Vai al contenuto

Arn

Moderatore Salusmaster
  • Numero contenuti

    5536
  • Iscritto

  • Ultima visita

  • Giorni Vinti

    69

Attività Reputazione

  1. Like
    Arn ha ricevuto reputazione da manulore80 in Protesi E Gravidanza   
    Ciò che dici è giustissimo: i primi tre mesi sono quelli più a rischio perché sono quelli in cui tumultuosamente dall'embrione si forma quel piccolo individuo che alla fine di tale processo diviene feto.
    Tutti gli organi, sia quelli viscerali che quelli sensitivi si formano in tale periodo e sono quindi massimamente suscettibili sia alle interferenze da parte di variazioni dell'omeostasi materna che a quelle prodotte da molecole e microrganismi giunti dall'esterno.
     
    I solventi superano sicuramente la barriera ematoplacentare e quindi l'embrione è senz'altro esposto a tali sostanze.
     
    Ora, però, ogni cosa va valutata con realismo, per evitare che ogni gestante si rinchiuda in una campana di vetro.
     
    I primi tre mesi, nausee a parte, sono quelli in cui una donna non ha grandi problemi capaci di consigliarle il riposo o la limitazione della propria attività fisica e lavorativa.
    Vive quindi una vita tutto sommato regolare.
     
    D'accordo, nelle colle e nei tapes ci sono i solventi. Nel remover ci sono i solventi. Nei capelli della protesi ci sono i coloranti. Questo è indiscutibile ed allo stato attuale ineliminabile, anche se le concentrazioni di tali sostanze che, attraverso il circolo polmonare, finiscono nel sangue sono ordinariamente trascurabili, a meno che qualcuno non si faccia prendere dalla tossicomania da inalazione! L'assorbimento per via transcutanea, stante la durezza del cuoio capelluto, è insignificante, se la cute è integra.
     
    Però, fuori dalla protesi, che c'è? Non certo il Paradiso!
     
    Si esce per strada e bastano cinque minuti, non necessariamente in una grande città, per fare abbuffata di antracene, benzopirene, ossidi di azoto, ossidi di carbonio, ossidi di zolfo...
     
    Ci si ferma alla stazione di servizio e si inala benzene, toluene, xylene...
     
    Ed in quello che mangiamo? Ormoni, piombo, mercurio, coloranti...
     
    Ci sciacquiamo i denti e troviamo nell'acqua piombo che ci arriva dalle vecchie tubature...
     
    Poco male, c'è di peggio: magari abbiamo in bocca otturazioni con un vecchio amalgama che rilascia mercurio...
     
    Facciamo le pulizie di casa e respiriamo i solventi ed i propellenti delle bombolette dei vari prodotti...
     
    Compriamo un nuovo mobile in melaminico e questo rilascia formaldeide per mesi e mesi...
     
    Andiamo due minuti in tintoria e sono altre sostanze nocive che inaliamo ed assorbiamo...
     
    Ci girano attorno animali domestici (cani, gatti, pappagalli) o liberi (randagi, piccioni) che a volte sono delle bombe biologiche...
     
    Dovunque si viene bersagliati da radiazioni elettromagnetiche...
     
    Magari siamo anche fortunati: stiamo a pianterreno e respiriamo radon...
     
    Tutto questo per dire come sia legittimo porsi il problema, evitando il più possibile i rischi conseguenti all'inquinamento di tutto ciò che ci circonda, senza però farsi prendere dal panico.
     
    L'embrione è intrinsecamente fragile ma non è fatto di torrone! Altrimenti i casi di aborto o malformazioni sarebbero altissimi, considerato il mondo in cui viviamo.
     
    In conclusione, fai bene a pensare già da ora ad evitare l'uso di prodotti adesivi sulla cute durante la gravidanza, ma più per un motivo di ragionevole e responsabile prudenza, visto ciò che è in gioco e cioè la vita o l'integrità fisica del proprio futuro figlio, che perché ci sia, viste le concentrazioni e vista la natura delle sostanze in gioco, un effettivo rischio per l'embrione.
     
    Niente ti vieta, come si dice nella discussione di Stella75, di usare le clips in tale periodo: pratiche, comode e sicuramente prive di rischi.
    A meno che, nella vernice che le ricopre... ;)
  2. Like
    Arn ha ricevuto reputazione da Navi in Il Parrucchino Oggi, Tra Malignità Ed Ignoranza   
    Sì, ma di fronte a legioni di uomini che si gonfiano i muscoli con anabolizzanti, si depilano, si fanno le lampade, si truccano (!), assumono farmaci favorenti l'erezione anche a 20 anni, mi sembra che il parrucchino, coprendo una grossa magagna estetica (e non una futile vanità), sia alla fine il vulnus minore alla virilità.
     
    C'è logicamente di più. C'è il fatto che, quando sei pelato, vieni considerato "svantaggiato" e quindi "poco competitivo": sei esteticamente meno attraente, magari sei intristito e comunque frenato e disturbato dal tuo problema psicologico (che gli altri alimentano e ti ricordano con frecciatine e frasi ad hoc). Così spesso hai problemi con l'altro sesso, nello studio, sul lavoro, genericamente nella vita di relazione. Quando ti rivedono con i capelli ritorni ad essere "concorrenziale" e tutti noi abbiamo visto autentiche metamorfosi, capaci di ripristinare non solo l'appeal estetico (recupero oggettivo) ma anche il normale tono dell'umore e la capacità di rapportarsi con gli altri con maggiore intraprendenza (recupero soggettivo). Siccome lo hai fatto con un trucco, tutti chiedono a gran voce la tua squalifica sociale per ributtarti più giù di dove ti trovavi!
     
    E' un po' come l'atavica paura del "morto che ritorna", motivo per cui ancora oggi, in certe zone d'Italia, si fanno cene in onore del defunto dopo i funerali purché... resti dov'è, una volta che tutti si sono spartiti le sue cose. Perché il morto che ritorna, per prima cosa, rivendica ciò che legittimamente gli spetta.
     
    Vedo una malvagità di fondo nella persecuzione nei confronti dei parruccati, nella convinzione, cinicamente conscia o puramente istintiva, che tutto ciò che lo svantaggio dell'alopecia ti toglie possa andare a chi ti circonda (ciò che tu perdi o cui tu rinunci a qualcuno dovrà pur andare) e che non sia comunque ammissibile essere "alla pari" barando.
     
    Ora, io capisco che sia sleale essere superiori barando (vedi le mie scarpe +7 cm) ma essere alla pari non è un diritto garantito, almeno sulla carta, in qualsiasi competizione? Pistorius alla fine ha corso le Olimpiadi sulle protesi, non sui ginocchi...
  3. Like
    Arn ha ricevuto reputazione da Tanus in Piccola variazione:come vi hanno sgamato??   
    Una sera ero sovrappensiero e dovevo andare a gettare l'immondizia nel cassonetto...
    Apro la porta, vado sul pianerottolo, chiamo l'ascensore, si apre, guardo nello specchio... ero a testa nuda!
    Riesco di corsa col sacchetto in mano, riapro freneticamente la porta, entro in casa, chiudo la porta.
    Dopo 10 secondi sento aprire la porta dei miei vicini che si rallegrano pure di trovare l'ascensore al piano... :diavoletto:
  4. Like
    Arn ha ricevuto reputazione da Tanus in Piccola variazione:come vi hanno sgamato??   
    Nel giugno 1993 un colpo di vento fortissimo, di quelli che ti bloccano il respiro e ti respingono indietro, mi fece volare la protesi dieci metri avanti con grandissimo sconcerto di lepri e daini e qualche sorrisino ironico di un ghiretto: mi trovavo a fare trekking da solo su una cima appenninica...
    Nel dicembre 1992 ebbi un distacco parziale sempre per un colpo di vento fortissimo ma credo, nonostante fossi in città, che anche lì nessuno mi abbia visto, dal momento che erano tutti intenti ad evitare di essere trascinati via attaccati all'ombrello...
     
    Erano altri tempi, altre protesi, altri sistemi di fissaggio.
     
    Per il resto, al di là di sospetti che a volte ho colto nello sguardo di qualcuno e sempre dovuti ad errori personali (colori della tintura errati, capelli naturali lasciati crescere troppo), lo sgamo è sempre uscito nelle maniera regina, col passaggio della mano ad urtare l'attaccatura frontale della protesi OldGen, evenienza alla quale era possibile opporre, come giustificazione, solo la presenza del gel che irrigidiva i capelli... :unsure:
     
    Diciamo che lo spessore della base ha costituito il grande limite di tutte le protesi OldGen: magari i capelli potevano essere splendidi (e molto spesso lo erano: ricordo di aver portato degli europei fantastici), capaci di garantire un'aspetto impeccabile ma poi, dinamicamente, si rivelavano molto problematici da gestire, proprio perché, nei contatti ravvicinati, la protesi saltava quasi inevitabilmente fuori.
     
    Tutte cose che oggigiorno, grazie alla Cina, non sono più possibili, visto che con una NewGen non si percepisce alcuna base ma solo capelli, il che non obbliga più nessuno a confidare al collega di lavoro o allo zio di portare una protesi.
     
    Con fidanzate, mogli, amanti, conviventi etc... è invece tuttora, come allora, un obbligo morale, senza che necessariamente ciò debba avvenire al primo incontro perché, come esiste il loro diritto ad essere informate, così esiste il nostro alla riservatezza, essendo con ciò sconsigliato rivelare la cosa a persone di non provata fiducia, fiducia che non si guadagna certo in cinque giorni...
  5. Like
    Arn ha ricevuto reputazione da Tanus in Troppa personalizzazione...   
    Ho scritto il mio lungo post in varie fasi. quando ho iniziato, il tuo ancora non c'era e non ho potuto quindi leggerlo se non adesso.
    Bene, senza esserci accordati, abbiamo avuto la stessa immagine: il padrone cinese che assegna il lavoro e traduce sommariamente le istruzioni alla manovalanza che non conosce l'inglese e probabilmente sa appena leggere il cinese.
     
    E' logicamente così che accade, basta vedere una fabbrica cinese in Italia (che pure è oro rispetto a quanto accade nella madrepatria) dove solo il padrone parla italiano e tutti gli altri eseguono, e questo spiega come possano accadere molti errori banali, come quello riferito da Americano.
     
    A me era venuta un'idea che forse farà imprecare Quinto, sul quale ricadrebbe l'incombenza della modifica... :diavoletto:
     
    Se cercassimo di formulare gli ordini più graficamente che testualmente, come si fa con i bambini?
    Un'immagine è di universale comprensione, una parola richiede la conoscenza della lingua.
     
    Cioè, ad esempio, a fianco della richiesta Colour of lace: Pink che per l'artigiano non significa nulla, mettere un quadratino con una rete color rosa.
    A fianco di scoloritura nodi mettere un disegno con un nodo chiaro mentre il capello magari è scuro.
    Insomma, i cari vecchi pittogrammi della segnaletica stradale.
    Non so se e quanto sia possibile ma sono sicuro che aiuterebbe molto chi deve materialmente produrre la protesi ed eviterebbe qualche errore dovuto a semplice fraintendimento delle richieste del cliente.
  6. Like
    Arn ha ricevuto reputazione da lello1010 in Densità...dubbi Per Il Nuovo Ordine...help Please!   
    Non è troppo ma certo non è poco. Quindi, se non hai tempie e parietali sufficientemente densi, l'effetto "zolla di terra" sarà inevitabile.
     
    Abbiamo spesso detto di non superare densità 100, se non per raccordarsi ad un precedente impianto OldGen.
     
    Tutto si può fare e bisogna sempre vedere da caso a caso, però è sempre più facile avere buoni risultati con densità 80 o 90 che con 60 o 120...
  7. Like
    Arn ha ricevuto reputazione da Nemo1976 in Salve Ragazzi Avrei Bisogno Di Un Vostro Aiuto...   
    Ma sei proprio un curiosone!
     
    Allora mettiti seduto... Chiedo scusa a Lassia per l'off-topic.
     
    Lady Cali0stra
     
    Non lontano da Malpensa, all'incrocio tra le province di Milano, Novara e Varese, viveva una signora africana con suo marito.
     
    Intorno al 2007 e fino al 2009 si fece un certo nome come fornitrice di protesi in lace, soprattutto totali per donne, TGs (transgenders) e CDs (crossdressers). Protesi totali lunghe over-30 cm, insomma...
     
    Il prezzo era superiore alla media ma incredibilmente a buon mercato se si considerava la mano d'opera nazionale.
     
    Mise su anche un sito (Za', togli il dito dal tasto "Edit", il necrolinking non è vietato) di cui questo è tutto ciò che rimane:
     
    (le pagine sembrano vuote ma non lo sono: c'è testo bianco su sfondo bianco, l'originale è morto. Esegui Modifica - Seleziona tutto oppure clicca a sinistra e spazzola la pagina dall'alto in basso e da sinistra a destra per evidenziare il testo nascosto)
     
    http://web.archive.o...dycaliostra.it/
     
    Diceva di creare le protesi nella sua casa-factory, annodando, con grande pazienza, i capelli sul lace.
     
    Non ho argomenti per sostenere o confutare la cosa.
     
    Ho però raccolto le testimonianze di alcune ragazze che da lei si erano servite e che mi hanno raccontato di tragicomiche scene.
     
    Pare fosse frequente che, dopo aver accuratamente rilevato parametri e desideri della cliente, le protesi arrivassero con varie ed inspiegabili difformità cui Lady C non sapeva dare piena e soddisfacente giustificazione.
     
    Come era mai possibile che ci fossero questi errori di comunicazione, visto che chi rilevava i parametri era... la stessa che poi creava il manufatto?
     
    Misteri delle protesi!
     
     
    CUELLI
     
    Sempre in tema di produttori fantastici...
     
    Devi sapere che in Italia i rivenditori si dividono in due parti: i residui del big-bang ragazzico, solitamente arroccati in "centri" e dispensatori di protesi di vecchia fattura ed alto costo, ed i diadochi di Salus, solitamente senza strutture o con strutture leggere (1-2 dipendenti) e distributori di protesi cinesi in lace e pellicola.
     
    I diadochi di Salus, dopo aver contribuito a diffondere il verbo delle NewGen ed aver condiviso qui esperienze e progetti, se ne sono andati con la loro parte di esperienza e conoscenza per mettere su imprese commerciali di rivendita. Questo dal 2003 al 2007. E' un onore per Salus poter dire che tutti i maggiori rivenditori di NewGen sono usciti da queste pagine ma, se tutti avessero seguito il loro esempio, avremmo solo negozianti...
     
    Nel 2007 però nacquero gli Ordini Congiunti e chi era rimasto fedele al progetto elesse i primi coordinatori: Medusa, Luc@ e Semplicemente. E' a loro e solo a loro che dobbiamo tutto ciò che c'è adesso. In particolare a Medusa, che si sobbarcò il rischio dell'apertura della NHS, senza la quale nulla sarebbe stato possibile.
    Vi erano però altri, che chiameremo gli Angeli Ribelli, che aspiravano anch'essi a trovare spazio tra i coordinatori. Uno in particolare, che fu in lizza proprio per diventare coordinatore, sentendosi frustrato si mise in attrito con gli altri e fu alla fine bannato.
     
    Da lì il suo odio verso Medusa e la sua volontà di vendetta: creato un forum estemporaneo, radunò una decina di scontenti, fuoriusciti da Salus per vari motivi. Con essi si approvvigionava di protesi cinesi, evidentemente di scarsa qualità, visto che, come scoprimmo poi, usava il nome di sua madre per acquistare di nascosto le protesi degli Ordini Congiunti per uso personale. Per un paio di anni sopravvisse a stento, in un forum su cui non scriveva nessuno, poi, a fine 2008, qualcosa di nuovo avvenne...
     
    Comparve dal nulla una giovane e dinamica signora sudamericana, che disse di operare per conto di suo marito, un ex-utente di Salus, molto attivo nei primi anni: propose a Medusa di fornirgli le protesi della sua factory. Sosteneva infatti di avere rilevato due factories in Sud-America, precedentemente di proprietà di Richard Farrell, dove lavoravano tre ingegneri e varie dozzine di operai felici e strapagati. Diceva di produrre solo protesi in europei.
     
    Medusa si disse non interessato alla cosa, quindi la signora, seccata, si spostò su altri forum, finché non ci fu l'incontro con gli Angeli Ribelli. Fu un'unione ideale suggellata dal comune odio verso Medusa. I due fecero lega ed il forum abbandonato ebbe una rapida crescita (grazie anche agli innumerevoli cloni creati dalla signora). I due si spinsero oltre, usando la posta interna di Salus per contattare i nostri utenti e fare loro offerte commerciali se non, addirittura, per sviarli dalla loro parte mediante discredito del nostro operato. Da lì fummo costretti a limitare i messaggi privati.
     
    Non solo. La signora si faceva pubblicità su tutti i forum, con molta aggressività e minacciando di querela, con pretese risarcitorie di decine di migliaia di euro, chiunque la contraddicesse o mettesse in dubbio ciò che diceva. In questo modo zittiva facilmente i contestatori privati, che certo non volevano rischiare una querela per motivi abbastanza futili.
     
    Il fatto era che la signora più parlava più dava adito a sospetti. Non aveva un modo di fare femminile, scriveva in un italiano troppo corretto, conosceva fatti della storia italiana recente difficili da conoscere per uno straniero. In più tutte le faraoniche storie industriali e commerciali sembravano troppo grosse per un personaggio che, nella realtà, operava come un piccolo rivenditore, facendo persino spam sui siti di annunci.
     
    Entratoci in lite su di un forum terzo, la invitai apertamente a querelarmi, cosa che naturalmente si guardò bene dal fare.
     
    A quel punto me ne interessai e rapidamente arrivai a scoprire che:
     
    1) non esisteva alcuna società in Sud-America e quindi non venivano pagate tasse in Sud-America
     
    2) non esisteva alcuna filiale italiana e quindi non venivano pagate tasse in Italia
     
    3) il marito della signora faceva lo stesso lavoro in Spagna, nel Regno Unito e negli USA, scrivendo nello stesso identico modo...
     
    In seguito alcuni informatori ci fecero sapere che le protesi arrivavano direttamente dalla Cina, da una fabbrica che non lavorava capelli europei ma solo capelli indiani siliconati in modo da sembrare europei (almeno per un paio di lavaggi).
     
    Di fronte alle contestazioni, una notte gli angeli che già avevano trasportato la Santa Casa a Loreto fecero di più: trasportarono una factory dal Sud-America alla Cina.
     
    E fu così che il marito della signora si trasferì... in Cina. Proprietario di una "grande factory con molti operai", da lui stesso diretti. Cosa chiedere di più? Peccato che le sue mail continuassero ad arrivare dal Sud-America, come accertò una signora inglese, rimasta delusa da un ordine, interpellando un suo collega a Scotland Yard, dopo che io le avevo riferito la verità...
     
    Così, di balla in balla, il forum dei due si fece una certa fama e furono diversi i nostri utenti che vollero provare. A qualcuno andò bene, a qualcuno male, a qualcuno malissimo, con la perdita di 400 euro di protesi, rispedita in Cina per correzione ma mai arrivata.
     
    Ovviamente i due non potevano fornire alcuna garanzia e non avevano alcun controllo sugli invii, trovandosi a migliaia di km di distanza.
     
    Lo spiacevole, per gli Ordini Congiunti, stava nel fatto di essere costretti a confrontarsi, pagando tasse, dazi e certificati, con chi non faceva nulla di tutto ciò. Ciononostante (e questo dovete saperlo e ricordarlo) mai, nonostante i proclami, arrivarono realmente a vendere protesi ad un prezzo più basso di quello di Medusa.
     
    Il forum cresceva in popolarità ed utenti, come detto in maggioranza cloni fantasiosi: mi facevano schiantare dal ridere quelli che si presentavano come novizi e, invece di chiedere aiuto o assistenza, cominciavano ad insultare me e ad inveire contro Medusa profetizzando la nostra imminente fine per la libertà dei protesizzati!
     
    Fu lì che, una volta, un utente (vero) cacciato da Salus, certo non docente di Lettere, scrisse "CUELLO". Fu una folgorazione e da lì cominciai a scrivere CUOTO, CUANTO, CUINDI, CUERELA, CUINTOGGEI...
     
    Le voci però si susseguivano ed il maledetto POLIVATER (il mio vecchio nick era Polywater) non dava loro pace, "diffamando suo marito"; il rischio di essere beccati dal Fisco, di qua o di là dall'Atlantico, cresceva ogni giorno di più.
     
    Furono così forzati sempre più a regolarizzarsi. Man mano che le spese aumentavano, il ricavo diminuiva, quindi i prezzi salivano. Alla fine, poco più di un anno fa, ci fu l'esplosione, con pubblico lancio degli stracci e separazione del duo. Il bello fu che, accusandosi l'un l'altro, confermavano tutto quello che noi avevamo sempre sostenuto: non esisteva alcuna factory ma si trattava solo di rivenditori astutamente ubicati in zona irraggiungibile, da cui organizzavano il tutto. La signora era in realtà il marito, come sempre sospettato...
     
    Ora lui ha abbandonato l'inutile forum (spopolato senza più i cloni) per dedicarsi alla vendita ai centri e "lei" ne ha creato un altro che vivacchia ma senza più i successi di un tempo. Il bello è che con "lei" sono pure tornato in buoni rapporti ed ogni tanto ci sentiamo. Io non porto rancore...
     
     
    Pellicole filippine
     
    Era il 1991. La Cina non era ancora aperta, il Sud-Est asiatico era troppo morto di fame per lavorare, Taiwan faceva elettronica e basta, la Corea del Sud, oltre a questa, si interessava di industria meccanica.
     
    Restavano giusto le Filippine, come mercato del lavoro a basso costo ma a discreta specializzazione. Nacquero così svariate factories che producevano protesi per il mercato USA: tradizionali copertonoidi, rudimentali e fragilissimi lace ma, soprattutto, le cosiddette "skin".
     
    Si trattava di pellicole spesse un paio di millimetri e molto elastiche (unico modo per evitare che le basi andassero precocemente in frantumi, visto lo spessore): capelli freestyle, densità elevata, colore della base giallognolo.
     
    Devo dirti che quando vidi la prima rimasi estasiato: era un gigantesco progresso rispetto ai copertonoidi che acquistavo da una fabbrica di Verona che forniva l'Innominato. In pratica erano copertoni sbrandizzati alla faccia del contratto di esclusiva (un furto nel furto): immagina la delizia nel portarli, alti com'erano sei-sette millimetri!
     
    Il problema era uno: non esistendo Internet, le scelte erano limitate ad annunci su riviste per parrucchieri (il mio intermediario era il mio parrucchiere di allora) ed i contatti... per posta.
     
    La prima volta andò tutto bene. Al secondo ordine, tornò tutto indietro: la factory non esisteva più o forse aveva solo cambiato indirizzo...
     
    Dovetti così tornare all'odiato copertonoide e non capivo come mai, in Italia, nessuno producesse o importasse quelle protesi "leggere" ed elastiche.
     
    Non è quindi un caso che solo grazie ad Internet sia stato possibile liberarsi di certi orrori.
     
    Non fosse stato per quello, ancora oggi porteremmo in testa topi morti da mezzo chilo e svariate migliaia di euro di costo...
  8. Like
    Arn ha ricevuto reputazione da LELEMILANO in Parrucchieri x protesi   
    Gia', il Baffone ti prosciuga il conto in banca ma almeno non ti lascia cicatrici o noduli sulla testa...
  9. Like
    Arn ha ricevuto reputazione da andrea9791 in Gli impianti di capelli dei VIPs: la loro soluzione alla calvizie, tra rinfoltimenti, protesi capillari, parrucche e parrucchini   
    Tu pensa al Chiello... :happy-05:
     
    Comunque certo che, se mai, non si tratta di una Old ma di una New, anche se l'effetto iniziale era proprio quello della Old.
     
    Guarda questa rarissima foto, che ho trovato solo adesso e che mi sembra determinante: non ti sembra che ci siano due tipi di capelli diversi come colore, ombra, luminosità, lucentezza, forma etc...?
     
    Guarda il riflesso in controluce: quelli di sopra virano al giallo, quelli di sotto restano neri...
     

     
     
    Ora, copri con la mano la parte di sopra: ti apparirà un'immagine, molto realistica e naturale, di un signore di mezza età, calvo e con i capelli suoi residui lunghi sul collo...
     
    Al contrario, copri con la mano il volto e la parte di sotto: eccoti un ammasso di capelli che appaiono spenti e morti, quali quelli che vediamo in continuazione sulle protesi sfiorite...
     
    Questo era il risultato del trapianto di H&W. Ti sembra che sia compatibile con quanto vedi sopra?
     

  10. Like
    Arn ha ricevuto reputazione da Andres8816 in La Nuova Pegaso.   
    E' lo stesso sistema che uso io, tranne che per lo shampoo ed il balsamo che io passo quando la base è già pulita.
     
    Io non uso più lo specchio da oltre un anno.
     
    Tolgo la protesi, riapplico il Remover.
     
    Quindi metto del sapone liquido sul lace con tracce di colla , facendolo passare bene attraverso le maglie.
     
    Infine lascio riposare in acqua, finché la colla non diventa "una sorta di silicone col quale attaccano le bustine di shampoo promozionali alle pagine delle riviste", come dice Toto.
     
    A questo punto prendo dei pezzettini di Dompopak (senza necessità di rivestire specchi o altro) e li struscio molto velocemente sui residui che, come per magia, restano attaccati sulla pellicola.
     
    In questo modo si può operare solo sui punti in cui c'è effettivamente la colla, senza strofinare alla cieca tutto il front o, per chi come me ha una all lace, tutto il perimetro.
     
    Quando la protesi è completamente pulita la rimetto in acqua ed aggiungo lo shampoo (mai direttamente sui capelli durante la manutenzione) e quindi il balsamo.
  11. Like
    Arn ha ricevuto reputazione da marianna64 in Nuovo Arrivo... Che Gioia!   
    Com'era, dov'era: è il principio che apprezzo di più in ogni restauro perché nulla rappresenta meglio il riannodarsi di un tessuto che si era strappato, il ripartire di un orologio che si era fermato.
    Ma... sarai pronta per queste emozioni? ^_^
    Pure su quello dovrai lavorare. Io dico sempre che la prima protesi si consuma girando a zonzo per la città, solo per il gusto di portarla.
    Non importa se sia bella o brutta: ha fatto scomparire l'alopecia alla vista e questo ci sembra già miracoloso.
    Ci si sente "ricomposti" nella nostra interezza e riproviamo sensazioni dimenticate.
    Un po' come quando si prova un piacere particolare nell'ascoltare una canzone che non sentivamo più da tanto tempo...
  12. Like
    Arn ha ricevuto reputazione da odone in Antonio Conte   
    Dico di più...
     
    E' come portare le lenti a contatto per non imbruttirsi con gli occhiali.
     
    Eppure, quando ad uno cade una lente per terra, nessuno ride, anzi sono tutti lì ad aiutarlo a ritrovarla.
     
    Nessuno trova niente di strano che uno porti delle lenti a contatto per ingannare gli altri e non far capire che ha bisogno degli occhiali. Anzi, tutti trovano normale che uno scelga di essere più bello e non "quattrocchi".
     
    Immaginati se ad uno cadesse a terra la protesi in pubblico. Ci vorrebbe la forza pubblica per allontanare i curiosi che ridono...
     
    Una cosa però è certa: stanno scomparendo i pelati!
     
    La discussione qui! Partecipate, se volete!
     
    http://forum.salusmaster.com/topic/45243-la-scomparsa-dei-pelati/
  13. Like
    Arn ha ricevuto reputazione da MAXMAGNUM in Idea geniale o follia pura?   
    Scusami ma, secondo te, questo è accadico o aramaico?
    Chiediamo una perizia anche a Fiume, visto che lei se ne intende...
     
     
    Non capisco sinceramente cosa tu voglia.
    Una certificazione sottoscritta dalla maggioranza degli utenti del Forum che ti garantisca il risultato desiderato?
    Ciò che vuoi fare si può fare ma di solito si fa, logicamente, solo a titolo di prova, in attesa di prendere una decisione definitiva sulla volontà di passare alla protesi.
    Nessuno ha mai trovato vantaggioso restare mesi o anni con i propri capelli totalmente coperti dalla protesi.
    Alcuni, tra i quali chi ti scrive, hanno continuato le terapie (pure con minoxidil) anche quand'erano già portatori di protesi ma, almeno per il mio caso, dopo rasatura a zero delle parti da essa coperte.
     
    Attaccare e staccare la protesi ogni giorno è possibile (ed anche questo io l'ho fatto per anni), ma farlo mantenendo i capelli naturali sotto è improponibile per l'eccessicva complicazione della cosa.
    Si può comunque fare anche questo con una sovrumana pazienza che tu però non dimostri...
    Allora ti servirà una sovrumana determinazione.
    Tutto si può fare ma di solito, con una protesi estetica, si cerca un risultato estetico. O no?
     
    Ora, se tu, con la protesi stressata da continui attacchi e distacchi, con i capelli naturali sotto ed in più le applicazioni di minoxidil, devi arrivare ad avere un aspetto pasticciato e precario mese dopo mese, anno dopo anno, credo sia per te vantaggioso continuare col Dermatch, almeno finché ti sembrerà vantaggioso continuare con le terapie farmacologiche.
    Quando dovessi renderti conto che le terapie non ti danno più alcun vantaggio ed il tuo diradamento è, oltre a quello delle possibilità del Dermatch, oltre il limite da te sopportabile, potrai passare alla protesi senza compromessi, se lo vorrai.
     
    Parere personale ma motivato dalle ragioni che ho esposto sopra.
    Ciao!
  14. Like
    Arn ha ricevuto reputazione da Claudia3 in Non Parlate Dei Vostri Problemi A Nessuno...   
    Vedi che quindi lo fanno principalmente per sfruttare i tuoi punti deboli a loro vantaggio? In questo caso devi usare la tecnica schermistica: parata e risposta!
     
    Mentre minimizzi ciò che loro ti ricordano (col loro modo di fare indolente: "Aaaaah, sìììì, acqua passata, chi se lo ricorda piùùù?"), spara qualche bella bordata sui LORO punti deboli ("TU piuttosto, come va con...") e lì potrà esserci la ex-fidanzata, l'esame andato male, la patente ritirata per ebbrezza etc...etc...
     
    Perché tutti hanno i loro punti deboli.
     
    Quando vedranno che sei "pericoloso", ti accorgerai che saranno loro i primi a deviare il discorso su stupidate (il calcio, le veline, la musica, le macchine), lasciando perdere i fatti personali...
  15. Like
    Arn ha ricevuto reputazione da Claudia3 in Non Parlate Dei Vostri Problemi A Nessuno...   
    I tuoi amici sono i tuoi primi rivali e come tali traggono vantaggio dal tuo essere in crisi.
     
    Con te impantanato davanti allo specchio, si laureeranno prima di te, ti soffieranno la ragazza che piace anche a te.
     
    Ti sono amici, certo, ma pensano prima al loro vantaggio.
     
    Soprattutto perché tu, prima, non eri uno qualunque ma un leader. Quello che oggi sperano di poter essere loro.
     
    Non credo però che sia giusto tenersi dentro il problema: finiresti per trasformarlo in un segreto inconfessabile (aggravando la portata del suo danno quasi fosse la peste o la lebbra) se non addirittura in una colpa tutta tua.
     
    Già stai soffrendo per il danno estetico e sono di solito le persone più dotate a sentirlo. Non aggiungere il fardello del segreto da tenere nascosto a tutti i costi.
    Soprattutto quando poi non è possibile tenerlo nascosto. Allora sì che rischieresti di divenire ridicolo.
     
    Ciò che vivi è molto comune, se non addirittura una consuetudine.
     
    Quando avevo 15 anni ero una specie di divinità, inseguita da sciami di ragazzine che si volevano "mettere con me", perché ero bello, perché ero il primo della classe, perché la mia famiglia era ricca.
     
    Improvvisamente, a 16 anni, arrivò l'alopecia e mi ritrovai col sedere per terra chiedendomi "perché?".
     
    Si fa presto a dire che l'alopecia non è un problema se mantieni uno spirito allegro: non solo avevo perduto le ammiratrici "fighe" ma neppure più le cosiddette "cozze" mi filavano più, persino quelle che un paio di anni prima nemmeno avrebbero osato proporsi...
     
    Ho provato le cure dei tempi che ho attraversato: il minoxidil nel 1985, la finasteride nel 1995. Nel 1985 mi feci impiantare dei capelli sintetici e fu un disastro. Nel 1983 fui scartato da un famoso chirurgo di Milano che praticava il "trapianto a zolle", il "nonno della FUE".
     
    Nello stesso anno rinunciai, fortunatamente, a provare "l'idea meravigliosa", visto che il colloquio non mi aveva convinto.
     
    Infine, dal 1988 mi sono messo la protesi. Per quasi venti anni con un sistema d vecchio tipo, ho solo avuto un risultato estetico ma non funzionale.
     
    Ma già con quello in testa ho visto cose strabilianti: ho visto rinascere interesse "esclusivamente estetico" verso di me. Ho visto ragazze con cui non avevo scambiato nemmeno un buongiorno inventarsi scuse per conoscermi, cosa MAI accaduta quando ero uno spennacchiatissimo trentenne che ne dimostrava 50. Poi dicono che la gente non dà importanza al fatto che tu abbia o non abbia i capelli...
     
    Ma l'imbarazzo e la menomazione non erano finiti, visto che avevo una soletta alta mezzo centimetro in testa, impossibile da far toccare, impossibile da "vivere".
     
    Da cinque anni, con le nuove protesi che si usano oggi, sono rinato e non mi sento più calvo. Nel senso che ho eliminato il problema estetico dell'alopecia e siccome l'alopecia è solo un problema estetico...
     
    A me non è mai interessato avere o riavere i miei capelli: per trenta anni ho solo desiderato avere dei capelli che sembrassero davvero i miei e che risolvessero al 100% la menomazione estetica. Di tutto il resto non mi è mai fregato niente.
     
    Il consiglio che ti do è quello di non affrontare il problema piangendo davanti allo specchio: non serve a nulla...
     
    Pianifica una strategia di riparazione. Vedi quello che puoi fare: curarti, trapiantarti, rasarti, camuffarti o metterti la protesi.
     
    Tranne il trapianto, si tratta di metodi ormai tutti a basso costo.
     
    Agisci! Perché gli anni della gioventù non tornano...
     
    Io la gioventù non l'ho vissuta come avrei voluto e come avrei potuto (forse per questo sono rimasto giovane dentro e fuori) ma ai miei tempi, 35 anni fa, non c'era NIENTE se non le lacrime.
     
    Oggi è diverso, quindi non abbatterti e sii non positivo (l'accettazione non serve a nulla quando non ti accettano gli altri!) ma propositivo!
  16. Like
    Arn ha ricevuto reputazione da branwyn in Salve Ragazzi Avrei Bisogno Di Un Vostro Aiuto...   
    Anche quelle "prodotte" nel milanese da una signora che annotava scrupolosamente tutti i parametri e le richieste della cliente ma poi, oh disdetta, le protesi venivano sempre consegnate con le solite tre o quattro difformità.
     
    Ma come? Più che progettare una protesi e farla lei stessa... com'è possibile cannare colore, densità o fattura della base?
     
    Disturbi della memoria, certamente... :devil-01:
  17. Like
    Arn ha ricevuto reputazione da branwyn in Salve Ragazzi Avrei Bisogno Di Un Vostro Aiuto...   
    Ma sei proprio un curiosone!
     
    Allora mettiti seduto... Chiedo scusa a Lassia per l'off-topic.
     
    Lady Cali0stra
     
    Non lontano da Malpensa, all'incrocio tra le province di Milano, Novara e Varese, viveva una signora africana con suo marito.
     
    Intorno al 2007 e fino al 2009 si fece un certo nome come fornitrice di protesi in lace, soprattutto totali per donne, TGs (transgenders) e CDs (crossdressers). Protesi totali lunghe over-30 cm, insomma...
     
    Il prezzo era superiore alla media ma incredibilmente a buon mercato se si considerava la mano d'opera nazionale.
     
    Mise su anche un sito (Za', togli il dito dal tasto "Edit", il necrolinking non è vietato) di cui questo è tutto ciò che rimane:
     
    (le pagine sembrano vuote ma non lo sono: c'è testo bianco su sfondo bianco, l'originale è morto. Esegui Modifica - Seleziona tutto oppure clicca a sinistra e spazzola la pagina dall'alto in basso e da sinistra a destra per evidenziare il testo nascosto)
     
    http://web.archive.o...dycaliostra.it/
     
    Diceva di creare le protesi nella sua casa-factory, annodando, con grande pazienza, i capelli sul lace.
     
    Non ho argomenti per sostenere o confutare la cosa.
     
    Ho però raccolto le testimonianze di alcune ragazze che da lei si erano servite e che mi hanno raccontato di tragicomiche scene.
     
    Pare fosse frequente che, dopo aver accuratamente rilevato parametri e desideri della cliente, le protesi arrivassero con varie ed inspiegabili difformità cui Lady C non sapeva dare piena e soddisfacente giustificazione.
     
    Come era mai possibile che ci fossero questi errori di comunicazione, visto che chi rilevava i parametri era... la stessa che poi creava il manufatto?
     
    Misteri delle protesi!
     
     
    CUELLI
     
    Sempre in tema di produttori fantastici...
     
    Devi sapere che in Italia i rivenditori si dividono in due parti: i residui del big-bang ragazzico, solitamente arroccati in "centri" e dispensatori di protesi di vecchia fattura ed alto costo, ed i diadochi di Salus, solitamente senza strutture o con strutture leggere (1-2 dipendenti) e distributori di protesi cinesi in lace e pellicola.
     
    I diadochi di Salus, dopo aver contribuito a diffondere il verbo delle NewGen ed aver condiviso qui esperienze e progetti, se ne sono andati con la loro parte di esperienza e conoscenza per mettere su imprese commerciali di rivendita. Questo dal 2003 al 2007. E' un onore per Salus poter dire che tutti i maggiori rivenditori di NewGen sono usciti da queste pagine ma, se tutti avessero seguito il loro esempio, avremmo solo negozianti...
     
    Nel 2007 però nacquero gli Ordini Congiunti e chi era rimasto fedele al progetto elesse i primi coordinatori: Medusa, Luc@ e Semplicemente. E' a loro e solo a loro che dobbiamo tutto ciò che c'è adesso. In particolare a Medusa, che si sobbarcò il rischio dell'apertura della NHS, senza la quale nulla sarebbe stato possibile.
    Vi erano però altri, che chiameremo gli Angeli Ribelli, che aspiravano anch'essi a trovare spazio tra i coordinatori. Uno in particolare, che fu in lizza proprio per diventare coordinatore, sentendosi frustrato si mise in attrito con gli altri e fu alla fine bannato.
     
    Da lì il suo odio verso Medusa e la sua volontà di vendetta: creato un forum estemporaneo, radunò una decina di scontenti, fuoriusciti da Salus per vari motivi. Con essi si approvvigionava di protesi cinesi, evidentemente di scarsa qualità, visto che, come scoprimmo poi, usava il nome di sua madre per acquistare di nascosto le protesi degli Ordini Congiunti per uso personale. Per un paio di anni sopravvisse a stento, in un forum su cui non scriveva nessuno, poi, a fine 2008, qualcosa di nuovo avvenne...
     
    Comparve dal nulla una giovane e dinamica signora sudamericana, che disse di operare per conto di suo marito, un ex-utente di Salus, molto attivo nei primi anni: propose a Medusa di fornirgli le protesi della sua factory. Sosteneva infatti di avere rilevato due factories in Sud-America, precedentemente di proprietà di Richard Farrell, dove lavoravano tre ingegneri e varie dozzine di operai felici e strapagati. Diceva di produrre solo protesi in europei.
     
    Medusa si disse non interessato alla cosa, quindi la signora, seccata, si spostò su altri forum, finché non ci fu l'incontro con gli Angeli Ribelli. Fu un'unione ideale suggellata dal comune odio verso Medusa. I due fecero lega ed il forum abbandonato ebbe una rapida crescita (grazie anche agli innumerevoli cloni creati dalla signora). I due si spinsero oltre, usando la posta interna di Salus per contattare i nostri utenti e fare loro offerte commerciali se non, addirittura, per sviarli dalla loro parte mediante discredito del nostro operato. Da lì fummo costretti a limitare i messaggi privati.
     
    Non solo. La signora si faceva pubblicità su tutti i forum, con molta aggressività e minacciando di querela, con pretese risarcitorie di decine di migliaia di euro, chiunque la contraddicesse o mettesse in dubbio ciò che diceva. In questo modo zittiva facilmente i contestatori privati, che certo non volevano rischiare una querela per motivi abbastanza futili.
     
    Il fatto era che la signora più parlava più dava adito a sospetti. Non aveva un modo di fare femminile, scriveva in un italiano troppo corretto, conosceva fatti della storia italiana recente difficili da conoscere per uno straniero. In più tutte le faraoniche storie industriali e commerciali sembravano troppo grosse per un personaggio che, nella realtà, operava come un piccolo rivenditore, facendo persino spam sui siti di annunci.
     
    Entratoci in lite su di un forum terzo, la invitai apertamente a querelarmi, cosa che naturalmente si guardò bene dal fare.
     
    A quel punto me ne interessai e rapidamente arrivai a scoprire che:
     
    1) non esisteva alcuna società in Sud-America e quindi non venivano pagate tasse in Sud-America
     
    2) non esisteva alcuna filiale italiana e quindi non venivano pagate tasse in Italia
     
    3) il marito della signora faceva lo stesso lavoro in Spagna, nel Regno Unito e negli USA, scrivendo nello stesso identico modo...
     
    In seguito alcuni informatori ci fecero sapere che le protesi arrivavano direttamente dalla Cina, da una fabbrica che non lavorava capelli europei ma solo capelli indiani siliconati in modo da sembrare europei (almeno per un paio di lavaggi).
     
    Di fronte alle contestazioni, una notte gli angeli che già avevano trasportato la Santa Casa a Loreto fecero di più: trasportarono una factory dal Sud-America alla Cina.
     
    E fu così che il marito della signora si trasferì... in Cina. Proprietario di una "grande factory con molti operai", da lui stesso diretti. Cosa chiedere di più? Peccato che le sue mail continuassero ad arrivare dal Sud-America, come accertò una signora inglese, rimasta delusa da un ordine, interpellando un suo collega a Scotland Yard, dopo che io le avevo riferito la verità...
     
    Così, di balla in balla, il forum dei due si fece una certa fama e furono diversi i nostri utenti che vollero provare. A qualcuno andò bene, a qualcuno male, a qualcuno malissimo, con la perdita di 400 euro di protesi, rispedita in Cina per correzione ma mai arrivata.
     
    Ovviamente i due non potevano fornire alcuna garanzia e non avevano alcun controllo sugli invii, trovandosi a migliaia di km di distanza.
     
    Lo spiacevole, per gli Ordini Congiunti, stava nel fatto di essere costretti a confrontarsi, pagando tasse, dazi e certificati, con chi non faceva nulla di tutto ciò. Ciononostante (e questo dovete saperlo e ricordarlo) mai, nonostante i proclami, arrivarono realmente a vendere protesi ad un prezzo più basso di quello di Medusa.
     
    Il forum cresceva in popolarità ed utenti, come detto in maggioranza cloni fantasiosi: mi facevano schiantare dal ridere quelli che si presentavano come novizi e, invece di chiedere aiuto o assistenza, cominciavano ad insultare me e ad inveire contro Medusa profetizzando la nostra imminente fine per la libertà dei protesizzati!
     
    Fu lì che, una volta, un utente (vero) cacciato da Salus, certo non docente di Lettere, scrisse "CUELLO". Fu una folgorazione e da lì cominciai a scrivere CUOTO, CUANTO, CUINDI, CUERELA, CUINTOGGEI...
     
    Le voci però si susseguivano ed il maledetto POLIVATER (il mio vecchio nick era Polywater) non dava loro pace, "diffamando suo marito"; il rischio di essere beccati dal Fisco, di qua o di là dall'Atlantico, cresceva ogni giorno di più.
     
    Furono così forzati sempre più a regolarizzarsi. Man mano che le spese aumentavano, il ricavo diminuiva, quindi i prezzi salivano. Alla fine, poco più di un anno fa, ci fu l'esplosione, con pubblico lancio degli stracci e separazione del duo. Il bello fu che, accusandosi l'un l'altro, confermavano tutto quello che noi avevamo sempre sostenuto: non esisteva alcuna factory ma si trattava solo di rivenditori astutamente ubicati in zona irraggiungibile, da cui organizzavano il tutto. La signora era in realtà il marito, come sempre sospettato...
     
    Ora lui ha abbandonato l'inutile forum (spopolato senza più i cloni) per dedicarsi alla vendita ai centri e "lei" ne ha creato un altro che vivacchia ma senza più i successi di un tempo. Il bello è che con "lei" sono pure tornato in buoni rapporti ed ogni tanto ci sentiamo. Io non porto rancore...
     
     
    Pellicole filippine
     
    Era il 1991. La Cina non era ancora aperta, il Sud-Est asiatico era troppo morto di fame per lavorare, Taiwan faceva elettronica e basta, la Corea del Sud, oltre a questa, si interessava di industria meccanica.
     
    Restavano giusto le Filippine, come mercato del lavoro a basso costo ma a discreta specializzazione. Nacquero così svariate factories che producevano protesi per il mercato USA: tradizionali copertonoidi, rudimentali e fragilissimi lace ma, soprattutto, le cosiddette "skin".
     
    Si trattava di pellicole spesse un paio di millimetri e molto elastiche (unico modo per evitare che le basi andassero precocemente in frantumi, visto lo spessore): capelli freestyle, densità elevata, colore della base giallognolo.
     
    Devo dirti che quando vidi la prima rimasi estasiato: era un gigantesco progresso rispetto ai copertonoidi che acquistavo da una fabbrica di Verona che forniva l'Innominato. In pratica erano copertoni sbrandizzati alla faccia del contratto di esclusiva (un furto nel furto): immagina la delizia nel portarli, alti com'erano sei-sette millimetri!
     
    Il problema era uno: non esistendo Internet, le scelte erano limitate ad annunci su riviste per parrucchieri (il mio intermediario era il mio parrucchiere di allora) ed i contatti... per posta.
     
    La prima volta andò tutto bene. Al secondo ordine, tornò tutto indietro: la factory non esisteva più o forse aveva solo cambiato indirizzo...
     
    Dovetti così tornare all'odiato copertonoide e non capivo come mai, in Italia, nessuno producesse o importasse quelle protesi "leggere" ed elastiche.
     
    Non è quindi un caso che solo grazie ad Internet sia stato possibile liberarsi di certi orrori.
     
    Non fosse stato per quello, ancora oggi porteremmo in testa topi morti da mezzo chilo e svariate migliaia di euro di costo...
  18. Like
    Arn ha ricevuto reputazione da tornado123z in Foto Di Toto Con Tape A Filo.   
    Ottimo risultato, Toto!
     
    Io non applico i tape proprio a filo ma circa 1 mm indietro.
     
    Vedo però che, anche senza chiudere con la PermaTec, se si tira bene il lace non si nota nulla.
     
    Anzi, quando il tape, dopo un paio di giorni si squaglia un minimo, basta quell'appiccicosità a chiudere perfettamente il bordo...
  19. Like
    Arn ha ricevuto reputazione da Somers in ...come Farò? :'(   
    Avete mai visto un cane vergognarsi di avere la rogna? No, certamente...
     
    Ho sempre ritenuto una grande manifestazione di umanità il soffrire per la propria calvizie, così come per qualsiasi altro problema.
    Una parte del proprio corpo se ne va: non è umano accettare la cosa con distacco e disinteresse.
     
    Se ne va una parte importante del contenitore del nostro essere.
    Un contenitore, certo, ma ditemi: voi comprereste un telefonino con la scatola strappata o anche solo sporca? Eppure dentro c'è lo stesso prodotto contenuto nelle scatole accanto immacolate. La scatola, poi, 9 volte su 10 viene buttata via subito dopo. Eppure un contenitore danneggiato scredita anche il contenuto. E lo fa restare sullo scaffale.
     
    Ha ragione Ilgrandelebowsky: anch'io, a 51 anni, non accetterei MAI di andare in giro pelato quale sono, sembrando mio nonno. Non certo se posso dimostrare 15 anni di meno. Si chiama cura della propria persona. Altrimenti possiamo fare a meno di vestiti, profumi, bagni, rasature della barba et voilà, l'Uomo di Cro-Magnon è servito...
     
    Vai quindi avanti finché puoi, aiutandoti con le magiche polverine tipo Toppik...
     
    Quando vedrai che non ce la fai più, prova a rasarti. Molti lo fanno e si trovano bene.
     
    Se non ti trovi soddisfatto, mettiti la protesi. Io l'ho fatto e mi sono trovato bene, tanto che la porto da quasi 25 anni.
     
    La cosa più sbagliata che potresti fare, per come hai preso l'alopecia e per come immagino tu la prenderai anche in futuro, sarebbe rovinarti la vita nella continua sofferenza per la scatola danneggiata.
     
    ...e mettere in vetrina il cellulare senza scatola NON E' la soluzione più logica. No?
     
    Meglio, a quel punto, esporlo in un box trasparente (la rasatura) o ricreare una copia della scatola (la protesi)...
  20. Like
    Arn ha ricevuto reputazione da Marck in S E B O D I A N E - La soluzione francese contro la dermatite seborroica   
    Infatti. Nonostante spesso si parli di effluvio seborroico, la dermatite seborroica di per sé non fa cadere i capelli e comunque mai definitivamente...
     
    Vedi quindi, se è vero che perdi molti capelli, che alla dermatite seborroica non sia sottesa una alopecia androgenetica che, non a caso, fino a 30 anni fa si chiamava alopecia seborroica per questo suo frequente tratto che però non è presente in tutti i casi.
     
    CYBmatrix, ti ho tolto l'ammonimento che ti detti in occasione del "Caso Ruffini".
    Sei diventato l'animatore di questa sezione e vedo che lo fai con successo.
     
    Qual'è la contabilità aggiornata dei risultati del Sebodiane? Mi sembra positiva. O sbaglio?
  21. Like
    Arn ha ricevuto reputazione da homer9 in Aiutatemi, Non So Piu' Che Fare!   
    Mon Dieu, Dani!
     
    Alla faccia della pettinatura tattica: tu sei assolutamente "in piazza"! Dove li trovi i capelli per mascherare la tua calvizie?
     
    Tu hai solo bisogno di calmarti e di riflettere. Facendo ciò, vedrai che la tua decisione è la più semplice possibile, visto che hai una sola scelta!

    non ti accetti calvo, visto che non dormi la notte
    non puoi rasarti perché non ti piaci rasato. Ti capisco: neppure io mi vedrei mai bene rasato
    non ha la possibilità tecnica di giovarti di un trapianto, a meno che tu non ti accontenti di una densità ridicola e di capelli cotonati e pieni di polverine strane
    figlio mio, ti resta da fare solo una cosa: PROTESIZZARTI!

    Non sarà facilissimo dal punto di vista sociale, visto come sei spelacchiato, quindi un certo shock traumatico lo provocherai tra i tuoi conoscenti che non credono ai miracoli di San Tricone, ma non c'è alternativa credibile.
     
    Veniamo alle tue domandine...
     
    -è meglio una protesi di capelli sintetici o di capelli naturali? Qual è la differenza?
     
    La seconda perché è più naturale. La sintetica, purtroppo, dà un effetto Playmobil. Altrimenti tutti userebbero i più economici capelli sintetici. In più, se è vero che tali capelli mantengono bene il colore, assumono però strane forme, dovute alla loro rigidità, e tendono a spezzarsi con facilità alla radice. Fidati. Io li ho avuti in testa. Impiantati nel cuoio capelluto, quindi so di cosa parlo...
     
    -Quale delle due dura di più?
     
    Probabilmente, nella schifezza della resa, la sintetica. Proprio perché il colore non decade. Non ti serve però spendere tanto per una protesi che dura due anni. Meglio spendere un quarto per una protesi che dura sei mesi. La spesa è la stessa ma hai sempre capelli in ottime condizioni.
     
    -I miei capelli tendono a ingrassarsi molto facilmente e producono molto sebo. Sarà un problema per la tenuta del biadesivo?
     
    Sì, ma non determinante. Io sono come te eppure vivo da oltre 23 anni con la protesi. Senza perticolari difficoltà.
     
    -Le colle e i nastri possono provocare reazioni allergiche?
     
    Sì, in bassissima percentuale di casi. Sono più frequenti le irritazioni da occlusione.
     
    -Il prezzo indicatomi dal parrucchiere è abbastanza corretto?
     
    No, qui una protesi in capelli sintetici la paghi 130 euro ma allo stesso prezzo ne hai una in capelli indiani. Capelli veri, non spaghetti di politene. Protesi completamente personalizzata e di primissima qualità, non materiale stock riadattato alle tue esigenze.
     
    -In base alle foto che vi invio, credete che sia meglio rasare tutto, anche i capelli dietro o la zona diradata è grande abbastanza per fare aderire la protesi?
     
    Devi rasare solo la zona dove poggerà la protesi. Tale zona si estenderà su tutta l'area calva e su quella molto diradata.
     
    -Potrò effettuare la manutenzione da solo o dovrò sempre recarmi da un parrucchiere?
     
    Ti assicuro che anche una scimmia imparerebbe a fare da sola dopo due o tre volte. Tanto per dirti quanto sia facile. Più difficile essere perfetti ma la sufficienza (e soprattutto l'autosufficienza) si raggiunge con facilità.
     
    e soprattutto...qual è il budget periodico da consacrare per questo tipo di soluzione?
     
    C'è uno studio del nostro Zazza in proposito, ma ti basti sapere che su questo sito, grosso modo, con tre protesi all'anno (130x3 euro), l'abbonamento (80 euro), tre tagli (40x3 euro), prodotti vari (200 euro) dovresti stare dentro agli 800 euro annui. Vuoi strafare? Mille euro l'anno e cambi protesi ogni tre mesi, la durata di vita canonica di una protesi moderna (ma dura tranquillamente cinque mesi, se la tratti come si deve). Se non hai particolari esigenze di capelli europei, trattamenti ai capelli, capelli lunghi 40 centimetri o altro, la spesa è quindi molto modesta.
     
     
    Benvenuto tra noi, Dani, e leggiti queste!
     
     
    Per Ordinare Le Protesi Direttamente Tramite Il Forum
    Inviato da medusa
    Raccolta post con consigli per la scelta della protesi
    Inviato da medusa
    Raccolta post e video con consigli per l'uso della protesi
    Inviato da medusa
  22. Like
    Arn ha ricevuto reputazione da Santantonio in Gli impianti di capelli dei VIPs: la loro soluzione alla calvizie, tra rinfoltimenti, protesi capillari, parrucche e parrucchini   
    Ho chiamato il mio amico colonnello Zaysen...
     
    Mi ha fornito un dettaglio del front in cui si vede una struttura caratteristica e familiare:
     

  23. Like
    Arn ha ricevuto reputazione da Noah in Chiedo Aiuto Per Il Mio Primo Ordine   
    Un bel viso ed un bel fisico, spigliatezza, saper cantare, ballare e recitare, essere bisex... :happy-05:
     
    Ora, spiegami come faremo a chiamarti con il nick che ti sei scelto?
     
    Te lo metto io il nome col quale ti chiameremo... ALPHABET!
     
    Scherzi a parte, benvenuto...
     
    Ci serviranno delle foto della tua situazione, per darti dei consigli mirati.
     
    Riguardo alla foto...
     
    Lace straight back, densità front 80/100, tempie 80, resto 100.
     
    Ondulazione 4,5.
     
    Colore 6 (sembra) mixato con colore più chiaro.
  24. Like
    Arn ha ricevuto reputazione da flipdrix in Enrico Ennio Milena?   
    Sì, ma il generale PaoloFirenze (presto PaoloClone), quello che ha pianificato tutta l'operazione, non passa a dare un ultimo saluto?
     
    Lo devo bannare così, come se fosse un soldato semplice? Non ha un estremo sussulto di dignità ed orgoglio?
     
    Attenderò fino a stasera, poi...
  25. Like
    Arn ha ricevuto reputazione da luc@2 in Salve Ragazzi Avrei Bisogno Di Un Vostro Aiuto...   
    Ma sei proprio un curiosone!
     
    Allora mettiti seduto... Chiedo scusa a Lassia per l'off-topic.
     
    Lady Cali0stra
     
    Non lontano da Malpensa, all'incrocio tra le province di Milano, Novara e Varese, viveva una signora africana con suo marito.
     
    Intorno al 2007 e fino al 2009 si fece un certo nome come fornitrice di protesi in lace, soprattutto totali per donne, TGs (transgenders) e CDs (crossdressers). Protesi totali lunghe over-30 cm, insomma...
     
    Il prezzo era superiore alla media ma incredibilmente a buon mercato se si considerava la mano d'opera nazionale.
     
    Mise su anche un sito (Za', togli il dito dal tasto "Edit", il necrolinking non è vietato) di cui questo è tutto ciò che rimane:
     
    (le pagine sembrano vuote ma non lo sono: c'è testo bianco su sfondo bianco, l'originale è morto. Esegui Modifica - Seleziona tutto oppure clicca a sinistra e spazzola la pagina dall'alto in basso e da sinistra a destra per evidenziare il testo nascosto)
     
    http://web.archive.o...dycaliostra.it/
     
    Diceva di creare le protesi nella sua casa-factory, annodando, con grande pazienza, i capelli sul lace.
     
    Non ho argomenti per sostenere o confutare la cosa.
     
    Ho però raccolto le testimonianze di alcune ragazze che da lei si erano servite e che mi hanno raccontato di tragicomiche scene.
     
    Pare fosse frequente che, dopo aver accuratamente rilevato parametri e desideri della cliente, le protesi arrivassero con varie ed inspiegabili difformità cui Lady C non sapeva dare piena e soddisfacente giustificazione.
     
    Come era mai possibile che ci fossero questi errori di comunicazione, visto che chi rilevava i parametri era... la stessa che poi creava il manufatto?
     
    Misteri delle protesi!
     
     
    CUELLI
     
    Sempre in tema di produttori fantastici...
     
    Devi sapere che in Italia i rivenditori si dividono in due parti: i residui del big-bang ragazzico, solitamente arroccati in "centri" e dispensatori di protesi di vecchia fattura ed alto costo, ed i diadochi di Salus, solitamente senza strutture o con strutture leggere (1-2 dipendenti) e distributori di protesi cinesi in lace e pellicola.
     
    I diadochi di Salus, dopo aver contribuito a diffondere il verbo delle NewGen ed aver condiviso qui esperienze e progetti, se ne sono andati con la loro parte di esperienza e conoscenza per mettere su imprese commerciali di rivendita. Questo dal 2003 al 2007. E' un onore per Salus poter dire che tutti i maggiori rivenditori di NewGen sono usciti da queste pagine ma, se tutti avessero seguito il loro esempio, avremmo solo negozianti...
     
    Nel 2007 però nacquero gli Ordini Congiunti e chi era rimasto fedele al progetto elesse i primi coordinatori: Medusa, Luc@ e Semplicemente. E' a loro e solo a loro che dobbiamo tutto ciò che c'è adesso. In particolare a Medusa, che si sobbarcò il rischio dell'apertura della NHS, senza la quale nulla sarebbe stato possibile.
    Vi erano però altri, che chiameremo gli Angeli Ribelli, che aspiravano anch'essi a trovare spazio tra i coordinatori. Uno in particolare, che fu in lizza proprio per diventare coordinatore, sentendosi frustrato si mise in attrito con gli altri e fu alla fine bannato.
     
    Da lì il suo odio verso Medusa e la sua volontà di vendetta: creato un forum estemporaneo, radunò una decina di scontenti, fuoriusciti da Salus per vari motivi. Con essi si approvvigionava di protesi cinesi, evidentemente di scarsa qualità, visto che, come scoprimmo poi, usava il nome di sua madre per acquistare di nascosto le protesi degli Ordini Congiunti per uso personale. Per un paio di anni sopravvisse a stento, in un forum su cui non scriveva nessuno, poi, a fine 2008, qualcosa di nuovo avvenne...
     
    Comparve dal nulla una giovane e dinamica signora sudamericana, che disse di operare per conto di suo marito, un ex-utente di Salus, molto attivo nei primi anni: propose a Medusa di fornirgli le protesi della sua factory. Sosteneva infatti di avere rilevato due factories in Sud-America, precedentemente di proprietà di Richard Farrell, dove lavoravano tre ingegneri e varie dozzine di operai felici e strapagati. Diceva di produrre solo protesi in europei.
     
    Medusa si disse non interessato alla cosa, quindi la signora, seccata, si spostò su altri forum, finché non ci fu l'incontro con gli Angeli Ribelli. Fu un'unione ideale suggellata dal comune odio verso Medusa. I due fecero lega ed il forum abbandonato ebbe una rapida crescita (grazie anche agli innumerevoli cloni creati dalla signora). I due si spinsero oltre, usando la posta interna di Salus per contattare i nostri utenti e fare loro offerte commerciali se non, addirittura, per sviarli dalla loro parte mediante discredito del nostro operato. Da lì fummo costretti a limitare i messaggi privati.
     
    Non solo. La signora si faceva pubblicità su tutti i forum, con molta aggressività e minacciando di querela, con pretese risarcitorie di decine di migliaia di euro, chiunque la contraddicesse o mettesse in dubbio ciò che diceva. In questo modo zittiva facilmente i contestatori privati, che certo non volevano rischiare una querela per motivi abbastanza futili.
     
    Il fatto era che la signora più parlava più dava adito a sospetti. Non aveva un modo di fare femminile, scriveva in un italiano troppo corretto, conosceva fatti della storia italiana recente difficili da conoscere per uno straniero. In più tutte le faraoniche storie industriali e commerciali sembravano troppo grosse per un personaggio che, nella realtà, operava come un piccolo rivenditore, facendo persino spam sui siti di annunci.
     
    Entratoci in lite su di un forum terzo, la invitai apertamente a querelarmi, cosa che naturalmente si guardò bene dal fare.
     
    A quel punto me ne interessai e rapidamente arrivai a scoprire che:
     
    1) non esisteva alcuna società in Sud-America e quindi non venivano pagate tasse in Sud-America
     
    2) non esisteva alcuna filiale italiana e quindi non venivano pagate tasse in Italia
     
    3) il marito della signora faceva lo stesso lavoro in Spagna, nel Regno Unito e negli USA, scrivendo nello stesso identico modo...
     
    In seguito alcuni informatori ci fecero sapere che le protesi arrivavano direttamente dalla Cina, da una fabbrica che non lavorava capelli europei ma solo capelli indiani siliconati in modo da sembrare europei (almeno per un paio di lavaggi).
     
    Di fronte alle contestazioni, una notte gli angeli che già avevano trasportato la Santa Casa a Loreto fecero di più: trasportarono una factory dal Sud-America alla Cina.
     
    E fu così che il marito della signora si trasferì... in Cina. Proprietario di una "grande factory con molti operai", da lui stesso diretti. Cosa chiedere di più? Peccato che le sue mail continuassero ad arrivare dal Sud-America, come accertò una signora inglese, rimasta delusa da un ordine, interpellando un suo collega a Scotland Yard, dopo che io le avevo riferito la verità...
     
    Così, di balla in balla, il forum dei due si fece una certa fama e furono diversi i nostri utenti che vollero provare. A qualcuno andò bene, a qualcuno male, a qualcuno malissimo, con la perdita di 400 euro di protesi, rispedita in Cina per correzione ma mai arrivata.
     
    Ovviamente i due non potevano fornire alcuna garanzia e non avevano alcun controllo sugli invii, trovandosi a migliaia di km di distanza.
     
    Lo spiacevole, per gli Ordini Congiunti, stava nel fatto di essere costretti a confrontarsi, pagando tasse, dazi e certificati, con chi non faceva nulla di tutto ciò. Ciononostante (e questo dovete saperlo e ricordarlo) mai, nonostante i proclami, arrivarono realmente a vendere protesi ad un prezzo più basso di quello di Medusa.
     
    Il forum cresceva in popolarità ed utenti, come detto in maggioranza cloni fantasiosi: mi facevano schiantare dal ridere quelli che si presentavano come novizi e, invece di chiedere aiuto o assistenza, cominciavano ad insultare me e ad inveire contro Medusa profetizzando la nostra imminente fine per la libertà dei protesizzati!
     
    Fu lì che, una volta, un utente (vero) cacciato da Salus, certo non docente di Lettere, scrisse "CUELLO". Fu una folgorazione e da lì cominciai a scrivere CUOTO, CUANTO, CUINDI, CUERELA, CUINTOGGEI...
     
    Le voci però si susseguivano ed il maledetto POLIVATER (il mio vecchio nick era Polywater) non dava loro pace, "diffamando suo marito"; il rischio di essere beccati dal Fisco, di qua o di là dall'Atlantico, cresceva ogni giorno di più.
     
    Furono così forzati sempre più a regolarizzarsi. Man mano che le spese aumentavano, il ricavo diminuiva, quindi i prezzi salivano. Alla fine, poco più di un anno fa, ci fu l'esplosione, con pubblico lancio degli stracci e separazione del duo. Il bello fu che, accusandosi l'un l'altro, confermavano tutto quello che noi avevamo sempre sostenuto: non esisteva alcuna factory ma si trattava solo di rivenditori astutamente ubicati in zona irraggiungibile, da cui organizzavano il tutto. La signora era in realtà il marito, come sempre sospettato...
     
    Ora lui ha abbandonato l'inutile forum (spopolato senza più i cloni) per dedicarsi alla vendita ai centri e "lei" ne ha creato un altro che vivacchia ma senza più i successi di un tempo. Il bello è che con "lei" sono pure tornato in buoni rapporti ed ogni tanto ci sentiamo. Io non porto rancore...
     
     
    Pellicole filippine
     
    Era il 1991. La Cina non era ancora aperta, il Sud-Est asiatico era troppo morto di fame per lavorare, Taiwan faceva elettronica e basta, la Corea del Sud, oltre a questa, si interessava di industria meccanica.
     
    Restavano giusto le Filippine, come mercato del lavoro a basso costo ma a discreta specializzazione. Nacquero così svariate factories che producevano protesi per il mercato USA: tradizionali copertonoidi, rudimentali e fragilissimi lace ma, soprattutto, le cosiddette "skin".
     
    Si trattava di pellicole spesse un paio di millimetri e molto elastiche (unico modo per evitare che le basi andassero precocemente in frantumi, visto lo spessore): capelli freestyle, densità elevata, colore della base giallognolo.
     
    Devo dirti che quando vidi la prima rimasi estasiato: era un gigantesco progresso rispetto ai copertonoidi che acquistavo da una fabbrica di Verona che forniva l'Innominato. In pratica erano copertoni sbrandizzati alla faccia del contratto di esclusiva (un furto nel furto): immagina la delizia nel portarli, alti com'erano sei-sette millimetri!
     
    Il problema era uno: non esistendo Internet, le scelte erano limitate ad annunci su riviste per parrucchieri (il mio intermediario era il mio parrucchiere di allora) ed i contatti... per posta.
     
    La prima volta andò tutto bene. Al secondo ordine, tornò tutto indietro: la factory non esisteva più o forse aveva solo cambiato indirizzo...
     
    Dovetti così tornare all'odiato copertonoide e non capivo come mai, in Italia, nessuno producesse o importasse quelle protesi "leggere" ed elastiche.
     
    Non è quindi un caso che solo grazie ad Internet sia stato possibile liberarsi di certi orrori.
     
    Non fosse stato per quello, ancora oggi porteremmo in testa topi morti da mezzo chilo e svariate migliaia di euro di costo...
×
×
  • Crea Nuovo...