilizzare altri farmaci o vitamine

Non seguire diete

particolari

Non utilizzare creme solari

 

Durante il trattamento

la cute diventa secca e desquamante per permettere l’eliminazione dell’acne, se

compaiono bruciori o arrossamenti contattare il dermatologo.

 

Durante il

trattamento tra il primo e secondo mese si può avere l’impressione di un

peggioramento. Questo è dovuto al fatto che l’acne si superficializza, e quindi

si vede di più, prima di pulirsi completamente. Questo apparente peggioramento

non deve far sospendere il trattamento.

 

Nei mesi estivi non potendo

utilizzare le creme antisolari occorre esporsi gradualmente per non scottarsi.

 

 

 

 

 

 

 

Allegato 2

 

 

 

La Terapia Fotodinamica (PDT) nel trattamento

dell’Acne

 

INFORMAZIONI GENERALI

 

 

 

 

  • L’Acne è un disturbo della pelle che si manifesta in forma di foruncoli

    (follicoliti), comedoni e cisti sul volto e al tronco.

  • Vi sono molti tipi di Acne, i principali sono: l’Acne giovanile legata alla

    pubertà e l’Acne Tarda che sopravviene intorno ai 20 anni e che è influenzata

    dallo stress.

  • Il farmaco d’elezione per il trattamento dell’Acne è l’Acido Retinoico

    somministrato per via orale, tuttavia questo farmaco ha molte controindicazioni

    per cui nelle forme non gravi di Acne si preferisce il trattamento esterno con

    la tecnica del Micropeeling.

  • La Tecnica del Micropeeling consiste nell’applicazione di lozioni

    desquamanti non irritanti da sole o intervallate con lozioni a base di Acido

    Retinoico.

  • Sebbene la tecnica del Micropeeling sia molto valida, i risultati si hanno

    dopo due mesi di trattamento.

  • Per accelerare la guarigione, per spegnere l’infiammazione, per evitare

    cicatrici, per contrastare i momenti di peggioramento modernamente si utilizza

    la tecnica delle Terapia Fotodinamica (PDT).

  • La Tecnica PDT non utilizza farmaci ma sfrutta la reazione fotodinamica con

    luce rossa per sfiammare il follicolo acneico.

  • In pratica si applica sull’area da trattare un unguento contenente una

    sostanza chiamata 5-aminolevulinico (5-ALA). Questa sostanza viene captata dai

    follicoli infiammati dell’Acne e trasformata in un prodotto fotoattivo, cioè

    capace di reagire con la luce (Protoporfirina IX).

  • Dopo aver applicato l’unguento contenente 5-ALA, la parte viene coperta con

    appositi bendaggi.

  • Trascorse 2 o più ore, l’area viene esposta alla luce visibile rossa di

    lunghezza d’onda intorno a 630nm per un tempo da 10 a 20 minuti.

  • Durante l’illuminazione si percepisce una sensazione di calore che è

    maggiore quanto più è intensa l’Acne. Il calore percepito è di solito ben

    tollerato e nei casi di intolleranza si procede al raffreddamento con spray

    d’acqua.

  • Dopo il trattamento la pelle appare arrossata e va medicata con un apposito

    unguento cicatrizzante senza bendaggio.

  • Nella settimana successiva nell’area trattata i foruncoli dell’Acne si

    seccano e desquamano. Durante questo periodo occorre applicare l’unguento 2

    volte al giorno senza bendare, lavarsi con un’apposita base lavante e non

    esporsi alla luce forte solare o lampade UV.

  • Trascorsa una settimana si inizia o si continua il trattamento Micropeeling

    come da prescrizione del Dermatologo.

  • Il Trattamento Fotodinamico, se vi sono le indicazioni, può essere ripetuto

    più volte poiché non crea danni alle strutture della

    pelle.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

acne5.jpg

PDT:

Effetto dopo una settimana. Si nota negli ingrandimenti la diminuzione drastica

dei comedoni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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acne7.jpg

In questa

paziente prima è stata utilizzata PDT per ridurre lo stato infiammatorio e poi

Micropeeling per condurre a remissione l’acne.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

acne8.jpg

In questo

caso di è utilizzato prima la PDT e poi il Micropeeling Combinato fino a portare

a remissione completa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

acne9.jpg

Acne Tarda:

in questo caso si è ridotta la componente infiammatoria con PDT e poi con il

Micropeeling semplice si è ottenuta la remissione.

 

 

 

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Certo, l'unico problema, essendo poco pratico del forum e di informatica in generale dovrei capire come fare per condividerle

 

ti posso aiutare io.

-Salvi la foto sul computer.

-Vai sul sito: http://tinypic.com/

-Clicchi su "sfoglia"

-Selezioni il tuo file

-clicchi su "upload now"

-inserisci le lettere dell'immagine (è un controllo di sicurezza del sito)

-a questo punto sotto la scritta "share this image" compariranno 4 caselline con un link all'interno.

-Copi il link contenuto nella casella sotto "Direct Link for Layouts".

- incolli il link nel tuo messaggio e l'immagine verrà visualizzata! :)

 

 

ragazzi, c'è un metodo funzionante e senza rischi per i pori dilatati o leggerissime ice pick?

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@silvia

questo micropeeling sembrerebbe una valida alternativa al roaccutan..

 

Ciao,

 

in tutta onestà, la lotta con l' acne mi ha vista provare ogni possibile cura topica e per bocca.

Ovviamente o erano un completo fallimento oppure il beneficio era circoscritto a brevi periodi.

 

La questione acne mi tange tuttora: appartengo a quella fascia di persone che si porta dietro acne e impurità ben oltre l' adolescenza.

Posso dirti che personalmente col micropeeling riesco a tenere sottocontrollo la situazione e buoni risultati li ho ottenuti

anche in abbinamento alla terapia fotodinamica.

 

Confesso però che ho sempre fatto una fatica bestiale a maneggiare l'airol soluzione (isotretinoina ); tuttora, se la uso, rischio di provocarmi

una bella infiammazione; quindi evito. Però con il corrispettivo in crema vedevo proprio un grande miglioramento della trama cutanea. Ma su di me risultava essere un po' comedogeno...

 

ad ogni modo, per il versante acne, mi sono sufficienti micropeeling e pdt quando occore (pdt= terapia fotodinamica).

 

Ciao.

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Ciao a tutti, ho fatto oggi la prima visita e prova del PLEXR da Fippi.

In realtà il medico che si occuperà di me non è Fippi ma un'altro dottore nello stesso studio. Mi ha spiegato che il trattamento non consiste nella biostimolazione di nuovo collagene che vada a rioccupare le zone depresse ma in un vero e proprio mini lifting cutaneo.

Praticamente tramite il laser "sublimano" la parte della cute periferica alla cicatrice (stando attenti a non toccare la cicatrice stessa) che una volta guarita andrà a tirare proprio come un lifting sollevando anche la depressione.

La mia speranza adesso è, che l'effetto lifting, della pelle tirata e quindi del sollevamento della cicatrice, sia permanente, ovvero che non sia solo un'effetto temporaneo che duri qualche mese dopo la completa guarigione..

Per adesso per vedere come reagirà la pelle ha eseguito il trattamento solo sulla zona temporale sinistra per poco meno di un cm.. dovrò tornare fra una settimana circa per vedere la reazione e per procedere con le altre zone del viso..

Ciao

Modificato da shadow86
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salve a tutti avevo scritto qualche mese fa un piccolo sunto sul mio dramma, ma poi per ''paura'' non sono entrato piu' a condividere con voi il ''dramma''

in questo lasso di tempo ho fatto 3 sedute di laser c02 frazionato ( che spero non sia quello effettuato su facciadicuoio O.o se puoi illuminami su ciò)

inanzi tutto anche se si usa la crema anestetica FA UN MALE BOIA quindi andateci preparati se proprio dovete farlo,

per il resto vi dico la situazione dopo 3 sedute ( dovrei farne 5 ma non credo di farle tutte , al massimo ne faccio un'altra)

la situazione fotografica con stessa luce e stesse angolazioni è pressocchè ( se non del tutto) invariata

per quanto riguarda invece grossolanamente alcune angolazioni di luce globalmente c'è un lievissimo miglioramento

sopratutto da lontano la pelle sembra ''normale'' ( prima anche a 10 metri dallo specchio vedevo i segni)

ma avvicinandosi e sotto la luce la situazione rimane invariata...

le mie cica si estendono per circa 5 cm su tutte e 2 le guance ( ''fortunatamente zigomi,fronte e mento sono illesi)

ma sono molte e parecchio profonde anche, sono per lo piu' box scar con qualche ice pick ( 2-3)

e 2 proprio evidenti a cratere ''regolare'' ( quelle che ha cassano)

bene il laser su questa ha fatto effetto ed ha risollevato praticamente del tutto la cicatrice sulle altre ha fatto veramente bene poco anzi direi nulla

di conseguenza visto che il mio problema non era questo, non ho risolto un tubo, spendendo una barca di soldi

insomma qualcosa si è attenuato ma lo percepisco solo io che mi vedo ogni giorno un estraneo non noterebbe mai il miglioramento,

poi in alcune zone vedo come se ci fosse una specie di ''velo'' di pelle sopra la cicatrice ma questa si nota lo stesso,

spero e voglio credere che sia la pelle che si sta rigenerando e abbia bisogno di tempo per fortificarsi ...

insomma dallo 0 al 100% i benefici su 1300 euro euro complessivi sono stati meno del 10%...

traete voi le vostre conclusioni ...

un abbraccio cercherò di leggervi piu' spesso.

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Ciao Manu benvenuto, la tua esperienza mi sembra simile a quella di molti, però non posso parlare a riguardo perché non ho fatto nessun tipo di trattamento.

 

@Shadow: ti ha fatto sapere qualcosa sulla percentuale ipotetica di miglioramento? Ti ha fatto vedere foto..cose del genere?

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Ciao Manu benvenuto, la tua esperienza mi sembra simile a quella di molti, però non posso parlare a riguardo perché non ho fatto nessun tipo di trattamento.

 

@Shadow: ti ha fatto sapere qualcosa sulla percentuale ipotetica di miglioramento? Ti ha fatto vedere foto..cose del genere?

Mi ha detto che non essendo un caso grave (e dice che ne avuto qualcuno) avrò risultati ottimali.. Mi ha fatto delle foto prima di cominciare il trattamento e mi ha detto che aveva delle foto di alcuni pazienti ma non me le ha fatte vedere.. non ho capito se per la privacy, comunque non ho insistito (forse sbagliando).

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Mi ha detto che non essendo un caso grave (e dice che ne avuto qualcuno) avrò risultati ottimali.. Mi ha fatto delle foto prima di cominciare il trattamento e mi ha detto che aveva delle foto di alcuni pazienti ma non me le ha fatte vedere.. non ho capito se per la privacy, comunque non ho insistito (forse sbagliando).

 

Io devo andare ad inizio aprile. Come ti è sembrato l'ambiente?

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Facciadicuoio, allora, come va?

le sto provando tutte per guarire le ustioni provocate dal laser, ora sto usando il cortisone. è passata una settimana e i risultati sono minimi. il filler ha riempito la maggior parte dei buchi, ma il miglioramento non si nota a causa dei danni del co2.. a breve tornerò per fare il ritocco con il filler.. se ti interessano le foto posso farne una ora, ma non ne ho pre-trattamenti!

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Ragazzi dopo quanto tempo una volta finito aisoskin avete iniziato ad usare prodotti esfolianti?? Tipo airol oppure creme al glicolico... Su dermaclub dicono che il micropeeling lo si può iniziare subito...e contiene glicolico al 10%! La mia pelle dopo aisoskin appena la tocchi forma cicatrici! subito dopo aisoskin ho usato isotrexin e mi ha aiutata a livellare un pochino le cica ma mi ha lasciato qlk nuovo segnetto.. Mi raccontate le vostre esperienze??

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io vorrei capire se facciadicuoio ha fatto il c02 frazionato o il vecchio co2...

perchè anche io ( anche se non do il tempo alla pelle di guarire perchè lo sto facendo ogni mese)

Ho la pelle non dico ustionata ma rosa... è questo quello che hai tu faccia? o è una cosa diversa?

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io vorrei capire se facciadicuoio ha fatto il c02 frazionato o il vecchio co2...

perchè anche io ( anche se non do il tempo alla pelle di guarire perchè lo sto facendo ogni mese)

Ho la pelle non dico ustionata ma rosa... è questo quello che hai tu faccia? o è una cosa diversa?

ho fatto il co2 frazionato.. quando dico pelle ustionata non devi immaginarti "harvey 2 facce" di batman. ho le guance arrossate, in modo definitivo a quanto mi ha detto il mio buon vecchio dermatologo.

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Ciao,

 

in tutta onestà, la lotta con l' acne mi ha vista provare ogni possibile cura topica e per bocca.

Ovviamente o erano un completo fallimento oppure il beneficio era circoscritto a brevi periodi.

 

La questione acne mi tange tuttora: appartengo a quella fascia di persone che si porta dietro acne e impurità ben oltre l' adolescenza.

Posso dirti che personalmente col micropeeling riesco a tenere sottocontrollo la situazione e buoni risultati li ho ottenuti

anche in abbinamento alla terapia fotodinamica.

 

Confesso però che ho sempre fatto una fatica bestiale a maneggiare l'airol soluzione (isotretinoina ); tuttora, se la uso, rischio di provocarmi

una bella infiammazione; quindi evito. Però con il corrispettivo in crema vedevo proprio un grande miglioramento della trama cutanea. Ma su di me risultava essere un po' comedogeno...

 

ad ogni modo, per il versante acne, mi sono sufficienti micropeeling e pdt quando occore (pdt= terapia fotodinamica).ciao silvia vorrei chiederti: tu hai assunto aisoskin??se si dopo quanto tempo hai iniziato il micropeeling?perche i medici di dermaclub dicono di iniziato subito dopo ma a me ha ustionato la pelle!inoltre con micropeeling hai notato un miglioramento anche delle cicatrici??baci

 

Ciao.

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ho fatto il co2 frazionato.. quando dico pelle ustionata non devi immaginarti "harvey 2 facce" di batman. ho le guance arrossate, in modo definitivo a quanto mi ha detto il mio buon vecchio dermatologo.

:cry: sono nella tua stessa identica situazione ....sono oramai 2 mesi che ho fatto il CO2 frazionato e l ustione non si sta riassorbendo affatto !1

Non pensavo pero' fosse un danno permanente ...il tuo dermatologo non ti ha dato speranze in tal senso ?!

 

A me hanno detto che ci vuole del tempo, che la mia pelle ha reagito male ma prima o poi si sistema...martedi' comunque ho appuntamento con un altro dermatologo e vediamo cosa mi dice

Voglio sperare che qualcosa si possa fare!!!!!!!

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