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Responsabilità Del Medico..


billo

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in base alle recenti discussioni a riguardo ti un trapianto nel complesso deludente...vorrei porre un interrogativo a tutti gli utenti del forum,sperando in una risposta diretta di un operatore del settore...in pratica QUANTO,in QUALE misura un medico ha il dovere di porre eventuali RIMEDI ad un trapianto NON ESALTANTE,con dei risultati molto al di sotto delle aspettative??le modalità??Si ripete l intervento dopo un pò...??Si segue cmq nel tempo il paziente??GRAzie...

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Trattandosi di interventi di tipo "estetico" (almeno nella maggioranza dei casi) credo che la questione relativa alla responsabilità vada affrontata con molta cautela.

 

Le tue stesse parole fanno riferimento a (giusto per citare) un intervento "non esaltante" o al di sotto delle aspettative: puoi ben comprendere che si tratta di valutazioni primariamente soggettive. L'alea che caratterizza questi tipi di intervento spesso trascende che le capacità "tecniche" del chirurgo il quale può avere eseguito l'intervento a regola d'arte (o al massimo delle proprie capacità) senza che per questo il risultato "estetico" desiderato non sia stato raggiunto o lo sia solo in parte.

 

Ci sono due tipi di responsabilità: una oggettiva e direttamente in capo al chirurgo ed alle sue capacità (ove per esempio dovesse causare infezioni o farti dei buchi in testa) l'altra esterna e dipendente da fattori soggettivi e difficilmente ponderabili come, tra l'altro, la risposta del tuo fisico all'intervento che potrebbe condizionare il risultato finale.

 

La primaria responsabilità in capo a chi opera interventi di questo tipo è, secondo me, il dovere/obbligo di fornire un'informazione il più completa possibile al paziente (sia in ordine alle proprie capacità sia in ordine ai possibili risultati che si possono raggiungere ma anche mettendolo in guardia da quelli che possono essere i rischi dell'intervento stesso e le probabilità di successo) mettendolo di conseguenza nella posizione di poter scegliere e, quindi, di assumersi anche in proprio parte della responsabilità per un intervento dal quale, certo, non dipende la propria vita.

 

Ovvio che se qualcuno ti promette 4000 uf e poi ne impianta 200 ... è questa è truffa.

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ANLAN grazie per aver risposto,giustissime le osservazioni ke fai sulla ponderabilità dei fatti....mi kiedo se i doc davvero ammettono in alcuni casi una responsabilità OGGETTIVA nel cattivo risultato definitivo,se sono realmente disponibili nel rfare l intervento... ma non vedo ancora nessuna risposta ;) Ho impressione ke si annaspa in discussioni sterili ke riscuotono grossi successi,come se ti kiedessi: :D secondo te era piu buono hitler o piu cattivo Stalin!! :D :D POVERA ITALIA :unsure:

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QUANTO,in QUALE misura un medico ha il dovere di porre eventuali RIMEDI ad un trapianto NON ESALTANTE,con dei risultati molto al di sotto delle aspettative??le modalità??Si ripete l intervento dopo un pò...??Si segue cmq nel tempo il paziente??GRAzie...

 

Premesso che in molti casi è difficile stabilire le reali responsabilità di un medico per il cattivo risultato di un intervento, è il buon senso che a mio avviso deve ispirare il suo comportamento successivo.

Offrire tout court un intervento gratuito per ovviare all'inconveniente creato potrebbe apparire come un'ammissione di colpa, d'altra parte negare ogni propria responsabilità potrebbe indispettire il paziente e suggerirgli di adire le vie legali.

Se il rapporto di fiducia medico/paziente è conservato nonostante l'inconveniente occorso, dovrebbe essere sempre possibile trovare una soluzione che accontenti entrambi, ma soprattutto che rimedi al danno subito dal paziente.

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Offrire tout court un intervento gratuito per ovviare all'inconveniente creato potrebbe apparire come un'ammissione di colpa, d'altra parte negare ogni propria responsabilità potrebbe indispettire il paziente e suggerirgli di adire le vie legali.

Mi scusi ma non capisco:è ragionevole pensare che se l'intervento lo ha fatto Lei,Lei stesso sappia,in sua propria coscienza, valutare se lo stesso l'intervento sia riuscito o no.Dopodichè,per come lo pone Lei,sembra più un problema di strategia difensiva che di fatti realmente esistenti:la questione non è se proporre un nuovo e gratuito intervento dia o meno l'impressione di un'ammissione di colpa,ma se questa colpa ci sia o no.In quest'ultimo caso non vedo perchè temere,

con un atteggiamento schietto e "intransigente",l'adire le vie legali da parte del cliente.Il buon senso va sempre bene,ma come spesso ricorre nei post,è la chiarezza PRIMA dell'intervento la qualità fondamentale di un buon chirurgo:

 

"guarda,io uso questa tecnica da tot anni,i risultati ottenuti sono questi(tutte le foto dei trapianti eseguiti,senza il nome dei pazienti,ovvio),la spesa è questa"

 

"dottore,è vero che in altre parti del mondo stanno utilizzando una tecnica dello stesso tipo di trapianto che viene considerata superiore?"

 

risposta franca:"è vero,probabilmente lo è,io non la conosco,fai le tue scelte."

 

risposta(purtroppo,secondo alcune riferibili testimonianze del forum)probabile:

"sono degli irrespondsabili andrebbero denunciati".

 

Credo che le insoddisfazioni per il risultato dei trapianti trovino i motivi fondanti soprattutto a "monte" degli stessi e che,nella scelta dei due tipi di approccio su indicati,si giochino le sorti del futuro rapporto chirurgo/paziente.

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parlando seriamente.........doc morselli hai dato una risposta insipida anzi hai fatto un ragionamento per nn dare una risposta concreta......il chirurgo onesto sa se ha sbagliato percio ammette l errore al paziente quest ultimo nn l uccidera perche tutti possiammo commettere degli errori pero vorra che il chirugo onesto avendo ammesso l errore s impegni per risolvere la sgradevole situazione

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" le garanzie di risultato in chirurgia non esistono."

Questo non deve essere interpretato come un commento di chi non vuole garantire alcunchè al paziente.

Esistono garanzie sui mezzi, sull'impegno se si vuole..ma non sul risultato.

ESISTE UN CONSENSO INFORMATO

nel quale c'è scritto, che ciascun intervento chirurgico, dall'unghia incarnita all'appendicite, dal dente del giudizio al trapianto di capelli, presenta variabili che il paziente deve conoscere, e risultati percentualmente prevedibili ma non certi.

Il discorso è solo apparentemente contorto, ma è ciò che fa di noi medici dei professionisti e non dei commercianti."

 

Questo era un vecchio parere che avevo inserito un po' di tempo fa.

Non è del tutto pertinente ma completa il discorso iniziato.

 

Di sicuro la chiarezza e la fiducia tra il medico ed il paziente rappresentano un grosso deterrente a queste dispute.

 

Un saluto

Doc

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Quindi in sostanza..il commerciante ti da (nella migliore delle ipotesi)quello per cui paghi..il professionista..lo paghi piu del commerciante e se quello che compri non ti piace..sono le tue aspettative a essere troppo elevate.

 

L'unica cosa che rimane immutabile è il cardine dell'esistenza..il denaro.

 

Quello passa da una mano ad un altra..e soddisfa sempre anche le aspettative piu impossibili.

 

Ma già, d'altronde nessuno puo garantire nulla...finchè ce n'è..viva il re..quando non c'è n'è più...viva gesù.....

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Esistono allenatori ke falliscono nella realizzazione di una strategia ....portieri ke sbagliano un uscita o maradona ke fallisce un rigore......ma qui si parla di salute !Si dice:la bellezza è salute.Aggiungo ke nel nostro caso,si tratta di benessere psicologico..quindi non skerziamo con giri di parole...Personalmente,al di là del CONSENSO INFORMATO,se decido un impianto di 3000 uf e dopo sei otto mesi mi ritrovo con 1000 capelli in piu,preferisco ke il medico ammetti ke qualcosa non è andato nel verso giusto e ke sidia da fare per porre rimedi concreti al mio caso... :ph34r:

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