Vai al contenuto

si so' bello so' fotomodello

Salusmaster User
  • Numero contenuti

    62
  • Iscritto

  • Ultima visita

Tutti i contenuti di si so' bello so' fotomodello

  1. Ciao Phil 80! buono a sapersi che lo stai provando... ti volevo domandare due cose: ma la quantità di prodotto che stai mettendo sulla cute è effettivamente quella indicata dagli articoli di cui sopra? E poi ho visto che alcuni utilizzato una soluzione abbastanza pura, tantìè che dicono di diffidare da prodotti simili che si trovano in rete perchè non hanno la stessa incidenza! Comunque sei un grande che la stai provando! ah un'altra cosa... hai notato una caduta o stai mantenendo la situazione di prima? (usi anche fina?)
  2. Ciao Estaban, scusa se ti rispondo solo ora, da quello che ho letto Latisse dovrebbe essere applicato direttamente sul cuoio capelluto (così come si legge e si vede dalle pubblicazioni che ho messo precedentemente) quindi perchè abbia ssuccesso la somministrazione nn dovrebbe essere fatta solo nell'occhio...! Per quanto riguarda la quantità non saprei dirti ma nel link del forum che ho pubblicato si parla anche di questo e di come l'acquisto sia per adesso molto costoso... :-) il ragazzo che ne fa uso (mi sembra nel link del forum americano) ha avuto un gran successo! ;-)
  3. qui ci sn discussioni e approfondimenti http://www.capellipersempre.com/forum/showthread.php?tid=671&page=28
  4. C'è un altro forum dove se ne parla ampiamente e addirittura un ragazzo l'ha provato qualche mese fa ottenendo dei risultati... chiedo al moderatore se posso linkare il forum per condividerlo con altri utenti!
  5. Ad integrazione di quello che ho detto di seguito una discussione su hair site dove ci sn foto scattate di chi ne fa uso... ;-) http://www.hairsite.com/hair-loss/board_entry-id-92103-page-0-category-1-order-last_answer-descasc-DESC.html
  6. Ciao Estaban, per carità anche io sono sempre scettico sulla maggior parte delle notizie che si trovano in rete riguardanti cure miracolose contro l'alopecia. Inoltre cerco di documentarti in maniera approfondità con l'idea di accertarmi se c è un articolo in grado di smentire o bugiardare quello che ho letto prima. Nel caso specifico di Latisse nn ho trovato nulla del genere, quindi direi almeno di concedere il beneficio del dubbio. Giusta la tua osservazione di prendere in considerazione solo cure che vengono indicate da riviste mediche e hanno seguito trials documentati, anche qui bisogna dire che Allergan è stata chiara... stanno iniziando adesso la fase 1 "Il potenziale di Latisse come prodotto anti calvizie tuttavia è ben noto alla Allergan, che ha iniziato uno studio clinico di Fase 1 lo scorso Agosto che aiuterà a determinare se Latisse possa essere utilizzato per trattare gli uomini e le donne colpiti da alopecia." Quindi aspettiamo e capiremo se di bufala si tratta!
  7. Carissimi ragazzi e ragazze, girando per la rete ho letto diversi articoli davvero interessanti su un farmaco, Latisse, che si utilizza per rafforzare le ciglia. sembrerebbe che nonostante non abbia avuto ancora il benestare da parte della Food and Drug, il farmaco viene consigliato dai dottori americani da tempo per la cura della caduta dei capelli. Veniamo ai benefici, il farmaco avrebbe dei grandi risultati e superiori a Minoxidil e finasteride messi insieme. Infatti il capello, dopo l'applicazione del prodotto, apparirebbe piu robusto e pigmentato. Ovviamente non ha nessuna capacità di ricrescita sui follicoli completamente atrofizzati. Latisse fa applicato solo una volta il giorno a differenza del Minoxidil e non ha gli effetti collaterali di finastid. Veniamo al lato negativo, i costi. Il prodotto costa ben 150 dollari, circa 110 euro per un mese di applicazioni. Allergan sta comunque portando avanti degli approfondimenti relativi al farmaco per renderlo piu economico e probabilmente per avere un'approvazione definitiva da parte della Food and Drug. Che ne pensate?? ecco l'articolo: Latisse, una soluzione da prescrizione usata per il rinfoltimento delle ciglia potrebbe rivelarsi efficace se usata per combattere la calvizie. Dalle ciclia al cuoio capelluto: Latisse funziona Il farmaco, prodotto dalla Allergan, è già noto al pubblico femminile poiché è in grado di far crescere ciclia più lunghe e forti. Introdotto in commercio negli Stati Uniti nel 2008, Latisse ha subito destato l'interesse di alcuni dermatologi statunitensi per un suo possibile utilizzo nella prevenzione della calvizie. “La prima domanda che tutti si sono fatti è stata 'Caspita, se fa ricrescere le ciglia, che effetto potrebbe avere sul cuoio capelluto?" ha dichiarato al New York Times il dottor Alan Bauman, un dermatologo. Latisse potrebbe essere più efficace ancora di Propecia La FDA non ha approvato l'uso di Latisse contro la calvizie. Al momento esistono in commercio solo 2 farmaci pensati a questo scopo: minoxidil (Rogaine, una crema ad uso topico) e finasteride (Propecia, in pillole da assumersi per via orale), tutti da prescrizione. Tuttavia, la legge non vieta che Latisse possa essere prescritto anche per un uso off-label per il trattamento della calvizie ed è appunto questo il fenomeno che si sta registrando in America. Alcuni dermatologi hanno dichiarato al New York Times che da anni ormai prescrivono bimatoprost, il principio attivo alla base di Latisse, ai loro pazienti affetti da calvizie. "Abbiamo scoperto che nei punti in cui i pazienti applicavano Latisse, specialmente nelle aree dove i capelli erano più sottili, fini e meno pigmentati, i capelli ricrescevano più grossi, forti e sani" continua il dottor Bauman. Sebbene alcuni utilizzatori di Latisse abbiano riscontrato uno scolorimento della cute, il Dottor Bauman sostiene di non aver mai visto una risposta così positiva in termini di efficacia contro la calvizie, evidentemente superiore sia a Rogaine che Propecia. Richard Paduda, un paziente del dottor Bauman, ha utilizzato Latisse contro la sua calvizie da Novembre allo scorso Febbraio. Sostiene che alla terza settimana di trattamento "la differenza si notava a vista d'occhio". Latisse tuttavia, così come Propecia e Rogaine, non è in grado di far riscrescere un capello da un follicolo non più attivo: l'unico effetto è quello di rafforzare e pigmentare i capelli che crescono da un follicolo danneggiato. Il risultato è una capigliatura migliorata e rafforzata ma non la ricrescita di nuovi capelli nei punti già calvi. Allergan ha iniziato la sperimentazione di Latisse contro la calvizie Sono passati 14 anni dall'entrata in commercio del nuovo prodotto anti calvizie, Propecia e quindi è comprensibile che ci sia una certa attesa per l'arrivo di un nuovo prodotto, più efficace. Uno dei vantaggi di Latisse è che deve essere applicato solo una volta al giorno (Rogaine deve essere applicato 2 volte al giorno) e non sembra causare reazioni allergiche nelle persone che non tollerano l'applicazione del minoxidil. Tuttavia, è un prodotto molto costoso: circa 150 dollari al mese per un quantitativo sufficiente solo all'applicazione sulle ciclia. Rogaine costa circa 25 dollari al mese e Propecia, nuovo e più efficace, circa 75 dollari. Lo stesso Paduda, proprio per problemi di costi ora è passato all'assunzione di Propecia. Il potenziale di Latisse come prodotto anti calvizie tuttavia è ben noto alla Allergan, che ha iniziato uno studio clinico di Fase 1 lo scorso Agosto che aiuterà a determinare se Latisse possa essere utilizzato per trattare gli uomini e le donne colpiti da alopecia. "C'è moltissimo interesse nel possibile sviluppo di altri usi per il bimatoprost" ha dichiarato Heather Katt, portavoce della Allergan, "e Allergan sta esplorando possibili modi per perseguire il percorso che porterà al processo di approvazione dell'FDA". fonte: http://www.meds4all.it/news/contro-calvizie-arriva-latisse-5394.html altri articoli: http://www.bioricrescita.it/news-capelli/dalle-ciglia-arriva-il-latisse-per-la-calvizie/ http://www.medimagazine.it/farmaco-usato-per-trattare-il-glaucoma-fa-realmente-ricrescere-i-capelli/ e altri che trovere in rete
  8. questo l'ho appena letto su repubblica: http://www.repubblica.it/salute/forma-e-bellezza/2011/02/17/news/cura_anti-stress_fa_ricrescere_i_capelli-12575001/?ref=HRLV-1 L'anti-stress che fa ricrescere i capelli rimedio anticalvizie scoperto per casoSu Plos One i risultati dello studio di un team dell'Ucla su una molecola che doveva inibire gli effetti della tensione sull'apparato gastrointestinale. Dopo tre mesi di somministrazione alle cavie "calve" era completamente ricresciuta la peluria sul dorsodi ADELE SARNO I tre stadi della ricrescita della peluria sulle cavie utilizzate per il tes dell'astressina-b ROMA - Dalla cura dello stress potrebbe dipendere anche quella della calvizie. La scoperta è avvenuta per caso. Un gruppo di ricercatori tentava di 'spegnerè l'ormone dello stress e ha trovato l'interruttore per 'accenderè la ricrescita dei capelli nei topi calvi. Secondo uno studio pubblicato dalla rivista Plos One, il team di Million Mulugeta, dell'università della California a Los Angeles (Ucla), stava testando su delle cavie gli effetti di una molecola chiamata astressina-B, studiata per limitare gli effetti dello stress sull'apparato gastrointestinale. Mentre il gruppo di ricerca attendeva i risultati dell'esperimento, si è trovato però davanti a un fenomeno del tutto inaspettato: la sostanza si è dimostrata miracolosa nel contrastare la perdita di peli nei topi. "I nostri risultati - dice Million Mulugeta, coordinatore dello studio - dimostrano che un trattamento di breve durata con questo composto causa, nel lungo termine, un'incredibile ricrescita dei peli in topi mutanti, cronicamente stressati". Questo, continua a spiegare lo studioso, potrebbe aprire la strada nuovi rimedi contro la caduta dei capelli nell'uomo: modulando i recettori degli ormoni dello stress si potrà contrastare la calvizie legata all'invecchiamento. La ricerca californiana inizialmente aveva l'obiettivo di trovare una sostanza che limitasse gli effetti dello stress sull'apparato gastrointestinale. Per l'esperimento gli studiosi avevano 'arruolatò un gruppo di cavie geneticamente modificate per produrre grandi quantità dell'ormone di liberazione della corticotropina (CRF - ovvero corticotropin-releasing factor). Questa sostanza, anche chiamata corticoliberina, è coinvolta nella risposta agli stress. L'antagonista era l'astressina-B, un pepetide di piccole dimensioni che blocca i recettori di questo ormone. In altre parole l'astressina-B doveva impedire al corpo di produrre proprio l'ormone dello stress. I ricercatori hanno iniettato per cinque giorni l'astressina-B nei topi. Le cavie poi sono state messe in una gabbia con un gruppo di controllo. Dopo tre mesi, però, i ricercatori non sono stati in grado di distinguere quelle usate nell'esperimento da quelle non modificate geneticamente. Al gruppo che era stato 'curatò con l'astressina-B era ricresciuto il pelo. Million Mulugeta, coordinatore della ricerca, racconta: "Abbiamo guardato dentro la gabbia e in un primo momento ci siamo chiesti perché i topi calvi non c'erano. Poi abbiamo li abbiamo contati, e ci siamo resi conto che a tutte le cavie era cresciuto il pelo. È stata una scoperta del tutto inaspettata". Che lo stress c'entri nella perdita dei capelli non è un mistero. Bisognerà capire però quali siano i meccanismi esatti che generano questo tipo di risposta. "Sappiamo che il pelo ricresce - dice Mulugeta - ma non sappiamo perché. Il follicolo pilifero in questi topi è inattivo. Qualcosa gli ha ridato vita, favorendo così la crescita dei capelli". Inoltre, i ricercatori hanno osservato che l'astressina-B ridava anche colore al pelo dei topi. Il team quindi ha deciso di ripetere l'esperimento più volte. I topi calvi, trattati con piccole dosi del composto per cinque giorni, in poche settimane avevano di nuovo un manto peloso. I ricercatori hanno testato l'astressina-B anche in cavie giovani e l'alopecia non è mai arrivata. Va detto però che i cicli di crescita dei capelli sono molto diversi nei topi e nell'uomo. "Gli effetti sull'uomo devono essere verificati - dice Million Mulugeta, che nel frattempo ha brevettato l'antistressina contro la calvizie - ma abbiamo visto che gli stessi topi trattati con un farmaco usato nell'uomo per la perdita di capelli hanno avuto una ricrescita molto inferiore, il che ci fa ben sperare per le
  9. si so' bello so' fotomodello

    Prp

    Ciaoo Eddies allora novità sulla cura?? sei riuscito ad iniziarla? mi raccomando tienici aggiornati!
  10. MILANO - Dopo le applicazioni in odontoiatria, ortopedia e medicina estetica, ora il plasma arricchito di piastrine (Prp), cocktail di fattori crescita, viene proposto per rinvigorire le chiome. A mettere a disposizione dei pazienti alle prese con alopecia androgenetica e calvizie in generale la nuova cura è l'Istituto dermopatico dell'Immacolata di Roma (Idi), la prima struttura accreditata in Europa a ricorrere a questo approccio di medicina rigenerativa, basato sulle proprietà dei fattori di crescita presenti nel nostro sangue. «Diversi studi hanno evidenziato che a livello del bulbo sono presenti cellule staminali dotate di recettori per i fattori di crescita — premette Gianfranco Schiavone, chirurgo plastico dell'Istituto capitolino —. Il Prp è un'ottima fonte di fattori di crescita, si è pensato quindi di utilizzarlo per stimolare queste staminali. Negli Usa e in Brasile questo approccio è già utilizzato come terapia di sostegno nel trapianto di capelli. I risultati ottenuti fino ad ora sono incoraggianti: il Prp sembrerebbe favorire un irrobustimento dei capelli trapiantati. Un recente studio americano dimostra, inoltre, le potenzialità di questa strategia anche nel promuovere il rinvigorimento e la ricrescita dei capelli in pazienti con alopecia androgenetica. Questo ci ha spinto a mettere a punto un protocollo clinico che è stato approvato da una recente delibera del comitato etico e scientifico del nostro ospedale». Il trattamento con Prp potrebbe rappresentare un'alternativa, pressoché priva di effetti indesiderati, alle terapie mediche tradizionali soprattutto nei giovani e nelle donne, categorie meno propense a ricorrere ai farmaci classici, come la finasteride (farmaco nato per la terapia dell'ipertrofia prostatica), per via dei possibili effetti collaterali. «I giovani, in genere, preferirebbero non assumere la finasteride per il timore di ricadute negative sulla libido a lungo termine — puntualizza Schiavone —. Nelle donne in età fertile questo farmaco può invece indurre una femminilizzazione del feto maschio in caso di gravidanza e questo ne scoraggia l'assunzione». LA TECNICA - Ma in che cosa consiste esattamente il trattamento che si sta testando? «In pratica, si tratta di un'iniezione di Prp e proteine della matrice extracellulare (entrambi prelevati dal paziente stesso), eseguita dopo aver stimolato il cuoio capelluto con una sorta di rullo con piccoli aghi. Questo espediente causa un'abrasione locale, che favorirebbe l'attivazione delle piastrine, primo fattore di riparazione per il nostro organismo — spega Schiavone—. Per ora non sappiamo quanto è efficace questo nuovo approccio. I primi dati raccolti a due mesi dalla cura, basati su criteri al momento solo soggettivi, indicano che circa il 70 per cento dei 12 pazienti trattati (uomini e donne, tra i 23 e i 39 anni), ha notato una diminuzione della caduta e un aumento del volume del fusto del capello nelle zone di infiltrazione dei fattori di crescita autologhi. Il razionale c'è e siamo fiduciosi, ma bisognerà attendere ancora alcuni mesi per una valutazione oggettiva dei primi risultati». «I possibili benefici delle iniezioni di Prp nel trapianto di capelli e nel trattamento medico della calvizie non sono ancora stati comprovati da studi clinici controllati — commenta Andrea Marliani, presidente della Società italiana di tricologia —. I punti interrogativi sono tanti e solo il tempo potrà dare risposte. Indubbiamente occorre un attento vaglio di questo nuovo approccio, che non va comunque visto come sostitutivo della terapia medica tradizionale». ecco la fonte altro articolo: Si chiama Prp e si tratta di plasma arricchito di piastrine: è l’arma più recente messa a punto dalla medicina per contrastare la caduta dei capelli. l’Istituto dermopatico dell’Immacolata (Idi) di Roma è la prima struttura in Europa a ricorrere a questa applicazione di medicina rigenerativa, basata sulle proprietà dei fattori di crescita presenti nel nostro sangue. “Diversi studi hanno evidenziato che a livello del bulbo sono presenti cellule staminali dotate di recettori per i fattori di crescita — spiega Gianfranco Schiavone, chirurgo plastico dell’Idi —. Il Prp è un’ottima fonte di fattori di crescita, si è pensato quindi di utilizzarlo per stimolare queste staminali. Negli Usa e in Brasile questo approccio è già utilizzato come terapia di sostegno nel trapianto di capelli, e risultati ottenuti finora sono incoraggianti: il Prp sembrerebbe favorire un irrobustimento dei capelli trapiantati. Un recente studio americano dimostra, inoltre, le potenzialità di questa strategia anche nel promuovere il rinvigorimento e la ricrescita dei capelli in pazienti con alopecia androgenetica”. Il Prp potrebbe così costituire una valida alternativa – sostanzialmente priva di effetti collaterali – alle tradizionali terapie mediche, soprattutto nel caso dei giovani e delle donne, solitamente poco propensi a ricorrere ai farmaci classici, come la finasteride, a causa dei possibili effetti indesiderai. “I giovani, in genere, preferirebbero non assumere la finasteride per il timore di ricadute negative sulla libido a lungo termine — dice Schiavone —. Nelle donne in età fertile questo farmaco può invece indurre una femminilizzazione del feto maschio in caso di gravidanza e questo ne scoraggia l’assunzione”. Tecnicamente, il nuovo trattamento è un’iniezione di Prp e proteine della matrice extracellulare (entrambi prelevati dal paziente stesso), eseguita dopo aver stimolato il cuoio capelluto con una specie di rullo munito di piccoli aghi. Viene così a formarsi un’abrasione locale in grado di favorire l’attivazione delle piastrine, primo elemento di riparazione per il nostro organismo. “Per ora non sappiamo quanto è efficace questo nuovo approccio – continua Schiavone – . I primi dati raccolti a due mesi dalla cura, basati su criteri al momento solo soggettivi, indicano che circa il 70% dei 12 pazienti trattati (uomini e donne, tra i 23 e i 39 anni), ha notato una diminuzione della caduta e un aumento del volume del fusto del capello nelle zone di infiltrazione dei fattori di crescita autologhi. Il razionale c’è e siamo fiduciosi, ma bisognerà attendere ancora alcuni mesi per una valutazione oggettiva dei primi risultati”. fonte qui invece ti linko il sito del Dottor Greco, chirurgo molto noto negli stati uniti. Nel suo sito cè una sezione apposita dove parla di questa tenica e ci sono anche delle foto illustrative: fonte scorri giù e troverai le descrizioni. infine uno dei diversi video su youtube dove ti illustrano la spero che sia stato di aiuto!
  11. Ciao Spero che non cadano! purtroppo non sono molto esperto come i nostri due amici nemico del vento e frank D però spero di poter contribuire in piccola parte ad aiutarti nel tuo problema. Sono in cura da diversi anni dal Dottor Campo, Dottore molto stimato qui a Roma sulle problematiche relative ai Capelli. Beh proprio l'ultima volta che sono stato da lui mi ha parlato di questa nuova tecnica che sta in una fase di sperimentazione e che ha dato già dei buoni risultati! Si tratta del Prp, ti consiglio di dare una letta agli altri posts per approfondire un pò il tema. Questa cura, attraverso la "lavorazione" del tuo sangue che viene poi iniettato sulla cuta, darebbe forza ai capelli (si parla del 30 per cento in più di irrobustimento del capello) e bloccherebbe la caduta. Questa cura tra l'altro non comporterebbe la necessità di usare prodotti farmaceutici come fina e minoxidil. Attualmente questa cura viene utilizzata dal Dottor Schiavone primario all'ospedale IDI di Roma, e oltre lui ci sono Dottori ancor più importanti a livello internazionale che la stanno utilizzando sia isolatamente che come rafforzamento a trapianti di capelli. Ripeto per adesso la statistica è positiva ma credo non si basi su di un elevato numero di pazienti, tra l'altro un utente che è già stato in visita presso il Dottor Schiavone dovrebbe iniziare questa cura da settembre. Forse nemico del vento e frankD possono dirci qualcosa di più! Cari saluti e davvero non disperare!
  12. si so' bello so' fotomodello

    Prp

    Niente a questo punto aspettiamo settembre e vediamo quali saranno i risultati e spero soprattutto per te e noi che saranno ottimi! Sarebbe spettacolare abbandonare la cura farmacologica di minoxidil e fina a favore di questa tecnica. Alla fine questa cura, anche se non agisce sui capelli miniaturizzati, ha comunque lo scopo di irrobustire il capello (aumentandolo del 30%) e di mantenere inalterata la situazione evitando ulteriori cadute di capelli. Il che si tradurebbe nel non essere più schiavi di dover prendere tutte le mattine fina e tamponare la cute mattina e pomeriggio con la soluzione di minoxidil... non male! Per adesso il prezzo rimane ancora un pò alto, 1500 euro... ma per la propria salute è una spesa da prendere in considerazione. L'unica cosa che non capisco è per quale motivo il Dottor Schiavone prescriva duta se la cura con Prp effettivamente ha questa capacità di mantenere e irrobustire!? ai posteri larga sentenza... cmq grazie Eddie per la tua disponibilità
  13. si so' bello so' fotomodello

    Prp

    Ciao Eddieblues, mi pare di aver capito nel tuo incontro con il Dottor Schiavone che insieme a questa tecnica Prp lui continui a prescrivere duta, o sbaglio? La cosa strana è, leggendo i vari articoli pubblicati nella rete, che questa cura nasce anche sostituto di questi farmaci sintetici, soprattutto nei soggetti giovani (23-39anni). quindi non capisco se effettivamente questa cura è sostitutiva o integrativa. Poi un'altra curiosità, come sono distrubuite le sedute che dovresti fare nel tempo? ossia è richiesta una seduta al mese, una ogni due mesi...? grazie!
  14. si so' bello so' fotomodello

    Prp

    Cari amici del forum... circa due mesetti fa sono stato dal dottor Campo per la consueta visita. In questa anni più di una volta ci siamo ritrovati a parlare del futuribile e delle nuove cure nel campo delle calvizie, e in tutta sincerità, non si è mai sbilanciato più di tanto. Nell'ultima visita invece mi ha parlato con grande entusiasmo di questp Prp e del suo funzionamento. Anche se è una cura per la A.A. ancora in fase di sperimentazione, all'IDI stanno conducendo ricerche con risultati soddisfacenti, il dottor Campo mi ha detto che attualmente rappresenta l'unica soluzione concreta al problema delle calvizie. A questo punto, tocca solo aspettare e vedere quello che ci dirà la ricerca. Io direi comunque di riattivare il forum con un pò di partecipazione in più soprattutto in vista di questa nuova cura!! saluti.... ed in cxxx alla balena per questa ricerca! p.s. finalmente niente più fina e roba sintetica...
  15. Assurdo, leggendo su Repubblica hanno scoperto la cura per la caduta dei capelli, e precisamente la D.ssa Elizabeth H. Blackburn nel 2009 ha scoperto un enzima che è in grado di far ricrescere i capelli li dove i follicoli sono miniaturizzati rendendoli folti. Unico effetto collaterale? I melanociti, ossia le molecole che danno colore ai capelli, esauriscono la loro capacità colorante percui i capelli crescono bianchi. Ora, non vorrei essere volgare, ma con tutte le bombe che ci prendiamo per tenerci tre peli in capoccia e con i cavolo di effetti collaterali che danno ti pare che mi preoccupo dei capelli bianchi o grigi? ma mi faccio la tinta a vita oppure faccio il capello sale e pepe che fa sempre la sua porca figuraaaa!! ma perchè ci devono sempre far sudare tutto?????? caxxxxxxo :-P qui di seguito l'articolo: Un enzima fa ricrescere i capelli. Ma la chioma diventa bianca Il telomerasi è un enzima che ha come funzione principale quella di contrastare l'invecchiamento, le malattie cardiovascolari e il diabete. Ma può rappresentare anche una soluzione per i calvi. Secondo il premio Nobel che l'ha scoperto, fa ricrescere i capelli ma si diventa canuti Il popolo dei calvi c’aveva quasi creduto, perché un Nobel vale una speranza. Elizabeth H. Blackburn nel 2009 era stata premiata con il massimo riconoscimento per la medicina per una ricerca che l’aveva portata a scoprire un enzima che ha come funzione principale quella di contrastare l'invecchiamento, le malattie cardiovascolari e il diabete. Il suo nome è telomerasi e, tra le sue funzioni, ha quella di far ricrescere i capelli. L’unico problema è che la chioma rinfoltita non ha il suo colore naturale, ma diventa bianca. L'esperta dell’Università della California di San Francisco, ha incontrato la stampa oggi a Milano dopo una lectio all'Istituto nazionale tumori (Int). E ha spiegato i risultati dello studio condotto con Carol W. Greider e il collega Jack W. Szostak. È vero che recenti esperimenti sull'allungamento dei telomeri condotti sui topi hanno dimostrato che favorisce la crescita dei peli nelle cavie, ma bisogna ricordare che la funzione principale della telomerasi è di conservare intatta per tutta la vita di una cellula la lunghezza dei telomeri, sequenze ripetute di Dna che avvolgono e proteggono le estremità dei cromosomi. In questo modo, come una specie di 'orologio biologico', l'enzima scandisce il ritmo replicazione-invecchiamento-morte della cellula. Non solo. Nel 90% dei tumori la telomerasi è presente in quantità superiori alla norma. Questo rende le cellule del cancro praticamente immortali, capaci di replicarsi potenzialmente all'infinito 'seminando' metastasi nell'organismo. Ecco perché questo enzima, oltre che chiave nei meccanismi che regolano la longevità, è ritenuto un promettente bersaglio per nuovi farmaci anticancro. Ma sulla telomerasi c'è ancora molto da scoprire. "Stanno emergendo altre funzioni", spiega il Nobel. Per esempio - sottolinea proiettando l'immagine di due topolini bianchi 'cavie' in laboratorio, uno col pelo più lungo e folto dell'altro - è stato osservato che la telomerasi iper-espressa promuove la crescita dei capelli. Una buona notizia, ammette Blackburn rispondendo ai giornalisti, che tuttavia nasconde "uno sfortunato risvolto": almeno nei topi "i 'capelli' crescono - precisa - ma i melanociti", ossia le cellule che li colorano, "hanno esaurito la loro funzionalità e quindi i capelli nascono già grigi o bianchi". Resta il fatto che crescono. Forse qualcuno potrebbe accontentarsi. Fatto sta che la ricerca su telomeri e telomerasi è molto più collegata a quanto la gente può sperare di vivere bene piuttosto che all'immortalità. C'è un limite genetico all'età - ha sottolineato - e un difetto di telomerosi non è legato solo all'invecchiamento ma anche a malattie cardiovascolari e al diabete". Blackburn, Jack Szostak e Carol Greider sono stati insigniti del Nobel grazie ai loro studi, durate i quali hanno scoperto che i telomeri, porzioni di DNA che stanno all'estremità dei cromosomi, sono organizzati in sequenze di DNA semplici e ripetute e che l'enzima specializzato per la loro replicazione è la telomerasi. Inoltre hanno dimostrato che i telomeri rappresentano un meccanismo fondamentale nel determinare la durata della vita delle cellule e dell'invecchiamento. fonte Repubblica
  16. Ciao a tutti, ho trovato sul sito di Repubblica questo articolo interessante. Ovviamente si parla sempre di possibile soluzione e mai di cura definitiva... :-D però non si sai mai. link diretto Capelli, il Dna all’origine della caduta Speranze per nuovi trattamenti anti-caduta di Valeria Pini Un gene difettoso nel Dna potrebbe essere la causa di una forma rara di calvizie. Una scoperta che pone le basi per la sperimentazione di nuovi trattamenti, utili a curare anche quella comune. Lo rivela una ricerca americana Quando i capelli cominciano a diradarsi o rimangono sul pettine, nasce la paura di perderli completamente. La calvizie è un problema che tocca undici milioni di italiani e riguarda soprattutto gli uomini. Sebbene sia un disturbo molto diffuso, manca la soluzione. La caduta dei capelli al massimo si può arginare. Oggi però un gruppo di ricercatori statunitensi ha identificato un gene difettoso nel Dna che potrebbe essere la causa di una forma rara di calvizie. Una scoperta che, se confermata, potrebbe porre le basi per la sperimentazione di nuovi trattamenti. Lo studio della Columbia University, della Rockefeller University e dell'ateneo di Stanford, è stato pubblicato sulla rivista Nature. LO STUDIO. Il team di ricercatori, guidati dall'italo-americana Angela Christiano, ha identificato la causa di una forma rara di calvizie, la 'ipotricosi simplex ereditaria'. Una malattia che ha molta somiglianza con la calvizie comune, che provoca fin dall'infanzia la perdita dei capelli e che solo negli Stati Uniti colpisce circa 200.000 persone. UN PROBLEMA DI FOLLICOLO. La causa, secondo la scoperta, sta nella mutazione genetica del gene Apcdd1 (localizzato nel cromosoma 18) che inibisce un segnale collegato al controllo della crescita della capigliatura. Questo provoca un fenomeno chiamato miniaturizzazione del follicolo. In altre parole, via via che il processo si scatena i capelli si restringono e si rimpiccioliscono, finendo per essere sostituiti da una sorta di peluria sottile e fragile. I follicoli peliferi sono in uno stato di “riposo forzato” e la capigliatura si dirada. SPERANZE PER TRATTAMENTI ANTICADUTA. "L’identificazione di questo gene responsabile dell’ipotricosi simplex ereditaria ci ha dato l’opportunità di capire meglio i meccanismi alla base del processo di miniaturizzazione del follicolo, che si osservano nella calvizie maschile classica. È importante notare però che mentre queste due condizioni condividono lo stesso processo fisiologico, il gene che abbiamo scoperto per l’ipotricosi ereditaria non spiega da solo il complesso processo della calvizie maschile”. A questo punto, la ricerca deve proseguire ai ricercatori il compito di capire sono le cause genetiche di altre forme di calvizie.
  17. Ciao a tutti, effettivamente come dice il topic la domanda anticipa un pò il futuro... però è una forte curiosità che voglio levarmi. Poniamo il caso che oggi finalmente arriva la super notizia che è possibile avere una donor area infinita... e quindi come sostiene acell la possibilità di avere una scorta infinita di follicoli da utilizzare sulla parte calva... ora... con questa premessa, quale potrebbe essere la densità garantita dagli attuali interventi medici? Le attuali tecniche danno la possibilita di avere una densità elevata? Come quella di una persona che non ha mai sofferto di aga per intenderci...! E poi visto che bisogna mettere in conto il fatto che una buona parte dei follicoli trapiantati non attecchisce... insistere sulla stessa parte con un nuovo trapianto avrebbe la stessa conseguenza?? Una volta trampiantati saremmo costretti poi ad utilizzare sempre lozioni come minox e assunzione di fina per mantenerli?? O riusciremo a liberaci di questo fardello??? Insomma la domanda finale... riusciremo con una donor area che non esaurisce mai, ad avere una folta chioma senza problemi ed effetti collaterali????
  18. Ragazzi purtroppo non dipende da noi, per quanto si possa navigare nel web non credo che troveremo la soluzione definitiva in qualche articolo. Come per tutte le grandi scoperte storiche, trovata la formula giusta, non ci sarà media che non ne parlerà. Per adesso possiamo solo scommettere su ogni ricerca e seguire passo passo le diverse evoluzioni. Non dobbiamo demoralizzarci, ma solo aspettare... :innocente: :diavoletto:
  19. In una condizione normale, ossia in una persona non affetta da aga, quale sarebbe la densità dei capelli per cm2??. Cmq il fatto che la intercytex abbia postato delle foto sul sito è molto confortante; è un segno evidente che queste ricerche vengono svolte veramente, e non come tanti altri che promettendo, c'hanno illuso per anni. In attesa sempre che questa seconda fase si concluda nel migliore dei modi, vi saluto :-)
  20. scusate xxxxx ma questa informazione l'avete pescata direttamente sul sito?? oppure vi è arrivata un 'email? Perche io sul sito non ho trovato nulla che parlasse di un eventuale commercializzazione nel 2008 del metodo hair regeneration. Comunque da quello che si legge, questa commercializzazione nel 2008 avverrebbe solo nel caso in cui la fase II conncludesse in maniera positiva nei tempi previsti! incrociamo le dita!!! :sudato:
  21. xxxxx ricordiamoci bene che anche il finastid in alcune persone non ha portato grandi benefici... il problema shadow è capire quale sia il tempo minimo perche la cura di duta faccia effetto... credo che almeno un anno sia il minimo per capire se ci sono dei miglioramenti. Il fatto che tu mi dica che cominci a vedere gia una piccola ricrescita sulle tempie fa ben sperare, in quanto dimostrebbe che duta arriva dove fina non raggiunge risultati evidenti... comunque vorrei sottolineare che quando ho consultato campo telefonicamente il discorso è stato molto breve, lui piu che consigliare mi ha portato ad autoconsigliarmi, non si prendera mai la responsabilita di dirmi in maniera diretta "usa duta". A questo punto l'analisi migliore da fare è leggere la varie esperienze e fare una traccia o positiva o negativa, vedendo se sti risultati maledetti ci sono oppure no :-P mi piacerebbe sapere quando intercytex ci dara' una bella definitiva notizia.
  22. pero killing scusami, tu mi parli di autocure, io non credo che siano tali. Sono in cura dal dott. Campo, non so se conoscete, comunque non a detta mia si dice che sia uno dei migliori dermatologi del centro italia. L'ho chiamato proprio una settimana fa per chiedergli un consiglio su duta e un eventuale passaggio ad avodart, beh lui mi ha semplicemente risposto che molti suoi pazienti si trovano molto bene, e ha aggiunto che non puo prescriverlo per ragioni di tipo burocratico( alludendo al fatto che in altre condizioni l'avrebbe sicuramente prescritto). Ora non capisco un dottore come possa dare un consiglio tale se gia sa che questa cura porta effetti negativi. Il problema è un'altro, ossia gli effetti collaterali, i quali sembrerebbo molto meno di quelli di fina(almeno per esperienze che sento qui). Per quanto riguarda tutta quella gente che ha usato duta e non ha trovato grossi benefici, vorrei sapere se con fina aveva avuto la identica delusione o seppure i risultati erano migliori. mentre per tutti coloro che usano duta e hanno trovato benefici volevo chiedere se ci fosse stato un miglioramento, oltre che la qualita generale del capello, anche sulle tempie e sulla zona frontale. thank you :D
  23. grazie xxxxx per i vostri interventi che sono veramente, e sottolineo veramente preziosi e ne faro' tesoro. Cmq per le analisi seguiro ovviamente il consiglio di mongas, e casomai li al laboratorio mi faro' una bella chiacchierata anche con il dottore per ulteriori info. L'ultimo chiarimento che vi chiedo; premettendo che in quanto a termini e nozionistica medica non sono molto bravo, non capisco come la fina, agendo sull'enzima 5-alfa-riduttasi di tipo 2 puo avere effetti collaterali come calo di libido o anche come dolori o rigonfiamenti vari, mentre la duta, la quale agisce in parte come il finastid(quindi inibisce sempre l'enzima 5-alfa-riduttasi di tipo 2) ma anche su quello di tipo 1, non da gli stessi effetti collaterali, anzi molti di meno da quello che capisco dalle vostre esperienze. Evidentemente o le esperienze riguardo a duta sono poche e quindi persone con effetti strani ancora non ci sono oppure c'è dietro il mistero della scienza :-P bahh ai posteri larga sentenza!!! :-))))
×
×
  • Crea Nuovo...