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superjhonny21

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  1. non sempre vi è un aumento del testosterone. anzi direi vero il contrario, altrimenti come spiegheresti i problemi di calo della libido che ha la maggior parte di chi assume fina??? QUindi riassumendo a volte provoca un aumento del testosterone ma il piu delle volte una diminuzione.
  2. calo libido = diminuzione testosterone il testosterone brucia i grassi. Invecchiando diminuisce ecco perchè si tende ad ingrassare e bruciare meno grassi. quando si è giovani è piu difficile ingrassare anche non facendo sport perchè il testosterone è più elevato. la finasterdie provoca un calo del testosterone meno testosterone = + pancetta
  3. Non è un problema. Il responsabile della caduta è il dht, cioè il testosterone cattivo, quello che viene bloccato dalla finasteride.
  4. In teoria se non hai nessun problema di prostata non dovrebbe succedere nulla. TUttavia dipende dall'età che hai, e dal tempo di somministrazione. Vi sono ancora dubbi al riguardo. Ti posto questo estratto: Nel Luglio del 2004 è comparsa una segnalazione sulle pagine degli Archives of Dermatology a firma di W. Reid Pitts, Jr circa un rapporto tra Finasteride e carcinoma prostatico di grado elevato. Nella pubblicazione si fa riferimento ad un trial (Prostate Cancer Prevention Trial – PCPT) che ha coinvolto 18882 pazienti di sesso maschile seguiti per un periodo di 7 anni con lo scopo di dimostrare un possibile ruolo della Finasteride alla dose di 5 mg/die nella prevenzione del carcinoma prostatico. (la sperimentazione clinica prevedeva il termine al raggiungimento di un certo numero di biopsie prostatiche (9060) o alla fine dei 7 anni). E 'conseguito da questa esperienza, che la Finasteride previene o ritarda la comparsa di un carcinoma prostatico in una percentuale di casi simile al placebo ma incrementa in modo maggiore rispetto al placebo il rischio di un carcinoma prostatico ad alto grado di malignità. Nell’editoriale del New England Journal of Medicine che ha pubblicato i risultati completi di questa ricerca si sottolinea il fatto che la terapia con Finasteride non può essere ritenuta un fattore di protezione nei confronti del carcinoma prostatico, ma aggiunge un rischio di sviluppare un carcinoma prostatico ad alto grado di malignità dopo i 50 anni. Studi autoptici su soggetti di sesso maschile deceduti a seguito di incidenti hanno in effetti permesso di accertare che a partire dall’età di 30 anni, possono svilupparsi all’interno della prostata foci tumorali anche se non è matematica conseguenza il fatto che avranno poi un decorso ingravescentee maligno. In questi casi gli accertamenti diagnostici non sono abbastanza sensibili da rilevarne la presenza. È ipotizzabile, che farmaci ad azione anti-androgena, come gli inibitori della 5 alfa reduttasi, ne possano consentire lo sviluppo in modo che, quando riconosciuti, hanno ormai potuto avanzare nel grado di malignità? La domanda rimane aperta ed evidenze come quelle riportate nel PCPT vanno soprattutto confermate con altri studi data l’importanza della questione. Tutto quanto detto, deve far riflettere sul fatto che la prescrizione di Finasteride viene fatta fin dagli esordi della AA perché, il fenomeno della miniaturizzazione del follicolo pilifero, è reversibile solo all’interno di un certo lasso di tempo. Per questo motivo, i pazienti vengono avviati al trattamento con Finasteride già verso la seconda/terza decade di vita. Tali pazienti sono potenziali candidati all’uso di Finasteride per anni. Ora, è diverso avere una esperienza sull’uso di Finasteride in soggetti anziani affetti da IPB, rispetto a soggetti giovani: solo il tempo potrà dare conferme in merito alla sicurezza. L articolo completo lo trovi al seguente link: http://www.salusmaster.com/documento.asp?args=1.1.939
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