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Report mio intervento alla DHI in Grecia


pierone1

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9 aprile 2003

 

xxxxx eccomi di ritorno e ad esporvi la mia esperienza, per il momento in questo forum. Mi hanno trapiantato 1881 grafts, al costo di 3 euro l'una, per una spesa complessiva di 5643 euro, ma mi hanno rimborsato 300 euro per il mio viaggio in aereo dall'Italia. La striscia è stata 22cm lunghezza e 1.5cm altezza. Mi hanno rilasciato una regolare ricevuta firmata per il denaro versato.

 

La densita' dei capelli trapiantati e' di 35-40 unita' follicolari per cm2 sulle tempie e di 30 unita' follicolari per cm2 dietro.

 

L'ago utilizzato per praticare i forellini sul cuoio capelluto era di 19 g (1,1 mm) per i forellini praticati dietro e di 20 g (cioe' 0,9 mm)

per i forellini praticati sulle tempie. Lo spessore dell'ago dipende dalla dimensione dei follicoli e quindi varia da persona a persona.

 

Dopo essere partito da Milano Malpensa arrivo ad Atene (insieme a mia madre e mia sorella, tra cui mia sorella mai stata in aereo) dopo due ore (in Grecia rispetto all'Italia si è un'ora avanti, quindi il viaggio risulta virtualmente di tre ore). Un grande aereoporto, predisposto per il traffico delle olimpiadi di Atene 2004. Distante dal centro di Atene circa un'ora. All'uscita, dopo aver recuperato le valiegie, troviamo l'autista della clinica che ci aspetta con il mio nome sventolante su un cartoncino bianco. Andiamo da lui, parla il greco ed un pò di inglese ma non ci sono problemi. Ci prende i due bagagli e ci dice di seguirlo, ci porta in auto posta a circa 300 metri. Iniziamo il viaggio. La radio manda musica tipo turca, un traffico allucinante. Pochissime macchine nuove e pulite, si contano a pochissime le BMW e le Mercedes. Arriviamo agli uffici DHI, ci accoglie Alessia Fiumi (Customer care per l'Italia), un graziosa e molto professionale ragazza biondina occhi azzurri, bolognese trasferita ad Atene.

Lei è italiana ma parla bene le lingue tra cui l'inglese e il greco. E' una persona disponibilissima e sempre con il sorriso sulle labbra. Grande professionalità. Mai una risposta negativa. Mi ha fornito anche il suo numero di cellulare se avessi avuto bisogno di qualcosa in qualsiasi momento. Li in Grecia è possibile avere il roaming internazionale con le compagnie telefoniche italiane, quindi nessun problema ad inviare SMS, fare e ricevere telefonate con il telefono cellulare.

 

Alessia si è anche offerta di farci telefonare dall'ufficio della clinica.

 

Ci fa accomodare in una saletta e ci offre un caffè (in Grecia si bene caffè all'americana, espresso solo a richiesta al bar!), dopo qualche secondo arriva il direttore della clinica Giotis che mi fa una prima visita. Si nota subito la gentilezza e la disponibilità. Successivamente scendiamo di nuovo giù e l'autista ci porta nella clinica vera e propria. Le stanze sono comodissime, dotate di impianto TV satellitare, videoregistratore VHS, bagno con ogni comfort, balcone, condizionatore (selezionato con aria calda, qui faceva freddino in questi primi giorni di aprile!), molte luci da varie angolazioni, telefono per comunicare tra le camere, con le infermiere e con la reception al primo piano, frigorifero con bibite, frutta, latte! Ma cosa è una clinica o una albergo a 5 stelle? Ottimo!

Lontano anni luce dalla strutture italiane. Secondo me questa clinica per capelli è la migliore al mondo. Vogliono essere i migliori, sono sempre aperti a nuove tecniche. Non si dimentichi che qui opera già Cole con la tecnica FUE, che dovrebbe soppiantare la tradizionale, anche se ancora è molto più costosa e permette di trapiantare meno capelli a seduta.

 

La mattina della procedura vengo svegliato intorno alle 9 (ora locale, in Italia è un'ora in meno), mi viene data una leggera colazione (gustosa comunque). Io precedentemente in verità avevo messo la mia sveglia del cellulare per le 8 e avevo fatto una bella doccia calda. Non potevo quasi crederci, il momento era finalmente arrivato!

Intorno alle 10.00 il chirurgo era pronto, vengo fatto accomodare in una saletta dove mi hanno fatto indossare l'abbigliamento per la sala operatoria (il classico abbigliamento azzurro chiaro), successivamente mi lavano la testa e finalmente vado a parlare con il chirurgo per pre-stabilire le unità da trapiantare e la loro disposizione. Si fanno numerose foto con un fotocamera digitale, quindi si va tutti insieme nella sala operatoria. Tutti ti mettono a tuo agio, si respira un'atmosfera di tranquillità e sicurezza.

 

Minotakis è un omone sul metro e novanta, calmo, tranquillo, si capisce inoltre che ha il cervello pronto perchè risponde immediatamente in modo corretto e preciso. Ti mette sicurezza. Lo vorresti con te in auto a chiacchierare in un viaggio o insieme a te in riva ad un lago a pescare!

 

La graziosa Alessia si dispone seduta vicino a me, mi sarà di molto aiuto per la lingua! Non mi hanno fatto fare nessun esame del sangue o elettrocardiogramma, mi hanno chiesto se fossi allergico a qualcosa, e mi hanno dato mezza pastiglia di Valium.

Mi fanno disporre su una poltrona-barella da sala operatoria, fornita di due cuscini utilissimi a salsicciotto sopra e sotto.

Mi fanno sistemare a pancia in giù con il mento appoggiato sulle mani a dita incrociate, tagliano i capelli della zona da trapiantare, mi fanno indossare una striscia di spugna elastica rossa intorno al capo (per bloccare qualche goccia dei vari liquidi), e il chirurgo inizia a ritagliare la striscia.

xxxxx, non ho sentito assolutamente nulla! Il chirurgo è eccezionale. Nel mio primo intervento in Italia, il chirurgo strattonava la striscia (quasi cercando di strapparla), ora in pochi minuti il chirurgo con una calma incredibile sistemava il tutto, richiudendo con punti interni ed esterni (esterni in nylon, interni assorbibili). L'anestesia è xylocaina, somministrata con punturine accurate che a me in verità non hanno dato alcun fastidio. E' stata più l'ansia di essere operato che non l'operazione stessa, assolutamente accurata, fanno di tutto per limitare ogni disagio, dolore, problema. E alla fine della procedura, durata circa 4 ore per impiantarmi 1881 grafts (!!), non potevo crederci, riuscivo a muovere la testa senza il fastidio che avevo avuto invece quando sono stato operato in Italia.

 

xxxxx, questo team greco è bravo per davvero, ha un'esperienza trentennale, sono continuamente in contatto con i migliori chirurghi al mondo, sono aperti alla ricerca tra loro (non come in Italia che si fanno concorrenza tra loro, pensando soltanto al guadagno personale e non a ciò che conta alla lunga: la ricerca e la cooperazione). Inoltre i prezzi sono convenienti rispetto ad altri! Ti forniscono giornali italiani nuovi a proprio piacimento. Se preferito organizzano un giro panoramico della città, una cena in una tipica taverna greca, chiamano il taxi fino alla clinica. C'è anche l'accesso ad internet dall'interno della clinica (averlo saputo prima mi portavo il mio portatile! ). Rimborsano anche il costo del volo dall'Italia, pasti e transfer all'aereoporto. E che pasti, ti portano dei piatti stracolmi, un notevole numero di pietanze, insalate greche, carne di ogni tipo, riso, salse, patatine condite in ogni modo, etc. etc. etc. etc. xxxxx. Andateci. Sarà un'esperienza che non dimenticherete. Il giorno dopo la procedura io sono uscito tranquillamente con la mia famiglia a visitare l'Akropolis! Il pomeriggio mi sono fatto l'ultimo bagno di negozi e arte anticha nel quartiere della Plaka. In clinica ti forniscono anche eventuamente un berretto da indossare per proteggere la testa (se non se ne dispone di uno). I taxi costano pochissimo, ce ne sono centinaia sparsi. Basta stare fermi un attimo a guardare la strada che uno te ne piomba vicino facendo i fari. Prendete solo quelli che hanno il taxametro aperto, io ne ho beccato due che volevano 12 euro (!) per la corsa con tassametro spento. Il costo di una corsa non supera i 5 euro, anche 4 persone.

 

Ovviamente per comunicare in clinica in italiano c'è Alessia ma meglio sapere qualcosa di inglese o portarsi qualcuno che conosce almeno la lingua inglese un pò. Bella. Davvero bella Atene, strana, ferma ma piena di movimento, sigarette anche dal giornalaio, prezzi mai alti.

 

La DHI ha vari punti per farsi visitare in tutto il mondo ma che io sappia operano soltanto ad Atene.

 

Alessia e un altro simpatico chirurgo greco che parla l'italiano (Il Dr. Rigas, autore di una curiosa tesi universitaria) sono li per ogni cosa che io volessi chiedere durante la procedura. Io ho detto ad Alessia che se avesse voluto assentarsi lo avrebbe potuto tranquillamente fare, nel caso l'avrei chiamata io. Lei è stata molto gentile, è uscita dalla sala ed è andata dalle altre due persone che io ho portato con me (mia madre e mia sorella), a parlare con loro e rassicurarle. Davvero brava questa ragazza sulla trentina. Ho mantenuto sempre un colloquio formale con Alessia, dandole del Lei. Lei non si è scomposta. Sempre professionale. Ovviamente mi sarebbe piaciuto chiacchierare a lungo con lei come un'amica per poterle chiedere una infinità di cose sulla Grecia e sulla sua esperienza alla clinica, ma non ne ho avuto modo, tra l'altro sono stato stanco e sotto effetto dei vari farmaci. Alessia ha dormito la sera prima della procedura nella clinica, appositamente per noi se avessimo avuto bisogno di aiuto. Voleva farlo anche la sera della procedura ma Minotakis ha detto che non c'era bisogno. Comunque è piacevole dormire in quella clinica, nel cuore di Atene ma posta in un luogo piuttosto tranquillo, anche se circondato da case e con una bellissima vista! Ti affacci dal balcone e vedi mille luci la sera, il giorno straordinari paesaggi, in una casa una ragazza studiava aiutata diligentemente dal padre e alla fine un piccolo bacio di ringraziamento. Cose di altri tempi! Si respira la saggezza dei greci, si capisce che badano poco all'apparenza e molto alla sostanza.

 

Molto gentili tutte le altre infermiere e il team, addirittura un chirurgo si è prestato alla nostra uscita per portare un borsone ben pesante. Ricordo Emy simpaticissima e un'altra ragazza snella dai capelli rossicci. Sempre pronte ad ogni aiuto senza battere ciglio, amichevoli e socievoli. Ho conosciuto raramente persone così squisite e semplici.

 

C'è stato un momento che ho avuto qualche perplessità, quando il chirurgo si è assentato e la persona (femminile) che mi inserira le grafts ha accelerato le operazioni (e di molto!). Perchè? Ansia di controllo da parte del chirurgo? Voglia di finire prima?

 

Viene utilizzato il Choi DHI implanter, una specie di penna con la punta estraibile che spinge l'unità follicolare da trapiantare

all'interno del foro precedentemente creato dal chirurgo con l'ago.

Usano il dhi implanter per inserire gli innesti e questi vanno esattamente nei buchi fatti col piccolo ago.

La maggior parte dei chirurghi usa le pinzette per mettere le grafts nei foretti precedentemente preparati (tra cui Shapiro). Questo metodo oltre a non manipolare eccessivamente l'unità follicolare con ghiandola sebacea annessa, permette una maggiore facilità, velocità, precisione, potendo così ottenere una maggiore densità.

Inoltre le fessure create dal chirurgo per ospitare le grafts sono microscopiche, poichè l'implanter permette di inserire l'unità tranquillamente anche in queste fessure piccole (a differenza di fessure più grandi create da chi inserisce le grafts con una pinzetta).

Questo metodo è vantaggioso anche nel post-trapianto, ad esempio non c'è bisogno di fasciatura della testa per il primo giorno (fatta per impedire la fuoriuscita delle grafts).

 

A me i follicoli sono stati inseriti, dopo che il chirurgo Minotakis ha fatto i fori con l'ago, da un'altra persona.

 

A me hanno preventivato prima della seduta, con un densitometro e una misurazione della striscia da prelevare, 1800 grafts, sufficienti secondo il chirurgo Minotakis per risolvere il mio problema, alla fine hanno conteggiato 1881 grafts. Ho dovuto quindi pagare la differenza il giorno dopo ai calcoli finali in ufficio.

 

Mi hanno rilasciato alla fine una garanzia di attecchimento e ricrescita di tutto il numero intero di 1881 (!) grafts, firmato dal chirurgo, dove la DHI Medical Group si impegna a sostituire tutte le unità follicolari che non dovessero ricrescere dopo l'intervento senza costi aggiuntivi per il paziente.

 

A metà procedura mi hanno fatto mangiare un toast e mi hanno fatto assumere dei farmaci, un antibiotico ed un cortisonico.

Ecco l'elenco dei farmaci (che ti forniscono loro) che fanno assumere : Zinadol (antibiotico), Depon (paracetamolo), Medrol (cortisonico per via orale), Zantac (protettivo per lo stomaco), Betadine (shampoo medicato da usare per qualche giorno).

 

In Italia i farmaci avevo dovuto comperarli io e di certo non mi hanno fatto assumere preventivamente il Medrol e lo Zantac! Grande assistenza e cura di ogni dettaglio. Inoltre le infermiere ti spiegano più volte quando ti vedono e ti vengono a controllare come e quando bisogna prendere le pillole, e comunque prima ti fanno mangiare.

 

Dopo 10 giorni bisogna farsi togliere i punti in ospedale o da un medico/infermiere privato.

 

Non ho avuto alcun gonfiore!! Ed ora sono al quarto giorno dopo l'intervento. Quando fui operato a Torino dopo qualche giorno ho avuto gonfiore alla fronte.

 

Il Depon (per il dolore) io l'ho preso solo per un giorno, praticamente non ne ho avuto bisogno per il dolore!!!! La sera stessa dell'intervento potevo appoggiarmi al cuscino senza i notevoli fastidi avuti per il mio primo intervento.

 

Il chirurgo ha detto che avevo una ferita un pò brutta per il primo intervento fatto in Italia, ora dopo soli 4 giorni non ho tensioni, non ho insensibilità sullo scalpo (veramente ridotta). Non ci posso credere. Minotakis più volte a tastato l'area dove tagliare, secondo me ha tagliato in modo da capire come evitare ogni fastidio!

 

Mi hanno dato uno spray da usare circa ogni due ore per mantenere umido lo scalpo.

 

Ce ne andiamo dopo 4 giorni. Ci facciamo tra noi le ultime foto, ci salutiamo, devo dire con un pò di dispiacere (si sta bene in quella clinica!). Già in macchina Alessia ancora viene da noi, ci saluta e ci offre un omaggio del direttore Giotis.

 

Mi spiace dirlo ma non credo assolutamente che ci sia paragone con i vari soliti nomi di chirurghi italiani. Le loro tecniche non hanno questa perfezione. Ricordiamo tra l'altro il premio Archimede dato dagli stessi italiani a Minotakis! Secondo un chirurgo della DHI a cui ho chiesto, gli altri migliori al mondo sono Seager, Shapiro, Rasmann. Quel che importa è la tecnica, il team, ma anche il modo con cui viene applicata, quindi ok a grandi chirurghi con esperienza, con senso artistico (per la disposizione) e con grande pazienza e dedizione. So che alcuni pazienti italiani sono venuti qui per cattivi precedenti interventi fatti in Italia, addirittura cicatrici fatte davvero male da chirurghi che si vantano di essere bravi.

 

Potete anche spedire le foto per la diagnosi. Ma una volta prima dell'intevento, vi visitano, vi preventivano le grafts necessarie per coprire, vi calcolano la densità dei capelli a vostra disposizione, e state certi che faranno del loro meglio per fare il massimo per la vostra seduta.

 

Volete risolvere il problema? Fate un autotrapianto. Anche col il metodo tradizionale ma scegliete strutture come questa! Se pensate alla cicatrice, Minotakis è bravissimo. A problema risolto potete anche farvi ridurre la cicatrice. Basta una corretta disposizione delle grafts per dare un risultato estetico naturale e coprente!

 

L'ultima sera sono stato vittima di un singhiozzo, preoccupante, perchè mi è iniziato tra le vie della Plaka (la parte vecchia della città ai piedi dell'Akropolis), andato via dopo aver ingurgitato un litro d'acqua e ripreso in clinica nella stanza di mia madre e mia sorella a fine cena. E' andato via soltanto in camera mia....Avrò mangiato troppi capperi e salsa?

 

La sera mi affacciavo un pò al balcone. Si respira la saggezza dei greci, dei grandi filosofi, di un popolo che fu grande focolaio di cultura, scienza, arte. Popolo semplice, nella semplicità sta la saggezza. All'orizzonte resti dell'Akropolis, miriadi di casette bianche, e da lontano è tutto un luccicare.

 

Il Dr. Minotakis ha detto che posso iniziare nuovamente il minoxidil dopo 3 giorni del trattamento.

 

Il giorno 1 e 2 dopo l'intevento una infermiera lava la testa, solo la zona donatrice, dal 3-7 giorno si deve usare lo shampoo betadine due volte al giorno, lavando la testa in modo delicato. Dal 8-14 giorni una volta al giorno con betadine, sempre in modo delicato. Man mano che passano i giorni si può passare a lavare la testa in modo un pò più vigoroso.

 

La clinica fa anche altri interventi tra i quali : rinoplastica, liposuzione, aumento di seno, chirurgia plastica orecchie, rimozione di nei, rimozione di cicatrici ,a il 95% e hair restoration.

 

MI CHIEDO PERO' :

 

Come vengono inseriti i follicoli dentro l'implanter?

I follicoli da cosa sono spinti dall'interno dell'implanter nei fori sul cuoio capelluto? Non è questo uno stress da pressione?

 

Una nota sul conteggio delle grafts (e relativo dato necessario per calcolare il costo dell'intervento). C'è un contatore con display azionato direttamente dal chirurgo con un piede ad ogni foro praticato con l'ago sul cuoio capelluto.

 

Questo può generare dei dubbi poichè non si è certi che il chirurgo azioni il piede ad ogni punzonatura, la quale inoltre non si sente a volte a causa ovviamente dell'anestesia locale.

 

Inoltre il conteggio dovrebbe essere effettuato sulle grafts preparate dalle infermiere al microscopio e non sui fori praticati dal chirurgo. Infatti non si è certi poi alla fine se tutti questi fori saranno ospitati da relative grafts. L'apparecchio inoltre non viene posto di fronte al paziente ma di lato, impedendone la visione se si è diritti sulla barella. Credo che una sicurezza assoluta ci debba essere per il cliente per questo fattore, anche perchè la clinica è dotata di norma ISO 9002.

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wink.gif Grazie e imbocca al lupo per la ricrescita!

 

Va bene tutto l'insieme, l'accoglienza ecc. ma quello che conta saranno i risultati!

 

Quello che mi soprende è il fatto che questa struttura si trovi in Grecia confused.gif e non in Stati tradizionalmente più avanzati(tipo USA, Francia ecc.).

 

Voi che ne pensate?

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Vorrei ringraziare Piero2 x il suo dettagliato racconto, e per il coraggio e intraprendenza mostrati per fare il grande passo.

 

I miei piu' sinceri auguri x il massimo risultato !

 

Chiederei anticipatamente, a coloro che abbiano domande x Piero2 ( me compreso ), di usare il massimo tatto e educazione; che non si ripeta per cortesia l'aggressione avvenuta come quando Gekko fece il report sulla sua trasferta a Minneapolis da Shapiro.

 

L'esperienza di Piero2 e' molto interessante e ci sono forumisti come me, Ron, Geronimo che sicuramente sono incuriositi da questa nuova moderna organizzazione europea, il DHI, quindi ... massimo rispetto x Piero2.

 

Piero2, la piu' importante novita' nel tuo racconto e' a mio avviso la garanzia scritta di ricrescita di tutte le UF trapiantate, con eventuale aggiunta futura di tutte quelle ( speriamo poche ) che eventualmente potrebbero non ricrescere. Potresti spiegare come potresti far valere questo diritto ? Voglio dire, come fai a dimostrare che ad esempio 100 UF su 1881 non sono ricresciute ?

 

Salutoni, lott.

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Faccio i complimenti a Piero per la decisione intrapresa e i miei migliori auguri di verificare presto ottimi risultati.

 

Chiedo solo a Piero se può specificare quanti anni ha e riassumere la sua situazione iniziale e attuale (post-intervento).

 

ps. sarebbe il massimo se si potessero vedere le foto a confronto...magari in privato, ma lascio la decisione a lui, nel massimo rispetto della sua privacy.

eek4.gif

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X omi62

Certo la vecchia cicatrice è stata completamente asportata e sono sicuro che sarà molto meglio di quella di prima!

 

X Lottatore

Era il minimo che potessi fare! Grazie a te per i complimenti. Sarà difficile certo dimostrare le unità non ricresciute ma certamente le foto scattate prima saranno molto utili!

xBoyRM76

Ho 31 anni. La mia situazione prima di questo intervento è di circa 3 hamilton. Farò del mio meglio per le foto. Ciao!

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Ottimo Piero!!

 

A confronto...Lilly Gruber da Baghdad ti fa una pippa.

 

Per il momento mi sento solo di ringraziarti per lo splendido e dettagliatissimo resoconto.

 

Per un attimo, immerso nella lettura del tuo post, ho quasi avuto la sensazione visiva di essere trascinato per le strade di Atene e nei locali del DHI insieme a te ed alle persone che vi lavorano.

 

Eventuali domande e chiarimenti arriveranno col tempo.

 

Tienici aggiornati sul post-intervento e buona fortuna.

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Piero, perdonami, uno dei dubbi più grandi per me per fare il trapianto è la paura di perdere i capelli che ho.

Mi riferisco allo stress "traumatico" dovuto all'inserimento di capelli trapiantati in mezzo a quelli preesistenti quando un paziente non è calvo ma solamente diradato...(ossia non ha zone calve, ma solo diradamento diffuso sopra la testa, dalle tempie a sopra la nuca)

 

Tu che mi sai dire al riguardo?

Hai avuto questo problema?

La DHI come si comporta a tal proposito?

Garantisce la "salvaguardia" dei tuoi capelli o ti dice che c'e' il rischio che alcuni cadano nelle vicinanze dei nuovi?

 

Grazie!

 

confused.gif

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Ciao Piero anch'io sono un trapiantato e ho letto con molto piacere la tua avventura al DHI .. tieni conto che anch'io sono intenzionato a subire un secondo intervento per migliorare ulteriolmente il risultato ottenuto con il primo. Non mi sono trovato male qui in italia.. anzi... pero' devo ammettere di esser rimasto affascinato da questo centro Greco e lo prendero' seriamente in considerazione per il prossimo trapiantino..

 

Molti ti hanno fatto delle domande e anche il sottoscritto vorrebbe fartene una... le procedure che hai descritto sono tutte ineccepibili ma c'e una cosa che proprio non capisco.. mi riferisco alle analisi del sangue...!! Io prima dell'intervento ho dovuto fare una lunga serie di esami generali ed altri più specifici... ad esempio quello per il Fibrinogeno... (che viene eseguito con un abbondante secondo prelievo di sangue) e serve proprio per verificare la capacita del singolo di cicatrizzare le ferite. Non riesco a capire come un centro cosi preciso e all'avanguardia (se davvero lo sono..) abbia potuto operare una persona mai vista senza le analisi del sangue...

Non dimentichiamoci che sopratutto nella fase d'estrazione della losanga posteriore nella zona donatrice ci troviamo di fronte ad un intervento abbastanza invasivo (un taglio del genere dietro la nuca fa uscire un bel po di sangue..) e non capisco come possano garantire risultati di attecchimento senza conoscere le condizioni fisiche del paziente... mha..

Mi sembra una grave mancanza...

Ti hanno motivato tale comportamento..?

 

Cciao

 

P.s buona fortuna per tutto smile.gif

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