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Pliskin

Salusmaster User
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  1. Ciao Matte, Ti assicuro che non è psicosomatica come cosa. E' proprio fisica, una cosa oggettiva. Ti ripeto non me ne sto facendo una fissazione (anche se è difficile, dati i deficit sulla sfera sessuale), e nonostante sono concorde sul fatto che la sfera psicologica gioca un ruolo molto influenzante in ogni cosa, qui si tratta di una questione organica di causa-effetto. Sono 10 mesi e la situazione sembra non migliorare. Mi fa piacere per te riguardo i sides, ognuno risponde a modo suo con questa cura, ma io evidentemente appartengo a quella cerchia di malcapitati che riscontrano i soliti fastidiosi effetti. Spero che tutto finisca il prima possibile. Qualcuno che li ha avuti e poi si è ripreso col tempo? C'è in questo forum? O qualcuno che in generale presenta tale problematica con cui confrontarmi. Vi ringrazio in anticipo per pazienza e gentilezza.
  2. Salve a tutti Sono nuovo del forum. Mi presento, sono un ragazzo di 24 anni che a causa di un diradamento di capelli iniziato all'incirca 3 anni fa, si è sottoposto dapprima ad un intervento di autotrapianto (risultati molto apprezzabili) e poi, sempre sotto sincero consiglio del chirurgo/dermatologo che mi ha operato, ho assunto finasteride 1mg per 10 mesi (di cui 8 mesi una pastiglietta ogni giorno, e gli ultimi due invece a giorni alterni), il quale mi garantì del fatto che era un farmaco sicuro, ben tollerato dall'organismo, con effetti collaterali che colpivano una bassa percentuale di utilizzatori. Mi sono fidato, e l'ho assunto. Ma dopo 10 mesi (risultati sui capelli eccezionali), sentendomi sempre con il dottore in questione, ho spiegato la mia situazione: non ero più come prima, libido praticamente azzerata, orgasmo molto meno intenso, erezioni più blande (al mattino spesso non si alzava, cosa che prima era routine), sperma liquido e di consistenza strana (a volte liquido, altre volte di tipo gelatinoso-filiforme). Lui rimase un po perplesso, dicendo che magari tutti questi riscontri fisici erano dovuto ad altro, ma alla fine mi diede l'ok per smettere la cura. E l'ho smessa, ripeto dopo 10 mesi di assunzione. Dopo qualche mese dallo stop della terapia, gli effetti collaterali non passavano affatto: era circa il quinto-sesto mese e ancora avevo di questi problemi. Preoccupato, presi un appuntamento da un bravo andrologo/urologo con visita privata (150 euro a visita, sigh!), per far chiarezza sulla mia situazione. Prese coscienza dei miei sides, mi tastò la prostata (a detta sua, "infiammata", ma poi avendo fatto ulteriori controlli per conto mio, tutto ok in questo senso), mi tastò le gonadi e tirò alla fine le somme. Disse che avevo i comuni e tipici effetti collaterali di finasteride e mi spiegò che questo farmaco li provoca su molti pazienti. Mi disse che dovevo fare dei controlli con uno spermiogramma e analisi del sangue per capire il mio quadro ormonale e per vedere se non ci fossero situazioni irreversibili. Alla fine però, cercò di tranquillizzarmi, dicendo che nonostante la finasteride abbia acceso dibattiti oscuri, come la ricerca sulla sindrome post finasteride, è un farmaco che, stando alla letteratura dei casi, provoca questi fastidiosi effetti ma che poi tendono a scomparire nel tempo. Lui mi precisò una cosa: "ci vuole tempo, soggettivamente parlando, molto tempo a volte. Mesi o anni. Tu sei al quarto mese ed è passato poco tempo". Mi salutò e mi disse di stare tranquillo, tornando con le analisi in mano. Non ci sono più andato per motivi di spese (ne ho molte) e ho provato ad aspettare in tranquillità, senza farmi paranoie, convivendo con questi sides senza farne una tragedia (anche se molti uomini penso perderebbero la testa). Ora arriva il motivo per cui vi scrivo, oggi. Cioè, mi trovo quasi allo scadere del decimo mese post assunzione, ossia da quando ho interrotto la terapia lo scorso agosto, e la situazione non è migliorata quasi per niente. E' sempre uguale. Non so se devo preoccuparmi. Tutti i dottori con cui mi sono sentito mi dicono che devo stare tranquillo e che col tempo passa tutto. Ma sono ancora nella stessa, sgradevole, situazione. Non ho interesse nei confronti delle ragazze, sessualmente parlando, quando prima dell'assunzione ero praticamente un animale che ci pensava ogni giorno o quasi. Il piacere è ridotto ai minimi termini, le singole volte in cui mi masturbo. Mai avuti di questi problemi e sono più che certo che la colpa è di questo farmaco. Preciso che ho un carattere forte e poco soggetto a fissazioni e paranoie (ho una vita impegnatissima), ma vi assicuro che questa situazione comincia a stancarmi. Potete darmi la vostra opinione? Sono consapevole del fatto che ogni persona ha una storia a sé in questo senso, ma vorrei sapere come avete reagito, nel tempo, a questi sides, e di come se ne sono andati (se se ne sono andati!). Ah dimenticavo: faccio una vita regolarissima, palestra 3 volte a settimana, alimentazione correttissima, riposo notturno corretto, 0 assuzione di alcolici, e così via (sono un santone in questi anni xD). Mi scuso per la pesantezza dell'intervento, ma ho bisogno di capire maggiormente dalla vostra esperienza. Attendo interventi nella più totale sincerità e amicizia. Grazie.
  3. Salve a tutti. Sono nuovissimo del forum ma da un pò di tempo seguo le varie discussioni appena ho tempo. Vorrei raccontare la mia storia cercando di non farla troppo lunga. Sono un ragazzo di 23 anni, e dall'età di 21 ho iniziato a soffrire di alopecia androgenetica, con un visibile diradamento del vertex, un innalzamento della linea fronto-temporale e un diradamento e indebolimento dei capelli diffuso in tutta l'area superiore della testa (dalle tempie al vertex). Cosa ho fatto? Inizialmente andai in un centro tricologico, e come soluzione mi consigliarono dei trattamenti a base di lozioni, fanghi, iniezioni per la circolazione cutanea e robe di questo tipo.... tutti molto costosi ma con risultati poco soddisfacenti. Interrompo perciò questa strategia, e mi rivolgo ad un noto e bravo chirurgo per effettuare un primo autotrapianto, intervento costoso sì, ma efficace se svolto con correttezza nei confronti del problema. Cosa succede? Il dottore mi consiglia, complementariamente all'autotrapianto, una cura con finasteride. Questo a detta sua per mantenere i capelli già presenti sulla mia testa e irrobustirli. Io titubante perché già avevo sentito parlare di questo farmaco e degli effetti collaterali che poteva procurare, distrattamente gli chiesi se era sicuro, e lui mi tranquillizzò dicendo che lo assumono in molti, e che era sicurissimo dato che la quantità assunta (1mg per giorno) era innocua. Lui mi consigliò perciò, dopo l'intervento, un periodo di assunzione del farmaco per 8 mesi. Per valutare effetti positivi sui capelli ed eventuali problemi, nel caso sarebbero insorti. Accetto. Faccio l'intervento e il giorno dopo inizio subito la terapia, con assoluta tranquillità (ho acquistato per risparmiare le confezioni con le pasticche da 5mg e le ho spezzettate in 4 pezzi uguali per poi assumerne 1 al giorno). Che dire? Andando avanti nei mesi non mi preoccupavo affatto di ciò che mi accadeva, e in questo periodo non avendo neppure avuto una ragazza non monitoravo nemmeno con insistenza se la mia "salute sessuale" fosse stata a posto in ogni senso. Tanto avevo come tetto limite di terapia l'ottavo mese, e poi avrei valutato se proseguire o no. Nel frattempo passati tipo 6 mesi, i risultati di finasteride si cominciarono a vedere: capelli più robusti, un ispessimento davvero ammirevole, che contribuì a migliorare la mia immagine assieme alla ricrescita dei capelli dell'intervento di autotrapianto. Arriva l'ottavo mese e ho dovuto tirare le somme: qualcosa era cambiato. Non solo esteticamente ma anche ormonalmente. Rispetto a prima ho riscontrato i soliti effetti collaterali: sperma più liquido, erezioni mattutine assenti, orgasmo molto meno intenso rispetto a prima e, primo tra tutti, un abbassamento marcato della libido. Non sono stati sicuramente fattori psicologici a determinarlo, ve lo garantisco, e penso proprio che questo farmaco non faccia per me. A questo punto chiamo il dottore e gli spiego la situazione. Lui mi dice che probabilmente sono fattori psicologici e che il farmaco è sicuro e che in rete circolano molte critiche e allarmismi vari dettati dai competitor di finasteride. Mi consiglia di continuare la terapia per altri due mesi, di 1 mg al giorno, per giorni alterni (un giorno sì e un giorno no, quindi), per valutare la persistenza degli effetti collaterali di cui soffrivo. Accettai che era passato giugno (l'ottavo mese) giusto per vedere perché, ripeto, i risultati sono stati sensazionali per i capelli. Dopo due mesi (agosto) ho dovuto ritirare le somme: gli effetti collaterali persistevano, e allora il dottore e io abbiamo optato per smettere del tutto la terapia. Lui ovviamente mi ha tranquillizzato che tutti questi effetti sono transitori ed il farmaco è approvato e sicurissimo, quindi mi ha confortato in questa maniera. Io pure lì per lì l'ho presa con filosofia, dicendo tra me e me che era meglio questa soluzione, meglio tornare alla mia normalità ormonale (prima ero un toro quasi ogni giorno "arrapato" per intenderci xD) e perdere più capelli e probabilmente affidarsi a più interventi di autotrapianto per avere un'immagine almeno accettabile. E qui arriva il motivo per cui vi scrivo: ho smesso definitivamente di assumere il farmaco ad agosto (siamo a 3 mesi e qualche giorno dallo stop) e ancora questi dannati effetti collaterali non accennano ad andarsene. Ora non vorrei fare il fissato esaurito, ma questo mina in qualche modo la mia serenità. In pratica non penso sia normale non avere voglia di fare sesso (causa libido a terra), vedere uno sperma ancora "acquoso" nel momento dell'eiaculazione e un orgasmo decisamente poco intenso, specie a 23 anni, e ve lo dice uno che prima di assumere finasteride si masturbava (o faceva sesso, quando aveva l'occasione) spesso e volentieri per fronteggiare e placare quell'istinto primordiale insito in ognuno di noi, e specie nei giovani. Io invece mi ritrovo ora così, con questi sintomi. Vorrei porvi delle domande. Prima di tutto, è normale? Secondo, so che è soggettiva la cosa, ma in quanto tempo in media dovrebbero rientrare questi effetti? Terzo, mi farebbe piacere ascoltare e dialogare apertamente con persone che si sono trovate nella mia stessa situazione, per capire meglio questo scomodo fenomeno. Non posso che stare sereno e attendere che la situazione ritorni alla normalità, perché sennò rappresenterebbe qualcosa di cui spaventarsi seriamente. (Ps. Vorrei pareri sinceri e umani, lungi da me fare allarmismi e sono consapevole che a molte persone il farmaco in questione non causa questi effetti. Purtroppo penso proprio di rientrare in quella percentuale che però riscontra questi noti e dannati sides). Grazie in anticipo e aspetto con ansia risposte dirette e concrete. Ciao!
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