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Macchina Pianta Capelli


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Navigando mi sono imbattuto in questo sito: CONTRO LA CALVIZIE Macchina pianta-capelli Si meccanizza la tecnica manuale (16/11/94)...l'articolo è del 1994...ma questa macchina è stata poi mai utilizzata? :huh:

 

CONTRO LA CALVIZIE Macchina pianta-capelli Si meccanizza la tecnica manuale

Autore: BUTTAFARRO FRANCO

ARGOMENTI: TECNOLOGIA, MEDICINA E FISIOLOGIA

LUOGHI: ITALIA

NOTE: Chirurgia estetica del cuoio capelluto

 

DA due anni anche la chirurgia estetica del cuoio capelluto ha un proprio congresso internazionale, occasione di incontro e dibattito fra ricercatori che si occupano di uno dei problemi più discussi e sentiti degli ultimi tempi, quale è, appunto, quello della calvizie. Dopo il congresso di Dallas del 1993, nell'incontro svoltosi quest'anno a Toronto sono state presentate le nuove tecnologie applicate alla chirurgia del cuoio capelluto, e particolare attenzione è stata riservata a una apparecchiatura progettata per automatizzare la tecnica dell'autotrapianto. Il problema della calvizie, che affligge milioni di individui adulti, in maggior parte uomini ma ultimamente in misura crescente anche donne, mobilita da anni i laboratori di ricerca medica e chirurgica, impegnati nell'individuare un rimedio efficace e duraturo per infoltire di capelli le zone diventate prematuramente calve. Quando risultano inefficaci i trattamenti locali (massaggi, lozioni) e le terapie a base di medicinali, interviene la chirurgia, qui più appropriatamente detta microchirurgia poiché utilizza strumenti e tecniche che permettono di operare sul singolo bulbo pilifero. Le metodologie più avanzate in questa direzione sono importate dalla ricerca sperimentale americana e hanno nomi come «micro graft» e «mini graft». Il principio è semplice: si trapiantano capelli singoli o gruppi di 2-3 capelli per volta, prelevandoli da aree folte (solitamente la nuca) e reimpiantandoli in zone calve. E' una tecnica complessa dal punto di vista dell'esecuzione, che richiede una preparazione professionale specifica per intervenire su sezioni microscopiche di cute, ma è attualmente uno dei metodi più efficaci e meno traumatici per il paziente. Più efficace perché elimina ogni rischio di incompatibilità o rigetto, quello che avviene inevitabilmente impiantando capelli artificiali. Con la tecnica dell'autotrapianto si «spostano» semplicemente i capelli da aree folte ad aree calve trapiantando il bulbo vivo, così che non si interrompe il naturale processo di crescita del capello. E' inoltre meno traumatico perché si interviene su piccolissime porzioni di cute, con intervento ambulatoriale e anestesia locale: i segni dell'operazione sono appena visibili e scompaiono del tutto in pochi giorni. I risultati? Se la tecnica è applicata correttamente si possono ottenere coperture definitive e assolutamente naturali di aree calve anche molto estese. Evidentemente ci deve essere una zona folta da cui prelevare i capelli, per questo si interviene soprattutto in casi di alopecia o calvizie circoscritta. Il microtrapianto può essere efficace per coprire anche vaste aree di cute: questo naturalmente va valutato caso per caso, ed è in stretta relazione con la quantità di capelli che è possibile prelevare dalla zona donatrice: un'area piccola ma molto folta di capelli può permettere la copertura di zone calve anche molto estese. Se non ci si trova in questa condizione favorevole, si possono comunque utilizzare altre tecniche chirurgiche quali ad esempio la riduzione dell'area da trapiantare, e poi procedere con il trapianto di capelli. A Toronto in occasione del 2 Congresso della International Society of Hair Restoration Surgery è stata presentata una apparecchiatura progettata per automatizzare la tecnica dei graft. Fasi progressive di incisione, aspirazione, prelievo e trapianto vengono eseguite in tempi rapidissimi con estrema precisione e in ambiente totalmente sterile, attraverso due manipoli che possono essere utilizzati, contemporaneamente, da due chirurghi. In effetti, la tecnica tradizionale dei mini e micro graft richiede sedute di applicazione molto lunghe, oltre 3 ore per trattamento, e la presenza di cinque assistenti, oltre al chirurgo che opera. Con la nuova apparecchiatura, ideata e sperimentata in Francia, la durata della seduta è ridotta a meno di due ore: questo significa anche minore affaticamento del paziente e dello staff chirurgico, ridotto a due medici, che può operare con più rapidità e precisione. Vediamo ora come viene eseguita la procedura automatizzata di micro e mini graft. Innanzi tutto viene «preparata» la zona in cui verrà effettuato il trapianto: microscopici fori - che ospiteranno i capelli trapiantati - vengono praticati sull'area calva mediante l'utilizzo di un manipolo con microtestina forante e aspirante governato da motore pneumatico comandato da un doppio pedale. Poi, con un secondo manipolo, vengono aspirati e inseriti automaticamente i micro graft (gruppi di 2-3 capelli) preparati precedentemente incidendo piccole strisce di cute dalla zona donatrice poi suddivise con estrema precisione da un microtomo a lame. Le operazioni manuali sono ridotte al minimo, i tempi estremamente abbreviati e rispettato al massimo l'ambiente sterile di tutte le operazioni. L'estrema precisione con cui occorre operare per garantire un ottimo risultato finale è, con questo metodo, assicurata. La macchina riproduce, ottimizzandola, una tecnica chirurgica finora eseguita manualmente, ma non ne modifica il concetto di base, che rimane il solo attualmente considerato efficace e definitivo. La tecnica dell'autotrapianto sembra l'unica in grado di restituire chiome, gradevolezza estetica e ottimismo al grande esercito dei calvi. Certamente ci sarà ancora chi spera di poter vedere ricrescere capelli nuovi e sani là dove la natura ha deciso di interrompere la fornitura, senza ricorrere alla chirurgia estetica del cuoio capelluto. Ma questo traguardo è ancora nelle mani di chi si occupa di ricerca e sperimentazione, e non sembra così vicino. «Spostare» capelli sani da una zona all'altra della testa non sarà la soluzione miracolosa tanto attesa, ma è sicura, efficace e duratura. E questo, per chi vive la calvizie come un piccolo dramma, non è poco. Franco Buttafarro

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Come sempre siamo circa 10 anni indietro...la macchina spara-capelli non è nuova, anzi..ma è stata abbandonata dai chirurghi piu seri in quanto potrebbe danneggiare le UF.

 

Ricordo a questo proposito una precisa presa di posizione contraria di Hasson, ma non ricordo il link.

 

Gia il fatto stesso che l'attrezzatura sia stata studiata per ridurre il carico di lavoro per il chirurgo, dovrebbe farci rizzare le orecchie...

 

Personalmente se ammollo venti milioni delle vecchie e care lire a un chirurgo, preferirei che facesse tutto manualmente...echeccacchio, che se li sudino i soldi...

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